ISTANBUL 2024. VEGAN FOOD TOUR


Ed eccoci all'ultima parte del nostro viaggio: il food (vegan) tour. Come vi avevo già accennato nella parte generale, mangiare vegano a Istanbul è abbastanza facile. A parte i locali 100% vegan ( che sono tanti e dislocati soprattutto nella zona di Beyoglu e Kadikoy ), la cucina turca è abbastanza vegan friendly già di suo. Pensiamo all'hummus, alle cig kofte, al tabbouleh, al babaganoush, al simit: s
ono tutti piatti tradizionali e vegetali. Quindi, a differenza che in altre città come, ad esempio Praga, anche in un ristorante tradizionale e non vegano sarà facile mangiare vegetale. Poi, certo, i piatti "forti" della tradizione sono a base di carne e di pesce, ma una persona che ha deciso di escludere gli animali dalla propria tavola non avrà nessuna difficoltà a mangiare. E' bene però fare un appunto: a parte i piatti che vi ho elencato sopra, e che non contengono naturalmente ingredienti di origine animale, purtroppo bisogna sapere che nella cucina locale si fa largo uso di latticini ( yogurt e formaggio, soprattutto ) e miele. I dolci, ad esempio, sono quasi totalmente a base di miele, e lo yogurt viene utilizzato anche in molte salse. A colazione, tralasciando quella tipica turca che per un vegano è proprio fuori portata perchè a base di formaggi, salumi e uova, oltre a olive, frutta, verdura cotta e cruda, troverete tantissimi tipi di formaggio, yogurt, uova e qualche dolce a base di miele. Nel nostro hotel avevamo la colazione a buffet e vi dico che un vegetariano avrebbe urlato di gioia, ma noi abbiamo faticato un po', soprattutto io che non amo il salato di prima mattina ( ho mangiato dei cereali, della frutta secca, pane...). Questo per dirvi che, dato anche lo scoglio della lingua, vi potrà capitare di non accorgervene e mangiare yogurt o miele; ecco, qui ci vuole un po' di flessibilità senza andare nel panico. Essere vegani significa "evitare prodotti derivanti dallo sfruttamento animale laddove possibile". Ora, tralasciando tutto il discorso etico etc etc, sottolineo il laddove possibile: ciò significa che se vi accorgete di aver mangiato del miele ( perchè magari vi hanno offerto un dolcetto di cui non potevate controllare gli ingredienti), o del latte, o se non ci sono alternative, amen. Non verrà la polizia vegana a togliervi il badge del "bravo vegano". Io, nello specifico, ho fatto molta attenzione, ma sono più che sicura che nelle marmellatine che mettevo sul pane a colazione, del miele c'era. D'altronde, data anche la difficoltà a chiedere esattamente quali fossero gli ingredienti, ho preferito ignorare. Ciò non vuol dire che sia andata appositamente a scegliere cibi chiaramente a base di ingredienti animali, ma semplicemente che non mi sono colpevolizzata se, per caso, mi sono capitati nel piatto. Comunque, fatta questa premessa, mangiare vegetale a Istanbul è semplice. Ed economico. Abbiamo sempre mangiato bene, in posti più belli e in altri molto umili, spendendo una media di 15/20 Euro con bevande in due. Poi c'è stata la cena da 30 Euro ed il pranzo da 8 Euro, ma la media è comunque stata più bassa che in Italia. Ci siamo concessi una cena in un ristorante stellato, non vegano ma con un vegan tasting pazzesco: lì abbiamo speso non di certo 15 euro a testa, ma considerando la location e la stella Michelin ( oltre alla bontà del cibo), il prezzo è stato comunque inferiore a quello che sarebbe stato in Italia a parità di qualità e vista. 
Quanto alla sicurezza alimentare, cosa che mi aveva preoccupato e non poco, pur essendo una città sicura, abbiamo preferito adottare alcuni piccoli accorgimenti: acqua in bottiglietta sia ai pasti che per lavarsi i denti, niente verdura cruda e frutta solo se da sbucciare. Forse le precauzioni sono state persino eccessive, ma data l'esperienza dello scorso anno a Vienna, abbiamo preferito prevenire.
Fatte queste piccole premesse, partiamo con i pranzi e le cene.

I locali li avevo selezionati su Happy Cow. A parte due, gli altri sono 100% vegetali, e sono situati nella parte europea di Istanbul, nella zona intorno a Piazza Taskim. Uno di essi, poi, è situato nella parte asiatica, a Kadikoy, zona molto ricca di locali vegani.
- Helvetia: è una tipica lokanta. Una tavola calda non distante da Piazza Taksim. Locale molto umile e super frequentato, anche grazie ai prezzi economici. La cucina è casalinga, tutto è preparato al momento e messo sul bancone, da cui si sceglie ciò che si vuole. I piatti sono per la maggior parte vegani, ma alcuni contengono yogurt o burro. Il personale, comunque, vi saprà indicare quali sono quelli veg. Si possono scegliere due tipologie di piatto: quello grande con 5 assaggi o "piccolo" con 2 assaggi. Noi abbiamo scelto uno da 5 e uno da 2 con cig kofte, taccole in umido, cous cous, ceci, insalata di patate e non ricordo cos'altro. Era tutto buonissimo e casalingo. Due piatti+ 2 bottigliette di acqua= 550 TL ossia circa 16 Euro
- Vegan Dukkan Lokanta: posticino delizioso a Beyoglu. Ci sono alcuni posti a sedere all'interno e due all'esterno. La cucina, interamente veg, è internazionale. ma non mancano le specialità turche in chiave veg. Abbiamo preso un hummus alla barbabietola con crostini di pane ai semi di girasole, un Adana kebab di macinato vegetale ( l'Adana kebab è il kebab a polpetta ) con riso, kimchi, salsa di yogurt e pomodorini arrosto, un Magnum al cioccolato e caramello salato home made. Tutto questo con una bottiglietta di acqua e una kombucha alla lavanda, 1.100 TL, circa 30 Euro. Questo è stato il più caro tra tutti, anche se la qualità ripagava.
- Babel Cafè: qui siamo tornati due volte perchè lo abbiamo amato. E' un piccolo ristorante in zona Beyoglu specializzato in meze. Anche questo non è interamente vegano, poiché alcuni piatti contengono yogurt, ma quelli vegani sono indicati chiaramente. La prima sera abbiamo preso un piatto di meze per due persone, che conteneva hummus e altri assaggini ( c'era una salina a base di pomodori, un'altra con frutta secca, melanzane, bulgur..). Era tutto delizioso e abbondante: con due coke abbiamo speso 632 TL ossia 17 Euro circa. L'ultima sera, invece, abbiamo preso un piatto di falafel, un hummus, lenticchie speziate al pomodoro e insalata di patate. Questo e 2 Coke, 725 TL, circa 20 Euro.
- Vegan food cartel: ristorante molto easy a Beyoglu, specializzato in seitan. E vi posso assicurare che la fama è meritata. Si sceglie il cibo dal tablet, si invia l'ordine, il cibo arriva e poi si paga. Noi abbiamo diviso un Menemen, piatto tipico della colazione turca simile alle nostre uova al purgatorio, ovviamente in chiave vegetale, e un classico Doner kebab con riso e pane pita. Il kebab, ovviamente a base di seitan, era forse uno dei migliori piatti di seitan mai mangiati. Tutto ciò, con 2 bottigliette di acqua e un gatto coccolone, 568 TL, 16 Euro.
- Veganarsist: questo lo abbiamo provato a pranzo, ed è situato sul lato asiatico. E' un locale incredibile, a cui da fuori non daresti due lire. Il menù è sconfinato e le porzioni molto abbondanti. Noi abbiamo diviso un menù combo che comprendeva un Burger, due wrap, insalata di patate alla senape, due crocchette di lenticchie ripiene, due polpette di legumi e la versione veganizzata del lahmacun, ossia la "pizza" turca ricoperta di macinato ( qui vegetale, ovviamente ). Abbiamo speso 661 TL, 18 Euro, con un te e un'aranciata.
- Falafel koy: come capirete è un locale specializzato in falafel. Situato a Balat, diciamo che non è proprio una meraviglia, ma il cibo merita! Anche qui ci sono diversi menù, e noi abbiamo scelto il piatto con hummus, falafel, tabboule, pita fritta e patatine, oltre a un piatto di babaganoush e due bottigliette di acqua. Tutto ciò: 330 TL, 8 Euro.
E veniamo allo street food provato a Istanbul. Mangiare street food, secondo me, è una delle esperienze più belle del viaggio, quella che ti fa entrare più a contatto con la cultura del paese in cui ti trovi. Purtroppo non sempre è facile farlo per un vegano, perché la maggior parte del “cibo di strada” non è vegan friendly. Ho in mente Praga, ma anche New York o Berlino, dove le possibilità di mangiare street food per un vegano, al di là dei posti in cui trovarlo fatto ad hoc (l’hot dog a New York o il currywürst a Berlino) sono basse. Istanbul, invece, sorprende. Per strada ci sono purtroppo tanti cibi animali, ma se uno vuole mangiare veg senza fare salti mortali, può. A ogni angolo ci sono banchetti di caldarroste (anche ad agosto), di pannocchie arrostite e di simit, un pane turco al sesamo che non contiene derivati animali. Al Bazar delle spezie troverete datteri, fichi secchi, noci, anacardi e mandorle. Ci sono poi i dolcetti venduti nelle pasticcerie che, se è vero che contengono spesso miele, é anche vero che cercando si trovano in versione veg. Ecco una rapida carrellata del nostro street food e delle pause golose
- Il Simit, un pane ricoperto di semi di sesamo. Costa circa 20 TL, 55 centesimi e lo trovate ovunque 
- Le pannocchie arrostite con sale. Belle calde e al costo di 30 TL, 80 centesimi 
- Negli stessi banchetti delle pannocchie troverete anche le caldarroste. Non vi so dire il prezzo perché non le abbiamo mai provate, ma l’aspetto era molto bello.
- La Baklava, dolce famosissimo a base di pasta pillo, generalmente contiene il miele, ma da Gullouglu la troverete in versione veg al pistacchio e alla noce, entrambe buonissime e non dolci come credevo. La porzione da asporto da 4 pezzi costa 195 TL (al pistacchio) circa 6 euro, mentre alla noce 160 TL, 4,50 euro. Mangiata in loco è più cara.
- In molti banchetti troverete le Çiğ köfte, polpette a base di bulgur, cipolla, pomodoro e spezie. Noi le abbiamo assaggiate al ristorante, ma è un tipico cibo di strada ( la versione originaria era a base di carne cruda, ma poi è stata vietata per motivi igienici e sostituita con questa a base di bulgur !)
- Ovviamente ovunque troverete il tea, sopratutto alla mela , magari da accompagnare ai lokum, dolcetti a base di zucchero, amido e frutta secca.
E veniamo all'esperienza stellata del Mikla Restaurantt. Descriverla con poche parole non è facile, perché è stato un susseguirsi di emozioni, anche visive, pazzesche. Giusto per un’idea, vi dico che, oltre ad aver vinto numerosi premi nazionali e internazionali, è l’unico ristorante turco ad essere stato elencato nei @theworlds50best dal 2015 al 2022. Detiene la stella Michelin dal 2023. Situato al 17esimo piano dell’hotel Marmara Pera, propone una cucina anatolica contemporanea e, pur non essendo un ristorante vegano, ha in carta un vegan tasting da 7 portate ( più 4 amuse bouche) che rende possibile l’esperienza anche a chi non mangia animali e derivati (che poi è quello che ogni ristorante, stellato o no, dovrebbe fare ). I piatti erano tutti pazzeschi. Provo ad elencarveli, copiandoli dal menù consultabile sul sito.
1- Amouse bouche. Erano 4 piccoli bocconcini che già preparavano la mente e la bocca alle portate successive
2- Olive Oil & Bread-pane di pasta madre accompagnato da olio turco e sale.
3- Charred Pepper & Tomato Soup: Charred Pepper & Tomato, Vegetable Crunch, İsot-Una sorta di gazpacho cremosissimo e speziato con parte croccante. Uno dei miei piatti preferiti
4- Zuccini: Salicornia, Sea Bean, Lentil Hummus, Pomegranate Sour, Lime Vinegrette-Piatto quasi raw. Fantastico.
5- Whole Wheat Mantı: Turmeric, Sorrel, Tomato, Roasted Garlic, Sumac- Ravioli turchi tipici in chiave moderna, adagiati su una crema di pomodoro, aglio arrostito e sommaco. Commoventi.
6- Grilled Asparagus:Yedikule Lettuce, Salicornia, Potato, Rock Samphire, Broad Bean Paste, Plum-Asparagi arrostiti accompagnati da una terrina di patate croccante, salicornia e prugna. Splendido!
7- Artichoke: Fried Artichoke, Broccoli, Dill- Un carciofo fritto che era una nuvola, accompagnato da broccoli e aneto.
9- Strawberry:Almond Cream, Strawberry Sorbet, Basil- Un dessert fresco e aspro, tuttavia goloso, perfetto per concludere la cena.

Tutto era perfetto: equilibrato, leggero, speziato ma non troppo. Largo uso di prodotti locali e stagionali, come la salicornia. Servizio impeccabile, locale chic ma che non metteva soggezione e vista mozzafiato su tutta Istanbul.
Il vegan tasting costa 4200 TL, circa 110 euro a testa. Esperienza meravigliosa e che in Italia, considerando la stella e la location, sarebbe costata molto di pi
ù.


E questo è quanto. Dire che è stato un viaggio bellissimo, è dire poco. Forse non è stata una città che mi è "arrivata" subito, ma a distanza di un mese dico che tornerei subito! Anche il cibo mi ha fatto innamorare, sia quello più raffinato che quello più umile.

In definitiva: spero che i miei post vi siano di aiuto se deciderete di visitare questa stupenda città. Ovviamente, se avete bisogno di consiglio o delucidazioni, potete contattarmi e chiedermi!
Alla prossima.

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