Vellutata di porro e patate

Ci eravamo lasciati con un post un po' lagnoso, in cui mostravo la mia non felicità per il raduno degli Alpini ad Asti. Chi mi segue su Snapchat o su Facebbok sa all'incirca cosa è successo, mentre per gli altri, racconto qua. E' passato. Il raduno è finito ed è andato bene. Certo, il casino c'è stato perchè inevitabilmente voler stipare 500.000 persone con altre 80.000 in una cittadina piccina picciò come Asti, porta dei disagi, ma ce la siamo cavati alla grande. 

Siamo usciti vivi da tre giorni di traffico in tilt, di canti e balli, tendopoli ovunque ( anche nei posti più impensati ), cibo, vino e birra. Come al solito gli Alpini hanno dimostrato di essere precisi, di buon cuore ( hanno sistemato un sacco di opere pubbliche che erano state abbandonate ), allegri e caciaroni ma civili. Gli incivili sono stati gli altri, astigiani compresi, che hanno lasciato sporcizia in ogni dove. Ciò detto, e per quanto io abbia patito il caos dell'adunata, devo ammettere che un po' manca l'atmosfera di festa che si respirava per Asti. Vabbè, Penne nere..al prossimo raduno!
E veniamo alla ricetta. 
Toh, una zuppa! Voi sapete quanto io sia amante delle "brodaglie": datemi un piatto di pasta e non batto ciglio, passatemi una vellutata e sarò la persona più felice del mondo. Anzi no: datemi un porridge e un gelato e sarò la persona più felice del mondo. Ma, mentre per porridge e gelato non mi sembra il caso di spendere troppe parole ( il porridge è poco fotogenico, mentre il gelato non lo faccio certo a casa ), sulle zuppe qualcosina lo direi volentieri.
Nulla che nel corso degli anni non abbia già detto, peraltro. E' però sempre carino trovare idee nuove e condividerle con voi, anche perchè in questa pazza primavera che non ha ben deciso se arrivare o no, qualcosa di caldo ci sta bene. E poi questa è buona anche tra un po' di tempo, quando farà ( si spera ) così caldo da non tollerare nulla che superi tot gradi: va benissimo anche tiepida!
E' una semplicissima vellutata di porri e patate, stop. Una vichissoise alla mia maniera, dato che qua seguire una ricetta da cima a fondo non ci piace.
Una cosetta che, sarò sincera, impuzzerà un po' le vostre case ( il porro è sempre il porro ), ma sarà così buona da farvi dimenticare tutto. 
Io l'ho arricchita con dei semini, ma sappiate che sta benissimo anche in versione naked, nuda o semplicemente accompagnata da crostini tostati.
Essendo così semplice e lineare, poi, si sposa benissimo ad essere variata ed arricchita a piacere. Un bacio e buona settimana

Vellutata di porro e patate 
[veg, gluten free]
PORZIONI: 2

Ingredienti
1 porro ( solo la parte bianca )
200 gr di patate
500 ml di brodo vegetale
Olio extra vergine di oliva
Sale q.b.
Latte di mandorla non dolcificato
Semi misti ( lino, sesamo, girasole, zucca..)

Preparazione
Mondate il porro e tagliatelo a rondelle sottili, serbando la parte verde per altre preparazioni. Sbucciate le patate e talgiatele a cubetti.
In un tegame dai bordi alti mettete un cucchiaio di olio, aggiungete i porri e fateli rosolare su fuoco basso, fino a quando diventeranno traslucidi. Aggiungete anche le patate, mescolate, salate leggermente, quindi unite il brodo di verdure ( poco alla volta ). Portate il tutto a cottura su fuoco basso e coperto, fino a quando le patate saranno tenere. Occorreranno circa 20'. Spegnete, togliete la preparazione dal fuoco e frullate con un mixer ad immersione. Rimettete il composto sul fuoco, allungatelo con un po' di latte di mandorla a seconda della consistenza desiderata, quindi spegnete. Decorate con i semi a piacere, quindi servite.

Commenti

elenuccia ha detto…
Mi sarebbe piaciuto vedere il raduno. Gli alpini mi stanno simpatici, così proprio a pelle. Sono molto folcloristici. Anche io sono un'amante delle "brodaglie", ma delle brodaglie a pezzi e non frullate. Che ti devo dire, mi piace sentire i pezzettini sotto i denti altrimenti non mi da tanto gusto
Francesca Quaglia ha detto…
È stato carino, sí...un po' caotico ma tanto allegro! Credo, però, che a loro questa non sarebbe piaciuta 😂Nè a pezzi nè frullata.Un bacio, stella
Anonimo ha detto…
Mammachebbuonaa! E che bella!!!
Con una foto così viene già l'acquolina in bocca ... se ne sente quasi il profumo!
Magari accompagnata con un buon bicchiere di vino in stile Alpino (ma io ne conosco anche uno del tutto astemio!) ... ^___^
Francesca Quaglia ha detto…
Grazie Anonimo:) chiunque Tu sia e w gli Alpini, astemi e non
Ah beh, ricordo quando son passati da noi che il casino è stato galattico, ma erano talmente simpatici e veraci che ce la siamo cavata alla grande :)
Questa vellutata è qualcosa di meraviglioso, oltretutto la foto la esalta a piatto da gourmet: la voglio fare, mi ispira tantissimo specie visto il freddo che continua ad attanagliare la mia città (ma il latte di mandorla senza zucchero mi sa che me lo dovrò fare da me poiché è introvabile).
Un bacio!
Francesca Quaglia ha detto…
Ma che belle cose che mi dici Taty!!!!pensa che non volevo pubblicarla perchè la foto non mi piace affatto, ma se già in due mi dite il contrario..beh..la rivaluto :)))) Un bacio e w gli Alpini ;)
clibi ha detto…
Una delle vellutate più delicate e gustose allo stesso tempo