London Food...posticini speciali+ aggiornamento

Scoiattolino in Regent Park che mangia tortina dell'Inspiral.
Terza parte del mio raccontino londinese...nei precedenti post vi avevo preannunciato un post misto, dedicato alle cosucce che più mi sono piaciute di Londra....della Londra mangereccia, intendo, perchè della Londra culturale, modaiola, artistica avrei davvero troppo da scrivere. Premesso che era la mia quarta volta nella capitale britannica, per la quarta volta non ho potuto esimermi dal fare un salto da Fortnum&mason,
uno dei più forniti negozi di alimentari del mondo (penso di poter fare questa affermazione, ma se sbaglio...corrigetemi!). Ora, è inevitabile il paragone con la Food Hall di Harrod's di cui vi ho già parlato: F&M, rispetto ad Harrod's è molto più elegante e di classe. Diciamocelo: Harrod's per quanto bello sia, è un po' pacchiano nel genere, molto turistico, mentre da F&M si respira un'aria very breatish e signorile. Un'atmosfera permanente da the delle cinque, per intenderci. Questa volta, a differenza di quella scorsa, io e Dany ci siamo limitati a bazzicare al piano terra e a quello -1, tralasciando i "piani alti", dedicati prevalentemente ad accessori per la casa, cristalli, vasellame, e già così ne abiamo avuto da lustrarci gli occhi che.....
Al piano terra potrete deliziarvi con le mille e mille varietà di the, per cui tra l'altro Fortnum & Mason è famoso anche qui in Italia. Se preferite il cioccolato, no problem: avrete a disposizione tre vetrinette contenenti le più belle praline che abbia mai visto, coi prezzi più alti che abbia mai visto: roba da ingrassare di quattro chili senza neppure mangiarne una! Essendo quasi Natale, il negozio era già addobbato a festa e pieno zeppo di confezioni natalizie: pacchi di biscotti, di the, liquori, caramelle...mancava solo Santa Claus e il quadro era completo.
Dirigendoci al piano interrato ci siamo addentrati nella zona più squisitamente gastronomica: qui, a parte la zona dedicata ai prodotti italiani ed alle decorazioni per dolci ( farine, cereali e affini), dominano frutta e verdura fresca, carne e salumi, formaggi e vini, pesci affumicati e......insetti! Giuro che non sto scherzando: un intero espositore è riservato a grilli tostati, lecca-lecca di cavallette, bonbon di scarafaggi...Roba difficile da tollerare non solo per una vegetaria come me (e chissenefrega se in bella esposizione c'era un contenitore di leccalecca dai poteri afrodisiaci e dal terrificante colore bianco che, non so e non voglio sapere a cosa fosse dovuto....mi accontento di una seratina film&pop corn, rinunciando agli effetti afrodisiaci). Prezzi abbastanza proibitivi, ma se volete (dovete) fare un regalino importante, è qui che dovete cercare.

Sempre in zona Piccadilly siamo rimasti affascinati dal Japan Centre,
il regno del food, kitchenware, books, and magazine shop . Tanti i motivi validi per andarci: 1- per l'ottimo cibo (che potete scegliere dal banco frigo o dal bancone, preparato e scaldato al momento) 2- per la quantità di cibi nipponici freschi, secchi e conservati (roba da perdere la testa....e io l'ho persa ) 3- per i tanti libri di cultura giapponese ( che per me si sono ridotti a quelli di cucina, ma per gli appassionati ci sono anche manga e co.) 4- per l'oggettistica varia tra cui una serie strepitosa di bento box (e qui mi sono trattenuta...) 5- per sentirvi a Tokyo pur essendo in Europa. I motivi da 6 a 10456 li tralascio.
Io e Dany siamo andati in questo paese dei balocchi per ben due volte: la prima in esplorazione ( con la sottoscritta uscita pazza davanti a questo libro, che cercavo da tempo ), la seconda per fare pappa. Ora, dovete sapere che il Dany non ama il sushi (ohohoh, nessuno è perfetto ^_^) ma mi ha detto di averlo particolarmente gradito...Io ho preso una zuppa di miso e un ottimo sushi (fatto con riso integrale) vegetariano, mentre lui zuppa di miso, Goyza alla piastra e sushi di salmone. Abbiamo completato con due dolcetti giapponesi e abbiamo speso circa 12 £ in due, mangiando bene e seduti ai tavolini del locale. Con la panza piena mi sono dedicata al mio bottino al JapanCentre: oltre al libro (anzi, oltre a due libri) mi sono accaparrata Udon, riso giapponese, Silk tofu, Alga Nori ( a 0,99 £: potevo lasciarmela scappare????????)...mi mangio le mani per non aver preso l'Aburage, ma quasi quasi ci torno ^_^.
P.S. la foto non è opera mia ma l'ho presa dal sito...spero si capisca.

Terzo e ultimo posticino del cuore, che è una dedica ad una mia cara amica vegana: Silvia V Keroppi.
Il posticino in questione è Inspiral Cafè,
un bar-ristorante vegano in Camden Town. Io e Dany abbiamo fatto solo un veloce spuntino pre-pradiale (due cioccolate calde al caramello, vegane ovviamente, e una fetta di torta di frutta secca e semini) ma ho visto dei piattini esposti dall'aria assai invitante e...tutti vegani, ovviamente! Personale cortese, gggiovane, una vista strepitosa sul Canal Market e una serie di eventi che vengono organizzati con tanto amore e dedizione. Se capitate a Londra andate, anche solo per riposare le stanche membra dopo una mattina di camminata.
Per ora mi fermo qui ma qualcosa mi dice che continuerò ancora...

II PARTE
Infatti, rieccomi, pronta a parlarvi di altri due posticini carinissimi: il primo è in Covent Garden il The Tea House, il regno degli amanti del the. Se pensate a Fortnum&Mason o alla Food Hall di Harrod's...ecco, dimenticatevelo!
Questo non è un grande magazzino, ma un buco di negozio, scurissimo tra l'altro....però...però..però è pieno zeppo di The, anzi di Tea, di ogni tipologia: verdi, neri, bianchi, aromatizzati alla frutta, al caramello, al cognac...e poi tisane, infusi, zuccheri, e teiere, tisaniere, colini, tutto l'occorrente per un Five o'clock tea coi fiocchi e i controfiocchi. Come vedete nelle foto, i vari tea erano suddivisi in pacchettini, ma potevate annusare la fragranza attraverso un contenitore di prova (non so se mi sono spiegata). Da perdere la testa e pure il portafoglio, dato che non è esattamente a buon mercato. Comunque una vera chicca da visitare assolutamente.

Altro posticino carinissimo è Books for cooks
in pieno Notting Hill, il regno dei foodblogger (ma non solo). Come chi sa l'inglese avrà capito, si tratta di un negozio dedicato ESCLUSIVAMENTE ai libri di cucina. Ripeto per ribadire il concetto: ESCLUSIVAMENTE libri di cucina. Il negozio è piccolino, ha un bar annesso e so che vengono organizzati anche corsi di cucina. La sottoscritta è letteralmente impazzita: ho parcheggiato Danilo al bar dicendogli di aspettare quelle due, tre orette e mi sono lanciata alla ricerca del libro da comprare....Se pensate che abbia svaligiato il locale, beh...vi sbagliate: dato che sia da Harrod's che al Japan Centre avevo già dato in tal senso, ho cercato di limitarmi ad un SOLO libro, sull'English Breakfast per la precisione, anche se vi giuro che avrei comprato tutta la libreria. Tra l'altro un reparto è dedicato ai libri rari.
Un solo consiglio: andateci!!!!!!!!!!!

Commenti

๓คקเ ha detto…
Che bella Londra!!
E caspita, si trovano sempre nuovi assaggiatori per i propri paciocchi: anche l'opinione degli scoiattoli conta! :-D
Francesca Quaglia ha detto…
Bellissima, hai ragione Mapi.....voglio tornare laaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Billuuuuuuuuuu!! Picculo picculooo!! ^_^
Francesca Quaglia ha detto…
Visto che gigetto carino????