"Polpettone" vegano


Riemergo dopo tre giorni da malata, cercando di riacquistare la mia normalità. Normalità che vuol dire non essere tiniosa come un gatto attaccato agli zebedei, dato che io quando sto poco bene divento più pesante ed insopportabile di tre uomini con l'influenza. Ho fatto outing: basta un raffreddore per buttarmi giù di morale, e quello che non fa la psiche fa l'antibiotico che mi ha distrutto fisicamente, lasciandomi una grande debolezza e un velo di nausea. Conseguenza di tutto ciò: io ridotta a un vegetale proprio durante un week end soleggiato in cui le persone normali, sane, Voi ecco, sono andate a zonzo. Io, il più che ho fatto è stato il giro dell'isolato tra un lamento ed un altro.
Ciò detto, e cercando di non pensarci, veniamo a noi, che forse vi interessa di più. Sfatiamo subito un mito, come prima cosa, e cioè che i vegetariani/vegani sentono talmente tanto la mancanza dei cibi che non mangiano più, da cercarne dei sostituitivi. Ho già analizzato a fondo l'argomento, ma mi ripeto dato che casca a fagiolo. Non è così. Che poi si accomuni per comodità il seitan alla carne (dato che ha la stessa consistenza e lo si può cucinare nello stesso modo) e il tofu al formaggio, ok, ma personalmente non ho mai sentito la nostalgia o la mancanza di uno spezzatino (giusto per dire) tanto da dover ripiegare su quello di seitan. Anzi. Il tofu è tofu, il seitan è seitan, il latte di soia è di soia. La somiglianza con i "parenti" animali mi torna comoda solo se devo cercare una ricetta: per chi, come me, ha tantissimi libri di cucina è ovvio che le preparazioni di carne o di pesce capitino sempre sott'occhio e allora che si fa? si decide di veganizzarle ricorrendo ai "sostituti" cruelty free, ma la cosa finisce lì.

Tutto ciò per dirvi che è assolutamente un caso che oggi sia qui a proporvi un qualcosa che ricorda vagamente, nell'aspetto, un polpettone dato che questo era proprio una di quelle preparazioni che non sopportavo da onnivora. Mio papà cercava di propormelo e io storcevo sempre il naso. Non era una questione di sfiducia o di sospetto, dato che ero sicura della provenienza della carne: era proprio il polpettone in sè, vuoi per il sapore non troppo "chiaro", vuoi per la consistenza, a darmi fastidio. Questo, invece, sarà per il sapore completamente diverso, per il fatto di sapere che non conteneva carne, o la consistenza non eccessivamente granulosa, mi è piaciuto. Ecco, forse questa NON è ricetta da proporre agli onnivori che vogliamo convincere a passare dalla nostra parte, dato che il sapore "particolare" può non piacere a tutti. Sembra una scemenza, ma la dico lo stesso: chi vuole diventare vegetariano o lo è già e, per questo, non ha pregiudizi, non sente differenze nel cibo che mangia. C'è quello che piace di più, quello che piace di meno (il tempeh, per dire, non mi piace affatto), ma non sorge un metro di paragone. Chi non lo è e non lo vuole diventare, fa sempre il raffronto con la carne. E si ritorna al discorso di prima: mangiare vegetariano/vegano non vuol dire mangiare cose che, nella migliore delle ipotesi, cercano di sostituire quello di cui non ci si nutre più (l'altra opzione è mangiare cose tristi), ma mangiare in maniera diversa. Sana ma diversa. Gustosa ma diversa. Punto. Quindi, chi alla vista di questo "polpettone" si sfregasse le mani dicendo "wow, così potrò mangiare un polpettone identico a quello che mi faceva la mamma  ", forse è meglio che non provi. Anche perchè, ripeto, se me lo avesse ricordato, probabilmente non lo avrei mangiato. Però, almeno, di chiamarlo "polpettone", concedetemelo, anche perchè non saprei che altro nome dargli. La ricetta viene da un vecchio numero di Cucina Naturale, ma io ho fatto qualche variazione: innanzitutto l'ho reso completamente veg togliendo l'uovo. Ho dimezzato le dosi ottenendo comunque un piatto per tre persone circa (due se come piatto unico), ed ho omesso qualche spezia, utilizzando solo delle erbe miste tritate (timo, maggiorana, menta). La base è il granulato di soia che una tantum mi piace utilizzare (non ne abuso, però) e che trovate in qualunque negozio di alimentazione naturale. Se non lo trovate, sostituitelo con bocconcini di soia rinvenuti in acqua e poi tritati. I fiocchi di avena, altra componente essenziale del polpettone, sono quelli piccoli anche se, dovendo frullare il tutto, vanno bene anche quelli di media grandezza. Piccola nota: frullate il composto non troppo finemente, altrimenti vi ritroverete con un patè. Deve essere grossolano ma non troppo, ecco. Servitelo tagliato a fette, con verdura a piacere.

"Polpettone" vegano
Ingredienti per 2-3 persone

50 gr di granulare di soia 
50 gr di fiocchi di avena
1 ( 100 gr circa) patata media lessata e schiacciata
30 gr di sedano rapa grattuggiato
erbe secche miste tritate
un rametto di rosmarino
olio
sale
pepe

Preparazione
Fate scottare in acqua il granulare di soia, quindi scolatelo e strizzatelo. Mettetelo nel mixer insieme ai fiocchi di avena inumiditi, alla patata schiacciata, al sedano rapa grattugiato, alle erbe aromatiche, sale e pepe. Mescolate fino ad ottenere un composto rustico, non troppo liscio. Prendete un foglio di carta da forno, oliatelo leggermente e versatevi il composto. Posatevi sopra il rametto di rosmarino, chiudete il "cartoccio" bello stretto a caramella e mettetelo in una teglia che lo contenga comodamente. Infornate a 180° per circa 40'. Togliete la carta da forno, tagliate il polpettone a fette, quindi servite.

Variazioni
- Se non trovate il granulato di soia o non vi piace, sostituitelo con seitan (circa 150 gr con queste dosi);
- Il sedano rapa lo potete sostituire con una carota;
- Provate ad insaporirlo con un pizzico di noce moscata e di chiodi di garofano, omettendo invece le erbe aromatiche

Commenti

Meris ha detto…
Ma dai! Fortissima questa ricetta. Prima o poi la provo, anche se non c'è la carne!!!!
Ely ha detto…
Ma sei meravigliosa cara Francy! <3 Che ricetta, stupenda!! <3 E tu, come stai malatina?? :) Provato la tisana bollente..? Beh, per il fastidioso raffreddore devi avere pazienza.. nella maggior parte dei casi passa in 10 giorni ca. e ad oggi ci sono solo paliativi (vedi vivin c, aspirine ecc... ) ma non rimedi! Un abbracciotto
Francesca Quaglia ha detto…
La tisana era buona :))) Non so se ha fatto effetto, ma era buona ^_^ Un bacione
kivrin82 ha detto…
Povera. Se i può consolare sai che qui siamo malati tutti e tre? E l'insopportabilità è alle stalle!
Francesca Quaglia ha detto…
ehehe, mal comune mezzo gaudio :))) Un bacio bella
Dopo l'antibiotico non ti trascurare e reintegra la tua flora batterica :-)
Comunque questo post è illuminante e dovrebbero leggerlo tutti quelli che storcono il naso davanti ai prodotti vegani dicendo che non sono uguali a quelli "normali"!
Un bacione
V
Francesca Quaglia ha detto…
Certo..sto prendendo fermenti a go go :))) Quanto al resto, secondo me è sbagliato partire dall'assunto che debbano per forza essere dei sostituti di quelli "onnivori". I prodotti vegani, vegetariani e comunque cruelty free, sono "diversi". Possono avere la forma, la consistenza degli altri, ma sono un'altra cosa e chi si aspetta di trovare gli stessi sapori, beh, sbaglierebbe ^_^ Un bacione e grazie
Infatti! Poi uno può essere vegano/vegetariano e non mangiare questi prodotti perchè magari non li trova di proprio gradimento.. La cosa che proprio non mi piace è sentire i commenti negativi di chi guarda nel piatto degli altri! Ciascuno è libero di mangiare (o non mangiare) quello che vuole, no? Ciao bella! :*
Memole ha detto…
L'antibiotico è tremendo...Ti fà sentire decisamente uno straccio...Buona ripresa
La ricetta è veramente interessante...queste sperimentazioni e sostituzioni di alimenti mi piacciono moltissimo!!!
Questa ricetta mi ha incuriosita........mi son fatta un giretto nel tuo Blog, mi è piaciuto davvero tanto e mi ci sono fermata. Complimenti.........
Clara ha detto…
Cara Francesca, mi sembra che tu sia guarita, benone.Allora,adesso, aspetto la prossima ricetta.Ciao: Clara
wennycara ha detto…
Ciao Francesca,
sono molto felice di essere arrivata qui sul tuo blog. Mi ha affascinata fin da subito, nella grafica, fotografie e naturalmente ricette ^^
Ti aggiungo ai preferiti, a presto,

wenny
Francesca Quaglia ha detto…
Grazie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! e io ho appena fatto un giro sul tuo (che conoscevo già) e sono rimasta incantata dall'atmosfera soft, dalle foto...brava!!!!!!!!!!!!!!! Un bacione
Peanut ha detto…
Francy, stavolta non trovo niente da aggiungere, sai che io anch'io lo mangerei non certo con l'intenzione di ritrovare certi sapori perduti, perchè molto probabilmente in quel caso non piacerebbe proprio neanche a me. Per Natale ho avuto modo di assaggiare quello fatto da mia sorella di lenticchie ed era molto buono anche se un po' troppo compatto, qui la consistenza è molto diversa, mi sembra più morbido :) non ho mai usato i fiocchi di soia ma questo polpettone lo devo provare assolutamente.
un bacione :*
Anonimo ha detto…
Quoto in pieno tutto ciò che hai detto sul raffronto tra piatti veg e non...questo piatto è un gustosissimo simbolo del sano, gustoso e "diverso"! E chi disprezza piatti del genere in favore della carne beh...non sa cosa si perde :)
Francesca Quaglia ha detto…
Grazie Alice :)