Pie di spinaci e latte di cocco



Trovare una torta salata sul blog (su questo blog, per inciso) è cosa rara. Il perchè credo di averlo già spiegato bene qua e le motivazioni non sono cambiate. Eppure mi rendo conto che è un vero peccato, data la comodità di queste preparazioni e la facilità di esecuzione. Le torte salate sono proprio quello che ti risolve la cena quando il tempo stringe, la fame è tanta e non si sa bene cosa preparare. E magari le bocche da sfamare sono più di una. Una situazione che non mi appartiene, insomma. Vero è che spesso, quando mi viene "ordinato" qualcosa da mio padre, per le cene con i suoi amici, mi dirigo spesso sulle torte salate dato che, come andavo dicendo sopra, ti permettono di fare un figurone in tempo zero o quasi.
Confesso che allo sbattò di fare la sfoglia in casa mi sottraggo senza troppi indugi, ricorrendo alla più comoda sfoglia surgelata, che farà molto "Benedetta Parodi" della situazione ma è una manna dal cielo: srotoli, rivesti la teglia, versi il ripieno ed il gioco è fatto. E' grassa, lo sappiamo bene, ma la maggior parte delle persone non se ne preoccupa ( e confesso di invidiarli) e comunque una tantum non ha mai ucciso nessuno. Ci sono, però, quelle domeniche in cui non sai cosa fare. Domeniche in cui ti annoi e l'unica cosa di cui hai voglia è di infilare le mani nella farina e pasticciare un po'. generalmente, queste mie noie represse le sfogo preparando dolci ma se ho già fatto due torte e magari anche qualche biscotto, capite bene che non posso continuare in eterno a produrre cose zuccherine. 
Bene, una di queste domeniche noiose, mi sono decisa che avrei fatto una torta salata. Una cosina facile, giusto da servire come aperitivo (per dire, non la tortiera versione famiglia da 24 cm!) e non  partendo dalla sfoglia che a) non avevo b) non avrebbe scaricato il mio stress c) non avevo voglia di fare partendo da zero. E così, gira che ti rigira, ho deciso di provare a fare una torta salata vegana. Quindi pasta all'olio senza uova nè burro, e un ripieno leggero che, ve lo confesso, non ho studiato molto. Avevo voglia di pasticciare, ve l'ho detto. E quando la voglia mi assale non sto molto a ragionarci su: arraffo quello che c'è a disposizione e invento. Solo per la pasta ho seguito la ricetta di Sara (che, tra parentesi, è diventata mamma di un cucciolo meraviglioso. Un bacio enorme!), ma per il resto ho inventato di sana pianta. Ciò per dirvi cosa? che non c'è una ricetta vera e propria. Fate la pasta, la stendete in una tortiera tirandola per bene, poi la farcite con cosa vi aggrada di più. Nel mio caso, erbette (ma vanno benissimo anche gli spinaci), un pizzico di sale e qualche cucchiaiata di latte di cocco. Voi potete giocarci come meglio credete. Preciso che il latte di cocco era quello in lattina, bello denso e che può essere egregiamente sostituito da tofu o, se non siete vegani, ricotta. Come potrete notare, ho utilizzato una tortiera molto piccola. Tirando bene la sfoglia, sono riuscita comunque ad ottenere un bel quantitativo di pasta, ragion per cui ho deciso di dividerla in due e di fare una sorta di Pie chiuso. Voi potete utilizzare una tortiera più grande, ma in questo caso non riuscirete ad ottenere due dischi, oppure raddoppiare le dosi (come la ricetta originale di Sara). Vi lascio la mia ricetta, sulla quale potete giocare come meglio credete: anzi, se la provate, fatemi sapere!

Pie agli spinaci (veg)
Ingredienti per una piccola tortiera di circa 18-20 cm

Per la pasta:
150 gr di farina 00
20 gr di olio
1 cucchiaino di aceto di mele
un pizzico di sale
acqua tiepida q.b.

per il ripieno:
200 gr di erbette ( o spinaci) lessati
2cucchiai di latte di cocco*
latte di soia q.b.
qualche gheriglio di noce
sale
pepe
* quello in lattina, denso

Preparazione
Sulla spianatoia impastate la farina con olio, aceto, sale e tanta acqua quanto basta fino ad ottenere un impasto sodo e omogeneo. Lasciarlo riposare al fresco per circa 30 minuti.
preparate il ripieno, mescolando in una terrina le erbette tritate con un pizzico di sale, il latte ci cocco e qualche gheriglio di noce. Aggiungete latte di soia sufficente ad ottenere un composto morbido. Se preferite un ripieno più gustoso, potete farlo saltare brevemente in una padella appena unta di olio.
Prendete la pasta, dividetela in due parti e e stendetela in due sfoglie sottili. Disponete il primo disco di pasta in una tortiera di circa  18 cm precedentemente unta con poco olio e cosparsa di pangrattato. Bucherellatela con i rebbi di una forchetta, quindi versate il ripieno. Prendete il secondo disco e disponetelo sopra al ripieno, a chiudere la torta. Sigillate bene i bordi e praticate alcuni tagli trasversali sul disco superiore. Spennellate leggermente di olio, cospargete (se volete) con grani di sale grosso, quindi infornate a 180° per circa 30', o fino a quando la superficie sarà leggermente dorata. Sfornate, fate raffreddare e servite.

Sostituzioni e suggerimenti
- Le erbette possono essere sostituite da spinaci, costine, o un mix di tutto ciò
- Se non trovate o non volete utilizzare il latte di cocco, va bene il tofu morbido o la ricotta (non veg, però)
- Sostituite le noci con mandorle o nocciole
- Unite alle erbette mezza mela renetta grattugiata
- Unite alla farina un pizzico di curcuma per renderla più gialla
- Unite alla farina qualche aghetto di rosmarino triturato finemente.

Commenti

Peanut ha detto…
Eh, allora mi sa che sono banale ma sono proprio una delle persone che hai descritto nei tuoi post. Di monoporzioni ne faccio poco spesso e finisco per mangiarne sempre troppe, a quel punto non mi cambia buttarmi direttamente sulla "large". Continuo ad adorare pizza e altre sfizioserie salate anche se devo ammettere che da veg non sono più qualcosa a cui ricorrere in mancanza di tempo ma richiedono anche loro un po'di impegno. La tua, beh, l'avrai fatta anche a caso ma secondo me è proprio un capolavoro ;) e la prossima volta devi invitare me ^_^ ..e puoi fare quella grande!
Bacibacibaci
Rosaria ha detto…
Buoooona!!!! Prima o poi proverò il latte di cocco! :P
Memole ha detto…
Mi sembra proprio squisita!!!
Unknown ha detto…
beh..credo che ti farò sapere presto perchè ho tutte le intenzioni di scopiazzare a) la pasta veg molto light e sana e b) quel ripieno facile, buono e sano.. forse c'acciungo il tofu e diventerà il mio piatto unico!
e poi.. diciamocelo.. già di per sè l'idea della torta salata è sfiziosa.. se poi te la puoi mangiare senza il patema (per le povere pazze come noi che se li fanno..) di ingurgitare quantitativi folli di grassi..
e che vuoi di più!
baci cara
Monsieur Tatin ha detto…
Ok, hai le tue motivazioni per detestare le torte salate, ma per fortuna questa volta la voglia di pasticciare ha visto. Mi piace (specie la pasta matta all'olio). Io ce la vedo tanto bene anche solo con le cime di rapa saltate con un acciughetta (ma anche salva di soia, giusto per dare quel sapore "umami" che ci sta così bene) , aglio e tanto peperoncino. Ti piace? Mi sa che sabato me la preparo così.
Baci Leo
Francesca ha detto…
Vedo che mi capisci :))) Un bacione
Francesca Quaglia ha detto…
Uh...grazie Leo!mi piace si con la salsa di soia:)))
Clara ha detto…
Magnifica ricetta
Francesca Quaglia ha detto…
Grazie Clara!
Anonimo ha detto…
Ciao, scusa se mi permetto ma le ricette di questo blog trasudano tanta, tanta tristezza. Paura, anche: come quella per le pizze e le torte salate che spieghi nel post dedicato. La raffinatezza e la tecnica fotografica non bastano: per quanto la si confezioni bene, la paura resta paura. Purtroppo ne conosco e ne capisco il motivo, spero solo che tu riesca a fare un bel passo fuori da tutto questo. Saresti davvero brava in cucina, ne sono certa. In bocca al lupo.
Francesca Quaglia ha detto…
Ciao. Il tuo commento è molto delicato anche se, lo ammetto, un po' male mi ha fatto. Io soffro di Dca, non ne ho mai fatto nè ne farò mistero. Chi mi segue lo sa. Forse il mio essere cristallina è un punto a mio sfavore, ma non voglio imbambolare nessuno raccontando "guardate che teglia di lasagne mi sono mangiata" perchè sarei falsa. Voglio, piuttosto, cercare di aiutare chi, come me, ha paure o fobie, o malattie. Non voglio essere triste, nè intristire nessuno e mi dispiace che passi questo messaggio. Ciò detto, me lo auguro anche io. Un abbraccio
Anonimo ha detto…
Certo, lo so che trasmettere tristezza non è una cosa voluta. Purtroppo mi arriva, io ogni tanto leggo il tuo blog e mi arriva. E' negli ingredienti, negli abbinamenti, nell'impostazione molto ortoressica e fin troppo pulita del cibo di cui ti circondi. Ma non è questo il luogo per insistere sulla questione. Mi sono permessa di commentare solo perchè mi ha molto sorpreso leggere i tanti commenti positivi alle tue ricette, come se nessuno volesse accorgersi di quel che effettivamente contengono. Ho pensato che una voce spontanea e sincera potesse aiutare. O tante persone sono alla ricerca di ricette ultra-light e praticamente prive di sostanza, o io evidentemente ci vedo solo e subito ciò che ben conosco. In tutto ciò, ripeto: non metto in dubbio la tua bravura - quella fotografica, poi, è lasciata esprimersi pienamente dunque è indubitabile ;). Non mi ero firmata, scusami: ciao da Alessia
Francesca Quaglia ha detto…
Alessai, sei stata davvero carina e sincera, quindi non voglio essere scortese e se per caso lo sono, scusami. Tu vedi ortoressia, vedi cibi puliti etc etc...vero: è come se tu fossi entrata in casa mia, e ti fossi seduta accanto a me (fermo restando che le trasgressioni le ho anche io), ma nel blog..perdonami, io non la vedo. Proprio per non far pesare eccessivamente i miei problemi, per rendere questo spazio meno tetro possibile, pubblico soprattutto dolci: che poi, ogni tanto, mi piaccia proporre anche quello che mangio a pranzo o a cena beh..mi sembra quasi dovuto. Sta di fatto che, malattia a parte, io sono attratta da ingredienti naturali, tendo ad evitare il burro non solo quando cucino per me ma anche nei dolci destinati ad altri. Poi, come potrai notare, in alcune ricette ci sono uova, burro e zucchero quindi...però, per il resto, hai centrato il problema e se ci sei passata, sai quanto sia difficile conviverci. Un bacio e un abbraccio e grazie per la sincerità.