Di neve a marzo, fagiolini al sesamo e auguri papà
Ordunque: oggi sarebbe il 19 marzo. Festa del papà (un bacio grande papy <3) tra l'altro. Eppure, a guardare fuori dalla finestra mentre sto scrivendo (cioè alle ore 14.49 del diciotto marzo, perchè non sia mai detto che non gioco di anticipo), sembrerebbe essere il 19 dicembre. Ergo tra qualche giorno è Natale. Auguri a tutti e felice anno nuovo. Vi giuro che di testa sto benissimo (uhhhhhhhhhh...non ridete per favore), solo che la neve a marzo mi ha sconvolto un po'. Sì che nel 1998 ci toccò 'sta sofferenza ad aprile, ma quest'anno direi che abbiamo già dato abbastanza. Io voglio il caldo, il sole, voglio tornare a mangiare gelati (io e Iaia bella abbiamo progetti che voi umani..) e togliermi 'sto montgomery che mi infagotta come l'omino Michelin. Voglio mangiare zucchini, barba di frate, piselli freschi e fagiolini. Bene, fatte le rimostranze del caso a chistasopra, veniamo alla ricetta.
Fagiolini, appunto.
Amo i fagiolini (frase già ripetuta quel tanto che basta a farmi odiare, dato che pare che io ami le crucifere, ami la zucca, ami il cioccolato, ami le carote, ami i sottaceti etc etc etc. Picchiatemi). Forse quasi quanto la zucca. Datemi un chilo di fagiolini e mi farete felice. Non pretendo chissà quali preparazioni elaborate. fatemeli semplicemente bollire e farete di me una donna appagata. Qundi, assodato che due fagiolini col limone non si rifiutano mai, veniamo a qualcosa di leggermente più esotico. L'ispirazione mi è venuta guardando questo video della mia Iaia. Però non avevo il sesamo nero. Non avevo il sakè. Non avevo soprattutto la Momiji, cosa a cui dovrò rimediare al più presto. Delle due l'una: o ci rinunciavo o mi arrangiavo. Ovviamente la seconda. Ho rispolverato questa vecchia ricetta, presa da un bel ricettario sulla cucina giapponese, ma sono stata più fedele all'originale di quanto non lo sia stata prima. Più che altro sono partita dai semi di sesamo e non dalla tahina, cosa che mi ha permesso di utilizzare il mio bellissimo suribachi (che nemmeno ricordavo di avere) e di sentirmi una perfetta massaia giapponese (vietato ridere sotto i baffi. Ridete pure apertamente). Se non avete questo stupendo attrezzo, va bene anche un comune mortaio da pesto con pestello. La ricetta è easy e veloce, e potete servirla come splendido contorno per tofu, seitan, sushi e cosine del genere.
Fagiolini in salsa di sesamo
Ingredienti per 4 persone (con mie modifiche)
250 gr di fagiolini puliti e lavati (io 250 gr fagiolini credo di essermeli mangiati da sola)
50 gr di semi di sesamo
2 cucchiai di miso
1 cucchiaino di zucchero di canna
2 cucchiai di mirin ( 1 cucchiaio di aceto di riso)
Preparazione
Fate bollire i fagiolini in acqua leggermente salata, quindi scolateli al dente e metteteli da parte. In una padellina antiaderente fate tostare i semi di sesamo per qualche istante, agitando il padellino e senza farli bruciare. Metteteli nel mortaio e pestateli, tenendone un po' da parte per decvorazione. Aggiungete il resto degli ingredienti (miso, mirin o aceto di riso e zucchero) fino ad ottenere una salsa omogenea. mettete i fagiolini in un piatto, conditeli con la salsa e cospargeteli coi semini di sesamo rimasti
Commenti
Qui oggi c'è il sole, come si fa a intrappolarlo?
Un bacione bimba, buona giornata
Con il post di oggi ti sei superata; quando ho letto "non avevo il sesamo nero. Non avevo il sakè. Non avevo soprattutto la Momiji..." mi sono piegato in due dal ridere... stavo pensando "non è che adesso le mancano pure i fagiolini?"
Complimenti, come al solito, per le belle foto.
Ciao :)
Flavio
Eppoi, sì, per quanto ami le crucifere per quest'anno direi mi sento a posto, sono più che pronta a passare a melanze e zucchine! questo condimento non me lo faccio proprio scappare!
bacio:*
Non ho quell'aggeggio e manco il mortaio (e questo dimostra che non sono una foodblogger seria!!!)...che dici provo con la tahina?
PS: oramai al sole ho rinunciato, ho già due dita di muffa addosso :((