Parigi edizione 2017. Ti voglio bene, Mavie.
Parigi. Che dire di Parigi che non si sia già detto? Per me era la quinta volta, ma la amo così tanto che prenoterei per tornare prestissimo. Anche domani, se fosse possibile. Tra l'altro a Parigi vive un gioiello preziosissimo, una persona alla quale mi sono affezionata in modo speciale. Perchè lei è speciale. Mavie. La conoscete, Mavie? Non ha un blog, ma una casetta su Instagram. Una casetta dove mi piace andare per sfuggire dalla ansie quotidiane. E riabbracciarla dal vivo è stato bellissimo perchè poche persone sanno dispensare magia ed amore come Mavie. Le voglio un gran bene e per me è preziosa come poche persone al mondo.
Torniamo a Parigi. Sul blog non credo di averne mai parlato o, per lo meno, non con un taglio pratico come gli ultimi post di viaggi ( Londra, New York, Lisbona e Barcellona ). Quindi, al di là delle foto, che è sempre un piacere condividere con Voi, voglio darvi qualche informazione utile per chi torna o ritorna nella Villè Lumière. Spero di esservi utile e se avete domande non esitate a farle!
Arrivare
Torniamo a Parigi. Sul blog non credo di averne mai parlato o, per lo meno, non con un taglio pratico come gli ultimi post di viaggi ( Londra, New York, Lisbona e Barcellona ). Quindi, al di là delle foto, che è sempre un piacere condividere con Voi, voglio darvi qualche informazione utile per chi torna o ritorna nella Villè Lumière. Spero di esservi utile e se avete domande non esitate a farle!
Arrivare
Parigi si può raggiungere in treno o in aereo. Nei miei viaggi ho provato entrambe le soluzioni: sia la partenza da Torino Porta Susa con arrivo alla Gare du Nord, sia da Caselle con atterraggio all'aeroporto Charles de Gaulle. Sull'opzione treno non posso esservi di aiuto, dato che ho la memoria labile e non ricordo nulla. Quanto all'aereo, questa volta abbiamo volato con Air France e ci siamo trovati molto bene: atterrati al Terminal 2 G abbiamo preso la navetta gratuita che ci ha portato al Terminal 2 F e da lì al Terminal 2 E . Raggiunto il Terminal 2 E siamo saliti sul RoissyBus ( costo 12 Euro a persona ) che ci ha portato in centro a Parigi, e precisamente all'Opera. Il nostro hotel era abbastanza vicino, quindi non abbiamo dovuto prendere né metro, né taxi. Altra opzione è prendere il treno Rer e poi la metro a seconda di dove dovete andare. Per noi era comoda la prima soluzione dato che, come dicevo, avevamo l'hotel non distante da Opera. Al ritorno, abbiamo fatto lo stesso percorso inverso. I biglietti per il RoissyBus si possono acquistare in aeroporto, in metro o a bordo.
Muoversi
Parigi è grande. La metro è indispensabile ( come in ogni città che ho visitato, fatta eccezione per Barcellona ), quindi vi consiglio l'abbonamento che potrete acquistare in ogni fermata della metropolitana e che ha un costo variabile a seconda dei giorni di permanenza e delle zone che vi interessano. Noi abbiamo fatto l'abbonamento per 5 giorni che è costato circa 38 Euro a persona: caro, lo so. Ci sono anche altre possibilità: carnet da 10 corse, biglietti singoli...ma l'abbonamento è illimitato, ergo potete anche salire sulla metro cento volte nella giornata ed è comodo. Le stazioni della metro sono enormi, quindi preparatevi a camminare tanto, già solo per raggiungere il vostro treno!
Dormire
Come sempre noi abbiamo usufruito di Booking, ed abbiamo trovato un hotel carinissimo praticamente dietro alla Madeleine. L'hotel si chiama Triangle d'or, ed è particolarissimo, perchè ogni piano è dedicato ad un musicista e tutte le camere sono arredate in maniera speciale con strumenti musicali. Il personale è gentile ed il prezzo agevole: per 5 notti abbiamo speso 597 Euro comprese le tasse di soggiorno e la colazione. La posizione è comoda e la stazione della metro a due passi. Altre opzioni sono gli appartamenti o gli ostelli:basta informarsi bene e trovare un psticino dove riposare non sarà difficile.
Mangiare
Ve lo devo dire: Parigi non è particolarmente Vegan friendly. Certo, i ristoranti vegani ci sono, e sono anche molto belli, ma nei supermercati e nei ristoranti "normali" non ci sono praticamente opzioni veg. Mentre a Londra, o a Barcellona, trovare pappa anche per me nei ristoranti o nei supermarket era stato facilissimo, senza costringere Danilo a seguirmi in locali appositi, qui è stato difficoltoso, soprattutto nella bella zona di Rue Saint Anne ( dove sono concentrati i ristoranti giapponesi ) ove i vegetariani non sono presi praticamente in considerazione. Non parliamo della cucina locale, che decisamente non strizza l'occhio ai vegetariani/ vegani. Ma anche i supermercati, grande risorsa per quando si ha voglia di comprare qualcosa di easy da mangiare in un giardino, o nel parco, non hanno praticamente nessuna opzione veg. Ci sono tanti negozi biologici ( Naturalia, o Bio c'bon ) questo è vero, ma nell'ottica di conciliare esigenze diverse, beh...dovrete faticare un po'. Il discorso cambia se, come la mia cara amica Fabiola, che so essere prossima andare a Parigi, viaggiate soli o siete tutti vegani: troverete senza dubbio molto pane per i vostri denti. Noi, dopo un inizio un po' in sordina, dal mio punto di vista, ci siamo poi ripresi sul finale^_^, provando alcuni localini veg davvero interessanti.
Ne avevo sentito parlare da Marta, e Mavie quasi leggendomi nel pensiero, mi ci ha portato per la merenda. Il locale mi è piaciuto così tanto che ho fatto carte false con Danilo pur di tornarci a pranzo. Bellissima la location, nel Marais, e l'arredamento: piante, tavoli di legno, grandi lavagne su cui sono scritte le bevande e le bowl. Potrete fare colazione ( con porridge, granola, bowl varie ), prendere qualcosa di caldo ( per me una cioccolata calda deliziosa che, dato il freddo, ha fatto al caso mio) o fermarvi a pranzare. C'è la bowl del giorno, che nel mio caso è stato un dhal di lenticchie e melanzane al curry, oppure insalate ricchissime, tranci di focaccia senza glutine e dolci raw. L'acqua, aromatizzata al limone e contenuta in grandi caraffe, è gratis. Io, come vedete nella foto sotto, ho preso il dhal, mentre Danilo la focaccia. Il prezzo di una bowl si aggira sui 12 Euro. Potrete anche comprare granola, chips di kale e barrette energetiche, tutte preparate da loro. Approvato.
Neo Bento
Lo avevo già provato nel 2015, ed è uno dei posti del cuore di Mavie. Potevo non tornarci? no. Peccato solo che il giorno della mia visita fosse l'ultimo prima della pausa estiva e che, quind, abbia potuto usufruire di questo localino delizioso una sola volta. Il concetto è carinissimo: scegli la formula ( Bento mini, Bento classico o Bento maxi ), quindi scegli i piatti del giorno per comporlo in maniera equilibrata. Il Bento classico comprende una fonte di carboidrati a scelta tra tre, tre contorni a scelta tra una rosa di cinque o sei, una proteina ( anche qui ci sono tre scelte ) ed un dessert. Il Bento mini, che costa 9 Euro contro i 12 di quello classico, comprende tre piatti a scelta. Non è un locale vegetariano, anche se la parte vegetariana/vegana costituisce il 90% delle preparazioni. Bevande ( acqua e due tipi di tisane ) e pane a volontà, locale carinissimo, proprietario squisito.
Hank Vegan Burger
Chi mi conosce ( Lucry, ad esempio ) sa che non sono decisamente tipa da burger. Io ho bisogno di mangiare dal piatto, possibilmente cibi che mi riempiano e mi soddisfino. Un burger gustato in due morsi decisamente non fa per me. Eppure quando la fame si fa sentire ed fa troppo freddo per andare a mangiare nei parchi, ecco che Hank burger soccorre. Consigliato da Lucry, appunto, è un "fast food" vegano, anche se non è neppure lontamente la versione vegana del Mc Donald. Qui l'ambiente è carino, rilassato, piccino. I burger preparati sul momento, e di diverse tipologie. La base è comune: il panino, il burger veg, l'inslatina. Poi voi scegliete il burger che preferite: c'è quello con la salsa affumicata ( che ha preso Danilo ), quello con le cipolle e quello con olive e pomodoro. Tre contorni disponibili ( io ho preso il gazpacho ed il coleslaw ) tra cui le patatine che abbiamo diviso: buonissime!!!! Un burger costa 8,50 Euro ed ogni contorno 3 Euro. Il menù da 13 Euro comprende un burger, un contorno, una bibita o un dessert. Salse veg libere e da utilizzare direttamente sul vassoio! Segnalo che poco distante c'è Hank vegan Pizza.
Vegebowl
Oh, ho adorato questo locale. Immaginatevi la tipica cucina orientale, quindi pollo in agrodolce, marmitta mongola di manzo, zuppa con gamberi.....ma in chiave veg! Ecco, penso che tutti questi che si avvicinano a questo locale sappiano cosa stanno per mangiare, ma se qualche onnivoro venisse portato lì ad occhi chiusi, beh, l'effetto sorpresa sarebbe grande. Il menù è vario: io ho scelto la formula da 15,90 Euro che comprendeva un'entrata a scelta ( insalata vietnamita/zuppa di latte di cocco/involtini primavera. Per me insalata, per Dany involtini ), un piatto principale ( per me Tofu agrodolce e per Danilo "pollo allo zenzero", che in realtà era un misto di tofu e seitan ), un contorno ( per me riso al vapore e per D. noodles saltati ) ed un dessert. Locale moderno, pulito ma proprietari un po' scostanti. Alternativo.
+
I locali di Rue Saint Anne ( praticamente si equivalgono l'un l'altro ) per la cucina giapponese che, come sapete, non è solo sushi. Qui, vi avviso, la scelta per i vegetariani è limitatissima ( scegliete quelli dove fanno sushi e prendete i classicissimi kappa maki, insalata di alghe e zuppa di miso ) a meno che non possediate una padronanza della lingua tale da riuscire a spiegarvi e farvi fare variazioni sui piatti che, comunque, hanno sempre una base di verdure.
Piccolissimo locale a due passi da Notre Dàme e dall'omonima libreria, è gestito da giovani ( ed avvenenti ) ragazzi. Potete mangiare insalate o panini biologici e vegani, oppure gustare cookies strepitosi, cheesecake e ottime bevande. Abbastanza caro, ma ne vale la pena. Noi abbiamo preso un cookie al cioccolato e burro di arachidi, un the ed un caffè per 11 Euro. Non poco, lo so, ma il locale è così carino che mi sento proprio di consigliarvelo.
Comprare
Ovviamente potrete comprare di tutto: dai vestiti costosissimi a quelli più particolari, dischi e libri di seconda mano, cibo e quanto vorrete. Il posto che ho adorato è stata la Mon Epicerie dove acquistare prodotti vegani, spezie e persino libri ( nonchè dei buonissimi pop corn al wasabi ). Da non dimenticare le varie librerie, tra le quali la Librairie Gourmande in Rue Montmatre. Lì accanto ci sono tanti negozi di articoli per la casa e per la cucina, come Mora o Sìmon. Favoloso anche il Palais del Thès: riuscirete, tra mille, a trovare il vostro the del cuore? Ovviamente la Grande Epicerie anche solo da visitare ( è carissima ). Potrei continuare per ore.
Cose da vedereComprare
Ovviamente potrete comprare di tutto: dai vestiti costosissimi a quelli più particolari, dischi e libri di seconda mano, cibo e quanto vorrete. Il posto che ho adorato è stata la Mon Epicerie dove acquistare prodotti vegani, spezie e persino libri ( nonchè dei buonissimi pop corn al wasabi ). Da non dimenticare le varie librerie, tra le quali la Librairie Gourmande in Rue Montmatre. Lì accanto ci sono tanti negozi di articoli per la casa e per la cucina, come Mora o Sìmon. Favoloso anche il Palais del Thès: riuscirete, tra mille, a trovare il vostro the del cuore? Ovviamente la Grande Epicerie anche solo da visitare ( è carissima ). Potrei continuare per ore.
Da dove incominciare? Tour Eiffel a parte, che comunque resta sempre emozionante da vedere, soprattutto di sera, e Champs Elysees ( che questa volta non abbiamo visitato ), il mio cuore va soprattutto al Maraìs e a Montmatre. Il Marais, soprattuto, e quanto ruota intorno a Places des Vosges.
L'ho adorato fino al punto di tornarci quasi tutti i giorni. E' un quartiere decisamente tranquillo, pieno di localini e negozi fantastici: i ristoranti che ho recensito sopra, boulangerie, negozi biologici o di abiti alternativi.... Lontani dalle grandi firme della zona "centrale", ma sicuramente più interessanti. Perdetevi tra i portoni colorati ( <3 Mavie ), cercate i giardini, immaginate storie, e poi rifocillatevi in uno dei localini che ho recensito sopra.
Cercate gli adesivi surreali e bellissimi con cui Fred Le Chevalier, amico di Mavie ed artista geniale, ha disseminato la città..ma non solo.
Montmatre ed il sacro Cuore sono turistici, ma anche terribilmente suggestivi, e la vista di cui si gode da lassù è speciale.
Altra zona che adoro è Rue Mouffettard, in cui si arriva dopo aver visitato il quartiere latino ( dove è divertente andare a cena, almeno una volta nella vita ) e la Sorbonne, e Place de la Contrescape.
Faceva un po' freddo, durante la nostra visita, quindi non abbiamo potuto andare a mangiare nel vicino Jardin des Plantes, ma se trovate una giornata bella e calda, sappiate che potete acquistare qualcosa nei localini e nei supermercati di Rue Mouffettard e andare a mangiucchiarlo lì.
Non abbiamo visitato musei, ma i cimiteri sì...tutti. Bello quello di Montmatre, dove è ospitata la salma di Stendhal
ma ancora più bello quello di Père Lachaise, poco distante da Place de la Bastille. Qui troverete la tomba di Jim Morrison e quella di Oscar Wild. Un po' turistico, ma da vedere. Mi è piaciuto meno quello di Montparnasse, decisamente più "normale".
ma ancora più bello quello di Père Lachaise, poco distante da Place de la Bastille. Qui troverete la tomba di Jim Morrison e quella di Oscar Wild. Un po' turistico, ma da vedere. Mi è piaciuto meno quello di Montparnasse, decisamente più "normale".
Ho adorato poi il Jardin de Luxembourg, colorato ed affascinante.
E poi Notre Dame..come non rimanere affascinati? Sembra di vederlo, Quasimodo, distruggersi d'amore per la bella Esmeralda.
E Place de la Concorde, elegante ed ordinata. Bella, sempre. Anche se come vi dicevo prima, sono altre le mie zone del cuore.
Vi lascio ancora qualche foto. Spero di esservi stata utile. Un bacio e grazie per esserci sempreBowl e focaccia al Wild and the moon |
E poi la foto a me più cara. Ti voglio bene, Mavie
Commenti
Manu.
Bellissimo vedere Parigi attraverso i tuoi occhi, già si respira aria di settembre in queste foto... Ho un ricordo stupendo di Parigi a settembre. Le voci dei bambini nei cortili delle scuole e l'odore delle brioche davanti ai forni..
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