Barrette al "caramello" con cioccolato fondente ( veg e senza glutine ) - Caramel+chocolate bars ( veg, gluten free )
Non amo le imperfezioni. Nella mia testa c'è la voglia, l'esigenza direi, di essere perfetta: di fare le foto migliori, le ricette più belle e buone, atti giuridici perfetti. Di eccellere in tutto: lavoro o vita che sia. Nella mia testa c'è un estremo bisogno di ordine, quasi maniacale: tutto perfettamente a posto, impilato, non un giornale o una tazza fuori posto. Ecco sì, io vorrei essere proprio così, al limite del patologico. Peccato che la realtà sia molto diversa dai sogni e, a voler essere troppo perfetti, si rischia di cadere nel pressapochismo.
Me ne sono accorta da una trentina di anni a questa parte e anche se nella realtà dei fatti sono una pasticciona, disordinata ( nonostante cerchi di tenere casa come un gioiello ) ed imperfetta, nei miei sogni "proibiti" sono quella che non ne sbaglia una. E invece...
Lo si nota anche da questi dolcetti che, vi assicuro, erano di una bontà stratosferica ma lasciavano molto a desiderare dal punto di vista estetico. Peccato, perchè io già me li immaginavo: dritti, perfettamente ricoperti di cioccolato lucido, senza la minima imperfezione. Come quelli, in poche parole, che si vedono sui blog delle colleghe blasonate.
Dei piccoli Mars o dei Togo insomma, ma molto più sani. Invece le cose sono andate diversamente: non avevo una gratella per dolci su cui far colare il cioccolato, ed il pezzo di carta che avevo tagliato per aiutarmi nella colata era troppo piccolo. La luce per scattare era pessima e, anche se vorrei foto tutte chiare, bianche, accecanti, ancora una volta ho dovuto abbandonarmi ai toni scuri ed al disordine fotografico, stile che non condivido appieno ma di cui oramai faccio un'esigenza. E' andata così.
Ma suppongo che a voi interessi anche e soprattutto sapere se queste barrette vegan, raw ( uhmmmm..il cioccolato fuso è ancora raw??? ) gluten free, senza zuccheri raffinati, etc etc, erano buone. Molto.
Anche se, ancora una volta, non ho azzeccato i gusti della mia metà che, c'è poco da fare, preferisce il salato e, se di dolce si tratta, cose meno virtuose ( tipo Fiesta, per capirci..).
Anche se, ancora una volta, non ho azzeccato i gusti della mia metà che, c'è poco da fare, preferisce il salato e, se di dolce si tratta, cose meno virtuose ( tipo Fiesta, per capirci..).
Ma questo è il mio spazio, giusto? Ed allora chissene: a me sono piaciuti tantissimo ( e sono sicura che tante signorine, qua, apprezzeranno )!
Come già per i cookies del post precedente, mi duole dirvi che anche questi non sono parchi di calorie. Tenete però presente che, come tutti i dolci raw, sono abbastanza "tosti" e a tratti stucchevoli, ergo più di tanto non riuscireste a mangiarne: facendo le dovute proporzioni direi che è uno sfizio che tutti possiamo permetterci, soprattutto se fate come me e preparate delle barrette piccine, giusto per accompagnare il caffè o come dolce dopo cena. Dalla loro parte hanno che sono ricchi di grassi buoni, sono senza glutine e dolcificati con lo sciroppo di agave: tutte qualità che non possono che farceli amare.
Vi lascio la ricetta per una dozzina di piccole barrette ( in realtà io ho usato metà dose, e mi sono venute quelle che vedete in foto ). Unico appunto: se in famiglia c'è qualcuno che non ama il cocco, direi di non offrirgliele. Nelle barrette, infatti, non c'è cocco in scaglie, ma olio di cocco che comunque ha un sapore abbastanza caratteristico e potrebbe farle associare al Bounty, che non a tutti piace ( personalmente lo adoro ). Lo dico per esperienza personale, in quanto Dany, non amante delle scagliette del cocco, mi ha detto più volte che la sua testa continuava ad associare il sapore alle scagliette. L'alternativa è non mettere l'olio di cocco, ma provare solo con mandorle e sciroppo di agave, sperando che il composto regga. Se qualcuno prova, mi faccia sapere!
Come già per i cookies del post precedente, mi duole dirvi che anche questi non sono parchi di calorie. Tenete però presente che, come tutti i dolci raw, sono abbastanza "tosti" e a tratti stucchevoli, ergo più di tanto non riuscireste a mangiarne: facendo le dovute proporzioni direi che è uno sfizio che tutti possiamo permetterci, soprattutto se fate come me e preparate delle barrette piccine, giusto per accompagnare il caffè o come dolce dopo cena. Dalla loro parte hanno che sono ricchi di grassi buoni, sono senza glutine e dolcificati con lo sciroppo di agave: tutte qualità che non possono che farceli amare.
Vi lascio la ricetta per una dozzina di piccole barrette ( in realtà io ho usato metà dose, e mi sono venute quelle che vedete in foto ). Unico appunto: se in famiglia c'è qualcuno che non ama il cocco, direi di non offrirgliele. Nelle barrette, infatti, non c'è cocco in scaglie, ma olio di cocco che comunque ha un sapore abbastanza caratteristico e potrebbe farle associare al Bounty, che non a tutti piace ( personalmente lo adoro ). Lo dico per esperienza personale, in quanto Dany, non amante delle scagliette del cocco, mi ha detto più volte che la sua testa continuava ad associare il sapore alle scagliette. L'alternativa è non mettere l'olio di cocco, ma provare solo con mandorle e sciroppo di agave, sperando che il composto regga. Se qualcuno prova, mi faccia sapere!
Spero vi piacciano. Un bacio
BARRETTE DI MANDORLE AL CARAMELLO E CIOCCOLATO FONDENTE
[ vegan, gluten free ]
PORZIONI: circa 12 barrettine
PORZIONI: circa 12 barrettine
NOTE: anzichè farina di mandorle potete utilizzare mandorle tritate finemente. I datteri che ho usato per questa ricetta sono quelli al naturale: non vanno bene quelli trattati con glucosio.
Ingredienti
Per la base:
Per la base:
100 gr di farina di mandorle
20 gr di olio di cocco
20 ml di sciroppo di agave
un pizzico di sale o di Fleur de sel
Per il "caramello":
3 datteri
Per la copertura:
80-100 gr di cioccolato fondente
sciroppo di agave q.b.
latte di mandorla q.b.
Preparazione
Mettete in una ciotola la farina di mandorle, l'olio di cocco, lo sciroppo di agave e un pizzico di sale, quindi impastate fino a quando il composto rimarrà insieme. Formate una palla e mettetela a riposare in frigo per qualche ora.
Tagliate o frullate i datteri fino ad ottenere un composto omogeneo e mettetelo da parte.
Preparate la copertura facendo sciogliere il cioccolato a bagnomaria con l'agave ( a seconda di quanto lo gradiate dolce ) ed aggiungendo, se serve, un goccio di latte.
Prendete il panetto dal frigo, staccatene dei pezzetti e formate delle barrette della grandezza di un dito, appiattendole in superficie. Disponete, per tutta la lunghezza, sulla superficie di ogni barretta il composto di datteri, quindi mettetele su una gratella per dolci e fatevi colare il cioccolato, avendo cura di ricoprire tutta la superficie. Mettete a raffreddare le barrette in frigo e tiratele fuori solo al momento di servire.
Variazioni e suggerimenti:
- Anzichè lo sciroppo di agave potete utilizzare malto di riso;
- Il cioccolato fondente di copertura può essere sostituito da quello al latte ( vegan se volete che rimanga assolutamente privo di derivati animali );
- Se non avete o non volete usare l'olio di cocco, provate ad ometterlo e ad utilizzare solo farina di mandorle e sciroppo di agave nell'impasto;
- Se amate follemente il cocco, tulizzate la farina di cocco anzichè quella di mandorle.
Commenti
Un bacione!
Lo sai che l'estetica è l'ultima cosa che guardo, come diceva mia nonna l'importante è che siano buoni!!!
Non proprio uguale uguale, ma noterai una certa somiglianza. Quindi, queste barrette non possono che piacermi di brutto!
(e, soprattutto, non comprendo come possa non piacere il cocco T.T ma che cappero mangia quel birbante di Danilo??)