Taboulè ( di cous cous )


Ve lo avevo detto che non sarei stata assente a lungo. I tre giorni al mare sono passati alla velocità della luce tra gelati on the go, biciclettate e passeggiate sotto il sole. Niente spiaggia perchè, da brava orsa quale sono, ho preferito sgambettare di qui e di là piuttosto che mettere i miei piedini in spiaggia anche solo cinque minuti. Qualche giorno di pausa, poi capatina in montagna, nella ridente e florida ( partano le risate ) Valle Pesio, luogo che ho sempre odiato e anche da piccola sopportavo a fatica. Come Dany ben sa, per me montagna vuol dire Cuneo, quindi se vi immaginavate la sottoscritta alle prese con scarponi e bastoni da trekking, beh, vi stavate sbagliando. "Odia il mare, amerà la montagna": NO. Io amo la città, sono il topo cittadino e, in poche parole, vivo proiettata al viaggio verso gli States.
Sono un po' 'na palla, lo so, anche se ultimamente ( grazie alla compagnia ) ho imparato ad apprezzare di più il mare e quei tre giorni già mi mancano un po'. No, ok: mi mancano molto.
Comunque, invece di star qui a menar il can per l'aia, passo alla ricetta. Un grande classico estivo, e ve la propongo adesso che l'estate si è decisa a scoppiare. Era ora. 
Se qua ho parlato della Panzanella, ricetta povera toscana, magicamente preparata da mio papà, è giunto il momento di varcare i confini della nostra Italì e di andare in Libano, per un rinfrescante Taboulè. Il concetto è quello dell'insalata fredda: bulgur ( il grano spezzato, per intenderci ), prezzemolo, pomodoro, cipolla e tanto olio. Tutto servito a temperatura ambiente o, meglio, freddo dopo averlo lasciato riposare per un po', in modo che i sapori si amalgamino per bene. 
Dicevo che ci vorrebbe il bulgur, ma la sottoscritta sbadatella aveva dimenticato di comprarlo, ergo ha rimediato con il cous cous. Se siete più diligenti di me, procuratevi il bulgur ( lo trovate nei negozi biologici e anche nei supermercati; in caso contrario sappiate che il cous cous ( specialmente quello integrale o a grana un po' più grossa ) va benissimo. 
La ricetta l'ho presa da "Jerusalem" di Yotam Ottolenghi: libro che adoro e che vorrei sperimentare dalla prima all'ultima ricetta. Unica variante è stata la diminuzione quasi drastica, oserei dire, del prezzemolo. Non so se ci sia o meno stato un errore, ma la ricette ne prevedeva ben 160 gr su 30 gr di cous cous : un'infinità. Io ho preferito ridurre un po', ed era già bello carico, ve lo assicuro.   
Servitelo come preferite: in piccoli bicchierini come ho fatto io, sarà un antipasto carinissimo adatto anche alle feste di ferragosto ( chi festeggia???) mentre aumentando le dosi diventerà un ottimo primo piatto. 
Se poi lo accompagnate con qualche proteina ( vegetale, per me, ma anche animale per i non vegetariani ) diventa anche un bel piatto unico e in quattro e quattr'otto ci siamo tolti il problema del pranzo. 
Precisazione: so che 30 gr di cous cous per quattro persone possono sembrare poco, soprattutto considerando che la razione di carboidrati per persone normali è sugli 80 gr a testa. Tenete però presente che questo è un "meze", antipastino e che con i due pomodori viene fuori un bel piatto. Come dicevo, se volte presentarlo come prima portata, raddoppiate le dosi senza indugio. Con questa ricetta vi lascio ancora qualche giorno, ma ci vediamo presto!!

Taboulè
Ingredienti per 4 persone

30 gr di cous cous o di bulgur
2 pomodori maturi ( 300 gr circa )
1 cipollotto
3 cucchiai di succo di limone
1 ciuffo di prezzemolo ( ricetta originaria 160 gr )
qualche foglia di menta ( ricetta originaria 2 rametti )
olio e.v.o.
sale
pepe

Preparazione
Fate rinvenire il cous cous o il bulgur secondo le istruzioni riportate sulla confezione ( il cius cous è generalmente venduto precotto, per cui basta farlo rinvenire in un po' di acqua calda e poi sgrananrlo con la forchetta) e mettetelo in una grande ciotola. Tagliate i pomodori a pezzetti, mettete anch'essi nella ciotola del cous cous, aggiungete il cipollotto tagliato a fettine e il succo di limone. Mescolate.
Tagliuzzate molto finemente il prezzemolo e la menta, quindi unite anch'essi al resto. Condite il tutto con olio, sale, pepe ( volendo potete aggiungere anche un misto di cumino, peperoncino, cannella e noce moscata ). Mescolate bene, lasciate riposare qualche ora e servite.

Commenti

Essendo abituata alla città anche io la preferisco, infatti le mete delle mie vacanze vere sono sempre le città possibilmente grandi. Nel weekend si fa quel che si può nei dintorni :-)
Adoro quel libro.. Potremmo progettare di provare le ricette, tu che dici? Comunque la quantità di prezzemolo è giusta, perchè in Libano il taboulè è una insalata di prezzemolo e bulgur e non viceversa. Io però avrei fatto esattamente come te, non amando il prezzemolo ;-)
Buona giornata!
Ely ha detto…
Ahah... ma no che non sei una palla! :) Ognuno ha i suoi gusti... io ad esempio sono decisamente topo di campagnissima. La città la detesto cordialmente.. ma amo, amo questo taboule <3 Lo amo moltissimo. :D Mi hai anche incuriosita citando quel libro.. chissà, se dovessi mettere qualcosa da parte ;) Un bacione, dai che tra poco volerai negli Stateees!!!
Francesca Quaglia ha detto…
ma che bel progetto Virgy!!!! dai, dopo le vacanze prendiamo accordi .)))) Un bacione