Di piccoli passi e di Veg Sacher
Prima di postare questa ricetta sono stata a lungo indecisa. Non tanto indecisa se postarla oppure no (quando ho visto le foto, mi sono detta che sì, tutto sommato potevo anche proporvela), ma indecisa se buttarla nel cestino oppure provare a fotografarla e mangiarla. Sì, perchè quello che era partito come un glorioso tentativo di provare la Sacher Torte in versione vegana, ha rischiato di fallire miseramente. Una caporetto dei poveri, insomma. Al momento del taglio in due della base, quando mi sono accorta che sembrava poco cotta. Andiamo avanti, mi sono detta. Al momento della glassatura, quando non sono riuscita ad ottenere una superficie ben levigata. Andiamo avanti, mi sono detta. Al momento della decorazione, quando sono partita in quarta e poi ho dovuto comprimere la C contro la H causa mancanza di spazio. E pure la R è venuta fuori sghemba. Andiamo avanti, mi sono detta. Al momento di riporla in frigo, quando più la guardavo e più mi sembrava una cosaccia brutta. Andiamo avanti, mi sono detta. E speriamo nella benedizione della foto. La benedizione c'è stata, giocando sui toni scuri e sulle luci. E sia benedetto PS. Ma. Ma proporvi una ricetta farlocca non volevo e sul grado di cottura della base e sul sapore della medesima, non ero sicura. Tant'è che ho preparato anche una torta di mele di riserva. Si sa mai. Non troppo spavalda utilizzo mio padre e la sua compagna come cavie da laboratorio, tagliandone due fettine. Piace. Ne prendono ancora una fettina a testa, dicendo che più la mangi più ti soddisfa. Evidentemente hanno avuto bisogno di tastare per bene il grado di soddisfazione, dato che hanno fatto non solo il bis ma anche il tris. A 'sto punto decido di provarla anche io (dopo una chiacchierata con Noemi, tra l'altro..) e ne assaggio un pezzetto sottile come un'ostia ma che, credetemi, per me ha significato molto. Buona. Davvero. Ora: non ho mai avuto modo di assaggiare quella originale (a Vienna sono stata secoli fa e ho anche speso un patrimonio per comprare a mio padre e a mia nonna una Sacher mignon proveniente dall'Hotel Sacher, ma io non l'avevo neanche assaggiata), ma posso dirvi che questa, sicuramente poco fedele a quella là (oltre a non essere vegana, pare che l'Hotel Sacher non abbia mai svelato la ricetta originale, creando una sorta di diatriba su questa torta: mandorle sì, mandorle no, farcitura di albicocca o di arancia? ingredienti segreti: quali? quanti? dove?), è davvero buona. E vegana. Tiè.
A chi dice che i cibi vegani sono tristi, poco goduriosi, etc etc etc....
Che poi, cosa vuol dire "torta vegana"? mica una cosaccia brutta e cattiva fatta con prodotti che non sanno di niente, eh! Solo significa che in questa torta non ci sono uova, nè burro: quante torte conosciamo, prive di questi due ingredienti? solo che, anzichè torta vegana (che nell'onnivoro incute sempre un po' di timore, come se gli si tentasse di far mangiare qualcosa in grado di sortire effetti spiacevoli sul corpo...tipo, che ne so, i funghi di Alice in Wonderland), la si chiama "torta leggera e senza grassi" e torna la pace. Allora chiamatela Sacher senza grassi animali, chè sul leggero avrei comunque qualche dubbio. Sicuramente più sana di quelle che contengono uova (si arriva fino a 6 ), burro, zucchero a palate etc etc. La ricetta viene da uno dei miei nuovi libri, anche se ho preferito affidarmi a Lei e alla sua versione. Unica nota: se volete una bella glassa lucida, comprate confettura di albicocca senza pezzetti, se nò vi ritrovate con una specie di Rocher, come è successo a me. E' una torta sana, questo sì, ma al tempo stesso trasgressiva: una tantum, però.....
Sacher Vegana
Ingredienti per una tortiera di 18-20 cm di diametro (ho dimezzato le dosi di Martha)
Base:
125 gr di farina
1 cucchiaio di cacao
40 gr di zucchero di canna
30 ml di olio di semi
125 ml di latte di avena
40 gr di cioccolato fondente
1 cucchiaio di lievito
25 gr di marmellata di albicocche
Ripieno
Marmellata di albicocche
Glassatura
80 gr di cioccolato fondente
1 cucchiaino di malto
25 ml di latte di avena
1 cucchiaio di marmellata di albicocche
Preparazione
Partiamo dalla base: Preriscaldate il forno a 160°. Fate fondere il cioccolato a bagnomaria. Setacciate la farina con il cacao, il lievito. Aggiungete lo zucchero, mescolate e disponete il composto a fontana. Mettete, nel centro, la marmellata sciolta, l'olio, il latte e il cioccolato fuso, quindi incorporate alla farina, mescolando bene, meglio se con le fruste elettriche. Versate il composto in una tortiera di 18-20 cm di diametro oliata e cosparsa di farina, quindi infornate per circa 25'. Spegnete e fate raffreddare completamente.
Farcitura: Tagliate in due la torta e farcitela con la marmellata di albicocche. Ricomponete con delicatezza il tutto.
Glassatura: Spennellate la superficie della torta con un velo di marmellata di albicocche. Fate fondere a bagnomaria il cioccolato insieme al malto, al latte e alla confettura, mescolando spesso. Quando il composto sarà liscio e lucido, spegnete e, appena tiepido, versatelo sulla torta cercando di ricoprirla tutta per bene (anche sui bordi). L'ideale sarebbe farlo su una gratella girevole, facendo colare il cioccolato dall'alto e ruotando la gratella per ricoprire uniformemente la torta. Io non lo avevo, ergo, mi sono aiutata con una spatola, ottenendo però una superficie un po' bitorzoluta. Fate raffreddare e solidificare la copertura, quindi decoratela se volete. Conservate in frigo fino a mezz'oretta prima di servire (pare che non si dovrebbe, ma io l'ho fatta sabato per domenica, ergo ho dovuto necessariamente tenerla in frigo!).
Commenti
bum! segnata.... poi chissà quando la farò, come si sa io ho i tempi di un bradipo, ma intanto ti ringrazio per questa chicca.
hai fatto bene ad assaggiarla, te lo meriti! <3
bum! segnata.... poi chissà quando la farò, come si sa io ho i tempi di un bradipo, ma intanto ti ringrazio per questa chicca.
hai fatto bene ad assaggiarla, te lo meriti! <3
sono super d'accordo con te,che non e' nulla di strano mangiare in modo completamente vegetale,non e' vero che le pietanze fanno tutte schifo e che si rinuncia a tanto!e per dirlo io che sono onnivora!sara' che ho una coppia di amici vegan e imparo tante belle cosine da loro!
unico mio dubbio sono gli impasti delle torte senza uovo,tutti quelli che ho provato sono venuti gommosi e poco buoni(pastafrolla compresa)infatti vorrei provare la tua!
bacioni!
io sono proprio all'A B C della cucina vegan,ma ne ho fatto lo stesso una sezione nel mio blog!
bacioni e ancora tanti complimenti!
Federica :-)
Ora voglio anch'io una torta tutto cioccolato, altro che miglio! (No, dai...poveretto!!!) ;-)
Baciotti
In fondo, che ce frega dell'uncinetto, no? ;)
Parlavo di sacher un attimo fa con un'amica che è stata in Austria e mi chiedeva la ricetta!!! A me che non ho mai mangiato l'originale!
Intanto mi provo questa che vegana, leggera, senza grassi o come ti pare, mi piace e mi sta facendo sbavare sulla tastiera!!!
Si anche da me non si può nominare la cucina vegana...uuuuuuh paura, che saranno? ricette degli alieni? ahahahahah!
Ciao!
p.s. mi piacciono le tue foto in black
[Ovviamente ti ho citata nelle ISPIRAZIONI:)..proprio quì: http://lisachicchi.blogspot.it/2013/02/giusto-per-partire-con-coerenza-torta.html]
:)