Berlino 2019. Parte I: istruzioni generali

Scrivere un post su Berlino non è facile perchè inevitabilmente ci fa scontrare con una parte significativa della storia. Quando mi sono trovata sotto alla Porta di Brandeburgo, o davanti al Checkpoint Charlie, nel museo di Hitler e nel memoriale per gli Ebrei assassinati persino io, che sono ( e lo ammetto candidamente ) un'ignorantona in storia, ho provato un brivido. Non voglio, però, che questo sia un post nozionistico o storico, ma un post di viaggi utile a chi, come me, è andato per la prima volta a Berlino. Eh sì, per me è stata praticamente la prima volta, dato che due giorni nel 2001, di cui uno trascorso sul pullman mentre gli altri erano al Museo di Pergamo ( ve l'ho detto che non sono un'appassionata di musei??? ), non possono certo contare come viaggio a Berlino. Sono partita un po' scettica per vari motivi. Innanzitutto, affrontare un viaggio dopo quello di aprile in Giappone porta, inevitabilmente, il fantasma del paragone. Ma, per evitare "delusioni" ho deciso momentaneamente di archiviare Tokyo e Kyoto, considerandolo un viaggio a sé, ineguagliabile. D'altronde sarebbe un po' come paragonare un primo con i dolci: non si può! In secondo luogo, avevo sentito opinioni contrastanti su Berlino: qualcuno, come il mio amico Yari, la ama, altri l'hanno trovata indifferente, e ad altri ancora non è piaciuta per niente. A me è piaciuta molto. Moltissimo. Mi è piaciuta la città, piena di contrasti ( gli spazi enormi di Alexander Platz e i cortiletti nascosti di Hackesche Hofe, la storia e la modernità, l'eleganza di Kurfürstendamm e la modestia di Kreuzberg ), di negozi ( le grandi firme e i negozietti ), di locali vegan friendly. I tedeschi, certo, non sono carini e gentili come i giapponesi, ma neppure posso parlarne male: con noi sono sempre stati gentili e disponibili anche a dare indicazioni. Forse sono un po' freddi ma, d'altronde, cosa vogliamo dire di noi piemontesi? Dividerò il nostro viaggio in tre parti: una dedicata alle "istruzioni generali " ( arrivare, muoversi, prezzi... ), uno più squisitamente mangereccio, dato che il blog vuole parlare soprattutto di veganesimo e, infine, il nostro "tour" di cinque giorni.
Iniziamo da qualche nozione generale

ARRIVARE
Berlino ha due aeroporti. Tegel e Schonenfeld. Noi, con volo Ryanair da Milano, siamo atterrati a Tegel e, sempre da Tegel siamo ripartiti ma con volo EasyJet. Tegel è ben servito dai mezzi ( come ha spiegato anche il mio amico Davide nel suo blog ) per raggiungere il centro che dista circa 8 km. Ci sono varie opzioni per arrivare in città ma, ovviamente, dipende da dove soggiornate. Noi avevamo l'hotel in Friedrichstrasse e abbiamo optato per il bus TXL express che ci ha portato fino al capolinea, dove poi abbiamo preso il n. 245 e siamo scesi alla fermata Unter der Linden. Sono quasi sicura ( e lo sono perchè avevo scritto una mail all'hotel ) che ci fosse anche un'opzione diretta, sempre con il TXL Express ma, evidentemente, ho preso quello nella direzione sbagliata. Il biglietto costa Euro 2,80. Al ritorno, invece, abbiamo preso il taxi che con Euro 22,00 ci ha portato al terminal C di Tegel.

L'HOTEL
Berlino ha sistemazioni per tutti i gusti e tutti i prezzi ma, in generale, è meno cara di altre città, Londra in primis, e la pulizia delle strutture è ben maggiore. Soggiornavamo all'Hotel NH Collection Berlin Mitte, bel quattro stelle situato in Friedrichstrasse a due passi da tutto: due passi dalla Porta di Brandeburgo, quattro passi da Alexander Platz, mezzo passo da una delle librerie più fantastiche che abbia mai visto ( e ve ne parlerò ). Zona stupenda, piena di locali, negozi, supermercati. Cinque notti in doppia con prima colazione ci sono costati Euro 598,00 ( in due, ovvio ). L'hotel è molto pulito, con camere belle e ampie. La colazione era a buffet, ed è stato davvero l'unico pasto in cui non ho avuto molta scelta perchè, per il resto, Berlino offre una miriade di opzioni vegane. Era, comunque, una colazione ben fornita per gli onnivori, e ricca di frutta e cereali. Io, che senza yogurt di soia al mattino non riesco a stare, ho ovviato acquistandone alcuni al Bio Company poco distante. Ho trovato l'hotel su Booking, come al solito. Se preferite sistemazioni più easy, o se siete giovani e con spirito di adattamento, ci sono tantissimi Hostels, e alcuni mi hanno detto essere anche molto belli. Non avendo mai soggiornato in Airbnb, non so consigliarvi, ma credo che anche questa sia un'alternativa valida.

MUOVERSI
Premetto che, come detto al punto precedente, soggiornavamo in pieno centro, quindi eravamo comodi per andare a piedi in ( quasi ) qualunque punto della città. Premetto anche che io e Giorgio siamo grandi camminatori e, in media, abbiamo percorso circa 30 km al giorno pedibus calcantibus. Fatte queste premesse, abbiamo preso la metro una sola volta, per andare a Kreuzberg che, effettivamente, dal nostro hotel era un po' fuori mano. Per il resto abbiamo sempre camminato a piedi ( sì, forse abbiamo esagerato un po' ). Non so se consigliarvi la metro o meno, perchè dipende da molte variabili: cosa volete vedere, quanto siete allenati, dove avete l'hotel...
La singola corsa costa Euro 2,80 e potete anche salire sugli autobus: se non siete sicuri di sfruttare i mezzi pubblici, fate come noi e prendete i biglietti solo quando servono.
Un trucco? l'autobus n.100 che attraversa Tiergarden e vi porta fino alla fermata dello Zoo, praticamente a Charlottenburg, toccando i punti di maggior interesse del parco.

SICUREZZA
Sulla sicurezza di Berlino ha scritto un post Davide, quindi io non mi ripeterò. Aggiungo solo che, in generale, l'ho trovata una città sicura e ben controllata ma, ovviamente, dovete usare un po' di buon senso cosa che, peraltro, sarebbe bene fare ovunque. Non mi è piaciuta, a pelle, Kreuzberg e, sinceramente, non ci sarei andata da sola di notte, ma non mi sono mai sentita in pericolo. Nelle zone turistiche fate attenzione a borse, telefoni, etc etc, ma anche qui non aggiungo nulla che il buon senso non suggerisca ( fa eccezione solo il Giappone dove, davvero, potete lasciare le borse incustodite e ritrovarle nello stesso posto con lo stesso contenuto).

TEMPERATURA
Considerando che siamo andati nella settimana di Ferragosto, fuggendo da una Asti infuocata, i 21° di Berlino sono stati una manna dal cielo. Ho sempre tenuto la giacca che in Italia metto in primavera/autunno con la maglietta a maniche corte sotto. Se andate in inverno, copritevi, perchè penso sia gelida!

PREZZI
Più o meno come in Italia, per quanto riguarda i negozi ( ci sono le catene H&M, Zara, Lush... che hanno prezzi praticamente identici ), mentre il cibo costa leggermente meno, soprattutto nei locali. Mangiando quello che vi dirò nel prossimo post, e che avete già visto su IG, abbiamo sempre speso circa 15 Euro a testa mangiando tanto e bene. Poi, ovviamente, dipende da cosa volete comprare, dove volete mangiare ( i posti turistici costano di più ) e quali sono i vostri standard. I cibi biologici e vegan, nei supermercati costano leggermente meno che nei nostri Naturasì, giusto per farvi un esempio, mentre i souvenirs classici li ho trovati abbastanza cari, ragion per cui non ho praticamente comprato nulla che non fosse cibo.
MUSEI
Sopra vi ho detto che non sono una grande amante dell'arte. Peccato, perchè Berlino è una enorme fonte di spunti artistici. Solo per farvi capire, oltre a quelli sparsi per la città, c'è addirittura un'isola, l'Isola dei Musei, appunto. Cito, testualmente da Wikipedia, giusto per farvi capire a cosa siamo di fronte  " .... L'Altes Museum, costruito (dal 1822 al 1830) secondo il progetto dell'architetto Karl Friedrich Schinkel, ospita al piano terreno una parte della "collezione di antichità" con sculture, armi, gioielli e argenti dell'arte e della storia greca dalla civiltà cicladica fino all'epoca romana. Al primo piano dall'agosto 2005 all'agosto 2009 si trovava l'Ägyptisches Museum und Papyrussammlung, che fino al 2005 era ospitato a Charlottenburg, dal 2009 è tornato all'interno del Neues Museum. Dal 2010 l'Altes Museum ospita anche arte etrusca e romana. Il Neues Museum, ricostruzione del quale è terminata nel 2009, ospita il Ägyptische Museum und Papyrussammlung con il celebre busto della regina egizia Nefertiti e altre opere d'arte dell'epoca del faraone Akhenaton. Vi si trovano inoltre le esposizioni del Museums für Vor- und Frühgeschichte con ritrovamenti dell'età della pietra, bronzo e del ferro provenienti da Troia con copie del tesoro di Priamo, da Cipro dell'epoca delle migrazione e dell'alto medioevo.
Nelle tre ali del Pergamonmuseums sono ospitati ricostruzioni architettoniche e collezioni di sculture di epoca greca e romana, il museo dell'Asia minore e il museo di arte islamica con oggetti d'arte dall'VIII al XIX secolo. Il museo deve però la sua notorietà alla presenza di monumentali edifici ricostruiti a dimensioni naturali, come l'altare di Pergamo (chiuso per restauro dal 2014) o la porta del mercato di Mileto, costituiti da parti tratte dai siti di scavo originari, la Porta di Ishtar e la Via processionale e la facciata di Mschatta. Nella quarta ala, che è in fase di costruzione, potranno essere ammirati i monumenti del museo egizio come la porta di Kalabsha, la sala delle colonne del faraone Sahura e la facciata di Tell Halaf che è stata ricomposta dopo i danni subiti durante la guerra ed è attualmente in un magazzino dei musei statali.La collezione della Alte Nationalgalerie comprende opere d'arte del XIX secolo donate dal banchiere Joachim H. W. Wagener. Nel corso degli anni questa collezione venne decisamente ampliata ed oggi è una delle più importanti del paese, vi si trovano opere di Caspar David Friedrich fino agli impressionisti francesi e affreschi dei Nazareni. Durante la guerra l'edificio venne gravemente danneggiato ed è stato riaperto solo nel 2001 dopo un lungo restauro". Oltre a quelli "classici", troverete un'infinità di musei particolari, da quelli più prettamente storici ( quello sulle DDR, o il Berlin Story Bunker, dedicato a Hitler ) a quelli più particolari come, ad esempio, il Museo dello spionaggio che abbiamo visitato ed è davvero molto carino. I prezzi sono all'incirca come quelli dei musei italiani ed europei di un certo livello: sui 15 Euro ma se fate la Welcome card avrete uno sconto (oltre a poter usufruire della metro ). Noi non l'abbiamo fatta e, come musei, ci siamo limitati al Berlin Story Bunker e a quello dello spionaggio: volevamo vivere la città il più possibile, e con i musei cinque giorni non sarebbero stati sufficienti ma, ovviamente, dipende dalle vostre preferenze.

MANGIARE
Prometto di fare un post a parte perchè, davvero, merita palarne, soprattutto se siete vegani. Forse i tedeschi, in generali, non sono famosi per la cucina raffinata e sopraffina, ma vi avviso che a Berlino potrete trovare veramente di tutto e per tutti. I vegani possono dormire sonni tranquilli, perchè c'è veramente l'imbarazzo della scelta, sia come negozi dedicati, sia come ristoranti. Prima di partire ho stilato una lunghissima lista di locali vegani ( caffè e ristoranti ) e credo che non basterebbe una vita per provarli tutti. Berlino è una delle città più vegan friendly del mondo e in ogni angolo troverete un'opzione vegan. Ci sono ristoranti 100% vegani e altri che, pur non essendolo, hanno comunque un'ampia scelta di piatti senza derivati animali, come il ristorante israeliano dell'ultimo giorno, che era onnivoro ( ma con due pagine di menù vegano). I ristoranti etnici ( vegani e non ) vanno per la maggiore, data l'ampiezza della comunità vietnamita, coreana e turca, ma ovviamente a Berlino troverete qualunque tipologia di cucina, vegana e non. Noi abbiamo mangiato alternato ristoranti vietnamiti, coreani, istraeliani e un giapponese specializzato in sushi vegan. Come cibo "tradizionale" abbiamo assaggiato solo il currywurst in versione veg, che viene servito praticamente a ogni angolo della strada. Ma ne parliamo più approfonditamente, promesso.

COMPRARE
Come detto sopra, a Berlino c'è un po' di tutto: dal negozio facente parte delle grandi catene conosciute anche in Italia ( Zara, H&M, Lush..), alla boutique di alta moda ( concentrate soprattutto in Kurfürstendamm ), passando per negozietti vintage e retrò, concentrati soprattutto in Kreuzberg. Ovviamente non mancano i grandi centri commerciali, davvero da vedere. In primis il Ka.De.We, antichissimo e lussuoso, paragonabile ad Harrod's ( ma meno kitch ) o alle Galerie Lafayette. Imperdibile il sesto piano, dedicato ai prodotti alimentari.
Ero partita con una lunga lista di negozi da vedere ma, si sa, il tempo è tiranno e non sono riuscita a fare tutto. Vi stilerò, comunque, un'elenco dei negozi imperdibili aggiungendo, e non me ne vogliate, anche qualcuno di quelli che avrei voluto visitare.
  • Dussmann: libreria ma non solo. Piani e piani di libri ( c'è anche una sezione di libri in lingua inglese ), cd e dvd, cancelleria e tutto quanto fa cultura. Pare che la sezione di musica classica sia una delle più rifornite al mondo. Aperto fino a mezzanotte, quindi non lasciatevelo scappare!
  • Ka.De.We: grande magazzino di lusso, elegante ma non opulento. Imperdibile il sesto piano, quello dedicato al cibo dove, tra l'altro, troverete Daluma per mangiare delle ricche e nutrienti bowls.
  • LP12 Mall of Berlin: altro grande centro commerciale con negozi più abbordabili e tantissimi ristoranti. Oltre ad uno scivolo lungo tre piani, sul quale la sottoscritta si è quasi spaccata la schiena nel tentativo di fare la ggggiuovine, ci sono tantissimi ristoranti easy tra cui Boussi falafel.
  • Veganz: devo aggiungere qualcosa? un supermercato interamente vegano. Ripeto: interamente vegano. Non dovete neppure guardare le etichette per capire se un cibo potete comprarlo o no: andate a sentimento e via. Sopra al supermercato c'è Secret Garden, ristorante specializzato in sushi vegan.
  • Avesu vegan shoes: scarpe etiche e vegane proprio sopra a Veganz. Se avete posto in valigia, fateci un pensiero.
  • Loveco: negozio di abbigliamento etico. Non ho comprato nulla per questione di soldini, ma avrei comprato tutto, persino il negozio.
  • Hallesches Haus: concept store, bar, ristorantino per il brunch. Qui è tutto bellissimo, compresa la struttura che, credo, sia stata recuperata da un vecchio magazzino in disuso.
  • Khate Wohlfahrt: festeggiare Natale a Ferragosto? certo, perchè no? Un negozio dove è Natale davvero ogni giorno dell'anno. Palle, palline, orologi a pendolo, un enorme carillon con le statue di Natale e commesse in costume tradizionale. Imperdibile.
  • Rausch Schokoladenhaus : amanti del cioccolato, qui ci sono tre piani per voi. Praline, tavolette, sculture in cioccolato e work shop golosissimi. Abbiamo assaggiato una tavoletta di cioccolato fondente davvero ottimo. Prezzi medio-alti, ma ci sta.
  • Ritter Sport: ancora cioccolato ma di una marca notissima. Troverete ogni tipologia di tavolette di Ritter in commercio, comprese quelle vegane. Oltre a vari gadget, potrete anche farvi preparare la vostra barretta personalizzata.
  • Soda bookstore: una libreria minimal, in cui troverete libri ( soprattutto della Phaidon ) e riviste altrimenti introvabili. Davvero interessante!
  • Aufschitt ( che non sono riuscita a visitare ): una "macelleria"...sì ma, di stoffa!!! Qui tutto quello che troverete, e che sembra cibo ( anche non vegano ) è di stoffa! Purtroppo ha un orario di apertura un po' limitante, e non sono riuscita a visitarlo
  • Butlers: catena simile alla nostra Maison du Monde, per capirci. Ciotole graziose.
  • I vary Bio Company, la versione tedesca dei nostri Naturasì: immensi e fornitissimi ( qui non tutto è vegan, ma la selezione di prodotti vegani è vastissima )
  • LPG BioMarkt: una sorta di Lidl biologico. La merce è sistemata un po' alla rinfusa, ma ci sono davvero tantissimi prodotti ed i prezzi non sono malaccio.
  • Sony Center: complesso di negozi, bar, ristoranti, cinema. Anche se non volete comprare nulla o mangiare, è sicuramente da vedere perchè merita, dal punto di vista architettonico.
CONSIDERAZIONI
Con questo post vi ho dato solo un'infarinatura generale. Berlino è una città da visitare assolutamente e, magari, viverci anche. Penso che di primo acchito possa non piacere a tutti ma tutti, prima o poi, riescono ad amarla ( almeno, così ho sentito dire ). Se non l'avete mai visitata dovete assolutamente farlo...Non sono quella da "un week end e via", quindi per me cinque giorni sono stati appena appena sufficienti, ma se avete in mente di vederla solo per sommari capi, o di visitare solo qualcuno dei suoi musei, allora anche tre notti potrebbero bastarvi. Spero di avevi trasmesso un po' di voglia di partire. Ci vediamo tra qualche giorno con il post sul cibo vegan berlinese.

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