Arrostino di seitan
Scommettiamo che..???
Da onnivora non ho mai amato la carne. Problematiche etiche a parte, era proprio il sapore a non piacermi. E non è che ciò dipendesse da chi la cucinava, dato che mia nonna prima e mio padre poi, sono sempre stati bravissimi nel preparare bistecche e co. A me non piaceva e basta. Storcevo il naso e alla fine l'ingoiavo per puro "dovere". Quando ho deciso di diventare vegetariana, temevo per la mancanza del pesce, ma quanto alla carne no: ero sicura che non avrei sofferto neanche un po'. E così è stato (a dire il vero non mi è mai mancato neppure il pesce). Prima di scegliere questa via, però, ammetto che l'unico modo per buttare giù 'ste benedette proteine, era farlo sotto forma di arrosto. Al forno, preferibilmente, in modo che si formasse una crosticina croccante che, almeno, rendesse più piacevole la mia "punizione".
Diciamo che sono caduta bene, dato che mio padre è definito il re degli arrosti: non dategli da fare un dolce, ma quanto ai secondi è un mago. Ecco, ora non che mi manchi tutto ciò, anzi, però era piacevole, la domenica, onorare (anche se con sensi di colpa) la creazione di mio padre (che, ovviamente, gli altri continuano ad onorare mentre io, felice, mi gusto altro...a ve bene così). Veniamo al dunque. Seitan, quella che viene comunemente definita la "carne dei vegetariani" (che poi, dico, se a me la carne non è mai andata a genio, perchè devo chiamare un'altro cibo con un nome che mi evoca immagini tristissime??? ). Non sto ad enumerare le troppe volte che ho proposto a mio padre di preparare il Seitan e di farlo in qualche maniera che potesse piacere a tutti. Roba del genere "Dai, io preparo il Seitan e poi tu lo fai al forno, come un arrosto". Nada. Seitan e papà viaggiano su due corsie opposte per una presa di posizione di quest'ultimo. Sembra che mio papà abbia ingaggiato una lotta epica contro Seitan&co, anzi con tutto quanto può essere associato all'aggettivo "vegetariano/vegano"...e senza aver neppure approfondito troppo la questione, tra l'altro. Sente "vegetariano" e gli viene l'orticaria. Vabbè, non polemizzo. Tra l'altro, a me il seitan piace molto, ma per questioni di tempo lo preparo raramente e acquistarlo già pronto non mi va. Manie, che ci volete fare? E poi, problemino non trascurabile: io sono uno scriccioletto di 1.60 m con due braccine piccole piccole: più che 300 gr di farina non riesco ad impastare e considerando che alla fine della preparazione il volume si riduce della metà...beh, capirete che fare il seitan comporta un po' troppo lavoro e lavorare per me sola (nel senso che gli altri non lo mangerebbero) non vale la pena, anche se mi piace tanto. Poi, uno di questi giorni di festa mi sono decisa: io mi faccio il Seitan arrosto, voi mangiatevi quello che volete (Il "VOI" era riferito a mio padre, Dany e alla sua compagna, ospiti a pranzo). Dany ha accettato subito la proposta e anzi, ha rilanciato un entusiastico "no no, io lo assaggio" (ecco perchè lo amo), la compagna di mio padre sapevo che avrebbe ceduto in quanto attratta da tutto ciò che è alternativo e naturale. Restava un'unica persona da convincere ma poco male se non ci fossi riuscita. E mi sono messa all'opera, incurante del fatto che mio padre, nella pentola a fianco a quella in cui bolliva il seitan, stesse facendo lessare un cappone :-( Amen. Comunque, dopo aver preparato il mio seitan partendo da zero, con la solita ricetta base (ah, questa volta ho recuperato anche l'amido) ho deciso di farlo arrosto (non al forno però, dato che non ho trovato nessuna ricetta convincente). Oh, dovevate vedermi. sembravo la casalinga di Voghera alle prese con pranzo domenicale: ho preso in balcone gli aromi freschi, ho legato l'arrostino (alla mia maniera, dato che non mi ci ero mai cimentata prima), l'ho fatto cuocere piano piano aggiungendo brodo di verdure. Mi mancava il grembiulino a quadretti e il foulard in testa ed ero perfettamente anni '60. Un trionfo. Diciamo che il massimo momento di gloria l'ho vissuto quando mio padre ha chiamato Rita per farle vedere il mio seitan che cuoceva lentamente in pentola, accompagnato da un entusiastico "Guarda che bello l'arrosto di Francesca". Lì ho capito che non avrebbe rifiutato. Com'è andata a finire, chiederete?Che ho finito di cuocerlo, l'ho tagliato a fette, l'ho accomodato nel piatto contornato dalle sue verdurine e l'ho messo in tavola. Beh, a parte Danilo e Rita che l'hanno assaggiato di slancio, alla fine anche lo scettico di casa è capitolato...con l'insalata di cappone già nel piatto, ma è capitolato.
Diciamo che sono caduta bene, dato che mio padre è definito il re degli arrosti: non dategli da fare un dolce, ma quanto ai secondi è un mago. Ecco, ora non che mi manchi tutto ciò, anzi, però era piacevole, la domenica, onorare (anche se con sensi di colpa) la creazione di mio padre (che, ovviamente, gli altri continuano ad onorare mentre io, felice, mi gusto altro...a ve bene così). Veniamo al dunque. Seitan, quella che viene comunemente definita la "carne dei vegetariani" (che poi, dico, se a me la carne non è mai andata a genio, perchè devo chiamare un'altro cibo con un nome che mi evoca immagini tristissime??? ). Non sto ad enumerare le troppe volte che ho proposto a mio padre di preparare il Seitan e di farlo in qualche maniera che potesse piacere a tutti. Roba del genere "Dai, io preparo il Seitan e poi tu lo fai al forno, come un arrosto". Nada. Seitan e papà viaggiano su due corsie opposte per una presa di posizione di quest'ultimo. Sembra che mio papà abbia ingaggiato una lotta epica contro Seitan&co, anzi con tutto quanto può essere associato all'aggettivo "vegetariano/vegano"...e senza aver neppure approfondito troppo la questione, tra l'altro. Sente "vegetariano" e gli viene l'orticaria. Vabbè, non polemizzo. Tra l'altro, a me il seitan piace molto, ma per questioni di tempo lo preparo raramente e acquistarlo già pronto non mi va. Manie, che ci volete fare? E poi, problemino non trascurabile: io sono uno scriccioletto di 1.60 m con due braccine piccole piccole: più che 300 gr di farina non riesco ad impastare e considerando che alla fine della preparazione il volume si riduce della metà...beh, capirete che fare il seitan comporta un po' troppo lavoro e lavorare per me sola (nel senso che gli altri non lo mangerebbero) non vale la pena, anche se mi piace tanto. Poi, uno di questi giorni di festa mi sono decisa: io mi faccio il Seitan arrosto, voi mangiatevi quello che volete (Il "VOI" era riferito a mio padre, Dany e alla sua compagna, ospiti a pranzo). Dany ha accettato subito la proposta e anzi, ha rilanciato un entusiastico "no no, io lo assaggio" (ecco perchè lo amo), la compagna di mio padre sapevo che avrebbe ceduto in quanto attratta da tutto ciò che è alternativo e naturale. Restava un'unica persona da convincere ma poco male se non ci fossi riuscita. E mi sono messa all'opera, incurante del fatto che mio padre, nella pentola a fianco a quella in cui bolliva il seitan, stesse facendo lessare un cappone :-( Amen. Comunque, dopo aver preparato il mio seitan partendo da zero, con la solita ricetta base (ah, questa volta ho recuperato anche l'amido) ho deciso di farlo arrosto (non al forno però, dato che non ho trovato nessuna ricetta convincente). Oh, dovevate vedermi. sembravo la casalinga di Voghera alle prese con pranzo domenicale: ho preso in balcone gli aromi freschi, ho legato l'arrostino (alla mia maniera, dato che non mi ci ero mai cimentata prima), l'ho fatto cuocere piano piano aggiungendo brodo di verdure. Mi mancava il grembiulino a quadretti e il foulard in testa ed ero perfettamente anni '60. Un trionfo. Diciamo che il massimo momento di gloria l'ho vissuto quando mio padre ha chiamato Rita per farle vedere il mio seitan che cuoceva lentamente in pentola, accompagnato da un entusiastico "Guarda che bello l'arrosto di Francesca". Lì ho capito che non avrebbe rifiutato. Com'è andata a finire, chiederete?Che ho finito di cuocerlo, l'ho tagliato a fette, l'ho accomodato nel piatto contornato dalle sue verdurine e l'ho messo in tavola. Beh, a parte Danilo e Rita che l'hanno assaggiato di slancio, alla fine anche lo scettico di casa è capitolato...con l'insalata di cappone già nel piatto, ma è capitolato.
pre cottura |
Ingredienti ( non metto le dosi, ma solo gli ingredienti e la preparazione più qualche spiegazione sotto)
Seitan home made (qui la ricetta: io l'ho preparato con 250 gr di farina e l'ho cotto in un brodo fatto con carota, alloro, alga kombu, porro, salsa di soia e un pezzetto di zenzero)
Alloro
Timo
Pezzetto di peperoncino
Brodo di cottura del seitan
Olio
Sale
Vino bianco q.b
Maizena
Preparazione
Preparate il seitan secondo la ricetta base (velocemente: impastate farina e acqua fino a formare un panetto consistente che farete riposare per un'oretta in una ciotola coperto di acqua. Lavate il seitan sotto il getto di acqua, alternando quella calda a quella fredda, in modo da separare l'amido dal glutine. Una volta che l'acqua sarà limpida ed ottenuto un composto fibroso, preparate un brodo con acqua abbondante, una carota, un pezzetto di alga nori, due cucchiai di salsa di soia, alloro, porro o cipolla, zenzero e quello che preferite. Fate bollire il seitan 40' circa, quindi tenetelo a mollo nel suo brodo fino al momento dell'uso). In un pentolino mettete il brodo di cottura al quale avrete tolto le verdure e gli aromi (le verdure non buttatele ma tenetele da parte). Legate con spago da cucina il seitan, inserendo anche un rametto di timo e qualche foglia di alloro. In una padella dal fondo spesso fate rosolare un cucchiaio di olio con un pezzetto di peperoncino, quindi adagiatevi il seitan e fatelo colorire a fuoco vivace ma non troppo alto. Sfumate con vino bianco. Proseguite la cottura a fuoco basso e con coperchio, aggiungendo poco a poco il brodo caldo. Lasciate cuocere in questo modo per circa un'oretta, controllando che non attacchi. Verso fine cottura togliete l'arrosto, tagliatelo a fettine, rimettetele nel tegame e fatele colorire qualche istante, aggiustando di sale (state attenti dato che il seitan è cotto dentro il brodo già insaporito con la salsa di soia). Toglietele e tenetele da parte in caldo. Sciogliete un cucchiaino di maizena nel fondo di cottura aggiungendo ancora un mestolo di brodo in modo da avere una salsina densa. Aggiungete le verdure tenute da parte, mescolate accuratamente e fate restringere. Nappate con la salsina le fettine di seitan, contornate con la verdura e servite.
Commenti
Quello del seitan non riesco proprio ad immaginarmelo, però, visto nei banconi di negozi bio, mi fa molta meno impressione. Se poi lo si prepara così... è sicuramente appetitoso! Un abbraccio :)
PS: Ritorna il tormentone dell'agar: il tuo è in polvere o in fiocchi? Non sono sicura di intendere quello giusto ;)
Per quanto riguarda questo seitan, è stupendo!!! Sei stata bravissima a farlo! E sai cosa ti dico, se mai un giorno ci troveremo a mangiare insieme, vorrei questo come secondo :-))))))))))))))) baci e buona giornata
L'aspetto è davvero ottimo, sembra proprio un arrostino! Bravissima Francy, in più hai convertito anche i commensali! :)
Pips. io uso quello in polvere!!!!
Marina: me lo segno, ok!!!^_^
Marianna: sai che non sapevo che fossi vegetariana anche tu????? motivo in più per volerti conoscere prestissimo!!!!!
Sara: ehehe, tu mi capisci..:-)))
Lizzy: sì, ed è facilissimo! un bacio e grazie
ma sai che le foto sono davvero belle? mi sembrava proprio di leggere una di quelle riviste di cucina, quelle in cui il 95% dei piatti presenta animali al suo interno, ma che comunque sfogliamo.. davvero bellissime, soprattutto la prima!
brava per l'arrosto, per le fot, per il racconto.. e, cominque, una bella fetta di arrosto me la mangerei anche a quest'ora!
Pat
Proposito per l'anno 2012: fare il seitan partendo dalla farina!we can do it!
Un bacio Francy, sei grandissima come sempre!!!!!! (in quanto ad altezza, mi batti di sicuro...io solo 157 cm!)