ISTANBUL 2024. PARTE I. INFORMAZIONI PER CHI DEVE PARTIRE
Agosto, tempo di partenze e...di arrivi. Ebbene sì, sono già tornata dal mio breve viaggetto estivo, questa volta in una città che era nella mia lista dei desideri da tantissimo tempo: Istanbul. Visitare la Turchia, infatti, ed Istanbul in particolare, è sempre stato uno dei miei sogni, sempre rimandato. Quest'anno sono riuscita a realizzarlo in parte, con un soggiorno di 5 giorni nella capitale turca e ve ne parlerò in tre post dedicati. Come al solito vi scriverò alcune informazioni generali ( forse la parte più noiosa ma utile ), poi vi parlerò del nostro itinerario ( come sempre "home made”, nel senso che non ci siamo affidati a nessuna agenzia ma abbiamo fatto da soli ) e poi verremo alla parte mangereccia, interessante per tutti ma soprattutto per chi come me è vegano: Istanbul è una città vegan friendly? Si mangia bene? Quanto si spende? Ne parleremo a tempo debito. Intanto alcune informazioni generali
I documenti
Ora dirò una serie di ovvietà che potrete verificare da soli, ma che è sempre utile ripetere. Per la Turchia serve la sola carta di identità valida per l'espatrio o il passaporto, con almeno 5 mesi di validità residua. Se usate ancora la carta di identità cartacea controllate che non abbia le pagine lise perché potrebbe essere un problema. Controllate però sempre sul sito Viaggiare Sicuri, l'unico affidabile, e diffidate da chi vi dice “serve questo/quello”.
Assicurazione
Anche questa volta abbiamo stipulato un'assicurazione che comprendeva assistenza, spese mediche, bagaglio, infortuni, responsabilità civile e perdite pecuniarie. L'abbiamo stipulata con Heymondo, era la tariffa "top" con durata di 5 gg e al costo di 17 euro circa a persona. Un'assicurazione è importante: magari non succede nulla, ma se succede....
Viaggiare
Noi abbiamo viaggiato da Bergamo a Sabiha Gokcen con Pegasus. Sono circa tre ore di volo e siamo arrivati a Istanbul nel primo pomeriggio ( Istanbul è un'ora avanti rispetto all'Italia ). Il volo, prenotato a febbraio, è stata la parte più costosa del viaggio, pur essendo un low cost: circa 600 euro in due, oltre al bagaglio da stiva. Da Torino, da poco, vola anche la Turkish.
Arrivare in hotel
Ve la faccio breve: ad agosto, con il caldo e le valigie, in una città che non conoscevamo e su cui, ammetto, avevo qualche pregiudizio ( poi sfatato ), non me la sono sentita di usare i mezzi pubblici e neppure di prendere un taxi ( Istanbul è piena di taxi ). Quindi ho chiesto all'hotel quanto costava il transfert dall'aeroporto e l’ho prenotato: 70 euro in due, ma almeno abbiamo viaggiato tranquilli. Da Sabiha Gokcen all'hotel, nel pomeriggio, ci abbiamo messo circa un’ora e tre quarti, perché Istanbul è incasinata da morire. Stesso discorso per il ritorno dall’hotel all’aeroporto.
Dormire
Per dormire ho spulciato Booking da cima a fondo, ma alla fine ho optato per un boutique hotel molto molto carino, l'Ayramin Exclusive hotel, nella parte europea, dalle parti di Piazza Taksim. Ho scelto questa zona, anziché quella di Sultanahmet, perché i locali vegani erano situati accanto all'hotel, ed era una zona decisamente viva di sera. Non che mi importasse fare vita notturna, ma avere del cibo ( vegano ) a portata di mano, sì! Ci siamo trovati molto bene e 5 notti con colazione ci sono costate 525 euro: avremmo potuto spendere molto di più ( in hotel esclusivi come il famoso Pera Palace ) o meno ( soprattutto in zone più defilate ), ma secondo me l’Ayramin ha rappresentato un giusto compromesso. Le stanze sono piccine ma molto carine: la nostra aveva una meravigliosa vasca da bagno, ma erano disponibili anche quelle con l'hamman. Personale gentilissimo, hotel molto pulito e colazione fornita, soprattutto per i vegetariani. Delle opzioni vegane, e del veganismo in generale, ne parliamo più avanti.
Muoversi
Istanbul è grande. Molto grande. Benché le cose principali e più note ( Gran Bazar, Bazar delle Spezie, Moschea Blu, Santa Sofia, Palazzo Topkapi, Fener e Balat..) siano dislocate nella zona europea di Sultanahmet, non bisogna dimenticare la parte asiatica ( Uskudar e Kadikoy ) che è molto interessante, e la zona europea più "moderna", quella intorno a Piazza Taskim. E' ben servita dai mezzi pubblici (tram, metro, battello ). Noi abbiamo solo preso il battello per andare nella zona asiatica ed abbiamo acquistato una Istanbulkart che costa 70 lire turche oltre alla ricarica. Per il resto sempre a piedi.
Temperatura
Nonostante le mie perplessità iniziali, siamo stati molto bene. Faceva caldo, ovviamente, ma il venticello ci ha permesso di girare bene senza patire il caldo e l'afa.
Abbigliamento
Leggero, in estate. Per entrare nelle moschee braccia e capo ( per le donne ) dovranno essere coperti. Portatevi un bel foulard ampio che copra entrambi.
Moneta
In Turchia la moneta è la Lira turca (TL). 1 Euro sono 36 TL. Noi abbiamo aperto un conto BBVA, e con la carta di credito abbiamo prelevato qualcosina direttamente dai numerosi sportelli sparsi per la città e pagato per il resto con la carta. E' stata la scelta migliore anche perché in Italia non sono riuscita a trovare nessuna banca che trattasse la lira turca, e di cambiare in aeroporto non mi andava perché il cambio frega leggermente. In generale Istanbul è abbastanza economica, ma parlo da turista. Mangiare costa meno che in Italia, e stessa cosa vale per i generi alimentari al supermercato. Quello che costa molto ( troppo, a mio avviso ) sono le attrazioni turistiche, ma ne parliamo dopo.
Mangiare
Ne parlerò a parte, perchè è un capitolo troppo troppo lungo. Vi dico solo che ci sono locali di ogni tipo, dalle tipiche lokante ( tavole calde, molto umili ) a ristoranti lussuosi, passando per street food e catene internazionali. Per quello che ho sentito dire, e ovviamente provato, si mangia bene praticamente ovunque. Bisognerebbe avere dieci stomaci per provare una minima parte delle cose che ci sono. Venendo all’argomento “cucina vegan”, diciamo che la cucina locale è abbastanza vegan friendly. Molti piatti tradizionali sono vegani naturalmente ( hummus, simit, le cig kofte..) mentre altri sono veganizzabili. Ovviamente carne e pesce sono molto diffusi, ma a differenza che in altre città visitate, come Praga, un vegano se la può cavare egregiamente sia grazie ai tanti ristoranti veg ( dislocati soprattutto nella zona di Galata e di Karaköy ) sia in ristoranti onnivori, che bene o male alternative veg le hanno sempre. Bene anche per lo street food. Attenzione ( parlo per i vegani ) a yogurt e miele, che vengono utilizzati frequentemente e sui quali bisogna essere un po' elastici. Parlerò anche di questo. Il cibo è molto economico: noi abbiamo sempre speso l’equivalente di circa 15/20 euro in due con le bevande, e anche l'esperienza vegana stellata, fatta al Mikla Restaurant, pur non economica, è costata meno di quello che sarebbe costata in Italia. Venendo al lato “sicurezza alimentare”, senza farvi venire ansie, come mi sono invece fatta venire io, un po’ di attenzione é bene farla: Istanbul è una grande metropoli ed in genere non ci sono problemi, ma noi abbiamo usato qualche precauzione. Abbiamo sempre bevuto acqua in bottiglia ( idem per il lavaggio denti ) ed evitato il ghiaccio. Ho preferito non mangiare verdura cruda e frutta da sbucciare. Questa forse è stata una cautela di troppo, ma dopo la gastroenterite dello scorso anno a Vienna, ho preferito prevenire. Siamo sempre stati benissimo.
Sicurezza
Personalmente mi sono sempre sentita sicura, anche se sono partita con molti pregiudizi. Attenzione alla confusione, soprattutto nelle zone “centrali”, ma bisogna fare attenzione come in qualunque altra parte del mondo. Controllate sempre, prima di partire, sul sito Viaggiare sicuri.
Telefonare
Come al solito ho usato una sim virtuale ( Hola Fly ) con dati illimitati per 5 giorni a 19 euro. In hotel c'era il wi-fi.
Attrazioni
Tasto dolente: queste sono la parte più cara del viaggio, soprattutto per i turisti ( che devono pagare di più rispetto ai locali ). Entrare in alcune moschee ( come quella di Santa Sofia ) costa sui 20 euro, idem Palazzo Topkapi che ha un costo quasi proibitivo ( circa 50 euro ). Noi abbiamo prenotato solo la visita alla Basilica Cisterna ( 67 euro in due ): bella ma non valeva certo il prezzo. A meno che non stiate tanti giorni, consiglio di scegliere poche attrazioni, anche per non togliere tempo alla visita della città, che è comunque molto grande e vale la pena essere visitata per bene. Moschea Blu e Moschea di Solimano, sono gratuite. Abbiamo evitato le “turistate” come la crociera sul Bosforo.
Quanto stare
Pensavo che 4 giorni pieni non fossero sufficienti, invece ci sono bastati. Non ne abbiamo certo avuto di avanzo, ma le cose principali le abbiamo viste.
Itinerario
Ne parliamo bene la prossima volta, ma inizio a dirvi che, bene o male, siamo riusciti a vedere tutto quello che mi ero prefissata.
Impressioni generali
Mi è piaciuta tantissimo. Forse il primo impatto non è stato quella da "wow sono innamorata" come mi è capitato con New York o Londra, ma mi è piaciuta molto e tornerei subito. Forse, a causa della confusione ( persone, auto..) non ci vivrei, ma da turista è una città sicuramente molto bella e suggestiva. Ha degli angolini meravigliosi, è molto variegata, vivace ed il punto di forza sono, tenetevi forte: i gatti! Istanbul è piena di gatti meravigliosi e dolcissimi, e ne avrei adottati cento. Se amate i gatti amerete Istanbul.
Alla prossima!!!!
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