CRACOVIA 2025. VEGAN FOOD TOUR

Dopo l'introduzione, parliamo di uno degli aspetti più interessanti ( a mio parere ) di ogni viaggio: il cibo. Chiaramente, essendo io vegana, il discorso verterà su questo aspetto. Quanto è vegan friendly Cracovia? Si riesce a mangiare veg o le possibilità di “sopravvivenza” sono scarse? Sinceramente, prima di partire, avevo un po' timore. Vero che avevo cercato molte informazioni su Happy Cow ed avevo spulciato un po' in giro, salvando molti locali vegani, ma temevo che sotto questo aspetto Cracovia fosse un po' come Praga, ossia una città dove al di fuori dei locali 100% veg non si mangia, essendo una cucina basata prevalentemente sulla carne. Invece mi sono stupita molto: è vero che ci sono tantissimi ristoranti vegani, ma un'opzione vegetale la si trova praticamente ovunque. Oltre i posti che mi ero segnata per pranzi e cene, ho guardato un po' in giro e ho notato che anche locali non certo vegani ( la carne è una delle portate principali della cucina polacca ) almeno un'opzione vegetale ce l'hanno. Magari nei ristoranti tradizionali la scelta non è così vasta, ma bene o male ( una zuppa, qualche contorno, i famosi Pierogi ) un'opzione la si trova e non si è costretti a farsi portare patate lesse. Il latte vegetale ( soprattutto avena ) è presente in ogni caffetteria, c'era in hotel, molti bar hanno anche torte vegane o opzioni salate come taglieri veg. E poi ci sono i ristoranti etnici, che sono sempre una grande risorsa. In particolare a Cracovia ci sono tantissimi ristoranti mediorientali, in cui mangiare hummus, falafel, babaganoush e quant'altro. I kebabbari hanno sempre almeno un'opzione vegetale, quindi se si vuole spendere davvero poco pur mangiando veg, si può. E mi allaccio a quest'ultima frase per parlare dei prezzi. Ho trovato Cracovia una città con un rapporto qualità prezzo ottimo, forse seconda ( ma di poco ) solo a Istanbul. Certo: non siamo nel sud est asiatico, ma il linea generale in due non abbiamo mai speso più di trenta euro. Una volta abbiamo speso trentacinque euro in due ( ed è stata la volta in cui abbiamo speso di più ), altre volte diciotto euro, ma diciamo che la media si è aggirata sui venticinque, trenta euro. Le porzioni sono enormi, ragion per cui noi prendevamo due piatti, generalmente  un antipasto ed un piatto principale. Inoltre, nel prezzo finale ho ricompreso anche le bevande ( a volte Giorgio beveva la birra, a volte io un tea, sempre acqua gasata ). Insomma: mangiare fuori non è un salasso come da noi. Stesso discorso vale per le caffetterie, che valgono un capitolo a parte.
Cracovia è piena zeppa di caffetterie e pub bellissimi. Spesso aperti da mattino a sera, ce ne sono di tutti i tipi: quelli moderni, minimali e dall'atmosfera nordica, quelli antichi e tradizionali, quelli bohémienne.
In tutti vale la regola: lento è meglio. A differenza nostra, che prendiamo l'espresso al banco e via veloce, a Cracovia ( ma all'estero in generale ) ci si siede, si ordina un caffè americano ( a Cracovia vanno forte gli speciality coffee ) o qualche altra bevanda, si mangia un boccone, si legge, si lavora o si chiacchiera. Per due caffè americani, o un caffè e un the ( non in bustina! ), abbiamo sempre speso una media di cinque, sei euro. La volta che al chia latte e a un tea abbiamo aggiunto un boccone siamo arrivati a nove euro. A Torino, giusto per fare un paragone, per un caffè filtro e una fetta di torta Sacher veg ho speso quattordici euro!
Quanto alla nostra tipologia di pasti o, meglio, alla tipologia dei ristoranti scelti, solo due di essi erano completamente vegani. Per il resto abbiano mangiato in ristoranti onnivori con buona scelta di portate vegetali. Un giorno abbiamo anche pranzato in un locale tradizionale dove abbiamo assaggiato la versione vegetale dei Pierogi, i tradizionali "ravioli" polacchi ( un misto tra i nostri ravioli ed i gyoza, per farvi capire ), con cavolo e funghi: buonissimi! Ricordatevi inoltre che di default portano quasi sempre i sottaceti che, ve lo assicuro, sono i migliori mai provati.
A differenza di Istanbul, dove alcuni piatti tradizionali erano naturalmente vegani, a Cracovia non ce ne sono molti: è veg l'obwarzane, una sorta di pretzel che vendono gli ambulanti ad ogni angolo di strada ( attenzione che alcuni li vendono con il formaggio, ma non è un problema perché lo si vede chiaramente ), alcune zuppe tradizionali ( occhio solo perchè in alcuni posti vengono servite con panna acida che comunque è semplice far togliere ), ovviamente i sottaceti, e alcuni Pierogi ( generalmente in quelli vegetali sono comunque riportati gli ingredienti ).
In definitiva: per un vegetariano è una passeggiata. Un vegano deve fare un pochino più attenzione ( per via dei formaggi e dei latticini, soprattutto ) ma può mangiare benissimo e quasi in ogni posto. 
Poi, chiaramente, vale il discorso che faccio ogni volta che visito un posto in cui c'è lo scoglio della lingua: lo sbaglio può starci, il vegan fail, e non ci si deve colpevolizzare. Ho sempre avuto il piacere di leggere dei menù in cui erano indicati gli allergeni ( capendo, di conseguenza, quali piatti erano vegani e quali no ), ma a volte capire e farsi capire non è semplice.
Ma vediamo nello specifico dove e cosa abbiamo mangiato.

I nostri pranzi generalmente sono più veloci e easy rispetto alle cene: preferiamo non togliere tempo alla visita della città ma mettere sotto ai denti comunque qualcosa.
- Glonojad è una sorta di self service vegetariano e vegano dove, in realtà, dopo aver scelto tra i piatti del giorno si viene serviti. E' molto frequentato e propone una cucina semplice con alcuni piatti tradizionali che cambiano ogni giorno. E' anche caffetteria. Noi abbiamo preso un curry di tofu e verdure con riso e delle polpette di verdure con riso: 78 zloty, 18 euro circa. Ci sono anche formule comprensive di più piatti e bevanda a prezzi competitivi.
- Goscinna Chata: ristorante tradizionale e pittoresco nella Città Vecchia. I camerieri sono in abiti tradizionali, gli arredi sono in legno ed è diffusa musica polacca. Sarò sincera: temevo la trappola turistica, invece....Qui le opzioni veg erano letteralmente due ( di più quelle vegetariane ): pierogi con cavolo e funghi e zuppa di barbabietola con i pierogi. Abbiamo preso entrambi, un'aggiunta di sottaceti, l'acqua e abbiamo speso 80 zloty, 19 euro circa mangiando benissimo e tradizionale ( cosa che apprezzo sempre molto ).
- Hummus Amamamusi: locale piccolino in zona Kazimierz, non espressamente vegano ma con tantissime opzioni vegetali. La cucina è mediorientale moderna. Qui potrete fare brunch, oppure pranzare. Come si evince dal nome, il suo punto forte è l'hummus, declinato in tante varianti. Io ho preso quello con mele caramellate, mandorle e basilico. Non esagero se dico che forse è stato il migliore della mia vita! Giorgio, invece, ha preso un enorme wrap con falafel, hummus e melograno. Ci hanno portato pane pita caldo e sottaceti. Con acqua frizzante, 75 zloty, circa 18 euro.

E vediamo le nostre quattro cene, tutte una più buona dell'altra
- Hamsa: la nostra prima cena. Locale molto bello del Kazimierz, inserito in un complesso che ospita anche bar e una libreria ebraica, è specializzato in cucina israeliana e, benché non sia affatto vegano, le opzioni vegetali sono tantissime. Noi abbiamo diviso un piatto misto di meze ( indicato per 2,3 persone ) che abbiamo composto scegliendo falafel, hummus e muhammara. E' servito con sottaceti, peperoncini in agro e olive, oltre a pane pita caldo. Abbiamo anche preso un buonissimo babaganoush, ottimo ma pieno di aglio. Tutto ciò con una birra e un tea caldo, 150 zloty cioè circa 35 euro. E' stato il ristorante in cui abbiamo speso di più.
- Pierwszy Stopień: forsę ił mio preferito. Altro posticino delizioso nel Kazimierz, non vegano ma con opzioni veg di livello e un'atmosfera bellissima. Abbiamo diviso un antipasto veg misto che comprendeva una terrina ( che voleva imitare il "pasticcio di lepre" con mirtilli: imitazione decisamente migliore- in tutti i sensi- dell'originale), dei funghi saltati, una confettura agrodolce e sottaceti. A seguire un piatto di funghi impanati nel panko, serviti con patata dolce, insalata, e una salsina: uno dei piatti migliori mai mangiati. Per me acqua, per Giorgio sidro di mele: 130 zloty, 31 euro circa.
- Veganic. Il ristorante dell'ultima sera, in zona ovest, completamente vegetale. Ambiente molto cutie, piatti curati e ricercati che variano da quelli tradizionali a quelli più internazionali, tra cui burger enormi. Abbiamo preso dei broccoli grigliati e serviti su una salsa delicata a base di latte di cocco, poi funghi fritti con purè di patate, barbabietola, sottaceti e una salsa delicata. Visto che era l'ultima sera abbiamo terminato con una fetta di cheese cake al frutto della passione. Tutto ciò con acqua: 110 zloty, circa 25 euro
- No Bones. Altro ristorante vegano, che serve piatti fusion e tradizionali polacchi in un ambiente molto easy, giovane e inclusivo. Il menù era vasto, goloso e la scelta difficile: abbiamo preso un carpaccio di barbabietole di vari colori con radicchio, tofu, vinagrette e focaccia, e poi il Nofish bone, una sorta di "pesce" fritto servito con patate prezzemolate, insalata e cavoli. Per quel poco che ricordo del pesce, posso dirvi che questo aveva lo stesso sapore! Tutto stra abbondante, buonissimo e al prezzo di 94 zloty, 22 euro circa.

Degni di nota anche i caffè provati. Per le caffetterie vale il discorso fatto sopra. Qui mi limito a dire che erano tutti locali meravigliosi: alcuni moderni, altri dall’atmosfera bohemienne. Mi hanno dato l’idea di essere comunque molto sinceri e non fatti apposta per i turisti.
Dato che elencarli tutti sarebbe lunghissimo, vi rimando ai miei post su Ig, dove ne avevo parlato.


Concludendo: Cracovia è una città meravigliosa anche dal punto di vista alimentare! Le possibilità di mangiare sono innumerevoli ( e non ho menzionato nel post i banchetti nella Piazza del Municipio, i tanti ambulanti che vendono obwarzanek, il pane tipico di Cracovia, e la zapiekanka che sarebbe un incrocio tra una pizza e una baguette in cui mettono di tutto. Quest’ultima non so se possa essere declinata anche in chiave veg, ma non lo escludo ), e anche chi segue un'alimentazione vegetale resterà soddisfatto. Inoltre, aspetto da non sottovalutare, è l'ottimo rapporto qualità prezzo anche se, come in ogni altra città, vi consiglio di documentarvi sempre prima, leggere i menù ed evitare i posti troppo turistici.

Questo è quanto.

Spero di raccontarvi presto qualche altro viaggetto. 

Intanto vi invito a seguirmi su Ig ove pubblico foto di viaggio e stories.

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