Dip di patate dolci e lenticchie

Riemergo dopo un week end de fuego. Fortuna che i matrimoni mi capitano raramente perchè non ho più età e fisico per delle sfacchinate del genere. E dire che non ero neppure io la sposa, ma la mia stupenda cugina Giulia. Tutto bello, tutto bene, tanta commozione ( io piango ai funerali, piango ai matrimoni, piango sempre e comunque ) ma quando alle 19.00 sono tornata a casa, vi confesso che ho tirato un sospiro di sollievo. E le scarpe col tacco 12 non c'entrano nulla: le avevo già abbandonate in auto al secondo antipasto, sostituite da un paio di comode ballerine antisesso. 
Però erano fighe eh! Il fatto che io ci camminassi con la grazia di una foca certo le sminuiva un po', ma erano obiettivamente fighe.
Non fosse che la pianta e la punta dei piedi mi bruciavano come se li avessi messi sulla carbonella, vi dico che le sfoggerei anche per andare in Tribunale dove, notoriamente, vado conciata da "adolescente" ( riporto parole). Infatti credo di aver destato molta curiosità e stupore quando, in preda alla noia, mi sono messa a postare su Ig foto dei miei piedi calzati a festa. 
E invidiavo tanto mia cugina che, oltre al vestito da sposa, ben più pesante ed ingombrante del mio, sfoggiava un paio di scarpette che le mie al confronto dovevano essere due ciabatte. Eppure lei volava con la grazia di una fatina dei boschi, mentre io arrancavo come una disperata alla sua prima uscita in tacco alto. Comunque non mi sono rotta le caviglie e ne sono già orgogliosa.
Ma torniamo a noi, chè magari a voi di sapere come era conciata la sottoscritta non ve ne frega neppure niente. Giustamente. 
Se foste interessate alla moda sareste sul sito della Ferragni, che di scarpe pure se ne intende e non qua dove si parla di patate. Patate americane, per la precisione. Oggi una cosina molto easy perfetta per incominciare in maniera soft la settimana.
In realtà volevo chiamarlo "Hummus di patata dolce e lenticchie", ma memore del discorso che facevo qualche post fa, ho deciso di chiamarlo per quello che è : un dip, una salsina e non un hummus che, invece, è fatto coi ceci. Il concetto è lo stesso, per carità, ma non chiamiamolo hummus che poi mi si viene a dire "quello vero è un'altra cosa" ;) Un dip facile facile in cui intingere verdurine, pezzetti di pane pita, crostini o da mangiare a cucchiate. La ricetta non è neanche una ricetta ma più un insieme di ingredienti sapientemente miscelati, comunque ve la lascio, dandovi anche la libertà di giocare con le dosi a piacimento. Buona settimana!!!

*** *** ***
Dip di patate americane e lenticchie rosse
Ingredienti per una tazza * ( due persone come antipasto)

1 patata americana a polpa arancione di medie dimensioni
25 gr lenticchie rosse
1 cucchiaio di tahina
succo di mezzo limone
coriandolo fresco
semi di sesamo
* dosi assolutamente indicative, anche perchè le patate americane generalmente sono enormi e con una media già ne avrete un bel po'.

Preparazione
Pulite la patata americana e fatela cuocere fino a quando sarà tenera. Io faccio così: la punzecchio e la metto in un piatto dentro al microonde. Faccio cuocere alla massima potenza per 5, 6 minuti, poi controllo con una forchetta se è cotta e procedo. Fate cuocere in acqua leggermente salata anche le lenticchie rosse: ci vorranno 15 minuti, non di più perchè non richiedono ammollo e cuociono velocemente. Mettete in una terrina dai bordi alti la patata pelata e le lenticchie e frullatele con minipimer a immersione ( oppure schiacciate co una forchetta): il composto deve essere grossolano. Aggiungete la tahina, il succo di limone, il coriandolo fresco e aggiustate di sale. Mescolate bene, quindi servite.

Variazioni e suggerimenti:
- Al posto delle lenticchie potete utilizzare i ceci, che con le patate americane si sposano divinamente;
- La tahina può essere sostituita da crema di arachidi bio;
- Provate a tostare leggermente i semi di sesamo prima di cospargerli sul dip;
- Servite la crema come antipasto su delle bruschettine o, per un momento light, su delle pizzette di melanzana grigliata;


Commenti

Unknown ha detto…
no no, questa è una ricetta.. eppure davvero buona.. io la adoro!
ahah.. grandiosa.. t'immagino barcollante e fiera sopra i tuoi 12 cm di altezza fasulla.. ;-)
una volta li mettevo ma negli ultimi anni ho perso l'abitudine ed ora sono nella fase "zeppe tutta la vita".. i tacchi alti non fanno più per me, sono ridicola mentre li uso come trampoli di lancio per cadute assicurate!!
torniamo a noi.. stasera mi faccio il dip.. no, domani sera.. insomma me lo faccio! brava tesoro
Stefania Oliveri ha detto…
Per me il tacco 12 (o meglio la zeppa 12) mi si è protesizzato… cioè, anche a me fanno un male cane, ma pur di guadagnare quei centimetri che non ho, piuttosto mi rompo una caviglia! ;)
Il dip mi piace e io sono totalmente addicted, quindi questo, che non ho mai provato, lo farò al più presto!
elenuccia ha detto…
Secondo me tua cugina volteggiava leggiadra sul tacco 12 solo perchè era tramortita dall'emozione per l'evento. Per il proprio matrimonio si farebbe questo ed altro. Ballerine antisesso mi ha fatto morire dal ridere :-)
Io sono bassa ma me ne frego e mi godo scarpe basse e comode...alla faccia della mia nanitudine.
Questo dip mi ispira un sacchissimo, ha un colore favoloso e mi fa venire tanta voglia di bruschetta
Francesca Quaglia ha detto…
ehehe, ma tu sei una Forno star, ovvio che ti "tacchi" :))))) Un bacio cara
Francesca Quaglia ha detto…
Grazie Ele :) Giulia era bellissima..cmq io sul tacco 12 ho fatto la mia figuraccia...ehmmm volevo dire figura :) Un bacio bella
Katiuscia ha detto…
Mannaggia, ma il mio commento dov’è?
Riscrivo... dicevo che il tuo racconto sul tacco 12 mi ha fatta morire dal ridere e che, non so se può rincuorarti, ma io sono uguale. Ogni volta che ho i tacchi mi sento in procinto di cadere e cerco appigli vicini mentre cammino, così so già dove aggrapparmi se sento scivolare il piede... povere noi! :D
Rincuoriamoci in cucina ;-) Questa saletta mi piace molto, anche perché adoro le patate americane.
Un bacione
Francesca Quaglia ha detto…
ahahaha Katy, siamo ben messe va .))))) Un bacio
Robi ha detto…
Oggi ammetto di essermi fermata un po' di più nel tuo blog. Ho letto di te, del tuo pacioso Oreste, della scelta più felice della tua vita, ciò che ti piace, cosa no.
Poi son tornata in questa pagina cancellando il commento che volevo lasciare e scrivendoti semplicemente che questo dip dal colore del-sole-all'alba mi ha colpito appena l'ho visto in foto, così come mi ha colpito la persona di cui ho letto poco fa... e niente, mi piace*! u_u

*e come il primo commento che ti lasciai (fu su quanto tu somigliassi al mio compagno), è impressionante notare ancora oggi che lo siete non solo per carattere, ma anche per nome e professione! XD
Una V nel piatto ha detto…
Io ti ho trovato aggraziata e bellissima con quel vestitino e quei tacchi, poi certo... Mi rendo conto che i tacchi non sono così comodo ma se bella vuoi apparire un poco devi soffrire :D
Sei splendida anche con le ballerine comunque (no, così per dire :) )

E la salsina mi piace molto, non avevo idee per stasera a cena, aumento un po' le dosi e preparo la Cremina per Adriano :)

Grazie :*
Francesca Quaglia ha detto…
<3 E NON BASTERANNO MAI <3
Anonimo ha detto…
Ho visto le tue foto su IG...in effetti le tue scarpe erano proprio belle ^_^ Mia mamma dice sempre, citando a sua volta da mia nonna, che per essere belle si deve patire un pochino ed in questo caso il detto calza a pennello ;)
Moda a parte, mi piace tantissimo questo dip...e a pensarci bene la patata americana in questa stagione fa pure bene all'abbronzatura! Insomma una proposta azzeccatissima :D
Francesca Quaglia ha detto…
eheheh...allora grazie!!!
I tacchi sono una vera trappola per chi, come noi, non li porta mai. Io li trovo proprio scomodi (non credo a quelle che li portano tutti i giorni dicendo in giro quanto ci stanno bene) e non avendo nemmeno molte occasioni per indossarli, quelli che ho rimangono a fare ragnatele nella loro scatola. Verrà un tempo anche per loro magari, ma ora lo escludo! Comunque secondo me hai fatto la tua bella figura al matrimonio, foca o meno :-)
Non ho mai provato le patate dolci, anche se i motivi per farlo continuano ad aumentare (le ho viste anche nelle torte), ma una ciotolina del tuo dip la adotterei volentieri per sentire che sapore hanno!
V
Francesca Quaglia ha detto…
neanche io c credo :) Vuoi mettere l comodità delle ballerine ????^_^ Un baciozzo grande
Patalice ha detto…
sai che non ho mai cucinato le patate dolci?
ricordo quando la SuperMamma preparava a me e a Jn quella americana le mangiate che ci siamo fatte
Francesca Quaglia ha detto…
prova :))))))
Peanut ha detto…
Ecco, così ti voglio sentire! :D
Per il discorso del "chiamiamolecoseconilloronome", vuoi scommettere che su questo, nessuno avrebbe avuto da ridire? A nessuno frega se chiami una roba con le patate dolci hummus, ti direbbe soltanto "oh, ottima rivisitazione!", ma se lo fai non mettendo uova e mascarpone nel tiramisù..addio, hai scatenato l'inferno.
Per quanto riguarda il dolce infatti mi trovo a quotare totalmente il discorso che faceva Katy, io non vi vedo nulla di male a dare lo stesso nome a ricette della tradizione veganizzate, perchè, riuscindoci o meno, nelle intenzioni è proprio quella da cui traggono ispirazione e che vogliono ricordare, se non per gli ingredienti (non tutti), almeno per la composizione e per i sapori. E la gente che ha da obiettare sul nome, sono sicura al mille per mille che lo faccia solo perchè a livello di gusto, non possa dir niente. E arrendersi al fatto che qualcosa possa uscire ugualmente buono anche senza chili di colesterolo sarebbe una bella sconfitta.
Fidati, io tuo tiramisù non aveva nulla che non andava.
E quando ci vediamo nel menù voglio senz'altro questo DIP (patatedolciloveyou) -magari con i crackers all'acqua?! o con i muffin biscottati, mica me li sono dimenticati sai!- e per dessert il tuo bellissimo tiramisù.
un super bacio <3