VIENNA 2023


E procediamo spediti. Dopo 2 giorni trascorsi a Praga, con il treno ( quattro ore di viaggio e circa 35 euro a testa ) ci siamo spostati a Vienna, città che sinceramente avevo sottovalutato. Sarà che l'avevo vista in gita scolastica, nel lontano 1997, sarà che pensavo fosse ricca solo di musei ( e io non ho la passione dei musei ), fatto sta che sono andata con lo spirito del "ma sì, già che ci siamo...", senza però aver realmente voglia di visitarla. Invece è stata una sorpresa magnifica: è bella, maestosa, elegante, ma anche moderna e metropolitana. Pulitissima, piena di parchi, di angolini carini e di negozi meravigliosi. Peccato solo che, a causa del virus intestinale che ha colto Giorgio il terzo giorno ( terzo di cinque ) e che poi lui ha amorevolmente passato a me al quarto, non siamo riusciti a godercela fino in fondo, soprattutto per il lato mangereccio. Abbiamo visto tutto quello che mi ero prefissata ma, chiaramente, girare quando uno non è in forma non è bello, così come non è bello passare le serate in hotel piegati sul wc a rigettare l’anima, anzichè a cena in qualche ristorante. Vabbè: motivo in più per tornare!

Ora vi spiego per bene quale è stato il nostro itinerario, premettendo che nel costruirlo ho avuto qualche difficoltà. Non essendo mai stata a Vienna ( la scuola non conta ) non ne conoscevo le dimensioni e le distanze, non sapevo come era strutturato il "quartiere dei musei" e dove potessi entrare liberamente. Sembra stupido, ma io seriamente credevo di dover pagare per passeggiare per il quartiere! Invece vi tranquillizzo: è semplicemente una zona ricca di musei, ma voi potete attraversarla tranquillamente ed entrare solo laddove vogliate. Ma andiamo per ordine.

Giorno 1: Neubau - Quartiere dei Musei - Spittelberg- Josefstadt

Siamo arrivati a Vienna verso le 13.00, perchè il viaggio da Praga in treno ci ha portato via circa 4 ore. Check in, pranzo veloce e poi via all'esplorazione della città. Noi avevamo l'hotel a Neubau, zona molto carina, comoda e piena di negozi. In particolare eravamo dietro a Margaretenstraße. Abbiamo passeggiato per farci un'idea ( ed io già ero innamorata della città ), quindi ci siamo diretti verso il Museum Quartier, che risulta imponente. Dopo aver attraversato Spittelberg, zona che sembra uscita da una cartolina da quanto è graziosa, ci siamo diretti verso il Tribunale e il Parlamento, semplicemente maestoso. Un salto alla suggestiva Votivkirche e poi abbiamo girato verso Josefstadt, quartiere commerciale con ristoranti e negozi che, però, non mi ha fatto impazzire. Cena e poi nanna.

 Giorno 2: Innerestadt - Naschmarkt - Belvedere

Il secondo giorno ci ha visti impegnati nella visita di Innerestadt, la zona più "centrale" di Vienna, quella in cui - oltre ad una serie di musei strepitosi -  sono concentrati negozi di lusso, caffè e hotel storici. Siamo passati davanti al celebre hotel Sacher e lì, ammetto, ho un po' rimpianto il fatto che non vi fosse anche una versione veg della celebre torta, che era una delle mie preferite. Spoiler: a Vienna si trova la versione vegetale della qualunque ma non della torta Sacher! Abbiamo poi proseguito verso Stephansdom, che è quanto di più imponente possiate immaginare. Lì accanto c'è il negozio della Manner, la marca dei wafer più celebri in Austria. Ah, la maggior parte sono vegani, lo sapevate? Dopo una visita veloce a Karlsplatz, in fermento per un festival musicale, siamo andati al Naschmarkt, un mercato famosissimo e davvero bello! Non abbiamo acquistato nulla ma è pieno di street food e spezie. Prima di rientrare in hotel ci siamo spinti fino al Belvedere: la vista è favolosa!!!! Dentro è esposto il Bacio di Klimt, ma a 'sto giro eravamo già saturi, quindi sarà per la prossima volta. Cena in un posto speciale di cui vi parlerò nel prossimo post e poi nanna.

 Giorno 3: Prater- Hundertwasserhaus

Era domenica e di domenica a Vienna è tutto (TUTTO!!! ) chiuso, tranne chiese, musei e ristoranti. Quindi cosa si fa? Si va al Prater, un parco giochi molto retrò ( aperto dal lontano 1895) ma bellissimo. L'ingresso è gratuito, e se volete salire su qualche attrazione ( ce n'è per tutti i gusti ) dovrete pagare circa 4 Euro. Vi assicuro che ne vale la pena. Apre alle 10 ed è davvero bello. Dopo ci siamo spinti poco in là, verso le pazze pazze pazze Hundertwasserhaus, un complesso di case ( e negozietti ) coloratissime e dalla geometria particolare. Ricordano, alla lontana, le opere di Gaudì a Barcellona. Dopo pranzo e un bell'acquazzone, siamo tornati in hotel perchè Giorgio ha iniziato a sentirsi poco bene...ed è iniziata la nostra avventura contro un potente virus intestinale. Magari vi risparmio i dettagli, ok?

 Giorno 4: Schönbrunn

Nonostante Giorgio fosse decisamente fuori forma, siamo riusciti ad andare a Schönbrunn che è immenso e non basterebbe una settimana per visitarlo bene. Considerando che lui stava male e io anche non ero un fiore, ci siamo accontentati dei giardini (gratuiti) che sono enormi…da perdersi letteralmente. Bella anche la zona circostante.

Tornati verso l’hotel, la giornata è finita presto per i motivi che vi lascio immaginare.

 Giorno 5: A caso ma scoprendo angolini bellissimi

Ultimo giorno: eravamo leggermente giù di morale per quello che era successo, oltre al fatto che saremmo presto tornati a casa. Giorgio stava leggermente meglio, ma io iniziavo ad accusare i colpi. Dato che avevamo visto quasi tutto quello che ci eravamo prefissati, siamo tornati in Innerestadt, cercando di godere di quello che non avevamo ancora visto. Ho fatto foto ai fiorai, agli angolini meravigliosi che trovavo in giro, abbiamo visitato la casa di Mozart e comprato qualche Manner da portare il Italia. Poi ha iniziato a piovere forte e dopo pranzo ( con riso al vapore e una zuppa di miso in un ristorante cinese ), siamo tornati a riposare in hotel, abbastanza certi di poter uscire più tardi per cena. Illusi che siamo stati: il virus ha deciso che era ora di attaccarmi. Ho passato la serata piegata a vomitare l'anima, pregando di riuscire a reggermi in piedi e prendere l'aereo il mattino dopo. Spoiler: ci sono riuscita.

Conclusioni: Vienna mi è piaciuta molto. Come vi ho detto, non me l'aspettavo così, anzi la immaginavo una città "vecchia" e poco stimolante, mentre l'ho trovata super avanti e vivace. Anche per quanto riguarda il discorso "cibo veg", che però esploreremo meglio nella prossima puntata, è decisamente interessante.



E' una città ordinata, pulita, ben organizzata, piena di parchi e di angolini belli. E' cara? Sicuramente non è una città economica, ma non ho notato una gran differenza di prezzi rispetto all'Italia. Meno economica di Praga, ma neppure un salasso come Londra o ( per quel che so ) Copenaghen. Poi vale la regola che vi ho sempre detto: dipende da cosa cercate e cosa volete. 
Unico appunto: organizzatevi bene se la visiterete di domenica, perchè davvero è tutto chiuso. Pensate che anche i supermercati sono chiusi e l'unico aperto che ho trovato poteva vendere solo beni essenziali come cibo ( da asporto ), acqua e pochissimo altro. 
Quindi, consiglio: per la domenica riservatevi il Prater, dei musei, o un pic nic con cibo acquistato il giorno prima.

Tirare le somme di quello che mi è rimasto di più nel cuore è molto difficile, perchè Vienna mi è piaciuta davvero tutta. Ammetto, però, che Prater, Naschmarkt e Innerestadt mi hanno davvero colpita. 

In linea generale ci tornerei domani, anche per “recuperare” il tempo perso a causa del virus.

Ci vediamo nella prossima e ultima puntata, dedicata al cibo veg mangiato in viaggio.

Commenti

Anonimo ha detto…
Hai smosso dei ricordi bellissimi! Che voglia di tornare a Vienna!!!
Davide
Francesca Quaglia ha detto…
Torniamo
Insieme?😘