Pausa lettura n. 9

Era da un po' che mancava questa rubrichetta. Rubrichetta che vi da contezza di quanto sia spendacciona e assolutamente poco risparmiatrice. Però. Però ai libri di cucina non riesco a dire no, c'è poco da fare. Stringerne uno nuovo fra le mani mi fa provare la stessa sensazione di quando, da piccola, riuscivo ad avere la Barbie nuova. Anche se con quella Barbie, magari, giocavo 10 minuti e poi l'accantonavo insieme alle altre. Ma era lì: sapevo che quando sarebbe stato il momento ci avrei potuto giocare. Idem per i libri. Sono lì, nella libreria, e al momento giusto saprò come utilizzarli al meglio. Quindi gli acquisti sono andati avanti. Vediamo cosa ho combinato?
Premetto che da oggi in avanti ho deciso di seguire, in questa rubrichetta, una specie di filone e di non fare il "minestrone" cui vi ho abituati.  I libri che trattano di argomenti particolari, come diete vegane, macrobiotiche etc, verranno trattati separatamente per poterli confrontare. Oggi invece parliamo di chef e food writers esteri, ecco. Mi è stato regalato da una persona speciale il mio primo libro di Jamie Oliver, lo chef biondino e simpatico che tutte vorremmo a casa nostra. Non è il classico bello alla Cracco, per intenderci, ma ha il facciotto simpatico e sembra affidabile. Forse non è proprio la versione maschile di Csaba della Zorza, in quanto spesso ci mostra, sia in tv che nei libri, come impasti tanto bene con le stesse mani con cui due secondi prima ha raccolto i pomodori nell'orto , le stesse mani con le quali ha accarezzato il cane e dato da mangiare al gatto ma. Ma a Jamie lo si perdona. Dicevo. Non avevo ancora un suo libro e ho deciso che dovevo colmare questa lacuna. Ho incominciato da

I miei menù da 30 minuti, di Jamie Oliver

Libro bello ma da capire. Poi lo si amerà. Cioè no. Io l'ho amato fin dal primo istante, ma forse perchè già conoscevo la struttura del libro e non sono rimasta delusa. Ammetto però che ritrovarsi tra le mani dei menù già completi ed organizzati (come accade in questo libro) può spiazzare. Nel senso che Jamie promette di farci preparare un intero menù (generalmente piatto unico+contorno+dolce) in 30 minuti, a patto di seguire i suoi consigli. Quindi tutto viene gettato in un unico calderone, e rimane difficile estrapolare la singola ricetta (mettiamo che vi interessi sapere come si fa l'insalata che accompagna l'arrosto...), dato che il nostro chef ci spiega come incastrare le varie fasi di preparazione. Per carità: con un po' di pazienza si riesce a capire come preparare quel dolcino carinissimo visto in fondo alla pagina, o quel piatto di riso che serve da accompagnamento al curry, ma è operazione non semplicissima. Resta il fatto che le ricette sono simpatiche, conviviali, semplici ma non scontate e la narrazione-spiegazione è deliziosa e molto alla mano, proprio come se il nostro amico del cuore ci raccontasse come è riuscito ad organizzare il menù per i suoceri appena conosciuti. Bella l'impaginazione su carta opaca e belle le foto. Foto che raccontano un mondo, un modo di essere e non solo il piatto in sè. Voto:  7 1/2 Ricette da provare: Riso soffice, Gelato al mango, Insalata di broccoli, Curry verde.
Altro libro che promette di farci fare bella figura in poco tempo è
A tavola in 30 minuti di Martha Stewart

Mio primo libro in italiano della Sig.ra Stewart, edito da Luxury books e, lo dico col cuore in mano, costoso. Ma ne vale la pena. E' un bel libro. Nessuna preparazione particolare o raffinata, ma ricette da tutti i giorni e che magari abbiamo già anche visto ma con quel tocco in più. Qui abbiamo anche una serie di contorni e di idee di accompagnamento per ogni piatto, le informazioni nutrizionali e spiegazioni semplici. Le ricette sono divise nelle quattro stagioni e alla fine del libro un capitolo illustra le tecniche di base. Un libro per principianti ma non solo: una sorta di ricettario meme con un sacco di preparazioni che magari vogliamo fare da tempo e non abbiamo mai messo in pratica, o di cosucce cui non avevamo mai pensato. Foto belle ma essenziali. Essenziali non nel senso dell'essenzialità artistica di Donna Hay, per dire: qua c'è il piatto e la foto lo illustra. Non vuole raccontare nulla che vada oltre al cibo. Non ci sono bricioline sparse o giochi di luce. C'è il piatto, c'è il cibo. Stop. Sono comunque molto belle. Molte le idee per vegetariani/vegani. Voto: 8 Ricette da provare: Zuppa di zucca , Vellutata di zucchine al curry, Tortine di pere alla crema, Frittelle di mais, insalata di broccoli e ceci, Zuppa cremosa di mais
Lasciamo la cucina britannica (ma neanche tanto, dato che l'autrice è londinese) e trasferiamoci in Francia. A Parigi, per la precisazione con

Sono stata molto dubbiosa sul se e quando acquistarlo ma poi, la stessa persona speciale di cui sopra, me lo ha regalato e ho capito che questo libro non poteva mancare nella mia libreira. E' un libro di cucina francese, ma visto da un'inglese nata da padre cinese/malese e madre austriaca e che, quindi, ci racconta il suo approccio a questa cucina. Un libro di ricette, tutte tradizionali, ma non solo: Rachel ci racconta aneddoti, introduce la ricetta chiacchierando di come l'abbia conosciuta o di cosa le ricordi, ci offre piccoli consigli. Il libro è suddiviso in momenti: il pic nic, ad esempio, o gli spuntini, la cena gourmand con ricette che spaziano dalla prima colazione, alla merenda, al pranzo, fino all'aperitivo o al momento del dessert. La carne abbonda, così come abbonda il formaggio e il burro: lo dico perchè se siete vegetariani ( come me ) o perennemente a dieta ( come me ) è meglio che lo sappiate. Io, però, sono letterariamente onnivora, e possedere un libro in cui l'80% delle preparazioni prevede carne o pesce non mi spaventa: sempre di cultura si tratta e a me piace esplorare tutta la cultura gastronomica. Le foto sono bellissime: leggermente opache, soft, foto di cibo e di Parigi. Un capitoletto al termine del libro ci offre consigli sulle preparazioni di base. Voto 8 Ricette da provare: Quattro quarti, Galettes, Mousse all'arancia, Pain Perdu.
Dopo tre tomazzi decisamente costosi, passiamo a qualcosa di più economico e easy. Restiamo ancora a casa di Rachel con
Creme da spalmare per brunch, merende e aperitivi di sicuro successo di Rachel Khoo edito da Guido Tommasi Editore (collana "Piccoli spuntini")

Un libercolo di poche pagine che ci apre un mondo sulle creme da spalmare. Creme dolci e salate, perchè crema da spalmare non sia sinonimo di N...lla. La ricetta della crema al cioccolato e nocciole c'è, sia mai, ma declinata in maniera sana e con millemila varianti. C'è la ricetta della crema al cioccolato e olio di oliva, o di quella al torrone, ma anche la tapenade, la crema di avocado e altre cosine sfiziose da servire all'aperitivo. Foto gradevoli, appositamente "distratte" (con bricioline sparse e pane spezzato, per intenderci), carta opaca. Bella l'idea di offrire, per ogni ricetta, alcune varianti.Voto: 7 1/2 Ricette da provare: Crema al cioccolato e olio di oliva, Crema di torrone,Dulche de leche
Voliamo a New York (aggiungo: magariiiiiiiiiiiiiii) con
Una merenda a New York di Marc Grossmann
Altro librino edito dalla Guido Tommasi, sempre della collana "Piccoli spuntini" e, aggiungo, assolutamente da avere. Segnalo, tra l'altro, che ne ha parlato anche la dolce Ramona qui, citandomi nel suo post: grazie!!!! Il libro, è' facile capirlo tratta  ricette di dolci american style. L'autore ci ingolosisce con la Apple pie, tre versioni di Cheese cake (tra cui una italian style), vari cookies e svariate bars (tipo i brownies, i blondies e i greenies). Ricette ben spiegate, foto molto carine, introduzione simpatica alla ricetta. Voto: 8 Ricette da provare: Cheese cake all'italiana, Brownies, Lemon bars

Spero di avervi incuriosito e soddisfatto: avete proposte per la prossima "puntata"?

Commenti

Ely ha detto…
Quanto mi mancava questa rubrichetta amica mia!! Credo che alle creme da spalmare e alla cucina parigina non resisterei proprio!! <3 Grazie tesoro, passa un sereno fine settimana! <3 TVB
Katiuscia ha detto…
Che bello che è tornata la rubrichetta!!!!
Mi piacciono tutti questi libri, ma quello di jamie è quello che vorrei di più :-)
La mia cucina parigina mi piace un sacco per le foto e l'impaginazione, ma le ricette danno davvero pochi spunti per essere veganizzate... ma come dici tu, è tutta cultura :-)
Baci
Monsieur Tatin ha detto…
Io credo ormai di aver accumulato talmente tanti libri di cucina e riviste che potrei cucinare cose diverse per una vita ogni giorno per 2 vite intere...ma mi sa che tu mi batti :)
Buon fine settimana!
Francesca Quaglia ha detto…
^_^ ti consiglio anche quello di Martha..lì le idee vegan fioccano! Un bacio
Francesca Quaglia ha detto…
Leo, sposiamoci e mettiamo su una libreria, che dici?^_^
Monsieur Tatin ha detto…
Ma no, noi siamo generosi. Una biblioteca!
Non una libreria. :)
Francesca Quaglia ha detto…
ma sì, e biblioteca sia. Tu quali porti in dote?^_^
Simo ha detto…
Mi unisco a voi ragazzi....tre di questi libri li ho pure io è concordo pienamente!
Peanut ha detto…
Letterariamente onnivora, eh?! :D giusto, giustissimo, però credo che se si deve andare a spendere un bel gruzzoletto per un libro, è bene che lo si faccia per qualcosa che poi si sfrutta, no?
Comunque sì, la cultura è cultura, e quando si tratta di cucina mi piace sapere :)
Quello sulle creme da spalmare m'interesserebbe proprio!
E jamie è adorabile, mi hai fatto troppo ridere con la descrizione che ne hai fatto! :D buon fine settimana, un bacio
Francesca Quaglia ha detto…
Simo, ti sposi con noi? ^_^ facciamo una comune? Un bacio bella
Anonimo ha detto…
Eh, ma che bella rubrica! Mi piace quando dici di essere "letterariamente onnivora", mi sembra consono.
Mi ha incuriosito il menù a incastro di Jamie e mi è venuto in mente, rispetto ai menù da 30 min., che io potrei impostare un libro dal titolo: come metterci 6 ore per preparare una cena da niente!!! ahahahah!
baci
Su
Monsieur Tatin ha detto…
Una merenda a Londra, che fa il pari con la tua newyorkese.
2 libri sui ghiaccioli e 3 sul gelato
I 3 volumi di Iginio Massari
L'enciclopedia del cioccolato del' Echole Valhrona
Poi molti altri ma la chicca è l'enciclopedia della cucina mediterranea in 10 volumi ereditata da mio padre, direttamente dagli anni 70!
Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! E' ritornata la tua rubrica sui libri! Devo avvertire il mio portafogli ;)
Ne ho un paio di quelli che hai citato e tutti gli altri li vorrei avere. Prima o poi, chissà..
Buon weekend :*
Lara ha detto…
Mi piacciono molto queste tue recensioni, non me ne perdo una ;-)
Unknown ha detto…
ma che bello!! adoro la tua rubrichetta.. libri libri libri.. che droga sono per me!
ottimo
baciotti cara
Francesca Quaglia ha detto…
Vedi che siamo complementari' io quelli (tranne quelli sui ghiaccioli), non li ho :-) Domanda: hai casa grande? no, perchè io ne ho circa 300 (belli, più tutti gli altri che io non giudico tali), oltre alla collana della fabbri ed., anche quella anni '70. Fammi sapere la data :-)
Francesca Quaglia ha detto…
ehehehe, come te: io ci metto 6 ore a pensare un piatto da fare dopo due giorni, fai tu...^_^
Francesca Quaglia ha detto…
^_^ sono un diavoletto, io :-)
Francesca Quaglia ha detto…
Grazie Lara :-)))))))))
Francesca Quaglia ha detto…
ehhhhh, lo so: una droga...oggi ne ho anche oomprato un altro :-) Un beso
Unknown ha detto…
Sono una malata di libri, ne ho davvero accumulati tanti negli ultimi mesi e non mi bastano mai!!1 fonte di grande ispirazione sia per ricette che per le foto....gli ultimi tre li ho anch' io!!! Abbiamo gli stessi gusti allora!!! Un CIAO grande e buon INIZIO SETTIMANA!!!