Dieci giorni a New York: Central Park e qualche museo

Avete preparato i cestini da pic nic? Oggi vi porto a Central Park. A dire il vero correremo un po', dato che questo meraviglioso parco è sconfinato e vederlo tutto in una volta sola è impossibile.
Per dovere di cronaca, io e Dany abbiamo diviso la sua visita in tre tappe: la prima dedicata alla parte ovest unendola al Museo di Storia Naturale che si trova proprio accanto.
La seconda dedicata alla parte est, con visita al MET. La terza, infine, ha visto protagonista la parte più in alto, praticamente ad Harlem.
Giusto per darvi due dati, la sua superficie è di 341 ettari, il suo perimetro è di circa 9,5 km  e si estende dalla 59th street alla 110th street di Manhattan: praticamente da Columbus Circle fino ad Harlem.
Noi siamo entrati da Columbus Circle: seguiteci

Incominciamo a guardarci intorno, inforcando la reflex e tenendoci pronti a scattare in continuazione, dato che all'interno del "parco" sono davvero tante le cose interessanti: a parte lo Zoo ( in cui è stato ambientato Madagascar ), ci sono laghi ( il più ampio è il Jacklin Kennedy-Onassis Reservoir )

statue dedicate a personaggi "famosi" ^_^
Alice in Wonderland
piste ciclabili, aree in cui rilassarsi leggendo un libro o, magari, fare yoga
correre

 o giocare a baseball, se siete dei veri sportivi.
Se invece amate la musica, allora seguitemi fino allo Strawberry Fields ( zona ovest tra la 71st e la 72nd street ) mosaico dedicato a John Lennon ucciso nel 1980 davanti al  Dakota Building, il lussuoso palazzo in cui risiedeva, sulla 72ª strada, nell'Upper West Side ed in cui ancora oggi abita Yoko Ono
Dakota apartaments

Ascoltate in sottofondo..Sentite? proprio accanto al mosaico dedicato al grande cantante, qualcuno intona "Imagine" accompagnandosi con la chitarra.

Non molto distante sorge l'American Museum of Natural History , assolutamente da visitare.
L'ingresso. Danilobella@production
Museo sconfinato, sicuramente non basta una giornata per vederlo tutto, ergo vi consiglio di studiarvi ciò che vi interessa già da casa, sul sito che vi ho linkato sopra. Meravigliosi i dinosauri ( che abbiamo anche visto in Una notte al Museo ) e le ricostruzioni di epoche storiche. Meravigliosi anche i minerali.



Usciti dal Museo sarete stanchi. Tornate in Central Park e giocate con gli scoiattoli che si lasciano avvicinare senza alcuna vergogna. Ora, dico la verità: sarò una degenere o un'assassina, ma ogni volta che vedo uno scoiattolino ( sia a Central Park che ad Hide Park ) io non so trattenermi e gli sporgo qualcosina da mangiare. Il più delle volte mi limito ad allungare una mano con un pezzetto di biscotto ai cereali o di galletta di riso, senza peraltro averne alcuna risposta ( segno che le gallette di riso sono accattivanti assai ), ma quella di nutrire un animaletto è una sensazione che mi piace troppo.
Comunque, dopo aver nutrito lo scoiattolino penso che abbiate voglia di nutrire anche voi stessi. A Central Park ci sono un sacco di possibilità per mangiare: un hot dog o un pratzel al volo preso dai carrettini ambulanti ( street food per eccellenza ), ristoranti e caffè.
Oppure comprate qualcosa nei negozi che troverete nelle vie laterali ( tipo Zabar's, 2245 Brodway ) e mangiatelo distesi sull'erba. Noi abbiamo optato per il Whole Food in Columbus Circle che, come andavo dicendo, non è esattamente a buon mercato ( la qualità si paga ) anche se ci sono opzioni per tutti i palati e per tutte le tasche. Potrete scegliere tra piatti freddi o caldi tipo "salad bar" ( come abbiamo fatto noi: vi servite direttamente dai container e vi fate pesare il cibo alle casse. In due 16 dollari. ) oppure sushi, panini e cosine varie ( all'insegna del sano&bio) preparate al momento. Ovviamente c'è anche tutta la scelta di prodotti da "supermercato" anche se nominarlo così, il Whole Food, è decisamente riduttivo.
Kale, funghi, cetrioli alla coreana, alghe, ananas...
Rifolcillati, riprendiamo la camminata e magari spostiamoci più in su, verso la Columbia University. Direi che la camminata vale davvero la pena: in primis perchè abbiamo la possibilità di visitare una parte più particolare e meno nota di New York ( si è molto vicini ad Harlem che questa volta abbiamo visto solo di sfuggita ). In secondo luogo perchè la famosa Università è una struttura davvero bella
molto lineare, pulita ed ordinata.
Rientriamo in Central Park e godiamoci ancora un po' la natura. Anzi, godiamoci la natura mentre, seduti su una panchina, ascoltiamo questa brava violinista

e vediamo passare persone di ogni nazionalità e tipologia. Il bello di New York è che puoi girare seminudo oppure in cappotto, con stracci o con abiti firmati, coi capelli appena fatti dal parrucchiere oppure con i rasta, e nessuno vi calcolerà. E si torna al discorso che andavo facendo nell'ultimo post, quello sulla "normalità" ad essere vegani, vegetariani, fruttariani e via dicendo...
Dopo questa breve pausa mi piacerebbe portarvi con me al M.E.T., altro museo enorme e dedicato alla storia sotto le più ampie sfaccettature. Vi ci porterei volentieri perchè è poco distante da Central Park e volendo questa essere una specie di "guida di viaggio", beh, la visita è particolarmente comoda quando ci si dedica alla parte est del parco. Certo, come per il Museo di Storia Naturale, anche per il Metropolitan Museum of art vale lo stesso discorso: è sconfinato e visitarlo tutto è impossibile. Si va dall'arte egizia, 
Raro esempio di mummia ( quella davanti, mentre quella dietro è una stupenda sfinge )
all'arte asiatica, passando per l'arte greca e romana, fino a quella moderna. Noi, dato che era già tardi, abbiamo visto solo una piccola parte, ma quel poco ci è bastato per farci capire che dobbiamo tornare ^_^
La cosa che, però, più mi è piaciuta è il Roof garden da cui si gode di una vista magnifica sulla città: un vero e proprio giardino, con tanto di erba, a un passo dal cielo.

Bene, spero che la scampagnata a Central Park e zone limitrofe vi sia piaciuta.
Prossima tappa? beh, direi Midtown. Vestitevi bene, che andiamo anche sulla Fift Avenue.

Commenti

Anonimo ha detto…
:O :O :O non riesco a dire altro...ah si...lo scoiattolinooooo <3
elenuccia ha detto…
Mi viene da piangere a pensare alle mie corsette mattutine nel parco....
A bologna me lo sogno un posto del genere
Francesca Quaglia ha detto…
Guarda Ele: a Central Park mi sarei messa a correre volentieri anche io :)))))
Robi ha detto…
E' fantastico il Central Park d'estate... se penso che questi verdi prati, laghi smeraldo e scoiattolini curiosi non potrò vederli perché sarà Natale un po' mi viene angoscia! *_*
Nonavevo la minima idea di quanto bisognasse "studiare" prima di partire... ma davvero... ora mi rendo conto che sarei andata allo sbaraglio!
Grazie davvero di cuore, perché così ne vale certamente la pena... non mi perdo niente!

...e comunque quella "mummia" di cui si parla a metà del post, è troppo piccina per esser tale, sembra una bimba! ;)
Francesca Quaglia ha detto…
a parte il "grazie" da parte della mummia ( che tanto bambina non è ^_^), posso dire che vedere Central park d'inverno sarebbe un mio sogno?*-*
Un bacio
Scusami il ritardo, ma per farmi perdonare ho portato un cestino bello pieno! ;-) Bellissima gita quella di oggi e avete fatto bene a suddividere il parco in tre zone. Ci sono talmente tante cose da vedere e angoli da eslporare che è impossibile vedere tutto. Ci toccherà ritornare per recuperare gli angoli ancora ineslporati ;-) E anche i musei sono troppo belli... Non basta una vita per visitare tutta la città!
Un bacione :-*
V
Francesca Quaglia ha detto…
<3 ma io torno oggi stesso <3
Anonimo ha detto…
Dicevo ... questa frase e' verissima: "Il bello di New York è che puoi girare seminudo oppure in cappotto, con stracci o con abiti firmati, coi capelli appena fatti dal parrucchiere oppure con i rasta, e nessuno vi calcolerà." Anche se poi e' comunissimo sentirsi fermare per i complimenti alle proprie scarpe e richieste di dove sono state comprate!!!!
Francesca Quaglia ha detto…
<3 ma per te non ne basterebbero mille Tvb
Anonimo ha detto…
come mi regali dei sorrisi tu! :)
Peanut ha detto…
E nulla, mi fai sempre piangere :O
Stavolta è stata la Columbia University a darmi la mazzata finale.
Io lo so che nella prossima vita anch'io sarò una giovine statunitense (vabbeh, meglio Californiana ma se NewYorkese va bene uguale) che frequenterà una di queste università prestigiose :(
E, shh, uscita da lezione andrò a dar da mangiare agli scoiattolini! :D

P.s. ti giuro che mi piace un casino come hai impostato questo diario di viaggio. Sembra di essere lì con te, mi fa davvero vibrare nel profondo :*
Francesca Quaglia ha detto…
ehehhe, sapevo che gli scoiattolini ti sarebbero piaciuti .)))
Francesca Quaglia ha detto…
e la forza che mi dai tu <3