Crackers ai semi ( veg, senza glutine ) - Superseed crackers ( veg, gluten free )
In qualche anno di blog avete imparato a conoscermi e sapete che non sono una grande amante del carboidrato. Anzi, precisiamo: amo alla follia il riso, l'avena, il miglio e la maggior parte dei cereali, ma pasta, pane, pizza e sostituti credo di averli aboliti dalla mia tavola da anni. Certo, se fossi su un'isola deserta e ci fosse solo pane o un piatto di pasta, ok, nessun problema, ma sulla mia tavola quotidiana non compaiono mai. Ora: so che molti potrebbero pensare che alla base di questa mia "scelta" ci sia un discorso di dieta e timori vari e non nego che, un po' è anche vero, ma solo in minima parte.
Mangerei chili di riso al vapore ( Giorgio, tra l'altro, lo ha capito subito che per farmi felice basta del riso bianco accompagnato da alghe <3 ), miglio, gallette di riso, ma la pagnotta di pane non mi è mai stata simpatica, neppure da ragazzina. Ricordo le lotte contro i mulini a vento di mio padre, quando cercava di far capire ad una mini me già parecchio testona, che la pietanza doveva essere accompagnata dal pane. E quella mini me, invece, ripeteva come un disco rotto che "no, perchè mi nasconde il sapore della pietanza". Stesso discorso vale e valeva per i grissini ed i crackers: per stuzzicare l'appetito ho sempre preferito la verdura, e come snack la frutta. Non tocco neppure il discorso pizza, perchè neanche quella mi ha mai fatto impazzire: davanti ad una pizza sbuffavo, preferendo un secondo ed un piatto di verdure. Quindi capite bene che pane and co., a casa mia girano ben poco. Mi capita di tenere una pagnotta in freezer per le emergenze, ma non ricordo di essere entrata dal panettiere. Vero è che il dovere della perfetta padrona di casa impone di servire sempre pane/grissini o cose del genere, a meno che non si decida di fare un bel piatto unico tipo mega spaghettata, cosa che però non accade. Quindi, una tantum, mi tocca studiare qualcosa per non lasciare colui che da tre mesi mi sopporta < 3 e mi rende felice, a bocca asciutta.
Mangerei chili di riso al vapore ( Giorgio, tra l'altro, lo ha capito subito che per farmi felice basta del riso bianco accompagnato da alghe <3 ), miglio, gallette di riso, ma la pagnotta di pane non mi è mai stata simpatica, neppure da ragazzina. Ricordo le lotte contro i mulini a vento di mio padre, quando cercava di far capire ad una mini me già parecchio testona, che la pietanza doveva essere accompagnata dal pane. E quella mini me, invece, ripeteva come un disco rotto che "no, perchè mi nasconde il sapore della pietanza". Stesso discorso vale e valeva per i grissini ed i crackers: per stuzzicare l'appetito ho sempre preferito la verdura, e come snack la frutta. Non tocco neppure il discorso pizza, perchè neanche quella mi ha mai fatto impazzire: davanti ad una pizza sbuffavo, preferendo un secondo ed un piatto di verdure. Quindi capite bene che pane and co., a casa mia girano ben poco. Mi capita di tenere una pagnotta in freezer per le emergenze, ma non ricordo di essere entrata dal panettiere. Vero è che il dovere della perfetta padrona di casa impone di servire sempre pane/grissini o cose del genere, a meno che non si decida di fare un bel piatto unico tipo mega spaghettata, cosa che però non accade. Quindi, una tantum, mi tocca studiare qualcosa per non lasciare colui che da tre mesi mi sopporta < 3 e mi rende felice, a bocca asciutta.
Ultimamente abbiamo scoperto un amore sconfinato per l'hummus e, ok la carotina o il mezzo finocchio crudo, ma qualcosa di salato e croccantino su cui spalmarlo è meglio. Sabato, dopo la lezione di zumba, ed approfittando di mezza giornata libera, ho deciso di preparare per la cena dei crackers che avevo visto sul libro ( stupendo ) di Mimma e Marta, certa che con l'hummus sarebbero andati a nozze. Ed infatti così è stato.
La ricetta è facilissima e rispetto a quella originale ho variato poco...insomma, non proprio pochissimo, dai, oramai mi conoscete. Innanzitutto la forma: Marta e Mimma li avevano cotti in un'unico strato per poi tagliarli dopo, mentre io li ho porzionati fin da subito. Altra piccola variante è stata utilizzare l'amido di mais anzichè la farina di quinoa, e sostituire i semi di sesamo con quelli di lino. Per il resto è rimasto tutto uguale. E possono partire le risate perchè, effettivamente, della ricetta originale ( che vi invito a provare: il loro libro vale assolutamente la pena averlo ) non è rimasto molto. Ci sono comunque piaciuti tantissimo, quindi mi sembra buona cosa condividere con voi immediatamente la ricetta. I crackers presentano solo due problemi: il primo è prettamente tecnico e, rilasciando un bel po' di olio durante la cottura, alla fine vi sembrerà di aver fritto le bugie di Carnevale. A ciò si rimedia facilmente con un buon deodorante. Il secondo inconveniente, quello più grave, è che creano dipendenza ed è difficile fermarsi al primo, a meno che non abbiate una grande forza di volontà. Dalla loro, però, hanno il pregio di essere ricchi di semi e semini che, come sappiamo, sono fonte di grassi ottimi. Quindi: pace per le calorie e ben vengano queste "sfoglie" ricche di semi. Tra l'altro ho in mente di pubblicare presto la ricetta di una vellutata, certa che questi, spezzettati sopra, facciano davvero la loro bella figurina. Aggiungo solo che sono senza glutine, adatti quindi ai nostri amici celiaci.
La ricetta è facilissima e rispetto a quella originale ho variato poco...insomma, non proprio pochissimo, dai, oramai mi conoscete. Innanzitutto la forma: Marta e Mimma li avevano cotti in un'unico strato per poi tagliarli dopo, mentre io li ho porzionati fin da subito. Altra piccola variante è stata utilizzare l'amido di mais anzichè la farina di quinoa, e sostituire i semi di sesamo con quelli di lino. Per il resto è rimasto tutto uguale. E possono partire le risate perchè, effettivamente, della ricetta originale ( che vi invito a provare: il loro libro vale assolutamente la pena averlo ) non è rimasto molto. Ci sono comunque piaciuti tantissimo, quindi mi sembra buona cosa condividere con voi immediatamente la ricetta. I crackers presentano solo due problemi: il primo è prettamente tecnico e, rilasciando un bel po' di olio durante la cottura, alla fine vi sembrerà di aver fritto le bugie di Carnevale. A ciò si rimedia facilmente con un buon deodorante. Il secondo inconveniente, quello più grave, è che creano dipendenza ed è difficile fermarsi al primo, a meno che non abbiate una grande forza di volontà. Dalla loro, però, hanno il pregio di essere ricchi di semi e semini che, come sappiamo, sono fonte di grassi ottimi. Quindi: pace per le calorie e ben vengano queste "sfoglie" ricche di semi. Tra l'altro ho in mente di pubblicare presto la ricetta di una vellutata, certa che questi, spezzettati sopra, facciano davvero la loro bella figurina. Aggiungo solo che sono senza glutine, adatti quindi ai nostri amici celiaci.
A Voi la ricetta, con le dosi che ho utilizzato io. Buona prosecuzione di settimana!
CRACKERS AI SEMI[ veg, senza glutine ]
PORZIONI: una dozzina
NOTE: la ricetta originale prevedeva la farina di quinoa che, però, non avevo. Ho utilizzato la maizena ed il risultato è stato croccante e delizioso. Potete provare anche con la farina di riso. Se non avete i semi di lino, sono perfetti quelli di sesamo. La ricetta di Mimma e Marta prevedeva un misto di erbe essicate, che ho sostituito con un *mix di alghe comprato al negozio biologico per insaporire zuppe ed insalate: se non lo trovate, potete sostituirlo con le alghe arame o la nori triturate finemente.
Ingredienti
50 gr di maizena o di farina di quinoa
20 gr di semi di canapa
20 gr di semi di girasole
20 gr di semi di lino
1 cucchiaio abbondante di olio
100 ml di acqua
2 cucchiai di semi di chia
1 cucchiaino di alghe triturate*
1 pizzico di sale affumicato
Preparazione
Preriscaldate il forno a 160°. In una ciotola mescolate la farina, i semi, le alghe ed il sale. Unite l'acqua e mescolate fino ad ottenere un composto liquido. Fatelo riposare 10'. Intanto foderate una teglia con carta da forno e, trascorso il tempo indicato, versate cucchiaiate di composto abbastanza distanziate tra di loro e sottili. Infornate per circa 30', quindi con molta cautela, girate le sfoglie e infornate nuovamente per circa 20'. Tenetele comunque d'occhio perchè molto dipende anche dalla potenza del vostro forno. Spegnete, fate raffreddare e servite o conservatele in una scatola di latta.
Commenti
Baci
Non è che me ne manderesti un centinaio a casa, te li pago ;)
a.woman_what.else
ps sarebbe un bel business, pensaci!
Un bacione cara e buona serata
Ele: tutti uguali i papà <3 No, non c'è molto olio, ma evidentemente i semini un po' lo rilasciano perchè ti assicuro che sembrava di essere in una friggitoria sotto Carnevale. Un bacio, bella
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