Dieci giorni a New York: parte prima



Scrivere un post su New York non sarà facile. Troppe le cose da raccontare. Troppe le cose da vivere, sentire, assaggiare. Persino da annusare. Perchè New York ti entra negli occhi ( Central Park, Times Square, l'Empire solo per citarne alcuni ) e nelle narici ( l'odore di hot dog per le strade, mescolato a quello della vaniglia con cui gli ambulanti aromatizzano le noccioline tostate ) prima che nel cuore. Nel cuore New York resta per sempre. Dagli occhi non voglio che se ne vada, e allora proverò a raccontarvi qualcosa di questi dieci, stupendi, giorni, premettendo che visitarla tutta è impossibile. Forse non basterebbero dieci anni ma. Ma le cose principali sì; quelle in dieci giorni si vedono. Ho deciso di dedicare a questa stupenda città alcuni post: non sono un vero e proprio diario di viaggio dato che non voglio tediarvi con nove-dieci post ciascuno dedicato ad una giornata. Sono alcuni spunti, più alcuni consigli pratici ( perlatro ringrazio nuovamente la dolce Chiara Bellasio per avermi fornito tante indicazioni utili: è stata preziosa. Una persona fantastica) che raccoglierò in un post apposito. Un assaggio della big apple.
Un assaggio della magnifica Big Apple.
Premetto che siamo arrivati a New York il 27 agosto ( mercoledì) alle 16.00 ora locale ( in Italia era mezzanotte), dopo un viaggio lungo ma abbastanza tranquillo. La mia richiesta di pasto vegano è stata rispettata ma, come suggerito da Chiara, ho cercato di mangiare solo frutta e verdura, bevendo anche molto, così da risentirne meno dopo.
Il soggiorno newyorkese, quindi, è pienamente incominciato solo giovedì 28 agosto, dato che la prima sera eravamo cotti e più che un giretto nella super affollata Times Square non abbiamo fatto.
Se visitate New York per la prima volta vi consiglio di suddividere la città per zone: in alcune ritornerete senz'altro, ma per lo meno avrete un piano di attacco. La nostra prima giornata è incominciata con una bella passeggiata sul Ponte di Brooklyn, 
Skyline
senz'altro uno dei simboli della città e da cui si gode una magnifica vista dello skyline. 
Manhattan Bridge visto dal Brooklyn bridge
Non abbiate paura di fare foto: non sono mai troppe.
Ricordatevi, però, di stare attenti ai ciclisti e agli sportivi che corrono: se a Londra ho rischiato di venire investita dalle auto, qui ho tremato a causa delle bici ^_^
Terminata la passeggiata dirigetevi al City Hall Park: rilassatevi un attimo e guardate le persone sedute sulle panchine.


 Alcune disegnano, altre bevono un american coffe preso nel vicino Starbucks, altre semplicemente si riposano come noi. Bene, ora alzatevi e dirigetevi verso Chinatown e Little Italy. La prima gravita intorno a Canal Street e, a differenza di quella di Londra che mi sembra prettamente turistica, questa rende veramente l'idea di come vive la comunità cinese ( detto da una che in Cina non c'è mai stata, ovviamente ).

E' piena di ristoranti frequentati da cinesi e non è raro vedere i cuochi che mangiano la propria porzione di noodles in brodo sul retro del locale prima di incominciare il servizio. In zona troverete alcuni negozi famosi, come Kam Man, al 200 Canal Street, specializzato in articoli per la casa ( bacchette e ciotoline come se piovesse ) e cibo orientale,  ristoranti non certo eleganti ma autentici, giardinetti ( Columbus Park ) e templi. Vedrete anche bancarelle di frutta e verdura strane, negozi di the e anatre appese in vetrina. Potrete assaggiare un Bubble tea e capire che è la cosa più buona mai assaggiata.

Accanto a Chinatown si trova Little Italy, zona pittoresca, con insegne tricolore naif, ma dove  sinceramente non c'è molto da vedere: ristoranti su ristoranti ( italiani o finti italiani ) e stop. Passate oltre e dirigetevi a sinistra, oltre la Brodway.
Al n. 14 di North Moore Street troverete la centrale dei Ghostbusters che, in realtà, era la centrale dei Vigili del Fuoco. Guardate a terra e all'interno: troverete il simbolo del film! Se siete fortunati e incontrate Slimer, vi consiglio di rimanere lì ancora un po', altrimenti fate qualche foto e proseguite con noi.
A questo punto, se non siete troppo stanchi, potrete dirigervi nell'East Village e visitare St. Mark Place, Orchard Street oppure sedervi ( meglio se con Chiara, come abbiamo fatto noi! ) da The Butcher's Daughter, locale vegano-crusdista, dove potrete gustare un ottimo brunch vegano, deliziarvi con happy hour sempre rigorosamente cruelty free o bere dei buonissimi succhi di frutta e verdura. Io ho preso il Red: un succo di barbabietola e zenzero, mentre Chiara si è lanciata sull'Honey Bee ( Chiara, dolce come il miele, non avrebbe potuto che prendere un succo al miele! ) e Danilo sull'Orange, decisamente più classico del mio. Ambiente carinissimo ( bello persino il bagno), personale gentile e prezzi...ehmm..un po' alti ( ricordatevi, in tutti i locali, la mancia! ) ma una tantum ed in una occasione speciale quale era, va benissimo!.
Altro itinerario che vi consiglio, sempre in zona Lower Manhattan, è quello che comprende Ellis Island e la Statua della Libertà. 
Cosa devo dire? il simbolo di New York. Quello che ti fa venire i brividi già solo quando la intravedi da Battery Park e che, quando prendi il battello, e te lo vedi sotto gli occhi, ti fa sentire come in un film. 

Unico consiglio: recatevi a Battery Park ( dove si prende il battello) molto presto anzi, dato che la prima traversata inizia alle 8.30, vi consiglio caldamente di essere lì già a quell'ora dato che tra biglietti ( noi avevamo il New York City Pass, di cui parlerò più avanti ), controlli, imbarco etc etc, perderete un po' di tempo. Ritagliatevi un po' di spazio tra la folla e sedetevi sui sedili. Armatevi di macchina fotografica e godetevi lo spettacolo. Il battello vi porterà sotto Lady Liberty e, sempre che possiate accedervi, potrete salire fin sulla corona. Altrimenti fate come noi: un giretto nel parco, qualche foto ( io ho fatto foto su foto alla fauna, scoprendo che mi piace molto anche questo tipo di fotografia)
E poi sul battello che vi porterà ad Ellis Island, dove potrete visitare il Museo dedicato all'immigrazione. Terminata la visita, un altro battello vi riporta a Battery Park, al punto di partenza.
Guardate gli scoiattolini che ravvivano il parco, quindi proseguite con noi verso Wall Street
 Ammirate la Trinity Church e il New York Stock Exchange sentendovi ricchi e danarosi.
Adesso deviate leggermente a sinistra e vi troverete davanti al World Trade Center memorial
Due parole in più, qui le devo consumare. 
Quando l'11 settembre 2001 ci fu l'attacco alle Torri gemelle e la storia mondiale cambiò, io ero una bionda (!) studentessa universitaria ( che, perlatro, il giorno successivo avrebbe dovuto sostenere l'esame di diritto internazionale). Ammetto senza troppi problemi che l'evento, visto alla tv, mi sconvolse certamente ma non riuscii a comprendere in pieno il significato di quello che era successo: New York è a otto ore di volo dall'Italia e mi sembrava un'altra parte del mondo. 
Mi sembrava un avvenimento che, per quanto mi riguardava,  avrebbe potuto avere conseguenze solo sull'esame di diritto internazionale che da lì a poche ore avrei dovuto sostenere. 
Col tempo capii che non era così. Capii che erano morte tante persone innocenti e quando cinque anni fa vidi per la prima volta l'area dove sorgevano le torri gemelle, mi vennero le lacrime agli occhi. Tutto sembrava improvvisamente così vicino; pensai che se fossi stata lì 8 anni prima, in quel preciso punto, avrei vissuto tutto anche io. Improvvisamente New York non mi sembrava più una realtà a se stante, ma una parte di me. Cinque anni fa l'area era così
Foto tratta dal mio archivio foto New York settembre 2009
 mentre adesso è così: un'immensa vasca su cui sono incisi i nomi delle vittime dell'attentato

Da brividi, ma in tono minore rispetto al cantiere a cielo aperto di cinque anni fa.
Dopo questa commovente visita, potete tornare sulla Brodway e incominciare a fare un po' di shopping. A sinistra della Brodway troverete il vivace e modaiolo quartiere di Soho, dove delle scarpe appese vi faranno alzare la macchina fotografica al cielo.
 Qui potrete acquistare abiti nelle boutique di grandi e famosi stilisti
 o di giovani emergenti ( non so se quello nella foto fosso o meno uno stilista emergente, ma prendetelo per buono ;) )
Potrete anche fare un salto all'Apple store ( sta per uscire l'Iphone 6, ergo...) o semplicemente passeggiare fotografando le case con le scalette e ammirando le mise alternative dei giovani della zona.
Cotti dalle tante cose viste, Vi consiglio di tornare in hotel e di prepararvi per una cenetta. In loco non ho mai cenato, preferendo la zona circostante all'hotel ( ma dedicherò un post apposito alla pappa buona ), in compenso ho pranzato varie volte nei Delì sulla Brodway e se non avete eccessive pretese ve li consiglio. Praticamente prendete quello che volete dal buffet ( ci sono preparazioni calde, fredde, di carne, di verdura, insalate, frutta e yogurt ) ve lo fate pesare e pagate: io non ho mai superato i 7 dollari mangiando verdure di tutti i tipi con tofu e sushi vegetariano.
Danilo ha optato per carne e pesce ed è sempre rimasto soddisfatto. Tutto estremamente fresco e pulito, con tanto di addetta che toglie briciole e gocce all'esterno dei container del cibo. In alcuni, al superamento dei 6,99 £, vi offrono anche una bottiglietta di acqua. La scelta dei cibi varia da delì a delì ma, all'incirca, sono tutti uguali e con molta scelta vegana / vegetariana. Tenete solo presente che alcuni delì non sono anche salad bar, ergo non potete servirvi da soli. Considerate anche che il sabato e la domenica, quando gli uffici sono chiusi, molti delì non aprono e quelli aperti hanno meno scelta. Accanto troverete comunque un'ampia scelta di Pret a manger, bakery o supermercati che vendono panini. I supermercati, peraltro, non sono come i nostri ma hanno ogni ben di Dio, compresi gli yogurt più strani che potreste immaginare ( favoloso quello alla zucca, terrificante quello alla patata dolce). Se di andare al supermercato non avete voglia, ma preferite entrare nello spirito newyorkese (e sempre che non siate vegetariani ) rifocillatevi con un hot dog, un bagel o un pretzel. L'acqua costa cara: meglio ( a livello di prezzo ) la Coca Cola che troverete anche aromatizzata al lime o all'amarena!
Come primo post può andare bene? Continuo su questa linea?
Vi lascio con quella che ha spoplato sul mio profilo IG: la rivistazione della Statua della Libertà fatta da una cretina 
Foto tratta dalla nuova pubblicità Nivea Deodorante: Anche Lady Liberty non ha le ascelle pezzate grazie al nuovo Nivea Altolà al Sudore ( Monsieur Tatin cit )

Commenti

elenuccia ha detto…
Direi di si, come primo post può andare bene :-D
Sono stata a NY solo cinque giorni nel 2008, mi sono bastati cinque giorni per innamorarmene. Avere dieci giorni a disposizione con una guida "in loco" deve essere stupendo, il modo migliore per scoprire cose fuori dai classici circuiti turistici. Ho visto tante città americane, ma NY è speciale, diversa da tutto. L'unica che mi è veramente piaciuta quasi al pari di NY è Vancouver.

PS: foto stupendissime come sepmre
Francesca Quaglia ha detto…
Devi assolutamente tornarci, Ele!!!!! New York entra nel cuore: io l'ho amata già 5 anni fa, ma questa volta il colpo al cuore è stato ancora più forte. Voglio tornarci :(((((( Quanto a Chiara: è una ragazza stupenda, dolce, disponibile..eh sì, colpo al cuore anche per lei ^_^ Un bacio e grazie ancora
Robi ha detto…
Caspita se questo è il primo post... non riesco ad immaginare quanto ci sia da raccontare! Sono una pivella! *_*
Complimenti per le foto stupende. Sei riuscita ad ammaliare il gabbiano tanto che ti ha guardato fissa e s'è pure preparato alla posa! Fantastico!
Per le dritte, questa pagina è già tra i preferiti! Grazie davvero per i dettagli sia pratici che "emozionali" (si può dire?)! :)
Francesca Quaglia ha detto…
Grazie a te,carissima!!!!!! Sono troppo contenta :)))))))
Adoro! Continua così e non fermarti! ��
Peanut ha detto…
Vabbè, lo dico, mi hai fatto piangere. Ma tanto lo sapevo, eh!
E sono riuscita a piangere per New York pure avendo "California" di sottofondo, eh. Perchè sì, io sono più una da west coast (cresciuta a pane e The O.c) ma l'America è l'America, e anche se mi avessi detto che eri andata a cavalcare tori meccanici in Texas probabilmente un po' l'occhietto lucido me sarebbe venuto lo stesso!
Che poi è diventato lacrimuccia alla parte sulle Torre Gemelle, davvero da brividi :(
Aspetto il seguito per frignare un altro po', perchè non siamo masochisti, nono >.<

Baciotti Fra, taanti baciotti :**
Francesca Quaglia ha detto…
ahahaha Lucry:))) tu invece mi hai fatto tanto sorridere..anche perchè va bene la Statua della Libertà rivisitata dalla sottoscritta, ma immaginarmi a cavallo di un toro meccanico...cioè, voglio dire ^_^ Un baciozzo, bella stellina
La Cuocherellona ha detto…
Rivivo tutte le emozioni che ho provato..... Le foto sono spettacolari, parlano. Grazie, grazie, grazie.
Francesca Quaglia ha detto…
Grazie grazie grazie ^_^ <3
Elisa ha detto…
Argh! Non sai quanta invidia provi in questo momento!! Invidia buona, s'intenda! :) No perché proprio in questi giorni sto sognando NY come non mai e leggere questo racconto e vedere le tue splendide foto mi ha fatto venire ancora più voglia di andarci!
Un abbraccio
Anonimo ha detto…
Fantastico reportage/guida salvato per quando anche io potrò raggiungere la grande mela!!! La foto finale è meravigliosa...sarebbe davvero una gran bella pubblicità, me la vedo in dimensioni gigantesche affisse per la strada...un bel modo anche per ricordare a tutti di curare la propria igiene personale :D :D :D
virgikelian ha detto…
Complimenti Francy , un post meraviglioso da leggere e rileggere . Bellissime foto, come sempre !!!
New York una grande città che tutti vorrebbero vedere.
Un bacio.
Virginia
Francesca Quaglia ha detto…
Grazie di cuore Virginia