Cake con sciroppo al limone [veg]

Scusate la latitanza, ma tra Pasqua ( passata in una fredda ma sempre bellissima Torino con il mio amore e due amici speciali), Pasquetta e avvenimenti vari ( per lo più legati alla mia insana abitudine di farmi pipponi mentali ), ho avuto poco tempo per il blog. Ho anche avuto poca voglia di pensare, fare, applicarmi a qualcosa che non fosse scorrere le foto su Instagram o giocare a Candy Crush. E' un periodo un po' così. Ve ne parlerò a tempo debito,anche se le persone a me più care ( mio papà e Danilo, ovviamente, e poi Leo, Chia e Susy ) sanno già tutto e mi stanno dando tanta forza. Nulla di grave eh! State tranquilli...
In questi giorni ho cucinato una torta di fragole che, però, non ha riscosso un successone e dei biscottini che invece sono piaciuti molto ma, per il resto non ho fatto grandi cose. 
Lecito dunque, attingere a piene mani dall'archivio, con una torta dal sapore fresco e frizzantino, preparata qualche tempo fa. 
Il protagonista è il limone, che sarà anche un agrume ( e agrumi richiamano inverno ), ma a me fa tanto primavera, col suo aroma fresco. Qui il limone appare sotto forma di scorza e di sciroppo, per ammorbidire un po' il risultato finale. Perchè, non so se a casa vostra funziona diversamente, ma da me sono assai pignoli per quanto riguarda le torte: non piacciono troppo asciutte ( quelle che io trovo perfette per l'inzuppo ), ma neanche umidine ( che invece fanno impazzire me ). 
Non piacciono coi semini perchè "disturbano sotto ai denti " ( ergo va in fumo il mio proposito di preparare un Poppy seeds cake ) e neanche al cocco per lo stesso motivo. 
Dell'integrale, non parliamone, chè provoca storcimenti di naso. Insomma: trovare la torta perfetta è sempre impresa difficile, soprattutto quando si tratta di farle senza derivati animali. 
Questa è finita abbastanza in fretta, ergo desumo che sia piaciuta. 
E' una torta da colazione, asciutta e compatta, da the per l'esattezza ( ma non la vedo male neanche nel latte vegetale, magari di riso ), oppure da merenda meglio se farcita con una crema pasticcera senza uova. Specifico "senza uova" solo perchè, essendo il cake vegano, mi sembrerebbe un controsenso inondarla di crema tradizionale, però voi fate come volete ^_^ Al posto dello zucchero ho utilizzato il malto di riso ( che potete sostituire con quello di orzo o con il miele, anche se così non sarà più vegana ), e per legare il composto un "finto uovo" costituito da comunissimi semi di lino. 
Lo sciroppo, quello sì, è a base di succo di limone e di zucchero, ma se non lo volete potete tranquillamente ometterlo. Spero vi piaccia.
Cake con sciroppo al limone 
[ veg ]
Ingredienti per uno stampo da plum cake di medio-piccole dimensioni ( il mio era circa 15x20 cm )

140 gr di farina
1 cucchiaino di lievito in polvere
80 gr di malto di riso ( o di mais o di orzo )
40 ml di olio di semi
per il finto uovo: 1 cucchiaio di semi di lino+ 2 cucchiai di acqua
scorza di limone bio grattugiata
1 bicchiere di latte vegetale ( soia o riso )
+
Per lo sciroppo
succo di 1/2 limone
1 cucchiaio di zucchero

Preparazione
Preparate il finto uovo: tritate i semi di lino e uniteli all'acqua calda. Mescolate e fate risposare. Intanto preriscaldate il forno a 180°. In una ciotola mescolate la farina setacciata con il lievito. In un'altra ciotola mescolate l'olio, il finto uovo, il malto e il latte. Versate gli ingredienti liquidi su quelli solidi, unite la scorza di limone grattugiata, mescolate, quindi versate in una teglia rivestita di carta da forno e infornate a 180° per 35' circa o fino a che uno stecchino inserito nel centro ne uscirà pulito ( ovviamente molto dipende anche dalla dimensione della torta ). Mentre cuoce preparate lo sciroppo facendo sciogliere lo zucchero nel succo di limone su fuoco basso ( eventualmente aggiungete un po' di acqua ), fino a quando il composto si sarà leggermente addensato ( attenzione: deve rimanere chiaro e non diventare un caramello ). Tirate fuori dal forno la torta ancora tiepida, bucherellatela in vari punti con uno stecchino e colatevi sopra lo sciroppo. Decorate con scorzette di limone. 

Commenti

Monsieur Tatin ha detto…
Copiare subito!
Quello sciroppo mi piace proprio.
Però la cambio un po', Fra. Sai che i dolci troppo leggeri non fanno per me.
Le uova ce le metto, ma il burro no: sto pensando ad un cake all'olio evo, limone e rosmarino. Provo?
Baci Leo
Francesca Quaglia ha detto…
Uh sì!!!! Olio, limone, rosmarino e, perchè no, miele anzichè zucchero ( o malto ). Praticamente fai una 4/4 con l'olio e il miele, tanto le conversioni le sai fare meglio di me :) Un bacio, marito!!!!
Vedrai che presto le cose si sistemeranno e darai un calcio a questo problema :-)
Mi piace moltissimo la torta così limonosa <3
Un bacio grande e buona giornata!
Robi ha detto…
Francina com'è che questo periodo sembra essere così mogio?
Io mi rivedo in alcune tue parole e ultimamente batto la fiacca (in tutti i sensi, in tutti i campi)!
Io spero che in ogni caso, qualunque cosa stia succedendo, tu ritrovi quel sorriso che di solito si accompagna ad un'ironia così dolce che un po' mi manca! ;)
E come ti capisco per i "gusti difficili" in casa... anche qui "l'integrale no", "troppo secca no", "troppo umida no" e i "semini no"! O_O
Ma te sei sicura che non siamo imparentate per vie traverse? :D
Io invece mi faccio amare perché assaggio sempre tutto e nella maggior parte dei casi apprezzo questo stile leggero!
Quindi una fetta a me! ^^
Francesca Quaglia ha detto…
eh sì cara...sono proprio un po' mogina...un po' per motivi personali, un po' per il blog che non mi riesce più a dare le soddisfazioni di un tempo. Non so...passerà. Un baciozzo
elenuccia ha detto…
La texture assomiglia un po' alla nostra ciambella, che non è come si potrebbe pensare la classica ciambellona soffice, ma più simile a una frolla lievitata. Il colore ambrato è dato dal malto?
anche in casa mia va un po' come da te, bisogna sempre rimanere sul classico altrimenti storcono il naso, sopratutto mio padre. Se poi vede qualcosa un po' scruretto non lo mangia per partito preso, quindi niente farine strane per lui.
Francesca Quaglia ha detto…
ah, 'sti benedetti genitori ;) Comunque il colore ambrato è dato dal malto, ma anche il miele gioca lo stesso effetto. Un baciozzo