Cookies al cioccolato e olio di oliva di Rossella e Gabila ( veg, senza zucchero )
Nonostante le sventure che mi hanno accompagnato fin dalla nascita ( cose che non ho mai affrontato apertamente, ma di cui non ho mai fatto mistero, qui sul blog ) devo ammettere che dal punto di vista delle amicizie sono stata fortunata. Da ragazzina non ho mai socializzato molto ed ero così timida da passare spesso per antipatica. Poi, prima con l'Università e poi con il lavoro, sono leggermente uscita dal mio guscio ed ho stretto alcune amicizie. Ammetto, però, che quelle più belle e destinate a durare provengono dal blog. Eh sì: sembra una banalità, ma è così. Grazie al blog ho conosciuto, prima virtualmente e poi di persona, tanti amici fantastici: Leo e Chia sono stati i primi. Ci siamo conosciuti su queste pagine e poi incontrati. Chia mi è stata vicinissima in quello che è stato il momento più tragico della mia vita ( la morte di mia zia ), praticamente prelevandomi da Asti e portandomi da lei a Seregno. Poi c'è stato Edu, quando ancora faceva il tecnico, e del successo de L'Orto neppure immaginava. Da non molto è entrata nella mia vita la stupenda Simo, che non ho ancora incontrato de visu ma con la quale mi sento quasi tutti i giorni. Da ultimo, ma solo in ordine di tempo, Yari ( e conseguentemente Cri ): ve ne ne ho parlato qui ma mi ripeto. Yari è stato uno dei primi blogger che ho seguito quando non ero ancora vegetariana, ma solo il 16 settembre di quest'anno siamo riusciti ad incontrarci. Adesso, a Yari, Cri ed Edu sono legata a filo doppio e li considero i miei più cari amici. Ci vediamo appena possibile, hanno condiviso le mie confidenze, i miei sfoghi, mi hanno fatta ridere e sentire leggera. Stanno condividendo con me quello che è un periodo felice.
Poi ci sono gli amici che, per il momento, rimangono solo virtuali, anche a causa della distanza che ci separa, ma che sento sempre vicini e che stimo.
Rossella. Della Ross credo di averne parlato tante volte: è una fotografa strepitosa, una blogger fenomenale ed una persona dolce ed umile come poche. Il suo è stato uno dei primi blog su cui ho sognato e resta ancora uno dei miei punti di riferimento sia per le foto che per le ricette. Ross scrive con leggerezza, svolazza tra i tasti, ed ha un modo di raccontare le ricette che le è unico. Ross fotografa come vorrei riuscire a fare io: foto pulita, bella, luminosa, che mette al centro il piatto e non il contorno. Ross ti emoziona e si emoziona. Punto. Ross è l'autrice di tanti libri stupendi, ma da qualche giorno, ha pubblicato, insieme a Gabila, altra blogger che stimo moltissimo ma che, purtroppo, conosco meno, quello che è già diventato il mio preferito del momento: Free: Dolci senza, edito da Food Edizioni. Credo che il titolo già dica tutto, no? Dolci "senza". Beh, di persone ( compresa la sottoscritta ) che propongo dolci "senza" ( latte, uova, zucchero...) ce ne sono tante, ma la Ross e Gabila lo fanno in una maniera che, vi assicuro, non vi farà rimpiangere i dolci "con". Perchè, parliamoci chiaro: fa tanto fico dire alla collega a dieta o alla suocera intollerante al glutine, che abbiamo preparato una torta senza zucchero, oppure senza grassi, senza glutine, magari senza latticini e senza uova. Oggi sembra che più ingredienti togli, meglio è. Fa fico, ma non tutti siamo capaci. Io stessa, tra i mille esperimenti più o meno spinti che ho fatto, essenzialmente vegani, ho sbagliato mille volte e quando voglio fare la splendida proponendo un dolce senza tutto ( quindi, riassumendo: senza derivati animali, senza zuccheri raffinati e senza glutine ) spesso viene fuori qualcosa di tristissimo che poi neppure pubblico per vergogna. Ross e Gabila, invece, propongono ricette semplici, rivisitazione dei grandi classici, senza ingredienti "fantastici e dove trovarli": alcune sono vegane e senza glutine, altre solo vegane, altre senza zucchero, altre senza glutine ma non vegane...Insomma: non c'è che l'imbarazzo della scelta, senza spingersi lungo strade impervie ( quali farine strane, ingredienti che solo chi vive nelle capitali può trovare e via dicendo ) e poco praticabili dai palati tradizionalisti. Perchè, lo sappiamo tutti: i palati tradizionali vogliono le consistenze burrose, i dolci che siano dolci, aborrono l'integrale e via dicendo. Non sapete le lotte che ho combattuto con mio papà per fargli apprezzare dei dolci vegani: solo l'aggettivo "vegano" gli faceva venire l'orticaria..Allora ho tolto l'aggettivo e ho continuato sulla mia strada, ma mi rendo conto che il caro vecchio crème caramel, o la torta di mele con l'ovetto, rimangono i suoi dolci preferiti. E allora, per fare apprezzare anche ai "comuni mortali" i dolci della nuova generazione, bisogna essere preparati e bravi, come lo sono Ross e Gabila. Delle foto neanche parlo, perchè se conoscete lo stile delle mie amiche, sapete già come sono: pulite, semplici, meravigliose!
Rossella. Della Ross credo di averne parlato tante volte: è una fotografa strepitosa, una blogger fenomenale ed una persona dolce ed umile come poche. Il suo è stato uno dei primi blog su cui ho sognato e resta ancora uno dei miei punti di riferimento sia per le foto che per le ricette. Ross scrive con leggerezza, svolazza tra i tasti, ed ha un modo di raccontare le ricette che le è unico. Ross fotografa come vorrei riuscire a fare io: foto pulita, bella, luminosa, che mette al centro il piatto e non il contorno. Ross ti emoziona e si emoziona. Punto. Ross è l'autrice di tanti libri stupendi, ma da qualche giorno, ha pubblicato, insieme a Gabila, altra blogger che stimo moltissimo ma che, purtroppo, conosco meno, quello che è già diventato il mio preferito del momento: Free: Dolci senza, edito da Food Edizioni. Credo che il titolo già dica tutto, no? Dolci "senza". Beh, di persone ( compresa la sottoscritta ) che propongo dolci "senza" ( latte, uova, zucchero...) ce ne sono tante, ma la Ross e Gabila lo fanno in una maniera che, vi assicuro, non vi farà rimpiangere i dolci "con". Perchè, parliamoci chiaro: fa tanto fico dire alla collega a dieta o alla suocera intollerante al glutine, che abbiamo preparato una torta senza zucchero, oppure senza grassi, senza glutine, magari senza latticini e senza uova. Oggi sembra che più ingredienti togli, meglio è. Fa fico, ma non tutti siamo capaci. Io stessa, tra i mille esperimenti più o meno spinti che ho fatto, essenzialmente vegani, ho sbagliato mille volte e quando voglio fare la splendida proponendo un dolce senza tutto ( quindi, riassumendo: senza derivati animali, senza zuccheri raffinati e senza glutine ) spesso viene fuori qualcosa di tristissimo che poi neppure pubblico per vergogna. Ross e Gabila, invece, propongono ricette semplici, rivisitazione dei grandi classici, senza ingredienti "fantastici e dove trovarli": alcune sono vegane e senza glutine, altre solo vegane, altre senza zucchero, altre senza glutine ma non vegane...Insomma: non c'è che l'imbarazzo della scelta, senza spingersi lungo strade impervie ( quali farine strane, ingredienti che solo chi vive nelle capitali può trovare e via dicendo ) e poco praticabili dai palati tradizionalisti. Perchè, lo sappiamo tutti: i palati tradizionali vogliono le consistenze burrose, i dolci che siano dolci, aborrono l'integrale e via dicendo. Non sapete le lotte che ho combattuto con mio papà per fargli apprezzare dei dolci vegani: solo l'aggettivo "vegano" gli faceva venire l'orticaria..Allora ho tolto l'aggettivo e ho continuato sulla mia strada, ma mi rendo conto che il caro vecchio crème caramel, o la torta di mele con l'ovetto, rimangono i suoi dolci preferiti. E allora, per fare apprezzare anche ai "comuni mortali" i dolci della nuova generazione, bisogna essere preparati e bravi, come lo sono Ross e Gabila. Delle foto neanche parlo, perchè se conoscete lo stile delle mie amiche, sapete già come sono: pulite, semplici, meravigliose!
Dal libro ho tratto e riadattato questi Cookies al cioccolato e olio di oliva: Ross li ha proposti più grossi e schiacciati, tipo cookies americani, mentre io li ho fatti più piccini e tondeggianti. Rispetto alla ricetta originale ( che ho dimezzato ) ho sostituito i lamponi essiccati con frutta secca mista, ho tolto un po' di cioccolato e ho aggiunto la crema Assoluta di Grezzo, che non essendo spalmabile, ma bella solida, ha comunque sortito lo stesso effetto. Beh, sono piaciuti. Grazie Ross e Gabila e grazie alla persona speciale, quella "di rodio" <3 ai quali li dedico.
COOKIES AL CIOCCOLATO E OLIO DI OLIVA
[ veg, senza zucchero ]
PORZIONI: una dozzina circa di biscotti grandi come una noce
NOTE: la ricetta originaria prevedeva la farina di tipo 2. Io, invece, ho usato farina integrale e di farro. Anzichè lo sciroppo di riso ho utilizzato quello di agave. Come dicevo sopra, per dei cookies più tradizionali, schiacciateli leggermente con dorso di un cucchiaio.
Ingredienti
90 gr di farina integrale
30 gr di farina di farro
60 ml di sciroppo di agave ( o di riso )
10 gr di cacao amaro in polvere
50 gr di cioccolato fondente
50 ml di olio e.v.o. di oliva
1/2 cucchiaino bicarbonato
un pizzico di sale rosa
35 gr di frutta secca mista o disidratata
Preparazione
Preriscaldate il forno a 170°. Tagliate il cioccolato a pezzi. In una ciotola unite le farina, il cacao e il bicarbonato. In un'altra ciotola unite l'olio, lo sciroppo di agave, il sale. Aggiungete il composto liquido a quello solido, unite anche il cioccolato e la frutta secca, quindi impastate senza riscaldare troppo l'impasto. Formate delle palline della dimensione di una noce, disponetele ben distanziate su una teglia ricoperta con carta da forno, schiacciatele leggermente con il dorso di un cucchiaio ed infornatele per 10-12 minuti circa. Devono restare leggermente morbidi, perchè si induriranno dopo. Togliete dal forno, fate raffreddare e servite.
Commenti
Ma quale risveglio più bello???
Fra, io non so come ringraziarti, da sempre il premio più grande è vedere le proprie ricette realizzate, e qui da te vale ancora di più per l’amicizia che ci lega....
Allora sottoscrivo tutto, a partire dal “fa fico”.
E ti dirò di più, è difficile perché i palati si aspettano COMUNQUE il sapore tradizionale...
Noi stesse cucinando rischiamo di cadere nel tranello del confronto.. Allora io, all’inizio di questa ricerca, mi sono fatta un discorso. Mi sono detta “Rossellina il primo dolce che hai fatto, quanto anni avevi? 6?? Ok, a 6 anni hai inconsciamente assorbito le proprietà leganti strutturanti e dolcificanti di proteine glutine zucchero... ora, ok, se da un lato il “gioco” (o la “sfida”, parola che mi ha sempre fatto un po’ schifo ;-P) è “sostituire”, dall’altro devi, devi DEVI fare lo sforzo di pensare DA ZERO. Azzerare le tue conoscenze e fingere di avere di nuovo 6 anni. Hai il polso di un impasto che sta insieme? Benissimo, mescola gli ingredienti affinché non stanno insieme e sono buoni, e vediamo che succede...
Così un po’ studiando, un po’ sostituendo, ma soprattutto un po’ anche inventando ex novo e facendomi stupire come fossi una bimba di 6 anni, il tutto affiancata alla MEJIO PASTICCERA DI TUTTI I TEMPI, non si sa ancora come, ma è uscito questo libro, di cui tu, conoscendo perfettamente la materia, hai colto la complessità nello sforzo mio e di Gabila di renderlo “semplice”, semplice ovvero alla portata di tutti, come sapori, come “testa”, come esecuzione... perché questo libro a nostro parere deve essere utile a chi ne a bisogno, ma può essere utilizzato in cucina da tutti-tutti...
un abbraccio enorme, e ancora GRAZIE infinite ❤️
Ti voglio bene cara e te lo dico davvero col cuore.
Tornando a questo libro, beh, sai che ce l'ho nella lista dei desideri e che presto me lo regalerò...le due autrici sono speciali, Rossella non la conosco ma Gabila sì, è una forza della natura e insieme si meritano tutto il successo del mondo.
Un bacione, ahhhhh...potessi rubare un biscotto...ho una bella emicrania, so che sarebbe terapeutico!
Bacione
passale a me le tue ciofecheee!!!
intanto sembra che sto post lo abbia scritto io..perché è come se tu fossi me..cioè la timidezza e quella ritrosia che ti fa stare nelle retrofile e mai davanti, mi appartengono ancora (beata te che sei migliorata)e quindi ce semo..
pooooooi le amicizie virtual-social sono troppo belle ( se becchi quelle giuste!) ed io, come te, son stata fortunata..ho VOLUTAMENTE CON TUTTA ME STESSA incontrare la Ross E SONO ANDATA alla presentazione del suo librino sulle Mandorle in una cittadina distante un'oretta da me.(e mi son beccata pure una multa perché parcheggiato in un posto sbagliato ;) ) .... ma lo volevo troppo e di lei mi sono innamorata e non mi dilungo perché hai scritto tutto tu benizzimo, anzi benerrimo come dico io...la Mari (latartemaison) altra donna fantastica e simpaticissima e più alla mano di non so chi anche lei incontrata perché volli, volli e infinitamente volli.. la Gabila la conosco da poco ma punto già di fare una capatina al di la del mare sulla sua isoletta....e chissà che pure te non ci si incontri ...
è ugualizzima la fatica di fare dei dolcetti, (perché sono loro le cose più toste, alla fine una zuppa di legumi è passabile ai tradizionalisti, senza dover sentire l'orrore della parola veg-) perché io cerco in tutti i modi di farne per provare ma ovviamente nun ce la posso fare e quindi.. te capisco a palla..
per il resto tu sei una dolcissima biscottola pacioccola..e passami pure i tuoi esperimenti che peggio dei miei non saranno sicuro..parola di lupetta!
ti voglio bene dolce Franci...
se ci mettessi miele? solo perché non so se trovo lo sciroppo....
ti abbraccio e sperimenta più che puoi.. e soprattutto...tieni duro..chi la dura la vince.. fidati.. IO NE HO LE PROVE.. ANZI SONO LA PROVA!
MANU!
@Manu: tu con me sei sempre troppo buona...ti assicuro che le ciofeche che faccio sono davvero immangiabili...d'altronde ci vuole preparazione, studio, come hanno Ross e Gabila...Un abbraccio e grazie di tutto
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