Pausa lettura
Allora. Sì. L'avevo promesso tante volte. E non ho mai mantenuto la promessa. Ma oggi è sabato, e possiamo anche concederci qualcosa di diverso e rilassante. Possiamo spaparazzarci sul divano e leggere...Ecco una mia selezione, comprendente alcuni fra gli ultimi arrivati a casa mia. Libri che stanno mettendo a dura prova le mensole della stessa. Perchè a noi, i libri pesanti, ci piacciono. E siamo disposti a portarci a casa 3 kg di libri alla volta (fatti recapitare in studio da Amazon ) pur di rimpinzare la nostra biblioteca personale. E allora partiamo. Ah, se avete la costanza di arrivare fino alla fine, c'è una piccola..sorpresa? Non so se definirla così è appropriato, comunque è qualcosa che esula da ricette e fotografie.
What Katie Ate: recipes and other bits and pieces di Katie Quinn Davies (lingua: inglese)
Libro di cui si è parlato tantissimo, e a ragione, dato che è quanto di più desiderabile per una foodblogger. Nostra Signora Katie, come la definisce il mio amico Marcello, ci regala un librone davvero degno di nota: 300 pagine di foto stupende e di ricette altrettanto valide. Foto fascinose (come ci ha abituati nel suo blog ), atmosfere d'antan, props selezionati e posizionati ad arte e racconti sulla ricetta stessa. Non un semplice ricettario, insomma, ma qualcosa di più. Racconti di vita. Attimi. Il libro contiene ricette che spaziano dalla prima colazione al momento del dessert, passando per zuppe, antipastini, contorni, carne e pesce. Le ricette per i vegetariani sono in un numero modesto, ma comunque più che accettabile . E comunque, vegetarianesimo a parte, la cultura è cultura. E qui di cultura e, soprattutto, di arte, ce n'è tanta. Insomma: un libro da amare e sul quale sognare. Da grande cosa vorrei fare? la "Katie Quinn Davies", ecco. Ricette già provate: Easy chocolate cake. Ricette da provare: Strawberry, apple and almond breakfast muffins, Red cabbage and fennel salad, Slow cooked red cabbage, Spicy Pumpkin whit roasted pepitas and pangrattato
Martha's American Food: a celebration of our Nation's Most Treasured dishes fron Coast to coast di Martha Steward (lingua: inglese)
Devo a lei l'acquisto del mio primo libro di Martha. Lei la ama, e a ragione. Martha mi dà l'idea della vicina di casa cui puoi chiedere i consigli per la cena dell'ultimo minuto. Quella che ha sempre il trucchetto pronto in tasca e te lo regala per amicizia. Il libro è, come dice il titolo, una celebrazione degli U.S.A. e raccoglie, suddivise per zone, ricette provenienti da tutta l'America. C'è di tutto, veramente: dai classici Cookies, alla Coconut cake, passando per arrosti, insalate, addirittura bevande. Tutto suddiviso per Stati, di cui Martha illustra usi e tradizioni, tranne alcune ricette comuni a tutti gli USA. Le foto sono belle. Nulla di patinato e senza troppi fronzoli, ma belle. Foto e ricette rassicuranti, insomma, da provare assolutamente. Molte le proposte per i vegetariani, tra cui una o due di tofu: inutile dictu che devo provare! Unico neo, ma credo si possa rimediare, le dosi da reggimento. Ricette da provare: Three bean salad, Oatmeal raisin cookies, Corn Muffins, Mashed Turnips, Creamed corn, Indiana Succotash, Date shake, Marinated Tofu with cold peanut noodles
Jerusalem: A cookbook di Yotam Ottolenghi e Sami Tamini (lingua: inglese)
Ecco, questo è quello che giudico il miglior acquisto dell'infornata libreccia, senza nulla togliere agli altri. Di Ottolenghi già possiedo Plenty e non potevo farmi sfuggire questo, scritto in collaborazione con Sami Tamini e dedicato a Gerusalemme e alle varie culture che si respirano in quella città. Ricette mediorientali, che profumano di spezie e aromi, di terre lontane e di culture diverse dalla nostra. Il libro è suddiviso in capitoli: verdure, zuppe, cereali, piatti ripieni, carne, pesce, sfizi salati e dolci. Tantissime le ricette per i vegetariani (anzi, diciamo pure che tra il capitolo dedicato, le zuppe e i dolci, sono sicuramente quelle prevalenti): tutte da provare! Foto stupende, con quel pizzico di rustica ricercatezza che le fa sembrare ancora più appetibili. Ricette da provare: Baby spinach with dates and almonds, Purè beets with yogurt and za'atar, Chermoula eggplants with bulgur and yogurt, Butternut squash and tahini spread, Hot yogurt amd barley soup, Cardamom rice pudding, Muhallabieh, Tahini cookies
Diario Italiano. Appunti di viaggi, ricette ed emozioni del cavoletto di Bruxelles. di Sigrid Verbert
Dopo tre libri scritti in lingua inglese, finalmente uno italiano. Di Sigrid non devo dirvi nulla, giusto? tutti la conosciamo bene. La Cavoletta più famosa d'Italia ci regala la terza fatica letteraria, che non delude affatto ma, anzi, conferma la sua bravura. Un racconto di viaggio, un diario come dice il titolo stesso. Cartoline dall'Italia: il Piemonte e le dolci Langhe, i laghi, Venezia e la Laguna, le mandorle di Sicilia e la Città Eterna. Cartoline e ricette tradizionali, molte rielaborate in chiave "sigridiana"; ricette che ti fanno venire voglia di affondare il cucchiaio nel libro e di fare pace (per chi, come me ci ha litigato un po' ) col cibo. Foto stupende, in puro stile Sigrid, e tanto, tanto da leggere. Ricette da provare: Torta Gianduia, Zuppa di toupinambor con crema di prezzemolo, Tortine con noci, castagne e cioccolato, Biancomangiare con pinoli e basilico, Insalata di cous cous alla trapanese.
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Da ultimo, e odiatemi pure, vi metto un libro che nulla ha di culinario
Cinquanta sfumature di Grigio ( e poi, Nero e Rosso) di P.L. James
Ecco, magari non fate leggere la recensione ai bimbi piccoli, in quanto un po' scurrile nel linguaggio, ma non possiamo sempre essere principesse, no? E in questo libro di principesco non c'è nulla, ergo..
Quanto si è parlato, di questa trilogia? fiumi di parole, come direbbero i Jalisse, sono stati scritti sul suo conto e io, rapita dalla curiosità, ho deciso di leggere il primo della serie. "Leggo il primo e poi la smetto". Bene, sono all'ultimo, quello delle sfumature rosse. A scanso di equivoci, dico che non sono un'arrapata cosmica, come potrebbe pensarsi dato che la trilogia viene spacciata come la nuova frontiera della letteratura erotica, nè una lettrice di Harmony (con i quali, pare, abbia molto in comune). Sono solo una tremenda curiosa ed un'amante del genere leggero. E questi libercoli, per quanto siano scontati e persino ridicoli, si lasciano leggere. Mi spiego: la storia, c'è poco da fare, prende. Conosci Ana ( il cui nome è già tutto un programma) e Christian e, dopo aver odiato lei per essere riuscita a conquistare un simil pezzo di manzo riccobellofamosochelaportaafareshopping, inevitabilmente vuoi sapere cosa succederà, fornicate a parte. Perchè, inutile a dirsi, 'sti due copulano tanto. Troppo. Talmente tanto che ad un certo punto gli sbadigli del lettore hanno la meglio ed ogni velleità erotica cede il passo alla noia. Però, tra un congiungimento e l'altro (roba forte, neeeeeeee..tipo sculacciate, scudisciate, cinghiate..il tutto nella Stanza dei Giochi che-giuro-Ana, sbarbatella che non è altro, credeva fosse la stanza dove il suo Mr Gray tiene la Playstation) trovano il tempo anche per altre occupazioni ( robetta: andare a zonzo in elicottero, cenare in ristoranti esclusivi, diplomarsi e fare i conti con scomode ex ) e, alla fine del primo romanzo, un po' di curiosità di approfondire la conoscenza coi protagonisti ti viene. Soprattutto di sapere il perchè delle tante turbe del bel tenebroso (non vi nascondo che, secondo me, qualche turba ce l'ha anche Ana, ma sorvoliamo). Infatti, il secondo libro è decisamente più interessante del primo e con quel pizzico di giallo che non guasta. Il terzo, l'ultimo, lo sto leggendo quindi non so dirvi molto, se non che lui è sempre più tipo da coccole e lei da coccole di altro tipo. Insomma, per tirare le fila del discorso: scritti male ( troppi i dialoghi tra Ana e se stessa, introdotti da virgolette che non ti fanno capire se la nostra eroina sta parlando con qualcuno o con un amico immaginario), ridicoli (Ana che da verginella diventa una sozzona nel giro di pochi giorni e Christian che da dominatore si trasforma in miciotto che fa le fusa), noiosi (descrizioni minuziose del coito e del post coito), molesti (la "dea interiore" ed i "porca miseria" di Ana me li sogno ancora di notte e mi scatenano attacchi di orticaria improvvisa) ma, nonostante ciò, leggibili. Dal definirli "leggibili" allo strapparsi i capelli, ce ne passa però e, in definitiva, oltre la sufficienza non vado. A loro favore, però, il fatto di avermi fatto ricredere sul fatto di essere la persona che si fa più pippe mentali al mondo: Ana mi batte 10-0. Nelle recensioni precedenti indicavo le "ricette da provare", qui indico le frasi cult: "Porca miseria", "Capelli sapientemente scompigliati", "Sguardo ardente", "La mia dea interiore si sta riscaldando sullo sfondo, facendo gli esercizi a terra con ampio sorriso sulla faccia" "La mia dea interiore si mette una rosa tra i denti e inizia a ballare il tango." Quale donna sana di mente non le usa?
Commenti
Ah poi l'avevi preso, non mi ricordavo...mi fa piacere :-)
Il libro di Sigrid celo e mi piace: foto stupende che trasmettono grandi emozioni!
Il libro di Ottolenghi manca e non mi dispiacerebbe averlo...uhm ci farò un pensierino...
Quello di Katie manca ma lo vorrei...lo vorrei tanto, perché adoro le sue foto *_* Solo che ci son troppi libri che voglio comprarmi e, visto quel che costano, so già che dovendo scegliere opterò sempre per i libri di cucina e credo che quello di Katie sia più interessante dal punto di vista della fotografia...uff voglio vincere alla lotteria!! :P
Un bacino cara :*
Quello di Martha l'ho da poco ricevuto dal moroso ed è fantastico.
Mi hai convinta con "What Katie Ate" (mi fido alla cieca del tuo buongusto), quindi detto fatto, vado subito su amazon!
Grazie per le dritte.
Baci.
PS Nuoooooooooooooooooooooo! 50 sfumature nuoooooooooooooooooooooooooooo! ;o)
Un bacio bella
Non so, a me 50 sfumature ricorda per certi versi Twilight (Ana e Bella sembrano sorelle, e pure Christian ed Edward) e, senza vergogna, ammetto che a me sono piaciuti molto entrambi. Di certo non per i dialoghi, come dici tu (davvero, dopo un po' C. e Ana sono patetici!), né per la bella prosa, ma perché ti riescono a fare entrare veramente nella storia e il risultato è quello di aprire il mondo immaginifico della lettura a tutti.
Tutto 'sto po' po' solo per dire che, secondo me, hai fatto benissimo a consigliarli ;-)
Sugli altri che dire? Sbavo enormemente su quello di Katie (mi piace troppo "da grande vorrei fare la Katie Quinn Davies" :D) e Jerusalem...a breve cedo, ne sono sicura! :-)
Ho scoperto questa sera il tuo blog ed approfitto di questo post non tanto per darti la mia opinione in merito (anche se l'ho letto con interesse), piuttosto per i complimenti al tuo lavoro. Fra le mie passioni la cucina (che occupa un posto importante anche se da semplice fruitore, ai fornelli sono una schiappa) e la fotografia (questa invece praticata in modo attivo, anche se con risultati discutibili). Il tuo blog ha la capacità di riunire entrambe queste passioni in modo gradevole, di amalgamare testi e fotografie senza che una prevalga sull'altra. Le ricette sono sempre interessanti, le foto di ottimo livello. Su queste ultime posso dare un parere più competente e posso dire che sei davvero molto brava. La fotografia di Food non la pratico perché... (vabbè, non infierisco ulteriormente sulle mie doti culinarie) ma sarebbe, assieme al ritratto, uno dei miei generi preferiti. Ripasserò certamente per chiederti consigli...
Un caro saluto ed ancora complimenti per il bellissimo blog
Flavio :)
Io adoro Saramago e Marias e vedo che tu sei alla prese con 50 sfumature quindi è meglio che non commenti :-(
Sui libri di cucina, mi attirava quello di Katie, Jerusalem mi sembra un libro che dovrebbe stare nella mia libreria mentre di Cavoletto ne ho due ma qs giro ho deciso di non acquistarlo.
In ogni caso anche io ho fatto incetta di libri ma d'altra parte è l'unica cosa che mi permetto ancora di comprare. Grazie per la recensione e bacioni