Dov'è il mio senso materno? Pane con PM
Ci sono persone che, giunte alla soglia degli "enta", avvertono l'urgente bisogno di diventare madri. Persone che, interpellate sul punto, dicono "Il mio sogno più grande è fare un figlio". Io, che quella soglia l'ho già superata da un po', no. Fin da piccola giocavo a fare la ballerina, la pettinatrice, raramente l'avvocato, ma la mamma no. E ogni bambola nuova che mi regalavano diventava inevitabilmente mia "sorella", così come fino alla fine dei suoi giorni Arturo è stato mio fratello. A dire il vero è che a me il senso materno manca proprio: sono riuscita persino a far morire una piantina grassa ( e ce ne vuole!) che non necessita di grandi cure, figuratevi come potrei accudire un bambino. Ma la prova più eclatante del mio scarso senso della maternità l'ho avuta con la povera Pasta Madre: là la Madre avrei dovuto essere io, e invece l'ho abbandonata al suo destino o meglio, nel suo vasetto...Passato l'entusiasmo inziale, infatti, l'ho decisamente trascurata, saltando i rinfreschi o facendoli malamente col risultato che la poveretta, un giorno, ha iniziato a non rispondere più. L'ho lasciata lì, a scrutarmi dal vasetto, mentre la compagna di mio padre, cui avevo donato un pezzo della mia figlioccia, sfornava pagnotte come una fornaia provetta. L'ho invidiata, ammetto, ma l'eutanasia della mia Slimer era già iniziata e non avevo alcuna intenzione di tornare sui miei passi.
Io, come dicevo qua, voglio decidere in libertà quando panificare e con la PM non è possibile: sei tu a dover stare dietro a lei e non viceversa...sei tu che devi imparare a conoscerla, rispettare i suoi tempi, coccolarla, accudirla...Il lievito di birra, quello in cubetto o in bustina, per intenderci, è più comodo: panifichi quando ti pare e non devi stare lì a curarlo. Però succede che a fare il pane così ti senti poco virtuosa. Un po' come dare un esame col Bigino: la lezione la impari, magari superi anche l'esame, ma non sai tutto...Il pane col lievito di birra è buono, esteticamente anche bello, ma non è la perfezione. Tanto vale andare dal panettiere e comprarlo, così ti risparmi anche le ore di lievitazione. Sulla scorta di questi pensieri ho deciso di riprovarci: dopo il primo aborto ho voluto diventare madre un'altra volta. Inseminazione artificiale, ovviamente (farla da soli credo rasenti la fantascienza..almeno per me), ricorrendo alla PM della compagna di mio padre. Questa volta, sappiate, voglio fare sul serio: non ci saranno abbandoni, incurie, eutanasie o, peggio, omicidi. Sarò un'ottima madre (ecco, appunto: mi rendo conto ora che non le ho nemmeno dato il nome...). Bene, giusto per dimostrare a me stessa che so fare qualcosa di buono anche io ( e a Dany che non solo R. sa fare il pane ), ecco la mia prima pagnotta, figlia di mia figlia...sangue del mio sangue, insomma. La ricetta proviene da questo libro e prevedeva i semi di lino. Come primo esperimento volevo rimanere più basic, ergo ho rispettato le dosi di farina , acqua e di PM, le ore di lievitazione ma ho tolto i semi di lino. Ho così capito alcune cosucce: il rapporto PM /farina dev'essere circa 1:3, non è vero che più PM si mette e più il pane lievita ma è il contrario, meglio il forno statico che quello ventilato. Il resto è tutto in fieri.
Io, come dicevo qua, voglio decidere in libertà quando panificare e con la PM non è possibile: sei tu a dover stare dietro a lei e non viceversa...sei tu che devi imparare a conoscerla, rispettare i suoi tempi, coccolarla, accudirla...Il lievito di birra, quello in cubetto o in bustina, per intenderci, è più comodo: panifichi quando ti pare e non devi stare lì a curarlo. Però succede che a fare il pane così ti senti poco virtuosa. Un po' come dare un esame col Bigino: la lezione la impari, magari superi anche l'esame, ma non sai tutto...Il pane col lievito di birra è buono, esteticamente anche bello, ma non è la perfezione. Tanto vale andare dal panettiere e comprarlo, così ti risparmi anche le ore di lievitazione. Sulla scorta di questi pensieri ho deciso di riprovarci: dopo il primo aborto ho voluto diventare madre un'altra volta. Inseminazione artificiale, ovviamente (farla da soli credo rasenti la fantascienza..almeno per me), ricorrendo alla PM della compagna di mio padre. Questa volta, sappiate, voglio fare sul serio: non ci saranno abbandoni, incurie, eutanasie o, peggio, omicidi. Sarò un'ottima madre (ecco, appunto: mi rendo conto ora che non le ho nemmeno dato il nome...). Bene, giusto per dimostrare a me stessa che so fare qualcosa di buono anche io ( e a Dany che non solo R. sa fare il pane ), ecco la mia prima pagnotta, figlia di mia figlia...sangue del mio sangue, insomma. La ricetta proviene da questo libro e prevedeva i semi di lino. Come primo esperimento volevo rimanere più basic, ergo ho rispettato le dosi di farina , acqua e di PM, le ore di lievitazione ma ho tolto i semi di lino. Ho così capito alcune cosucce: il rapporto PM /farina dev'essere circa 1:3, non è vero che più PM si mette e più il pane lievita ma è il contrario, meglio il forno statico che quello ventilato. Il resto è tutto in fieri.
Ingredienti
190 gr di farina manitoba (0)
150 ml di acqua tiepida
75 gr di PM rinfrescata la sera prima*
2 gr di malto d'orzo
4 gr di sale
* qui spiegavo come rinfrescare
Preparazione
Mettete la PM in una terrina di vetro, aggiungete l'acqua tiepida e lavorate con una forchetta fino a che la PM non sarà sciolta. Aggiungete il malto, la farina e mescolate.Coprite e lasciate riposare per mezz'oretta. Riprendete l'impasto, aggiungete il sale e iniziate impastare, aggiungendo farina (se occorre: io ne ho dovuta aggiungere fino ad arrivare a 225 gr, all'incirca che, in effetti sarebbe il triplo del peso di PM ). lavorate sulla spianatoia fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo: occorreranno circa 15'. Formate una palla , coprite con pellicola da cucina e lasciate riposare per circa 3 ore lontano da fonti di calore. Passato il tempo riprendete la pagnotta, ricavatene un rettangolo con l'aiuto di un mattarello piccolo e formate una serie di pieghe (qui, al minuto 2.35 si capisce cosa intendo). Lasciate riposare per un'ora, quindi riprendete l'impasto e formate un filoncino che metterete su un tagliere ricoperto di carta da forno (io l'ho messo direttamente sulla teglia in cui ho cotto il pane ) e farete riposare, coperto da un canovaccio, ancora tre ore. Passato il tempo ho riscaldato il forno statico a 200°, quindi ho infornato il filone (che nel frattempo è lievitato tantissimo) senza toccarlo più: l'autrice del libro consiglia, invece, di capovolgere il pane sulla teglia...). Cuocete 10' a 200°, quindi abbassate a 180° e proseguite la cottura per 25', 30'. Non vi preoccupate per la cottura: ve ne accorgerete dal profumo e dal colore quando sarà cotto.Sfornate e fate raffreddare su una gratella.
P.S. Sarà stata la fortuna dei principianti o le tante ore di lievitazioni, fatto è che questo è stato il miglior pane mai sfornato da me. Ho cercato di seguire scrupolosamente le dosi riportate sul libro, ma ho capito che la miglior tecnica è l'esperienza...In linea di massima, comunque, è vero il rapporto farina/Pm pari a 3:1 , ma dovete provare, riprovare, magari anche buttare delle pagnotte...Io continuerò a sperimentare e vi farò sapere!
Commenti
Prova ad essiccare la tua pasta madre. Io l'ho fatto durante ilperiodo delle nausee perchè non ne sopportavo "la puzza".
Poi la reidrati quando ti serve.
Cmq il tuo pane ha un'aspetto fantastico.
io la pm non mi sono mai messa a farla, perchè non ho la costanza per badarci però :O poi avendo mia mamma la macchina del pane lo faccio sempre con quella!
la tua pagnotta invece è stupenda e bellissima *_* e tu sei sempre brava! e che foto stupende!
L'idea di avventurarmi nel mondo PM mi tenta ma so che sarebe solo per curiosita, all'inizio ci giocherei ma poi me ne stancherei. Non ho voglia di doverle stare dietro a rinfrescare e impastare. Meglio gustarsi direttamente il pane fatto dalle amiche :DDD
il tuo primo risultato è fenomenale!! :)
Lizzy: ^_^
il pane ti è proprio riuscito bene! ciao
ancora tantissimi complimenti e in bocca al lupo per la tua carriera di panificatrice! sissy
@katya:beh...sei la seconda che mi consiglia la "conversione"(ehe qua tra aborti,eutanasie,conversioni...mi sa chr mi faccio bannare dalla rete^_^)...vediamo come procede cosí,però intanto ci penso...
@Sissi:sei sempre troppo buona con me:-) Un bacio grandissimo
altra cosa in comune tra noi? l'istinto materno assente!!! chissà dov'eravamo quando lo stavano distrubendo... forse a cucinare qualcosa! anche io condsidero i miei piatti... i miei bambini! però anche le mie foto e ma macchinetta! ho una famiglia enorme!!!
Scherzi a parte è un bellissimo pane. Di quelli che ti riempiono il cuore, oltre che lo stomaco. Di quei pani che fanno convivialità ... anche solo con un filo d'olio... (o burro e zucchero) per merenda!
Notte Franci
Nora
Mari
E pensare che ho da sempre un grande senso materno... Ciao Francy cara!
@Dona:sì..stavamo cucinando un dolce, secondo me!!!!!!!!!!!!
@Marina:grazieeeeeeeeeeeeeee
@Nora: Oddioooooooooo...sono nonna, hai ragione!!!!!!!!^_^
@Marinella: ^_^ grazie!!!!!!!!!!!
tanto per cominciare ho avuto dei seri problemi a trovare il bottone per commentare... rivedrei le mie preferenze cromatiche, fossi in te...
last but not least.
non sono riuscito ad andare oltre una certa riga perchè ero davvero sconvolto dal fatto che una donna sia riuscita così serenamente ad ammettere di non avere senso materno.
In un altro tempo, tempi migliori secondo me, questo sarebbe stato considerato un handicap.
Una sola domanda.
Secondo te come mi sento io a dover raccontare a mio figlio che un giorno dovrà pagare la tua pensione?
Ci hanno dato come generazione fallita, i nostri vecchi.
Tu, e le persone che ti fanno i complimenti, dimostrate che i nostri vecchi avevano ragione...
ciao
Fabio Casella
Danilo.
Scelgono di lavorare, di mantenere la famiglia e parte della comunità (la TUA pensione e quella di tuo figlio è pagata anche dai contributi delle donne con o senza figli!).
Rispettano soprattutto le scelte altrui e compatiscono serenamente chi, come te, ha *seri problemi* e non solo a trovare il bottone del commento.
Nora (mamma per scelta ed amica di Franci)
Eh si caro mio, perchè una volta facevi 10 figli (e non perchè volevi ma perchè non c'erano metodi contraccettivi) e ne sopravvivevano 2. E allora fino ad una certa età quando il bimbo era "al sicuro" nessuno si affezionava, nè madri nè padri nè fratelli.
Leggiti i diari di Goethe.
Aggiungo, ognuno ama cose diverse: lei non ama prendersi cura di bambini.
Ama fare altre cose.
Come tu ami magari fare foto e non progettare edifici (esempio pirla).
Ci sono cose chiamate DOVERI che uno fa anche se non gli piacciono e cose che non lo sono. Aver figli non è un dovere.
Spiega a tuo figlio che per colpa della gente che fa troppi figli senza pensarci ci sono sempre meno risorse in un pianeta sovrappopolato,va.
Nel 2012, credi ancora che una donna sia tale solo se fa dei figli? E poi cosa credi? Che un uomo sia virile se sa picchiare e far del male?
E le donne che non riescono ad averne di figli? Si devono suicidare?
I falliti sono quelli come te, che hanno questa mentalità, e si permettono, con arroganza, di sparare giudizi e offese assolutamente fuori luogo.
...e il discorso della pensione fa davvero pena, non merita nemmeno di essere commentato.
Francy, vai fiera del tuo NON senso materno!
e poi... @casella, ma non ti vergogni? hai presente quando si dice "sei un mezzo uomo"? tu sei la metà di un quarto di quel mezzo uomo.
Francesca hai tutto il mio supporto.
Benna
Anch'io sono sconvolta: ma per il fatto che una persona come te debba allevare un figlio. Se penso ai guai che combinerai causa la tua mentalità retrograda e portandogli davanti esempi errati (come il padre in se', ad esempio).
AH! Peccato che la sterilità non sia contagiosa....Perché qualcuno se lo meriterebbe proprio di non mettere al mondo figli, per salvaguardia di questi (al di là dello spiccato senso materno/paterno o meno).
Ma c'è sterilità e sterilità: preferisco essere sterile (e non desiderare figli, fra l'altro) che essere cerebralmente sterile come te, che non trova come svago un miglior passatempo che non sia uno sterile trollaggio.
TUTTI: Grazie per il sostegno..siete meravigliosi
Camy
Molti uomini e moltissime donne, considerano le donne come un utero. siamo al mondo per far fare sesso agli uomini, per dargli dei figli e per crescerli e prenderci pure qualche sberla ogni tanto, intervallata da insulti quali "stupida" "cretina" e robe tipo "stai zitta". è opinione comune che non siamo utili, non siamo intelligenti, non abbiamo senso al di fuori della maternità. effettivamente, fabio, anche tu non hai senso. hai sprecato secondi della tua preziosissima piccola vita per scrivere una cosa che già sappiamo benissimo: che siamo solo un buco e un sacco, delle mammelle secernenti latte e degli stracci da trattar male. così veniamo considerate. così ci fanno sentire ogni giorno. così ci tratteranno anche domani.
l'unico scopo della donna è fare figli? sì è vero. sperando che non siano come te, cioè ottusi, ignoranti, maschilisti (anche le donne lo sono, quindi a prescindere se tu sia un utero o un pene... sempre maschilista sei), scontati, vuoti, stupidi.
sai, sono molto felice che esistano donne handicappate come Francesca, come me: vuol dire che oggi possiamo scegliere. possiamo fare dei figli perché li vogliamo, farli perché ce lo impone la società, non farli. la libertà di scelta è un diritto, un sacrosanto diritto che alle donne viene spesso negato. possiamo, nella tua visione, solo scegliere se avere un senso o no. invece secondo me la scelta di Francesca e mia è tra far figli per reale desiderio di maternità o far figli perché "altrimenti che vivi a fare?". io ho scelto di apsettare che arrivi l'istinto materno. farli perché gente schifosa come te pensa che dovrei, è terribile. terribile per me donna, per me persona, per il figlio nato dal bisogno di legittimarsi come essere vivente. scelgo. oggi posso. almeno per qualcosa possiamo ancora scegliere.
e scelgo anche di fare un lavoro come dipendente, quindi tassato all'origine e quindi pagando la pensione di altre persone. ciccio, gaurda che chi non fa figli non è che prende più pensione o costringe gli altri a pagare di più...
Francy, son cose che capitano ai blogger.. imbecilli che scrivono cazzate immani.. gran signora tu a non rispondere!
ps: grande Benna, grazie!!!
Ah, dimenticavo Marty: ma non c'hai niente da fare? vai un po' a fare un giro sul web e cerca di capire cos'è la pasta madre e perché si possa paragonare a un figlio, sempre usando l'ironia. ma l'ironia ce l'hanno solo gli intelligenti...
Ma davvero esiste ancora gente così!?
Dirai 'evidentemente, sì! perchè infierire!?'
vorrà dire che una donna deve avere per forza sfornare figli, accudirli e annullarsi crescendoli in modo che un uomo qualsiasi possa considerarla non handicapata?
Fabio Casella, se questo è il tuo nome, tu l'handicap ce l'hai in testa e si chiama maschilismo. Forse ne hai più di uno ma non importa, pagherò i miei contributi per pagarti la pensione e gli ASSEGNI FAMILIARI, comunque. Se ti impegni come ti sei impegnato a cercare il tasto per commentare e scrivere queste poche righe da lavoratore dipendente frustrato nell'educare e tirare su tuo figlio, vedrai che non ci sarà nemmeno bisogno che gli spieghi che dovrà lavorare per pagare la pensione a quello che tu consideri un disabile.
Sottoscrivo tutto quanto detto da Sara, Benna (che finisce per a, ma è un uomo.. sarà mica un deviato come Fidanzato!?), Dona e tutte le persone intelligenti che seguono questo blog e supportano Francy anche se non ha figli. Francy, guarda e passa. Il tuo pane spacca, e anche il tuo post! un bacio
A furia di guardare le pubblicità di mamme col sorriso a 34 denti che inseguono i bimbi maschi che sono rientrati tutti imbrattati di fango, la gente deve essersi fatta un'immagine un po' distorta della donna con figli.
Un figlio è una persona, mica un bamboccio che ha dei bisogni solo quando decidi di giocarci (come molti padri con istinto paterno credono...). E' chiaro che bisogna dedicargli moltissimo tempo, moltissima attenzione. Ed in tutte le coppie con figli che conosco, raramente il padre è così attento nel seguire la propria prole. Diciamo quasi mai. Perciò, se già decidendo di avere un figlio bisogna mettere in conto che qualche interesse e qualche passione dovrà essere accantonata, se la situazione si presenta come nel 99% delle coppie che conosco, per la donna si parla di totale annullamento degli interessi. Insomma, come discorso è anche più complicato di così, perchè in altri tempi la struttura familiare non era certo come quella di adesso e neppure la crescita e la cura dei figli era così seguita come ora.
Chiudo perchè mi sono dilungata anche troppo.. rinnovo l'abbraccio, Francy ! :)
Riflette prima di esprimersi no?!
Auguri Francy a te e a tutte le splendide donne che passano di quà.
Ma Francy, a me viene da ridere.... no, davvero! "Secondo te come mi sento io a dover raccontare a mio figlio che un giorno dovrà pagare la tua pensione?". Secondo me non ha senso, ma cosa vuol dire? A me può rodere di condividere le risorse comuni, materiali o naturali, con persone che FANNO qualcosa che non condivido. Senza arrivare all'illegalità, ad esempio odio che parte delle mie tasse vengano utilizzate per sovvenzionare gli allevamenti intensivi. Difficilmente, però, una persona a me sconosciuta, può infastidirmi se NON FA qualcosa: non ti laurei, non lavori, non ti sposi, non fai figli, non cucini...ma saranno affari tuoi?!!!
Che poi il post fosse tutto sulla riga dell'ironia lo si capiva fin dal titolo ("senso materno"-"pasta madre"...ma dai?!), e se 'sto Fabio Casella non ne ha, come direbbe Silone: "Dato che il patetico non può essere espulso dalla vita umana, per renderlo sopportabile mi pare che sia sempre utile accompagnarlo con un po' d'ironia".
Accompagniamo Casella, con ironia eh!, da un'altra parte.
Un abbraccio Francesca.
Francy ti riabbraccio e se mi permetti una battuta in alcuni giorni come oggi, quando tutti gridano, gli strumenti suonano, i tre litigano credimi il mio grande senso materno viene meno... Un bacione!!!!
Non commento chi ti ha criticato perchè veramente non ci sono parole. E complimenti a te per la classe con cui gli hai risposto.
Ciao
Benedetta
a presto
benedetta