La Panzanella ( del mio papà )
Era già accaduto in passato, che mi limitassi a fare solo una parte delle cose che una food blogger seria fa, ossia cucinare e fotografare. Quindi qui, come allora, mi limito a immortalare quello che è stato fatto dalle manine sante del mio papà.
Credo di avere già parlato della Panzanella. Sicuramente qui dove, però, avevo fatto una versione più particolare e ricca di quello che è un piatto tipico toscano.
Un piatto d'una semplicità e bontà unica che fin da bambina ha segnato le mie estati. E' il tipico piatto di recupero, quello che si fa per non buttare il pane secco, per consumare i pomodori maturi e quella cipollina che ci guarda triste in frigo.
Ne esistono sicuramente tante versioni, più o meno ricche, ma quella originale è d'una banalità e linearità assurda: pane secco ammollato e poi strizzato, pomodori, cipolla, cetriolo e basilico.
Olio buono, si capisce, e aceto.
Così la faceva mio papà in campeggio, quando trascorrevamo le vacanze estive in Toscana, dove lui è nato. E così la fa ancora oggi, durante le sere d'estate, per portare in tavola un piatto antico ma sempre sorprendente. la versione made in Italy del taboulè , per intenderci, dato che qua mi sa che siamo in parecchie ad intendercene più della cucina estera che di quella italiana^_^
Confesso che qualche volta ho provato a farla io, ma niente: la sua è più buona. Un po' come le sarde in saor che faceva mia nonna paterna: solo lei sapeva farle ad hoc e pur seguendo la stessa ricetta ( prima che diventassi vegetariana, ovviamente ) a me e a papà non riuscivano buone come le sue.
Confesso che qualche volta ho provato a farla io, ma niente: la sua è più buona. Un po' come le sarde in saor che faceva mia nonna paterna: solo lei sapeva farle ad hoc e pur seguendo la stessa ricetta ( prima che diventassi vegetariana, ovviamente ) a me e a papà non riuscivano buone come le sue.
Quindi ho deciso di fare fare a lui.
Quella che vedete ( fotografata con la mia figlioccia nuova, battezzata Memosine ) è La Panzanella di Adriano-papà, fatta da lui e immortalata indegnamente da me.
Quella che vedete ( fotografata con la mia figlioccia nuova, battezzata Memosine ) è La Panzanella di Adriano-papà, fatta da lui e immortalata indegnamente da me.
Quella che segue è la Sua ricetta, dettata alla sottoscritta che, fedelmente, tra parentesi riporta anche gli incisi del genitore.
A Voi la ricetta: per eventuali chiarimenti, li girerò al gentil papà
Panzanella
Ingredienti per 4 persone
1 sfilatino di pane toscano raffermo*( circa mezzo chilo)
4 pomodori maturi ( cuore di bue o San Marzano. Ma se cuore di Bue anche 3 bastano)
1 cipollina di Tropea ( anche solo metà)
1 cetriolo ( a chi piace)
1 ciuffo di prezzemolo
1 ciuffo di basilico
1 cucchiaio di aceto rosso
Olio evo q.b.
sale
pepe
Preparazione
Spezzettate il pane con le mani e mettetelo in una terrina coperto di acqua fredda per circa mezz'oretta. Strizzatelo e mettetelo in un'insalatiera. Unite i pomodori tagliati e privati dei semi ( ma anche coi semi), la cipolla affettata, il cetriolo affettato se lo usate, il prezzemolo e il basilico tritati grossolanamente. Condite con olio, aceto, sale e pepe. Lasciate insaporire per due orette almeno ( mezza giornata ancora meglio), mescolate e servite.
*Importantissimo che sia raffermo: non azzardatevi ^_^ a utilizzare pane fresco
Commenti
Però, mi piace -tanto- un angolino per le ricette del tuo papà. Dovrebbe esserci un tag apposito, che si arrichisce sempre più, di racconti e di esperienze, e delle tue belle foto.
Aspetto la prossima puntata (e aspetto te in Toscana, auff).
sai che io adoro il pane vecchio (o sennò tostato) in ogni caso? figurati poi se posso fidarmi a fare la panzanella con quello fresco.. pfaf!! mica sono matta ;-P!!
la faccio.. si si, è fine luglio e non ho ancora fatto questo piatto meraviglioso.. alla faccia dei piatti poveri, questa è goduria!
bravo il papà! bacio cara
A presto
Giulia
Mi hai fatto venir voglia di rifarla, un bacio :)