"Formaggio" alla paprika ( vegano e senza glutine ) - Spicy vegan cheese ( veg and gluten free )
E' davvero strano, per chi mi conosce, vedere su questo blog un "formaggio", seppure vegano. Non ho mai fatto mistero, infatti, di aver sempre detestato il formaggio, fin da piccola e onnivora. Pur non essendomi stata riscontrata alcuna intolleranza o allergia ai latticini, quando da bambina mi davano il classico formaggino, o anche della semplice mozzarella sulla pizza o il grana, io vomitavo. E così si è formata una vera e propria intolleranza, anche visiva ed olfattiva, al formaggio. Non ai latticini, badate, perchè mangio yogurt o ricotta che, però, non è formaggio tout court, in quanto fatto dal siero e non dal caglio. Mi viene, a questo punto, il dubbio di essere intollerante al caglio ma, dato che anche solo la vista di un formaggio mi fa ribrezzo, e non ho mai sentito la necessità di avvicinarmici, beh, non ho approfondito la cosa. Si vive lo stesso.
Capirete che vedere la foto di una formaggetta che, effettivamente, ricorda abbastanza quella fatta con il latte vaccino, suona strano. Piccolo inciso, polemico come al solito ( altrimenti non sarei io ;) ): non appartengo a quella schiera di vegetariani/vegani che devono ricorrere ai sostituti di carne/pesce/formaggio per essere contenti. Non sentivo l'esigenza di mangiare la fettina quando ero onnivora e, motivazioni etiche a parte, non vedevo l'ora di liberarmene..perchè adesso dovrei trovare dei sostituti? Idem per il pesce che, tuttavia mi piaceva molto ed ho faticato di più ad abbandonare. Ho però abbracciato una scelta e va bene così.
Non appartengo neppure alla schiera di virtuosi che autoproducono tutto in casa: dal pane, ai cereali per la colazione, fino al latte vegetale e oltre. Ammetto di amare le gallette di riso confezionate, di mangiare yogurt di soia di nota marca, di bere latte vegetale in cartone e di non disdegnare, una tantum, burger veg pronti ( ovviamente guardando molto attentamente l'etichetta ). Tuttavia, pur non disdegnando i prodotti confezionati, con le precisazioni fatte sopra, ho preso una sola volta "affettati" veg (non li amavo neppure da onnivora ) e mai i simil formaggi, fatta eccezione per il tofu che, però, neppure classificherei nei "formaggi". Questo per una mia scelta personale, ma penso che una tantum, se piacciono, lo strappo si possa fare. Venendo ai latticini, che so essere una delle cose più difficili da abbandonare quando si abbraccia una scelta vegana, se cercate qualcosa che davvero ricordi quello vaccino, in commercio ci sono delle cosine interessanti che filano e fondono davvero. Questo che vi propongo io, invece, è più per chi ama la consistenza della ricotta, del Philadelphia e non vuole assolutamente qualcosa di davvero formaggioso. Sarà per questo che, dopo i tentennamenti iniziali, mi sono convinta e l'ho provato.
La verità è che volevo proporvi qualcosa di particolare..anzi, volevo mangiare qualcosa di particolare e la ricetta di Martino Beria, su questo bellissimo libro, mi aveva incuriosito. Non posso dire "stuzzicato", perchè sinceramente ho sbavato su varie preparazioni del libro ( davvero bello e ben fatto *) ma non su questa. Eppure c'era qualcosa che mi diceva che dovevo provarla: d'altronde non si tratta di formaggio, non c'è il caglio, è completamente vegetale....insomma, mi sono detta che per completare le mie bowls della cena poteva andare bene. E ho avuto ragione: superato l'impasse iniziale, anche l'odore formaggioso ( evidentemente dovuto al lievito alimentare ) è scomparso. E mi è piaciuto molto. Certo, il titolo della ricetta originale "Formaggio fondente" fuorvia parecchio, perchè non so se ho sbagliato qualcosa io, ma questo, per fortuna, proprio non fonde. Rimane come una specie di crema, di dip bello corposo, perfetto da mangiare spalmato sul pane, per condire insalate o cereali, o per accompagnare le verdure. Quindi, se siete amanti dei formaggi e cercate qualcosa che li riproduca in tutto e per tutto, NO, questa ricetta non fa per voi, a meno che non vi "accontentiate" del risultato visivo. Dirigetevi, piuttosto, sui formaggi vegetali di cui parlavo sopra. Se, al contrario, siete solo curiosi e vi piace l'idea di accompagnare i vostri piattini con qualcosa di diverso dal solito, o di spalmare un toast con una cremina sfiziosa, allora provate senza indugi, perchè va benissimo anche per accompagnare delle semplici verdure in pinzimonio. Vi lascio la ricetta, con le dosi perfette per una formella tipo ricotta da 250 gr circa ( ho utilizzato il contenitore dei fiocchi di tofu che trovate in commercio ), e cioè metà della dose rispetto a quella di Martino: potete tranquillamente raddoppiarle o triplicarle. Quanto a me, non criticatemi per il fatto che faccio sempre dosi piccine;) Sono sola e sprecare il cibo non mi piace, quindi preferisco dimezzare le dosi ed essere sicura di non dover mangiare per dieci giorni la stessa cosa. Rispetto alla ricetta originale, a parte dimezzare le dosi, ho solo aggiunto un po' di paprika affumicata, così da dare a questo "formaggio" un quid particolare. Un bacio e buona settimana!
* Piccolo aggiornamento: Recensione libro "Le proteine vegetali" di Martino Beria. Scommetto che vi interessa sapere qualcosa in più di questo libro, e spero di accontentarvi. Edito da Gribaudo, è un libercolo davvero ben fatto. Dopo una bella introduzione sulle proteine vegetali, l'autore ci riporta anche le foto dei vari alimenti, suddivisi per "semi", "vegetali", "frutta secca", "legumi", "cereali" con l'indicazione delle relative proteine per 100 gr di prodotto. Seguono le ricette. Il primo capitolo, quello dal quale ho tratto la ricetta del formaggio, è dedicato alle basi: come fare il tofu, il seitan, il muscolo di grano, il tempeh ( in tante varianti ) e vari formaggi. Si passa poi alle ricette vere e proprie: primi ( tante bowls, zuppe, pasta più o meno tradizionale, barattoli da asporto ), secondi e piatti unici a base di tofu, seitan, tempeh e bocconcini di soia. Ci sono dei burger che fanno letteralmente sbavare. Finiamo con gli snacks e tante preparazioni raw, a base di frutta secca che, si sa, è particolarmente proteica. Le foto sono belle: non particolarmente ricercate perchè qui, davvero, al centro del libro c'è la ricetta. Sono comunque gradevoli. Carta opaca. Prezzo più che ragionevole.
"FORMAGGIO" ALLA PAPRIKA* Piccolo aggiornamento: Recensione libro "Le proteine vegetali" di Martino Beria. Scommetto che vi interessa sapere qualcosa in più di questo libro, e spero di accontentarvi. Edito da Gribaudo, è un libercolo davvero ben fatto. Dopo una bella introduzione sulle proteine vegetali, l'autore ci riporta anche le foto dei vari alimenti, suddivisi per "semi", "vegetali", "frutta secca", "legumi", "cereali" con l'indicazione delle relative proteine per 100 gr di prodotto. Seguono le ricette. Il primo capitolo, quello dal quale ho tratto la ricetta del formaggio, è dedicato alle basi: come fare il tofu, il seitan, il muscolo di grano, il tempeh ( in tante varianti ) e vari formaggi. Si passa poi alle ricette vere e proprie: primi ( tante bowls, zuppe, pasta più o meno tradizionale, barattoli da asporto ), secondi e piatti unici a base di tofu, seitan, tempeh e bocconcini di soia. Ci sono dei burger che fanno letteralmente sbavare. Finiamo con gli snacks e tante preparazioni raw, a base di frutta secca che, si sa, è particolarmente proteica. Le foto sono belle: non particolarmente ricercate perchè qui, davvero, al centro del libro c'è la ricetta. Sono comunque gradevoli. Carta opaca. Prezzo più che ragionevole.
[Veg, gluten free]
PORZIONI: 300 gr
NOTE: per completarlo ho utilizzato della paprika dolce affumicata. Volendo potete usare quella forte, oppure ometterla o sostituirla con semi misti ( lino, sesamo, girasole...) o erbe secche a piacere ( timo, alloro, aneto..). Per un risultato ancora più saporito, potete unire le spezie o le erbe scelte direttamente nel composto, prima di travasarlo nella formella.
Ingredienti
250 ml di latte di soia o di mandorla non dolcificato
12 gr di olio di cocco
12 gr di olio di riso
30 gr di farina di riso
5 gr di lievito alimentare in scaglie
3 gr di sale rosa
paprika dolce affumicata
Preparazione
In una casseruola unite la farina di riso e l'olio di riso. Accendete il fuoco e, mescolando, fate leggermente tostare. Aggiungete, poco alla volta, a filo il latte, quindi mescolate bene per evitare la formazione di grumi ( eventualmente aiutatevi con una frustina ). Portate a bollore su fuoco basso. Unite l'olio di cocco, il sale ed il lievito alimentare. Quando raggiungerà il bollore fate cuocere lentamente per circa 10', mescolando sempre per evitare la formazione di grumi. Spegnete e fate raffreddare. Nel frattempo prendete una ciotola, o una formella per ricotta, e cospargete il fondo con la paprika. Quando il composto sarà quasi a temperatura ambiente, versatelo nella formella e mettetelo in frigo per almeno 2 o 3 ore. Copritelo e consumatelo nel giro di qualche giorno.
Commenti
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