Agretti con vinagrette allo zenzero
Ci sono cibi che assaggi una volta sola e ti rimangono impressi nella mente per sempre, fissi, e ti perseguitano. In senso positivo, sia chiaro. E' il caso degli agretti, anche conosciuti con il nome "Barba di Frate". Ora, io mi reputo una ragazza gastronomicamente fortunata, ma riconosco di aver avuto un deficit: non conoscevo gli agretti! Fin da piccola ho avuto la possibilità di assaggiare di tutto, da specialità etniche (avevo solo sei anni e misi il mio piedino per la prima volta al ristorante cinese, quando ancora in Italia erano rari), a cibi regionali anche particolari (cose che adesso mi vergogno fin a nominare), passando per tutti i tipi di frutta (mia zia mi riempiva le tasche di kumquat e in inverno era abitudine mangiare gli alchechengi ricoperti di cioccolato) e verdura, persino quelle meno comuni. Raccoglievo personalmente i Lavertin (o Lauertin, o Bruscandoli) e li portavo a mia nonna che mi faceva le frittelle, andavo pazza per la frittata di ortiche e menta e quella volta che assaggiai i fiori di acacia in pastella ne rimasi folgorata. Poi, c'è da dire che mi sono sempre interessata di cucina, dapprima leggendo, poi sperimentando (e parlo già dei tempi del Liceo), quindi ritengo di aver una cultura culinaria abbastanza ampia...Poi, dall'avere le conoscenze a riuscire a metterle in pratica, e bene, ce ne passa, e vi assicuro che a leggere i blogs di colleghi/e soffro di complesso di inferiorità mica da poco!
Tornando ai miei approcci con la cucina , vi dico che nonostante tutto non avevo MAI fatto conoscenza con gli agretti. Giuro. Anzi, non sapevo nemmeno cosa fossero fino a una decina di anni fa. Poi, durante un pranzo pasquale in un ristorante di Mondovì, ci portarono come contorno questi "spaghettini" verdi carnosi e saporiti, con un lieve retrogusto erbaceo. Semplicissimi-erano solo saltati in padella- e buonissimi. Fu amore. E l'inizio della persecuzione: li volevo! Peccato che da allora non li ho più trovati. Credo di aver rotto le scatole a mio padre fino alla nausea con il ritornello "Mi cerchi al mercato gli agretti per favore?". Niente. Sì che ad Asti abbiamo veramente poco di tutto, ma non riuscivo a trovarli da nessuna parte. Ho passato tutta l'adolescenza e gran parte della giovinezza (fino a che età sono considerata ancora gggiovane?) senza agretti: vi rendete conto di quale trauma pazzesco mi sono trovata ad affrontare? Poi, magicamente, da qualche anno li ho visti anche qui, in un comunissimo supermercato. Considerati i prezzi pari a quello dell'oro (o della benzina) cerco di comprarli solo quando la voglia è incontenibile, ma so che ci sono, esistono, e il periodo di astinenza forzato è ufficialmente finito! Bene, il mio primo incontro annuale con gli agretti è stato all'insegna della semplicità più assoluta: semplicemente cotti al vapore per pochi minuti, così da mantenere intatti colore e proprietà nutrizionali, e poi conditi con una vinagrette di limone, olio, zenzero in polvere. Una dadolata di pomodoro fresco e due pinoli tostati completano l'opera.
Agretti
Pomodoro
Pinoli
Olio
Succo di limone
Sale
Zenzero in polvere
Preparazione
Lavate gli agretti e togliete la parte finale terrosa (le radici). Cuoceteli a vapore per pochi minuti: devono rimanere teneri ma sodi. Intanto preparate la vinagrette, mescolando olio, succo di limone, sale e zenzero. Tagliate il pomodoro a dadini e tostate i pinoli. Disponete gli agretti su un piatto da portata, facendo un buco al centro in cui disporrete il pomodoro. Condite con la vinagrette e completate coi pinoli. Servite.
Commenti
la tua ricetta è stupenda come sempre e quei pinolini *_* mmmh mistuzzica
Mi hai dato un'ottimissimo spunto per condire gli agretti, zenzero mon amour perchè non ci ho pensato prima? Bellissimo il contrasto cromatico con i dadini di pomodoro :) Un bacione, buon we
P.S. ma quel piatto O_O?!?!?!? Beeeeeeeeello
Baci
E una volta non castavano neanche come l'oro...anzi si vede che non li voleva nessuno (a parte me e quindi mia mamma me li comprava sempre...) perche' quasi te li tiravano dietro. Bei tempi!!! poi non so cosa sia successo....forse e' colpa di noi foodblogger, comunque sembra che siano diventati di oro anche qua. E questo mi ha creato un enorme scompenso psicologico visto che io ne vado matta...ma come si fa...mica posso spendere mezzo stipendio in agretti. Comunque io li adoro semplici semplici con sale, olio e aceto balsamico. Pero' provero' anche la qua versione zenzerosa, mi ispira...al prossimo stipendio pero' :DDDD
Baciotti anche se non vengo spesso a trovarti sei nei miei pensieri :-)
Anche io ho scoperto gli agretti da pochissimo, li ho assaggiato bolliti con sale e limone e mi sono piaciuti molto, voglio provarli con la tua vinagrette!
A presto!
I Lavertin... ♥
Mentre i Lavertin li adoro! ♥ Anche se sono anni che non li mangio. :(