Con la precisazione fatta sopra, riconosco che abbiamo mangiato sempre molto molto bene, e vi stra consiglio questi posti....tutti, dal primo all'ultimo.
- Moment è forse stato il nostro posto preferito. Si trova nella città nuova e propone una cucina tradizionale in chiave moderna e, ovviamente, vegana. Il locale è moderno e confortevole ed il menù, che cambia frequentemente, molto interessante. Noi abbiamo preso una tartare di barbabietola affumicata (divina) e dei Pierogi con patate, piselli e panna acida. La tartare mi ha fatto impazzire, i pierogi meno, ma per una questione di preferenze personali. Tutto accompagnato da pane all’aglio (aglio e cipolla onnipresenti). Poi abbiamo diviso una schnitzel (cotoletta) di cavolo con capperi, salsa al peperoncino e patate. Tutto pazzesco! In due abbiamo speso, con acqua, 690 corone: circa 30 €
- Lehka Hlava è stata la nostra prima cena a Praga. Il locale è molto suggestivo, vegetariano e vegano. Si mangia sotto ad un cielo stellato e la cucina è internazionale ma con una strizzata d'occhio a quella locale, ovviamente rielaborata. Abbiamo diviso un antipasto di paté veg, uno più buono dell’altro. In particolare degno di nota quello con il tofu affumicato (tofugrais) e quello con tempeh, noci, mirtilli rossi. Buoni anche il guacamole e il pesto di zucchini. Poi io ho preso una zuppa di lenticchie e cocco e Giorgio un curry di verdure con riso, accompagnato da pane e nachos. Abbiamo speso 829 corone, 34 € circa.
- Un pranzo particolare ma che ho gradito molto, poco distante da Petrin, è stato quello da Maly Buddha. Il locale è intimo, buio e molto new age, la cucina orientale con influssi macrobiotici. Occhio perché non è veg ( serve anche pesce e qualche piatto di pollo ) ma le opzioni vegetali sono ben segnalate e tantissime. Noi abbiamo preso una ginger salad e un Maly Gran menù con involtini freddi alla Vietnamita più un piatto unico con noodles, tofu e pomodoro ripieno di funghi. Era tutto buonissimo, speziato e leggero. In due 639 corone: 27 €
- Loving Hut: Altro pranzo, questa volta veloce e easy. Si tratta di una catena veg sparsa in vari punti della città. Ci sono molte opzioni (riso, verdure, curry, fritti..), ci si serve e si pesa. Noi abbiamo preso un piatto e una vaschetta piccola, più un involtino e abbiamo speso circa 15€
Personalmente mi è piaciuto tutto ma Moment e Maly mi resteranno nel cuore
VIENNA
A Vienna il discorso cibo veg è molto diverso da Praga. Con l'unica eccezione della Sacher, che non si trova in chiave vegetale, esiste un universo vegano: a parte i locali appositi, ci sono tantissimi ristoranti etnici, ma anche i ristoranti più tradizionali hanno un'alternativa vegana. Pensate che persino Nordsee, famosa catena di fast food di mare, ha introdotto due panini a base vegetale: uno con il "Vuna" ( tonno vegetale ) e l'altro con dei simil bastoncini di pesce. Siamo entrati a prendere un caffè al Mc Donald, e avevano sia burger che torte vegetali, così come da Starbucks. Ho visto la versione vegetale anche dei wurstel, giusto per farvi un altro esempio, e nei supermercati comprare è una pacchia. Ogni supermercato, anche il più piccolo, ha interi reparti dedicati al cibo vegetale, ci sono negozi appositi ( Maran Vegan, ad esempio ) ed il Billa, famosa catena, ha un punto vendita ( chiamato Billa Pfazilla ) dove troverete solo prodotti vegetali per qualunque esigenza. Ricordo, inoltre, che a Vienna c'è l'unico ristorante vegetariano e vegano stellato di tutta l'Austria, il Tian. Avevo prenotato mesi fa, perchè cenare da Paul Ivic era uno dei miei sogni. Fortunatamente il virus ci ha colpito dopo, quindi la cena siamo riusciti a gustarcela per bene.
Insomma: mangiare a Vienna non è un problema.
Purtroppo, per i motivi che sapete e che non sto a ripetere, alcuni pasti sono saltati, ma vi racconto comunque quello che abbiamo mangiato e, dopo, anche la cena al Tian.
PASTI VARI
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Vevi restaurant è un ristorantino vietnamita veg, dove siamo stati a cena la prima sera. Il menù è molto ampio e decisamente interessante. Diciamo che scegliere è molto difficile, perchè uno vorrebbe provare tutto. Noi abbiamo diviso degli involtini di sfoglia di riso macro di verdure, un tempura leggerissimo, dei roll di cetriolo e alghe, un bao con verdure e una zuppa agro piccante. Tutto ottimo. In due abbiamo speso 36,90 € con acqua
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Nordsee è una catena molto diffusa a Vienna, famosa per i panini di pesce. Incredibile, quindi, vedere per caso ben due opzioni vegane: una con il “Vuna” e una con i bastoncini. Giorgio ha provato quello con il “tonno” ed è rimasto molto soddisfatto. Prezzo: 6,90 €
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Tolstoy_restaurants è un un franchising che propone una sorta di fast food sano e veg, accanto al Naschmarkt. Scegli cosa vuoi dai display, paghi e quando è pronto ti chiamano. Io ho preso una bowl con quinoa, fagioli, zucchini raw, purea di patate dolci e di piselli. Giorgio una pita calda con burgher di tofu e verdurine varie. 20,50€ come due poke medie in Italia ma più soddisfacenti.
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Swing_kitchen è il re dei fast food veg viennesi. Tante opzioni zozzarelle ma senza far male a nessuno. Io ho preso una coleslaw, Giorgio un burger con cotoletta di tofu e poi abbiamo diviso “vish and chips”. Tutto molto buono, così come la torta al cioccolato e nocciole. Il prezzo, onestamente, non lo ricordo.
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Veganista icecream : qui ho preso un gelato e posso dire senza ombra di dubbio che il gelato come lo facciamo noi italiani non lo fa nessuno. Questo era passabile, ma un po’ acquoso per i miei gusti. Due palline € 4,60.
I pasti finiscono qui perchè per causa di forza maggiore abbiamo saltato cene e pranzi...ma. C'è un MA. Per fortuna siamo riusciti a cenare da
TIAN ristorante una stella Michelin vegetariano e vegano. E' stata una cena meravigliosa che ora provo a narrarvi.
Cerco di raccontarvi qualcosa, anche se descrivere con poche parole le tre meravigliose ore al Tian non è facile. Capitanato dal geniale Paul Ivic, che ha aperto anche un ristorante a Monaco e un bistrot a Vienna, dal 2014 detiene una stella Michelin e, da quanto so, è l’unico ristorante vegetariano e vegano in Austria a potersene fregiare. Punto di forza della cucina del Tian sono ovviamente i vegetali, in particolare radici e fermentati. Paul li esalta al massimo, sia dal punto di vista dei sapori che da quello estetico, trasformando i piatti in opere d’arte perfette. Nulla è lasciato al caso: ogni singolo elemento è disposto con cura quasi maniacale, le forme sono perfette, i sapori ricercati ma puliti. Il risultato è una cucina “essenziale” nei sapori e nelle forme, ma estremamente elegante e raffinata. Il percorso comprende 8 piatti che diventano molti di più in quanto alcuni sono composti da più preparazioni. Completano l’esperienza un team giovane e cordiale, un’ottima carta dei vini ( di cui non abbiamo usufruito ) e un ambiente elegante ma non formale.
Proverò a elencarvi cosa abbiamo mangiato
KOHLRABI*TIGER NUT | HERBS (una meraviglia dal punto di vista estetico. Sapore molto delicato)
CUCUMBER*KEFIR | MARIGOLD ( piatto freddo, gelato, con cetriolo e kefir vegetale )
CHAMPIGNON*ARTICHOKE | LOVAGE ( funghi, piccoli come unghie, ripieni di levistico, accompagnati da un fondo amarognolo )
ZUCCHINI*TOMATO | SHISO ( zucchini in due portate e diverse consistenze. Fantastica la tempura su riso )
BACK TO THE ROOTS* ( pane accompagnato da burro vegetale, radici, zuppa di patate)
PORCINI*BLACKBERRY | SUNFLOWER ( fungo porcino accompagnato da 1/4 di girasole. La cosa più strana mai mangiata in vita mia! Come seconda portata, poi, un raviolo ripieno di funghi )
CHEESECAKE ROSE | BLUEBERRY ( pre dessert a base di mirtilli e rosa, con lollipop di cioccolato e pistacchio salato )
CUBE*PIURA RHUBARB | MILLET (era il dessert al cioccolato, uno dei miei piatti preferiti )
C’era anche una pazzesca piccola pasticceria che non ho fotografato e una portata di “formaggio”. Nel menù alcuni piatti erano vegetariani: in fase di prenotazione abbiamo specificato che siamo vegani e non c’è stato alcun problema a sostituirceli.
Conclusione: cena spettacolare, che è valsa il prezzo (non basso ma equo: Euro 160 a menù per persona, oltre acqua e mancia). Se amate la cucina vegetale raffinata, e capitate a Vienna, non perdetevelo!
📍Tian, Himmelpfortgasse 23 Innere Stadt - Vienna⭐️
Per dovere di cronaca, vi lascio gli altri ristoranti che avrei dovuto provare:
Mi sarebbe piaciuto provare
Velani, ristorante di cucina tradizionale austriaca rivisitata in chiave vegana, ma quando siamo andati noi era chiuso. Ora, da quel che so, ha riaperto.
SUPERMERCATI E NEGOZI
Vienna e Praga sono piene anche di negozi per vegani ma, in genere, anche nei negozi "comuni" è semplice trovare un'ampia varietà di scelta veg. A Vienna è facilissimo, a Praga meno, ma segnalo grandi catene in cui - anche a Praga - potrete trovare qualcosa: Billa, DM, Lidl.
A Praga, ci sono due grandi negozi specializzati in alimentazione veg: World vegan e Veganland.
A Vienna vi segnalo: Maran Vegan, Billa Pfazilla, DM e ogni altro supermercato come lo Spar o il Lidl, e poi il meraviglioso Naschmarkt dove, tra spezie, frutta, verdura e cibo etnico, troverete sicuramente qualche opzione.
CONCLUSIONI: come avrete capito, abbiamo mangiato davvero benissimo e conto di tornarci molto presto, per lo meno a Vienna, per recuperare il tempo perso.
I prezzi, sia a Praga che a Vienna li ho trovati abbastanza allineati a quelli italiani. Praga è più cheap, ma il cambio frega, Vienna un po' più cara e dovete sempre aggiungere la mancia. Tuttavia, come ripeto sempre, potrete spendere pochissimo ( con lo street food, ad esempio ) o tantissimo: dipende sempre da quello che cercate. Consiglio, come al solito, di evitare i posti troppo turistici e, se siete vegani, di studiare un po' su blog vari ( anche questo! ), Instagram e Happy Cow e di non improvvisare.
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Davide