Crema di nocciole e cacao. Punto
Lungi da me l'idea di innescare qualche polemica, ma la settimana scorsa è morto Michele Ferrero, il "papà" della Nutella. Tra l'altro, essendo a due passi da Alba, il lutto qui ad Asti si è sentito parecchio. Che la famosa crema piaccia o meno ( personalmente non mi fa impazzire, preferisco la Venchi e a casa mia, le rare volte in cui la compro per fare dolci, un vasetto piccolo dura sempre mesi ), c'è da dire che se ne è andato un grande dell'industria alimentare italiana e un pezzo della mia infanzia. Sebbene sia cresciuta alternando merende home made a quelle confezionate, con una netta prevalenza delle prime, pane e Nutella e pane e Kinder cioccolato resteranno nel mio cuore. Ricordo quando facevo i compiti e mia nonna, per farmi fare una pausa golosa, mi portava pane e cioccolata. Il giorno dopo era pane olio e aceto, il budino fatto da lei o uno yogurt, ma insomma, tutto ciò per dire che i prodotti Ferrero hanno accompagnato la mia fanciullezza.
E trovo leggermente ingiustificata la critica continua che gli si lancia addosso, accusandoli di essere la causa di ogni male. D'accordo: sono ricchi di olio di palma, calorici, grassi, ma se li si inserisce all'interno di un'alimentazione equilibrata comprendente frutta e verdura in quantità e, soprattutto, non se ne abusa considerandoli non un'abitudine ma uno strappo alla regola, non penso che facciano tutto 'sto gran male che si crede.
Col che non voglio nè fare pubblicità alla Ferrero ( che certo non ne ha bisogno e non è neanche la mia industria del cuore in fatto di cioccolato) nè consigliarvi di mangiare Nutella tutti i giorni, ma solo dire che un cucchiaino una tantum potete concedervelo.
Certo è che rifilare ai bambini una merendina confezionata sistematicamente, bene non fa ed il vecchio pane e marmellata, o uno yogurt con un frutto, vincono su tutto.
Ovviamente, se a differenza mia siete amanti della nota crema di nocciole, il consiglio di limitarvi a un cucchiaino sporadico suona ridicolo.
Così come se a me consigliassero di mangiare una fettina di zucca ogni tre, quattro mesi perchè altrimenti divento gialla ( cosa che peraltro si sta verificando) : mi metterei ad urlare che sono dei pazzi!
E allora che si fa? Si cerca un'alternativa casalinga ( o si comprano creme artigianali più costose ma di qualità maggiore ). L'idea di farsi la crema di nocciole da sè non è certo mia: in rete trovate tante varianti con tanti nomi: Non-tella, Raw-tella e via dicendo a seconda della tipologia di ricetta che andiamo a preparare ( la raw tella, per dire, è quella fatta partendo da cacao crudo e sciroppo di agave ). La mia, sinceramente, non so come chiamarla se non Crema di nocciole e cacao.
Piccolo appunto: nel farla dovete mettevi nella testolina che NON otterrete un prodotto uguale identico alla nota crema industriale. Almeno, non con i mezzi che i comuni mortali possiedono ( probabilmente disponendo di un mixer più potente del mio si può ottenere un prodotto più cremoso ed omogeneo): il risultato sarà una crema che sa di nocciola vera ( per questo vi consiglio di utilizzare delle nocciole di buona, anzi ottima qualità. la migliore è la Tonda gentile delle Langhe ), leggermente granulosa e dal sapore intenso. Ovviamente se la volete più dolce dovrete aggiungere più dolcificante ( io ho usato sciroppo di riso, ma miele* o zucchero vanno bene ). E' una "ricetta" semplicissima e proprio perchè così basilare, necessita di ottimi ingredienti: nocciole e cacao che siano i migliori che trovate in commercio! Consumatela nel giro di una settimana e conservatela in frigo, pronta da spalmare sul pane, mangiare a cucchiaiate o farne ogni uso che vorrete.
Buona settimana!
* se non siete vegani
* se non siete vegani
Crema di nocciole e cacao
[ veg, gluten free]
[ veg, gluten free]
Ingredienti per 200 gr circa
200 gr di nocciole sgusciate
2 cucchiai di cacao amaro in polvere
2 cucchiai di sciroppo di riso ( o malto o sciroppo di agave o miele )
2 cucchiai di latte vegetale
Opzionale: 1 dattero piccolo o mezzo grande ( al naturale), Olio di oliva leggero
Procedimento
Riscaldate il forno a 200°, quindi infornate le nocciole che avrete posizionato su una placca rivestita di carta da forno e fate abbrustolire per 15',20' facendo attenzione che non brucino. Mettete le nocciole a bagno in un po' di acqua per circa 2,3 ore. Io ho saltato il passaggio della tostatura e le ho tenute a bagno una notte. Scolate le nocciole, mettetele in un frullatore, aggiungete il resto degli ingredienti e frullate fino ad ottenere un composto cremoso. Se, come me, avrete difficoltà a lavorarlo, aggiungete poco latte vegetale ( oltre a quello indicato) o un cucchiaio di olio di oliva fino ad ottenere un composto liscio. Invasettate e conservate in frigo.
Variazioni e suggerimenti:
- Per la variante Raw saltate il passaggio della tostatura, utilizzate cacao crudo e succo di agave.
- Per una variante più tradizionale usate zucchero di canna dosandolo secondo i vostri gusti;
- Se non siete vegani, ok al miele e al latte vaccino;
- Per una crema ancora più basic ed ideale anche per piatti salati, non mettete il dolcificante.
- Potete aromatizzarla con vaniglia ( in baccello ), cannella o scorza di arancia.
- Per una crema ancora più basic ed ideale anche per piatti salati, non mettete il dolcificante.
- Potete aromatizzarla con vaniglia ( in baccello ), cannella o scorza di arancia.
Commenti
sono cresciuta a pane e pomodoro, altro che merendine e Nutella...
ma sono una cioccolato e frutta secca - dipendente...
antiossidanti, grassi buoni e minerali come se piovesse.. se li unisco e ne faccio una sana e golosa crema come la tua?!?! mi faccio solo del gran bene, no?
baci cara
Grazie per la tua proposta. Mi ispiri per modificare la mia versione (che tale rimarrà, perché gli amici mi chiedono quella di continuo :D) cercando di limitare i grassi ^_^
Grazie Francesca. Un abbraccio.
gola pura!!!
bacio a presto
Deliziosa!
Il mio amore non ama la crema preconfezionata, così da quando sto con lui, non l'ho più acquistata, ma ametto di non averne sesntito la mancanza! Io sono più un tipo da "fondente forever", quindi capirai...
Ma se si preparasse il "burro di nocciole" e poi vi si aggiungesse del cioccolato fondente fuso... dici che la goduria sarebbe simile? :D
Il fatto è che quel cucchiaino poggiato lì sul bordo fa solo venire voglia di intingerlo e assaggiare! :D
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