Raw chocolate cake e L'Orto già Salsamentario. Omaggio a Edu
Passano le settimane e, ogni tanto, qualcuno fa capolino tra un blog e l'altro. Dove si era rimasti? Alla sciatica, giusto....Bene, dopo ben tre settimane di sofferenza, direi che siamo tornati alla normalità: qualche anti infiammatorio, uno zainetto al posto della borsa di Mary Poppins, una buona dose di rassicurazioni fornitami dal medico e sono tornata come nuova. Per fortuna, aggiungerei...In tutto questo, e proprio grazie alla mia ritrovata vitalità ( partano le risate in sottofondo), posso darvi una bella notizia. Chi mi segue sul Faccia libro già lo sa, mentre agli altri annuncio che il mio grande amico Eduardo Ferrante, già autore di questo libro bellissimo, nonchè papà di Vivirvegan, ha aperto un ristorante vegano e crudista a Torino: L'orto già Salsamentario.
Che sarei andata a trovarlo era una promessa, ma a causa della mia schiena gigia ho fortemente temuto di non farcela. Beh, ragazzi: meno male che mi sono ripresa, perchè Edu ha fatto le cose in grande. Ora, ovvio che sono un po' di parte, dato che il signore in questione e la sua bellissima dolce metà Rocìo sono due cari amici, ma credetemi se vi dico che è uno dei ristoranti migliori che abbia mai provato. Non dico solo vegetariani/vegani, ma ristoranti tout court. E considerando che di ristoranti vegani non ne ho provati molti, ma di ristoranti abbastanza, beh...L'Orto è davvero in vetta alla classifica.
Che sarei andata a trovarlo era una promessa, ma a causa della mia schiena gigia ho fortemente temuto di non farcela. Beh, ragazzi: meno male che mi sono ripresa, perchè Edu ha fatto le cose in grande. Ora, ovvio che sono un po' di parte, dato che il signore in questione e la sua bellissima dolce metà Rocìo sono due cari amici, ma credetemi se vi dico che è uno dei ristoranti migliori che abbia mai provato. Non dico solo vegetariani/vegani, ma ristoranti tout court. E considerando che di ristoranti vegani non ne ho provati molti, ma di ristoranti abbastanza, beh...L'Orto è davvero in vetta alla classifica.
Bravo Edu, che sei riuscito a portare la cucina vegana e crudista davvero in alto, slegandola dal concetto "vegano=triste".
La cucina di Edu è gioiosa, allegra, buona. I piatti curati, presentati divinamente, passionali. Sì, perchè che Edu ci mette il cuore, si vede e si sente.
La cucina di Edu è gioiosa, allegra, buona. I piatti curati, presentati divinamente, passionali. Sì, perchè che Edu ci mette il cuore, si vede e si sente.
Sabato è stata una serata meravigliosa e, invece di raccontarvi cosa ho assaggiato ( tutto ottimo ) vi invito a provare L'Orto ( tra l'altro è in una zona bellissima, esattamente dietro alla Gran Madre ).
Rimarrete piacevolmente sorpresi dal menù non banale, dall'atmosfera rilassata ed accogliente, e dai sorrisi belli di Edu e Rocio.
Purtroppo, dato che io e la mia cara metà eravamo pieni, non abbiamo potuto provare il dolce e devo dire che mi è rimasto il neo. Edu, vedi tu: o ci ospiti nuovamente, o mi mandi a casa una fettina della raw cake che so essere molto buona.
Rimarrete piacevolmente sorpresi dal menù non banale, dall'atmosfera rilassata ed accogliente, e dai sorrisi belli di Edu e Rocio.
Purtroppo, dato che io e la mia cara metà eravamo pieni, non abbiamo potuto provare il dolce e devo dire che mi è rimasto il neo. Edu, vedi tu: o ci ospiti nuovamente, o mi mandi a casa una fettina della raw cake che so essere molto buona.
Intanto, non certo con la pretesa di eguagliare i piatti di Edu, ma solo col pretesto di giocare un po', vi propongo una cake crudista di qualche settimana fa. Una torta semplicissima e molto sostanziosa ma, e qui sta il bello, davvero buona.
Ora: come dico sempre quando si tratta di dolci vegani o crudisti, non dovete aspettarvi consistenza e sapore di una torta fatta con derivati animali. Il che per me è un vantaggio, mentre per l'onnivoro convinto può essere un motivo di pregiudizio. Il segreto sta nell'avvicinarsi a questo tipo di cucina con la mente aperta, consapevoli che si sta andando ad assaggiare un qualcosa di nuovo e sorprendente: una torta dove non c'è zucchero perchè non serve. La sua dolcezza è naturale e dovuta a datteri e frutta secca. Con questo non voglio demonizzare i cari, vecchi dolci della nonna e, anzi, sapete quanto io sia affezionata alla classica torta di mele o quanto mi piaccia preparare il creme caramel per mio papà...Voglio solo dire che una torta così è diversa, certo, ma non meno buona di una "con".
Quindi, riassumendo, è vegana, senza zuccheri aggiunti, crudista ed adatta anche agli amici celiaci, dato che non contiene glutine. Chi, invece, ha allergie alla frutta a guscio, deve evitarla.
Venendo all'esecuzione, è facilissima ma come tutte le cose semplici dovrò perfezionarla e per farlo mi toccherà assaggiare quella di Edu ;) .
Ma non vi tedio oltre e vi lascio la ricetta, presa da questo libro e modificata leggermente.
Spero vi piaccia....Edu, tu che dici?
P.S. Le dosi sono per quattro persone, nonostante il diametro della tortiera sia piccolo. I dolci crudisti, sebbene "sani", sono molto sostanziosi e vi assicuro che una fetta di questa torta sazia parecchio. A piacere, comunque, potete raddoppiare le dosi ed utilizzare uno stampo più grande
Ora: come dico sempre quando si tratta di dolci vegani o crudisti, non dovete aspettarvi consistenza e sapore di una torta fatta con derivati animali. Il che per me è un vantaggio, mentre per l'onnivoro convinto può essere un motivo di pregiudizio. Il segreto sta nell'avvicinarsi a questo tipo di cucina con la mente aperta, consapevoli che si sta andando ad assaggiare un qualcosa di nuovo e sorprendente: una torta dove non c'è zucchero perchè non serve. La sua dolcezza è naturale e dovuta a datteri e frutta secca. Con questo non voglio demonizzare i cari, vecchi dolci della nonna e, anzi, sapete quanto io sia affezionata alla classica torta di mele o quanto mi piaccia preparare il creme caramel per mio papà...Voglio solo dire che una torta così è diversa, certo, ma non meno buona di una "con".
Quindi, riassumendo, è vegana, senza zuccheri aggiunti, crudista ed adatta anche agli amici celiaci, dato che non contiene glutine. Chi, invece, ha allergie alla frutta a guscio, deve evitarla.
Venendo all'esecuzione, è facilissima ma come tutte le cose semplici dovrò perfezionarla e per farlo mi toccherà assaggiare quella di Edu ;) .
Ma non vi tedio oltre e vi lascio la ricetta, presa da questo libro e modificata leggermente.
Spero vi piaccia....Edu, tu che dici?
P.S. Le dosi sono per quattro persone, nonostante il diametro della tortiera sia piccolo. I dolci crudisti, sebbene "sani", sono molto sostanziosi e vi assicuro che una fetta di questa torta sazia parecchio. A piacere, comunque, potete raddoppiare le dosi ed utilizzare uno stampo più grande
Raw chocolate cake
[ vegana, raw, senza zucchero e gluten free ]
Porzioni: tortiera di 12 cm circa di diametro.
Base:
75 gr di nocciole sgusciate e senza pelle
20 gr di semi di chia ( o di lino )
50 gr di datteri
Crema:
50 gr di nocciole
50 ml di acqua
15 gr di cacao crudo in polvere
1 cucchiaio di sciroppo di riso ( o di agave )
20 gr di datteri
1 cucchiaio di olio di cocco
Decorazione:
Nocciole
Preparazione.
Crema: la sera prima mettete a bagno separatamente le nocciole ed i datteri ( questi ultimi in circa 50 ml di acqua fresca).
Base: In un robot da cucina mettete le nocciole, i semi di chia e iniziate a frullare. Aggiungete i datteri a pezzetti e frullate fino ad ottenere un composto omogeneo. Volendo potete anche frullare i semi di chia ( o di lino ) in un macinino e poi unirli all'impasto di nocciole e datteri. Foderate con carta da forno una tortiera a cerniera di circa 12 c di diametro e premetelo con un cucchiaio per omogeneizzarlo. Mettete la base in freezer e preparate la crema.
Crema: mettete nel frullatore le nocciole scolate, i datteri con la loro acqua ( ovviamente senza nocciolo), la polvere di cacao crudo, lo sciroppo di riso e l'olio di cocco. Se il composto fosse troppo duro, aggiungete ancora un po' di acqua fredda per ammorbidirlo: tenete presente che l'impasto deve essere cremoso ma non liquido!
Assemblaggio
Versate la crema sulla base che avrete tolto dal freezer, e livellatela bene. Rimettete il tutto in freezer per qualche ora ( 3, 4 saranno sufficienti ), quindi servitela dopo averla sformata e decorata a piacere. Per tagliarla agevolmente, toglietela dal freezer un quarto d'ora prima di servirla
Variazioni e suggerimenti:
- Al posto dei semi di Chia, potete utilizzare quelli di lino;
- Lo sciroppo di riso può essere sostituito da quello di agave;
- Per un tocco speziato potete aggiungere un pizzico di cannella o di zenzero;
- Se volete una torta dal sapore di cioccolato più intenso, aggiungete alla crema delle fave di cacao tritate;
- Per una versione molto particolare, aggiungete un pizzico di peperoncino in polvere;
- Potete utilizzare uno stampo rettangolare o quadrato, e servire la torta a quadrotti.
Commenti
Se salgo ti faccio sapere, magari ci troviamo all'Orto!;)
Un bacione Fra, e lasciami una fettina di torta!;*
A presto!
La torta sembra davvero invitante, anche se non riesco ad immaginarmi il sapore
Intanto vado a sbirciare dove si trova il ristorante per il prossimo giro a Torino.
Complimentoni!!
Lydia