Londra 2107. Nel cuore. Sempre.

Venerdì notte, anzi, sarebbe più corretto dire sabato mattina, sono tornata da Londra. Dopo neppure ventiquattro ore, mentre io cercavo faticosamente di riprendermi dalla stanchezza dovuta ai tanti chilometri macinati ( circa venti al giorno ) la televisione mi annunciava che poco distante da dove poche ore prima ero andata a comprare spezie e a fare foto, c'era stato l'ennesimo attentato. Quando potremo smettere di avere paura? Imagine all the peoples, living all in peace...
Ma non voglio che questo sia un post triste, perchè Londra è forte e non sarà facile piegarla. Cercherò, invece, di raccontarvi qualcosa di una delle mie città del cuore.
Qualcosa di pratico, perchè di post su ciò che c'è da vedere ne ho fatti tanti ( per me era la settima volta...la quarta da quando ho il blog ). Non sarà facile, perchè come sempre mi piacerebbe riuscire a trasmettervi tutte le emozioni che ho vissuto ma spero di riuscire a regalarvi ugualmente un pezzetto della mia Londra.
Arrivo
Io e Danilo siamo già atterrati in tutti gli aeroporti di Londra: Heatrow ( il più grande e comodo ), Gatwick, Luton e Stansted. Questa volta, volando con Ryanair all'andata e Blueair al ritorno, siamo atterrati a Stansted e ripartiti da Luton. Entrambi distano due orette dal centro di Londra: con i bus della National Express ( per noi Easybus ), al costo di poche sterline, si arriva comodamente alla stazione Victoria, da dove poi ci si muove verso l'hotel con la metropolitana, il taxi o cosa preferite. Noi avevamo l'albergo in zona Earl's Court, ed il mezzo più comodo era la metropolitana. Al ritorno stessa cosa: metropolitana fino a Victoria ( Victoria coach station ) e poi  pullmino che ci ha portato a Luton. Prenotate con un certo anticipo e pagherete meno di 10 sterline a testa andata e ritorno. Al momento della prenotazione su internet scegliete anche l'orario a voi più comodo, tenendo presente eventuali ritardi dell'aereo e recupero valigie. Potrete comunque prendere l'autobus fino a 60 minuti dopo l'orario segnato ( ma anche prima, pur se non indicato nelle condizioni di viaggio), sempre che ci sia ancora posto. Quindi, il mio consiglio è quello di tenervi un po' larghi al momento della prenotazione, così da non dover aspettare troppi autobus ( mettete caso che quello successivo sia tutto pieno...eventualità mai verificatasi, ma da calcolare): noi avevamo l'atterraggio previsto alle 11.30 e abbiamo prenotato la corsa per le 12.30. Ovviamente siamo riusciti a salire su quello delle 12 ^_^
Metropolitana
Londra è perfettamente servita dai mezzi pubblici che, però, sono abbastanza cari. Il mio consiglio è di fare l'Oyster card, una tessera che costa 5 £. La dovrete ricaricare ( noi abbiamo inizialmente fatto un carico di 20 sterline e poi una ricarica di altre 20 sterline ) e passare ogni volta che deciderete di prendere un mezzo pubblico ( metro o autobus ). L'importo vi verrà scalato di volta in volta. A fine vacanza, potrete tenere la card che vi servirà per il prossimo viaggio a Londra. Tenete presente che se avete meno di 10 sterline, vi verranno rimborsate, altrimenti no: io e Danilo, infatti,abbiamo sulla nostra Oyster 10,39 £ che terremo per la prossima gitarella a Londra ^_^
Hotel
Premessa: gli hotel di Londra sono cari, cari, cari e non sempre all'altezza delle aspettative, anche come pulizia. Vi consiglio, quindi, di scegliere alberghi facenti parti di catene tipo Holiday Inn, Premier Inn etc etc, generalmente con buon rapporto qualità prezzo e abbastanza puliti. Per la seconda volta abbiamo soggiornato al Premier Inn London Kensington, zona Earl's Court, approfittando di una buona offerta ( 5 notti circa 700 Euro ). La zona è ottima e, senza peccare di presunzione, direi che è una delle migliori: ricca di bar, ristorantini etnici, supermercati e servita splendidamente dalla metropolitana ( Circle line e Piccadilly Line ). L'hotel è abbastanza pulito, con personale gentile e camere spaziose. La colazione, che raramente è inclusa nelle tariffe degli hotel, costa 10,80 £ quella inglese e 7,80 £ quella continentale: non poco, ma ho preferito includerla ( continentale ) per evitare di girare come matti a cercare qualcosa di mio gradimento da mettere sotto ai denti di mattina presto.
Cosa vedere
Tante, troppe cose. Consiglio di prendere una buona guida ( Lonely planet è sempre la migliore ), una cartina ( ottime le Cartoville ), magari scaricare le maps di Google e di suddividere il vostro viaggio per zone. A grandi linee, io l'ho suddivisa così:
a) St. James's park, Buckingam Palace + Soho ( e Chinatown ) Piccadilly, Covent Garden
b) Torre di Londra, Tower Bridge, Borough market, St. Paul's Cathedral ( quella di Mary Poppins )
c) British Library, Candem Town, Regent's Park, Marylebone
d) Notthing Hill e Holland Park ( bellissimo il Kyoto garden ), scendendo verso Hyde Park.  Nel pomeriggio una capatina nel quartiere Angel.
Ogni zona corrisponde, all'incirca, ad un giorno, ma se segnate il tutto su una cartina da portare sempre con voi, sarà più facile capire dove siete e riuscire ad unire altre parti, o tralasciare quelle che non vi interessano.
Immancabili i musei, per la maggior parte gratis: National gallery, British e soprattutto il Museo di storia naturale. Da segnalare anche il Victoria and Albert Museum, il Museo delle Scienze ed il famoso Madame Tessaud's che, prima o poi, dovrò visitare ( prezzo proibitivo, però ).
Noi siamo stati cinque giorni e, ovviamente, abbiamo solo "intravisto" tutto. Per conoscere bene Londra non basterebbero cinque anni, credo, ma cinque, sei giorni sono comunque sufficienti per vedere abbastanza ( anche se, va da sé, bisogna fare delle scelte e la mia è stata quella di trascurare i musei, dedicando loro solo una visita superficiale ).  
Vi lascio qualche foto: se avete domande, non esitate a farle^_^ P.s. il lato "pappa" è sotto alle foto, quindi non fermatevi ;)
Borough market
Canale a Candem Town
Rose a Regent's Park
Kyoto garden a Holland Park




Mangiare
Mangiare, e anche bene, a Londra, è decisamente l'ultimo dei problemi. Potrete trovare di tutto e per tutte le tasche: onnivori, carnivori, vegetariani, vegani, crudisti, gourmet, gastrofighetti che voi siate troverete sicuramente qualcosa con cui sfamarvi a tutte le ore. Il cibo non è economico,  a meno che non vi dirigiate verso fast food, ma guardando attentamente i menù ed evitando i posti troppo turistici, non è neanche così dispendioso come sembra. Molti ristoranti, a pranzo, hanno dei lunch set che vi permetteranno di mangiare a prezzi convenienti. Tenete anche presente che a Londra ci sono tantissimi supermercati ( M&S, Sainsbury, Planet Organic, Whole food market..) che offrono cibo da asporto. Si mangia bene ( e vegano ), persino al Prèt a manger dell'aeroporto! Ma veniamo a noi. Credo che oramai sappiate che quando viaggio,  tralascio la cucina locale ( trovare una cucina locale vegetariana credo sia possibile solo in India che, per il momento, non rientra nei miei piani ) e cerco qualcosa di etnico: fatte poche eccezioni, riesco a mangiare vegano senza costringere Danilo, ancora onnivoro, a fare altrettanto. Devo però dire che negli ultimi viaggi sono riuscita a frequentare molti più ristoranti veg rispetto a quando facessi in passato, e anche Danilo è sempre rimasto molto molto soddisfatto. A Londra sono partita con alcuni must to: andare da The Mae Deli di Ella, al Wild Food Cafè a Neal's Yard e provare Itadaki zen. Purtroppo quest'ultimo è rimasto un sogno da rimandare al prossimo viaggio, ma The Mae Deli e il Wild food cafè li ho provati
The Mae Deli
Vicino a Regent Street è uno dei tre locali aperti da Ella. Chi non la conosce? Vengono proposti piatti presenti anche nei suoi libri. Si mangia su grandi tavoli di legno, in ambiente un po' freddino ma delizioso. Noi siamo andati a pranzo, ma si può anche fare colazione e ( credo ) cena. Ci sono varie formule di menù: abbiamo scelto la Mae bowl che, al prezzo di 9,50 sterline, comprende un assaggio di quattro preparazioni che cambiano giornalmente. Io ho assaggiato l'hummus all'avocado, le patate dolci arrosto, i broccoli al lime e l'insalata di riso nero, mentre Danilo ha preso il burger di quinoa, i falafel, un'insalata di finocchi e menta e l'insalata di riso. C'erano anche muffins, dolci raw, vari smoothies e tante altre cose buone. Possibile anche farsi mettere il tutto in una bella box e portarselo via. Non è economicissimo, ma ci sta dato che, tra l'altro, era tutto ottimo. Ella produce anche delle deliziose energy balls presenti in tutti i supermercati.




Wild food cafè
Presente da una vita, ho deciso di provarlo solo dopo averne sentito parlare da Marta e Mimma. E' un locale carinissimo a Neal's Yard, angolino colorato poco distante da Covent Garden da visitare assolutamente. Se non lo trovate subito non preoccupatevi: dovrete salire un piano di scale! Anche qui ci sono grandi tavoli di legno e si mangia tutti insieme: ci sono "antipasti", piatti principali e dolci. Il menù, vegano e crudista, cambia settimanalmente. I prezzi non sono economici, ma le porzioni sono abbondanti. Sapori forti e bella presentazione. Per me patate dolci con crema di anacardi e per Dany melanzane e indivia belga alla griglia. Erano due antipasti, ergo non siamo usciti sazi, ma la prossima volta proverò una piatto principale che, al di là del costo ( sulle 13 sterline ) ho visto essere davvero abbondante.

The good Earth
Ne avevo sentito parlare da Malin. E' un ristorante cinese "classico" ma, se siete abituati a pensare ai ristoranti cinesi come a locali puzzolenti e con cucina di bassi livelli...beh, ricredetevi! Qui si mangia bene, si è serviti e riveriti e si paga di conseguenza: mettete in conto tutto, anche il fatto di avere dei camerieri che vi mettono il tovagliolo in grembo e che vi tolgono ( e rimettono ) la giacca. Vero è che per un servizio così, l'eleganza del posto ed il cibo perfetto, sono soldi ben spesi. Il menù è diviso in due parti: una per onnivori ( qui lo dico e qui lo nego: sono famosi per l'anatra ) ed uno per vegani. Io e Danilo abbiamo diviso degli involtini di lattuga serviti con un misto di verdure sminuzzate e tagliate a pezzetti piccolissimi: buonissimi! Poi io ho preso una zuppa agropiccante e del riso al vapore, mentre lui i Singapore noodles: 37 sterline in due, senza bere, però. Tutto buono e decisamente più delicato rispetto al cibo dei "nostri" ristoranti cinesi. Nota: il posto è elegante e situato a due passi dai grandi magazzini Harrod's.

Siam Secret ( 5A Hogarth Rd, Earls Court)
Adoro la cucina thai. Per quanto mi piaccia quella cinese, trovo che quella thai sia molto più raffinata. Abbiamo scoperto questo locale per caso, a due passi dal nostro hotel, e siamo tornati per ben tre sere. C'è un piccolo giardino ( dove si può anche mangiare ) e poi si entra. Il locale è semplice, ma il personale molto gentile ed i piatti buoni. Interessanti ed equilibrati gli spring rolls preparati con carta di riso e ripieni di verdure e menta, così come anche le zuppe che ho scelto ed il curry di verdure piccantissimo. Ottimo anche il riso al cocco. Buona scelta di piatti vegetariani e vegani. Prezzi ragionevoli. 

Segnalo anche
Chin Chin Labs in piena Candem Town, per il gelato che viene ghiacciato col nitrato di sodio. Solo quattro gusti disponili, di cui soltanto uno vegano, ma una grande varietà di topping e salsine con cui combinarli. Prezzi elevati, ma la coppetta di gelato alla vaniglia con salsa al caramello salato, valeva tutte le quattro sterline e mezzo spese ( i gelati, location a parte, a Londra sono carissimi ).

Campbell's canal Cafè sempre a Candem Town, ex Inspiral Cafè, per piatti vegani e crudisti, a partire dalla colazione ( tra le altre cose ho visto la classica English breakfast in versione veg ) fino alla cena. Noi abbiamo preso due sushi vegani con zuppa di miso: un po' lento il servizio ma buono tutto.

Comprare
Anche qui bisognerebbe spendere fiumi di parole. A Londra si può acquistare di tutto. Letteralmente. Qualcosa a prezzi più convenienti che in Italia ( il the, ad esempio ), altro no. Dello shopping avevo diffusamente parlato in un post fatto qualche tempo fa che, però, è andato tragicamente perso. Vi riporto, allora, qualcosa che avevo salvato.
Books for cooksin pieno Notting Hill è il regno dei foodblogger (ma non solo). Come chi sa l'inglese avrà capito, si tratta di un negozio dedicato ESCLUSIVAMENTE ai libri di cucina. Il negozio è piccolino, ha un bar annesso e so che vengono organizzati anche corsi di cucina. Tra l'altro un reparto è dedicato ai libri rari.
Spice shop: ancora a Nottingh Hill, un negozietto minuscolo traboccante spezie da tutto il mondo e di ogni tipo. Ogni tipo di curry, garam masala, pepi, sali aromatizzati, nostrani origano e salvia, peperoncini a qualunque gradi di piccantezza e via dicendo. Personale simpatico e giovane.
Waterstones: qui, appassionati di libri, potreste morire. Quattro, cinque anzi, non ricordo neanche quanti , piani straripanti di libri. Da cardiopalma il reparto cucina, decisamente superiore a Barnes&Noble di New York. Anche qualche ottima occasione.TOP
Bladerubbers : amate timbri, timbrini, inchiostri e cosine del genere? questo è il vostro regno. Troverete ogni sorta di timbrini, più o meno grandi, e inchiostri per ogni esigenza. Prezzi altucci ma personale molto gentile.
Harrod's non ha bisogno di presentazioni. Un po' scontato, ma la Food hall merita sempre la visita.
Poi, ovviamente, ci sono le grandi catene: Mark&Spencer, Topshop, Zara, Benetton, Primark. Insomma: non rimarrete nè senza vestiti, nè senza accessori o libri, tranquilli!

Di cose da dire ce ne sarebbero ancora milioni e milioni: parlerei dei parchi stupendi, dell'inquietante Torre di Londra, del contrasto tra l'antico ed il moderno. Parlerei delle persone eleganti che frequentano Brompton road e dei ragazzi alternativi che girano per Candem Town. Parlerei degli scoiattoli, delle macchine e della case stupende, dei musei. Parlerei del cielo spesso grigio e degli angolini da fotografare. Starei ore a parlare di tutto. Londra ti stupisce sempre e ogni volta ti mette una grande voglia di tornarci. Spero di esservi stata utile e vi ricordo che se scorrete la sezione "Viaggi", troverete gli altri post sulla City <3







Commenti

ilditoelaluna ha detto…
Paciocchina ben tornata e posso dirti che hai fatto delle foto bellissime!
io non ne capisco una mazzancolla, ma per quanto possa valere sono davvero intense, belle, profonde...
Grazie.. anche per le dritte! ;)
Baci baci baci
Manu
Anonimo ha detto…
Ciao,se ti piace la cucina etnica e la cucina vegetariana/vegana ho l'obbligo di suggerirti il Jai Khrisna,a Stroud Green (fermata Metro Finsbury Park).Prezzi ragionevolissimi e ottimi piatti,in particolare la masala dosa.
xxx, Edith Pilaff
Francesca Quaglia ha detto…
Manu: <3
Edith: segno!!!!!! Grazie ^_^
Unknown ha detto…
Ciao Francy, belle foto come sempre, tenere le tue osservazioni e quel tono un po' dimesso e personalissimo che mi piace tanto!
Ho letto un po' a volo d'uccello il tuo reportage sui ristoranti (lo riprenderò con più calma) e, da frequentatrice abituale di Londra, ho notato l'assenza di Wagamama, la catena di ristoranti che propongono una cucina giapponese più casalinga che va oltre il solito sushi/sashimi, con interessanti soluzioni veg!
Un abbraccio
Patrizia
Francesca Quaglia ha detto…
grazie Patrizia..non sai quanto mi fa piacere leggere i tuoi apprezzamenti e consigli!!!!! Il Wagamama lo conosco, in quanto sono andata durante le mie visite precedenti, ma questa volta ho preferito dirigermi su qualcosa di più "di nicchia" . Comunque, la prossima volta, tornerò :)