Raw Cake alle fragole ( vegan, raw, senza glutine )
Ho autonomamente decretato che questa sarà la settimana dedicata al raw. Solo sul blog, peraltro, dato che il mio stile di vita tutto è tranne che crudista. Come però andavo dicendo non ricordo più dove, questa è una filosofia di vita che mi affascina molto e col tempo cercherò di introdurre nella mia dieta più cibi crudi, pur senza arrivare ad estremismi che non condivido. Più crudo, ok, ma con moderazione.
Comunque, preferenze personali a parte, che vanno decisamente al cotto, dopo le Kale chips ( che io NON ho presentato in versione crudista ma che generalmente vengono fatte con l'essiccatore e, ergo, sono raw ) ecco un'altra specialità dove non servono i fornelli. Anzi, ci tengo a precisare che la seguente torta l'ho scelta più che altro per una questione di praticità: non avevo voglia di accendere il forno nè di lavorare troppo ( cosa che dovrebbe farmi riflettere sul mio ruolo di food blogger ), e l'unica soluzione mi sembrava una torta-semifreddo crudista dove lo sbattimento è zero o poco più.
E chiamiamola Cheese cake, anche se mi porto avanti col lavoro e premetto che non è una cheese cake tradizionale. A parte un esperimento qui sul blog, solo pochi mesi fa ne avevo già provata una che, però, non ho mai postato dato che non aveva riscosso successo.
Beh, a parte che come andavo dicendo a Lucry, a casa mia viene accolto con maggior entusiasmo un tiramisù o un crème caramel rispetto a un dolce vegano, quella volta non mi ero esaltata neppure io: era una torta al limone e la crema era decisamente troppo acida e, tolta la nota asprigna, non sapeva di molto. Però io sono una testona e ho voluto riprovare, complici anche delle fragole appena comprate. Beh, devo dire che questa era tutta un'altra storia :) ed è piaciuta molto anche a mio padre.
Come vi ho già detto, la pasticceria crudista ha vari vantaggi: lasciando stare quelli legati all'aspetto meramente nutrizionale che non mi competono, a parte alcune preparazioni che necessitano di tempo e di attrezzi particolari, le altre sono molto semplici e veloci.
Basta procurarsi ingredienti di qualità e un buon frullatore. Inoltre sono adatte anche a chi non può assumere zucchero, a chi è intollerante al glutine ( quasi sempre ) e a chi non può mangiare uova o latticini. Ricordo, infatti, che molte persone non possono introdurre uova, oppure latte o glutine non per esigenze di "moda" o etiche, ma per seri motivi di salute. I dolci crudisti, a parte poche eccezioni, sono adatte anche a loro.
Tra i contro vi è l'alto livello energetico, cosa che potrebbe spaventare alcuni ( come la sottoscritta ). Vero è che, dato l'elevato grado di dolcezza, è difficile spazzolarsi mezza torta da soli ma, anzi, una fettina mignon sarà più che sufficiente per soddisfare la nostra voglia di dolce e fare il pieno di grassi "buoni".
Alla base della pasticceria crudista c'è la frutta secca ( mandorle, nocciole, anacardi, datteri..) che troviamo sotto forma di base ( per quanto riguarda la cheese cake in questione ) e sotto forma di crema. Insomma, senza girarci troppo intorno: che siano brownies, "cheese cake" o tartellette, partiremo sempre dalla frutta secca per poi aggiungere quella fresca e aromi a piacere. Quindi, per i pignoli, certo che non è una cheese cake tradizionale, ma le assomiglia parecchio.
Comunque, preferenze personali a parte, che vanno decisamente al cotto, dopo le Kale chips ( che io NON ho presentato in versione crudista ma che generalmente vengono fatte con l'essiccatore e, ergo, sono raw ) ecco un'altra specialità dove non servono i fornelli. Anzi, ci tengo a precisare che la seguente torta l'ho scelta più che altro per una questione di praticità: non avevo voglia di accendere il forno nè di lavorare troppo ( cosa che dovrebbe farmi riflettere sul mio ruolo di food blogger ), e l'unica soluzione mi sembrava una torta-semifreddo crudista dove lo sbattimento è zero o poco più.
E chiamiamola Cheese cake, anche se mi porto avanti col lavoro e premetto che non è una cheese cake tradizionale. A parte un esperimento qui sul blog, solo pochi mesi fa ne avevo già provata una che, però, non ho mai postato dato che non aveva riscosso successo.
Beh, a parte che come andavo dicendo a Lucry, a casa mia viene accolto con maggior entusiasmo un tiramisù o un crème caramel rispetto a un dolce vegano, quella volta non mi ero esaltata neppure io: era una torta al limone e la crema era decisamente troppo acida e, tolta la nota asprigna, non sapeva di molto. Però io sono una testona e ho voluto riprovare, complici anche delle fragole appena comprate. Beh, devo dire che questa era tutta un'altra storia :) ed è piaciuta molto anche a mio padre.
Come vi ho già detto, la pasticceria crudista ha vari vantaggi: lasciando stare quelli legati all'aspetto meramente nutrizionale che non mi competono, a parte alcune preparazioni che necessitano di tempo e di attrezzi particolari, le altre sono molto semplici e veloci.
Basta procurarsi ingredienti di qualità e un buon frullatore. Inoltre sono adatte anche a chi non può assumere zucchero, a chi è intollerante al glutine ( quasi sempre ) e a chi non può mangiare uova o latticini. Ricordo, infatti, che molte persone non possono introdurre uova, oppure latte o glutine non per esigenze di "moda" o etiche, ma per seri motivi di salute. I dolci crudisti, a parte poche eccezioni, sono adatte anche a loro.
Tra i contro vi è l'alto livello energetico, cosa che potrebbe spaventare alcuni ( come la sottoscritta ). Vero è che, dato l'elevato grado di dolcezza, è difficile spazzolarsi mezza torta da soli ma, anzi, una fettina mignon sarà più che sufficiente per soddisfare la nostra voglia di dolce e fare il pieno di grassi "buoni".
Alla base della pasticceria crudista c'è la frutta secca ( mandorle, nocciole, anacardi, datteri..) che troviamo sotto forma di base ( per quanto riguarda la cheese cake in questione ) e sotto forma di crema. Insomma, senza girarci troppo intorno: che siano brownies, "cheese cake" o tartellette, partiremo sempre dalla frutta secca per poi aggiungere quella fresca e aromi a piacere. Quindi, per i pignoli, certo che non è una cheese cake tradizionale, ma le assomiglia parecchio.
La ricetta l'ho presa in prestito da Chiara, soprattutto per quanto riguarda la crema, apportando però qualche modifica. Innanzitutto ho ridotto le dosi dato che la mia tortiera è piccolina ( 12 cm circa ) e eravamo solo in quattro. Ribadisco, però, che una fettina piccina è più che sufficiente trattandosi di un dessert molto dolce che, alla lunga, potrebbe risultare stucchevole. Resta inteso che se avete più ospiti, o semplicemente una tortiera più grande, dovete duplicare, triplicare o quadruplicare le dosi a seconda delle vostre esigenze ed il gioco è fatto. Un'altra piccola nota: sebbene sia nell'aspetto molto simile a una cheese cake, la consistenza è quella di un semifreddo poichè per farla solidificare bene andrà in freezer, ergo è perfetta per la bella stagione.
Buon week end ( di piogga, tanto per cambiare )
Buon week end ( di piogga, tanto per cambiare )
Raw Cake alle fragole
[ raw, veg, gluten free, senza zucchero ]
Ingredienti per 4-6 persone ( tortiera a cerniera da 12-13 cm di diametro)
Per la base
50 gr di anacardi già sgusciati
35 gr di datteri Medjiul snocciolati*
un pizzico di sale
Per la crema
125 gr di mandorle
80 gr datteri di Medjul snocciolati*
200 gr di fragole
1 cucchiaino di olio di cocco
Per decorare
Fragole, lamponi e mirtilli
* quelli grandi che si trovano nei negozi di alimentazione naturale o nei supermercati ben forniti. Ovviamente NON sono quelli piccini e ricoperti di glucosio.
Preparazione
Per la base: Frullate in un frullatore gli anacardi con i datteri tagliati e pezzetti e un pizzico di sale, fino ad ottenere un composto appiccicoso e ben amalgamato. Premete il composto sul fondo della tortiera a cerniera ( meglio se ricoperto di carta da forno ) e mettetelo in freezer.
Per la crema: Spellate le mandorle e ammollatele per una notte in acqua fredda. Al mattino scolatele, mettetele nel frullatore con i datteri, le fragole lavate e tagliate a pezzi, l'olio di cocco. Frullate fino ad ottenere un composto liscio, aggiungendo se necessario un po' di acqua. Tirate la base fuori dal freezer, versatevi dentro la crema, quindi riponete di nuovo nel freezer per qualche ora. Una mezz'oretta prima di servirla toglietela delicatamente dallo stampo, decoratela con i frutti di bosco, quindi servite.
Variazioni e suggerimenti:
- BASE: Se non avete gli anacardi, li potete sostituire con mandorle o nocciole.
- I datteri possono essere sostituiti da fichi secchi ( assicuratevi però che non siano infarinati se dovete servirla ai celiaci )
- CREMA: al posto delle mandorle utilizzate anacardi.
- Potete sostituire le fragole con lamponi o mirtilli;
- Per aromatizzare la crema, un pizzico di zenzero andrà benissimo
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Con questa ricetta partecipo, per la prima volta, al Gluten Free Friday
Commenti
Un bacione :-*
Grazie!!!
Anch'io è da tanto che voglio fare una cheesecake così, ma al compagno di mia mamma proprio non piace quella tradizionale (quindi dovrei cambiarle il nome per forza, e in questo caso potrebbe essere davvero una mossa furba!ghgh:D), mia mamma non pare entusiasta per le torte crude e finirei a mangiarla solo io, cosa che un tempo mi avrebbe reso felice mentre adesso, davvero, mi basta una minifettina di qualsivoglia dolce per levarmi la voglia per un bel po' :| Lo stampo è piccolino, quindi, insomma, magari si può provare.. è meravigliosa tutta così rosa *_*
Per l'acidino concordo, io in praticamente tutte le ricette raw metto 1/4 del limone che scrivono, pure nei formaggi, secondo me ci danno dentro in modo sconsiderato >.<
(P.s. Stavo per dirti che io avrei fatto il contrario, cioè messo le mandorle nella base e gli anacardi nella crema perchè sono più morbidi, ma tu hai proprio una bomba di frullatore, sembrerebbe!)
Baci super, Fra :*