Tapioca pudding per Salutiamoci

A volte mi viene seriamente da dubitare circa la mia sanità mentale. Credo di averlo detto già troppe volte, ma più invecchio maturo divento vintage proseguo nella giovinezza ( e tra una quindicina di giorni compirò l'ennesima primavera), più regredisco. Come pensieri, dato che mi rendo conto di avere spesso quelli  di una bimbetta di sette anni, ma anche come gusti alimentari che, in questa sede, è quel che più ci frega. Da ragazzina avrei mangiato pasta e riso fin crudi piuttosto di mettere sotto ai denti qualcosa che aveva oltrepassato la cottura anche solo di qualche secondo. La pasta doveva essere non al dente: deppiù. Roba che mi innervosivo quando, a pranzo dalla nonna paterna, mi facevano trovare le farfalle leggermente scotte. E con "leggermente" intendo dire che la giuntura delle due ali, quella che rimane sempre più duretta, andava bene. Ergo, il resto era un po' molliccio ma nulla di che. Il risotto non mi piaceva perchè troppo morbido e il minestrone lo mangiavo solo con i pezzi e non passato. Avevo sedici anni.
Poi, lentamente ma inesorabilmente sono invecchiata e le mie passioni sono cambiate. Peccato che non abbia ancora capito se questa passione, che nutro già da qualche anno, per i passati, le cremine, pasta e riso stracotti sia un retaggio dell'infanzia, cosa che mi andrebbe anche bene, o un sorta di memento mori lì a ricordarmi che un giorno porterò la dentiera e sarò ospite di Villa Arzilla anche io.
Tutto ciò per introdurvi al Tapioca Pudding. Maschietti in ascolto, vi prego, non leggete questo post. E' un post "girly", oltre che "oldy": si sa che le signorine apprezzano di più le cremine rispetto ai maschietti che, a un tapioca pudding, preferirebbero sinceramente una bella fetta di torta ricoperta al cioccolato. Infatti io l'ho adorato, mentre mio padre ha storto un po' il naso. De gustibus non est disputandum. Punto. Io l'ho adorato, come dicevo. A dire il vero io adoro la tapioca a prescindere. Mi fa allegria, con quelle palline che sembrano perline e che, cotte, diventano morbide e gelatinose, trasformandosi in una cremina densa. Una sorta di riso latte (altro mio cibo feticcio) insomma. E il Tapioca Pudding, per quanto io l'abbia imbastardito, ricorda molto il riso latte, cibo dell'infanzia ( o della vecchiaia, fate voi) per eccellenza. Mio padre odia il riso latte, ergo il discorso non fa una piega. Ma leggo in giro che a noi signorine queste cose piacciono assai, quindi suppongo che anche questo verrà apprezzato. Il tapioca pudding è un dolce tradizionale che va molto nei blog di oltre oceano ma col quale non mi ero mai cimentata. Poi il suo post, il ricordo di un pacchetto di tapioca in credenza e Salutiamoci di maggio, ospitato dalla Nicu e con tema le fragole.  Potevo io non partecipare, dopo essere tra l'altro stata la padrona di casa per un mese? 
E così ho unito il dilettevole al dilettevole e ho giocato con la tapioca, rivisitando il Tapioca Pudding. Ho cotto la tapioca in latte di soia, addolcito con un poco di malto d’orzo (ma potete anche ometterlo..abituarsi ai sapori naturalmente dolci è solo questione di abitudine), insaporito con cardamomo e vaniglia. A completare, ecco, delle fragole spolverizzate di zenzero e qualche scaglia di cocco. Stoppete.

Tapioca Pudding al cardamomo e vaniglia con fragole allo zenzero
Ingredienti per 2 persone
40 gr di tapioca in perle
200 ml di latte vegetale
1 bacca di cardamomo
1 baccello di vaniglia
1 cucchiaio di malto d’orzo bio
fragole
zenzero in polvere

Preparazione
Mettete a bagno in acqua le perle di tapioca per un’oretta, quindi scolatele e lavatele. Mettete il latte in un pentolino, aggiungete le perle, i semini di cardamomo e la polpa grattugiata del bacello di vaniglia. Fate bollire fino a quando le perle saranno diventate traslucide e il composto si sarà addensato. Togliete i semini del cardamomo e trasferite in bicchierini. Mettete in frigo. Poco prima di servire lavate e pulite le fragole, talgiatele a pezzeti piccoli, quindi conditele con poco zenzero in polvere. Disponetele sui bicchieini e servite.


Commenti

Unknown ha detto…
Dove si trova la tapioca? Nei negozi bio? Mi ispirano molto questi bicchierini!!
Memole ha detto…
Delizioso!!!
Federica ha detto…
Io continuo ad essere come te ragazzina. Sarà forse perché tra poco più di un mesetto, con gli “anta”, ricomincio daccapo ergo sono ancora moooooooolto piccola :)))) Ok, sognare costa niente!!!
Però quelle perline bianche tanto simpatiche prima o più le compro davvero :D!
Un bacione bimba, buona giornata
Francesca Quaglia ha detto…
sì Chiara, nei negozio bio :-) Bacio
Francesca Quaglia ha detto…
Ehehe Fede, siamo due ragasssuole :-))))) Bacio bella
ricetteveg.com ha detto…
Direi... semplicemente perfetta, ti aggiungo ai link suBBito :)

ps: tendenzialmente io odio le consistenze morbide, nonostante l'età che avanza sono rimasta alla pasta da poter usare come arma contundente eheh :) Però la tua ricetta me la provo di certo :*
Bianca ha detto…
Che dire.. è amore!!!!!! Sono anche io una grandissima fan della tapioca e in genere di tutte le cremine.. se poi sono arancioni, sono ko! :-) Proprio per questo il nome del tuo blog, Paciocchi, mi aveva subito attratto!! Io comunque la vedo come una regressione all'infanzia, o almeno così mi è stato detto dai piani alti.. preferenza per le consistenze morbide, fissazioni per certi cibi che si susseguono l'un l'altra, passione per lo yogurt (che simboleggia il latte materno..).. stiamo tornando delle bimbe!! :-) quindi hai proprio detto bene, prosegui nella tua giovinezza.. ma dal verso contrario a quello che credi!!! baci baci
rossella ha detto…
ehehhehe, buongiorno collega signorina!
stavo già per commentarti che io adoro il riso latte e che quindi questo tapiocO-latte sarà mio o sì o sì, e poi chi ti vedo? chi mi ritrovo lincata andando avanti nella lettura? ma quanto mi conosci? quanto???? :*
Francesca Quaglia ha detto…
Grazie Nicuuuuuuuuuu
Francesca Quaglia ha detto…
ehehehe, mi sa che noi due abbiamo tante cose in comune Ross...però tu fai foto più.Più. <3
Satsuki ha detto…
Maddai, ho fatto una ricetta molto simile alla tua, ispirata a una ricetta del libro di Aran Goyoaga. Lei in realtà ha usato il risotto, ma io ho usato le perle di tapioca creando un budino. L'idea è più simile a quella di Rosa (di Rosa Yummy Yums) e di Aran, che alla tua in effetti. Ti scoccerebbe se la pubblicassi? Perchè eventualmente ho in mente un'altra idea.
Lo ha detto…
Franci tu parli alla girlissima che è in me ho tutto ma proprio tutto per provare :)
Francesca Quaglia ha detto…
ma certo che puoi!!!!!
Francesca Quaglia ha detto…
^_^ allora vaiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
E' vero, gli uomini hanno avversioni nei confronti di tutti questi cibi che io definisco comfort.. Vai a capirli!
Una domanda per te: dove posso trovare la tapioca e il malto d'orzo?
PS: 'diventare vintage' mi piace moltissimo come definizione, sto ancora ridendo!
Buon pomeriggio! :D
Francesca Quaglia ha detto…
Cioa bella...in tutti i negozi bio :-))) un bacio
Satsuki ha detto…
Ok:)! La domanda potrebbe sembrar scema ma non volevo far la figura della copiona.
A presto ;)
Francesca Quaglia ha detto…
ma nooooooooooooo......anzi, avvisami quando l'avrai pubblicata!
Satsuki ha detto…
Ok ;)! Anche perché la versione di Aran merita di essere provata seguendola alla lettera...e intanto penso che stia diventando dipendente del suo libro, eheh ^^'
A presto ;)
Wish aka Max ha detto…
Ma la tapioca è quella della supercazzora brematurata, che con la tarapia tapioco ha perso i contatti? Come fosse antani, praticamente.

E poi, Francy, non sei politically correct. Non si dice vecchio, maturo, o vintage. Niente di tutto ciò. Si dice diversamente giovane. :D
Francesca Quaglia ha detto…
che libro è???????????????????????????????
Francesca Quaglia ha detto…
La diversamente giuovine non vede l'ora di abbracciarti :-)))))) P.s. sì, credo sia quella :-))))
Satsuki ha detto…
Small Plates and sweet treats.
Davo per scontato che lo conoscessi, sorry, visto che Aran e' famosissima
Satsuki ha detto…
Insomma, lo stesso libro da cui ho tratto il clafoutis del mese scorso...sempre se lo ricordi, con la miriade di ricette arrivata ^^'''
elenuccia ha detto…
Pasta molto al dente e minestrone con i pezzi, meglio se grandicelli...sarà mica che ho un certo rigetto per le dentiere che mi induce a mangiare cose "che necessitano di masticazione"? :-)))
Però amo anche il risolatte anche se è stracotto, come la torta di riso o le frittelle dolci di riso. Sarà perchè erano tutte cose che mi preparava mia nonna quando ero piccola?
Francesca Quaglia ha detto…
Cercavo di ignorarlo, dato che desidero quel libro ardentemente ma per il momento ne ho troppi. Prima o poi cederó, se dici che vale la pena...un bacio e grazie
Francesca Quaglia ha detto…
Anche mia nonna mi preparava il riso latte:-) e il semolino fritto...che roba buona, Ele..un bacio
Satsuki ha detto…
A me sta piacendo tantissimo, proprio come il suo blog. Finora le ricette son venute tutte benissimo, proprio come quelle che ho "copiato" dal blog. Io invece vorrei adesso il libro "La tartine gourmande" e gli ultimi di Clea...ma quando ho preso quello di Aran, o lo prendevo con un libro della Child o con uno di questi. Ha vinto la Child e mo' mi tocca aspettare un bel po' :P!
Un bacio anche a te :*
Satsuki ha detto…
Dimenticavo, io prima di prendere la decisione definitiva ho dato un'occhiata alla lista di ricette che lei e dei suoi amici hanno proposto sui loro blog...ti avverto, però, danno dipendenza :P XD!
Peanut ha detto…
Eh ma allora mi sa che è proprio una fase specifica della vita, perchè pure io non posso sopportare la pasta scotta e le pappette le mangio poco volentieri (ora, non ai livelli di te da adolescente, magari!). Che poi le vellutate mi piacciono, però ecco, se devo pensare a cucinare qualcosa che mi va, è difficile che pensi a una vellutata, Però se la faccio la lascio senza crostini o roba simile, che se dev'esse pappetta allora che lo sia fino in fondo! Stessa cosa per i dolci, budini e cremine non sono mai cose a cui penso come a qualcosa di goloso e non ne preparo, però poi mi piacciono. Bo vabbè. E queste perline di tapioca? belline, però! io non le ho mai mangiate, ora sono curiosa! :D
Satsuki ha detto…
Pubblicata ^_^! spero di riuscire a pubblicare presto anche la versione originale.
Ma lo sai che ho visto la tapioca anche sul blog Zero in cucina? Ma quanto mi piacciono tutte queste versioni ^_^