SEOUL 2025. INFORMAZIONI GENERALI E CONSIGLI DI VIAGGIO


Ed eccomi qua, dopo cinque lunghi anni, a raccontarvi uno dei miei viaggi ( se non IL mio viaggio ) del cuore. Dico "dopo cinque anni" perché questo viaggio era in programma dal 2020: biglietti già pagati, hotel fermati e poi è successo quello che è successo. Ovviamente ho ottenuto il rimborso, ma ho promesso a me stessa che quello era solo un momento,  che presto sarei riuscita ad andare in una delle città che più sognavo: Seoul. E così, a settembre scorso, ho ritentato e a questo giro non è successo nulla. Venerdì 25 luglio, anzi, sabato 26 luglio dopo 12 lunghe ore di volo, mettevamo piede a Seoul e ci restavamo per otto giorni. Sono tornata a casa da poco, ho ancora gli occhi pieni delle cose meravigliose viste, e anche pieni di lacrime, perché ci ho proprio lasciato il cuore. Immaginavo che mi sarebbe piaciuta ( non sono un'appassionata di K drama e neppure di K pop, ma ho sempre sognato di andarci da grande amante dell'Oriente. Inoltre io amo tutto quanto è tecnologico e innovativo, e la immaginavo un po' come la città del futuro ) ma non credevo così tanto. Ho scoperto una città meravigliosa, modernissima ma con una tradizione antica ben custodita, organizzata, pulita, sicura, piena di persone dal sorriso gentile che anche se non capiscono cercano di aiutarti. Ci sono grattacieli e cemento, ma anche tantissimi spazi verdi, parchi meravigliosi, tenuti benissimo e curati. Si mangia benissimo ( ovviamente il discorso "cibo veg" lo affronteremo in un post dedicato ) spendendo poco, i musei sono gratis o costano qualche won e sono meravigliosi. Le ragazze coreane sono effettivamente bellissime, con uno stile unico nel vestire e le persone di una certa età sono tenerissime. Turismo ce n'è, ma non siamo ai livelli del Giappone: in sette giorni avrò incontrato sì e no una decina di italiani, qualche americano e poc'altro. Insomma: mi sono innamorata e farò di tutto per tornarci, magari per esplorare anche Busan e altre città. Come sempre dividerò il racconto di viaggio in tre post: uno dedicato alle informazioni generali ( forse la parte meno pittoresca e più noiosa, ma sicuramente quella più utile ), uno dedicato all'itinerario di viaggio ed uno dedicato al cibo.


Partiamo

DOCUMENTI

A parte il passaporto, al momento non serve altro, nemmeno il visto ( per soggiorni inferiori ai 90 giorni ). Però, dal 1 gennaio 2026, dovremmo compilare il K-Eta ( simile all'asta per chi viaggia negli USA ) che al momento non è obbligatorio. Sull'aereo vi daranno i moduli per compilare l'Arrival Card dove, in buona sostanza, dichiarerete quanto vi fermate in Corea, dove alloggiate e fornite i vostri dati. Potete compilarla on line a partire da 72 ore prima del vostro arrivo in Corea, così da velocizzare le procedure di controllo, che comunque sono state veloci e gestite efficientemente. Se volete compilarlo on line, questo è il link ufficiale. Anche se è un paese stra sicuro, mi raccomando di controllare sempre Viaggiare Sicuri.

ASSICURAZIONE

Da qualche anno facciamo sempre l'assicurazione, anche quando viaggiamo in Europa, quindi a maggior ragione per un viaggio così lungo in Corea. Ci appoggiamo sempre a Heymondo, e per l'assicurazione ( sanitaria, bagaglio, assistenza legale..) abbiamo speso 135 euro in due. L'assicurazione per il viaggio l'avevo fatta in agenzia al momento della prenotazione del volo, quindi sinceramente non ricordo.

VIAGGIO AEREO

Non vi sto a raccontare tutte le peripezie con i voli, ma alla fine abbiamo preso il diretto Korean Air da Milano a Incheon: abbiamo speso circa 1200 Euro a persona, prezzo elevato ma la compagnia aerea è davvero perfetta. Abbiamo volato bene, con pasti veg buoni, personale attento e orari tutto sommato comodi. Punto dolente: sono tante tante tante ore. Le 10 ore e venti dell'andata, essendo un volo notturno, sono passate velocemente, ma le 13 del ritorno ( volo diurno ) le ho sentite tutte e il fuso ( + 7 ore rispetto all'Italia ) lo sto ancora patendo nel momento in cui vi scrivo. A parte questo abbiamo davvero volato bene.

AEREOPORTO

Seoul è servita da due aeroporti: Incheon e Gimpo. Incheon è quello principale nonché quello dove siamo atterrati noi. Molto grande, pulito, efficiente e funzionale, dista circa 50 km dal centro di Seoul. Noi abbiamo preso il taxi ( si trovano fuori dagli arrivi ) perché troppo stanchi, ma per raggiungere il centro città potete usare anche il treno, i Limousine bus o la metro. Senz'altro sono soluzioni più convenienti, ma mettete in conto le 12 ore di volo che vi sfiancano e che vi faranno desiderare solo di arrivare in hotel. I taxi ( ricordatevi di prendere quelli "international" ) hanno un costo che si aggira sui 50 Euro, almeno per dove abbiamo soggiornato noi.

SOGGIORNO

Come oramai sapete, per me non esistono ostelli, appartamenti, b&b. Ovunque vado scelgo l'hotel: mi piace stare comoda, avere qualcuno che almeno in vacanza mi rifà il letto e mi pulisce la camera, mi piace la colazione già preparata e a buffet. Inoltre voglio una reception che, se servisse, mi assisterebbe. Ciò detto abbiamo soggiornato all'Amid Hotel a Insandong, un quattro stelle comodissimo, pulito, situato in una zona "centrale" che permetteva di raggiungere le attrazioni principali a piedi. Ci siamo trovai molto bene e per otto notti con colazione abbiamo speso 820 Euro. Avremmo potuto spendere molto di più o molto di meno ( Seoul ha soluzioni per tutte le tasche ) ma mi è sembrato un prezzo ottimo, soprattutto se rapportato all'Italia, dove ad agosto con ottocento euro non fai quattro notti. Super consigliato!

TRASPORTI

Seoul è ben servita da qualunque mezzo preferiate: c'è la metro, super efficiente e con stazioni pulitissime, ci sono autobus, taxi, treni ( utili soprattutto se oltre a Seoul fate altre tappe ). Noi abbiamo usato ( poco ) la metro, pagandola con l'essenziale T-Money, una carta che costa 3000 won e si ricarica di quanto volete. Con la T-Money potete pagare i mezzi, ma anche usarla come una carta prepagata nei supermercati e in alcuni negozi. La trovate nei convenience store ( 7Eleven, ad esempio ) e la ricaricate anche nei fornelli della metro.

APP UTILI

Questa sembra una cretinata, eppure è un a parte fondamentale. Ci sono alcune app necessarie per muoversi agevolmente in città, perché Google Maps non funziona in modo accurato. Cioè, mi spiego: i luoghi li trova, ma non potete usalo come navigatore. Quindi se volete sapere come andare dal punto A a quello B, dovete affidarvi ad altro. Le applicazioni più utilizzate sono Kakao Map e Naver. Personalmente le ho scaricate entrambe ma ho usato poi Naver, che è anche in inglese. E' molto accurato e vi dice come andare nei luoghi sia a piedi che tramite mezzi. Tramite Naver potete anche pagare ma non l'ho mai usato. Importante anche Kakao Metro, per i dettagli sulla metro, e Papago il traduttore più utilizzato. E' fondamentale per farsi capire almeno un po' e capire, ad esempio, cosa è riportato sulle etichette. Poi, per i vegani, consiglio ovviamente l'app di Happycow.

TELEFONATE E CONNETTIVITA'

Come sempre ho usato una sim virtuale con Holafly per 9 giorni e dati illimitati e l'ho pagato sui 30 euro. Giorgio, che non ha il telefono compatibile con la e-sim, ha affittato in aeroporto un router wi fii portatile che ha pagato. una trentina di euro e lo ha poi riconsegnato il giorno della partenza.

PAGAMENTI

Noi siamo partiti con tre carte di credito: una BBVA comune, la mia carta di credito Mastercard e una di debito, oltre a qualche contante. La carta di credito che abbiamo utilizzato di più è stata la BBVA che non ci ha mai dato problemi, mentre la mia carta di credito a volte non ha funzionato. Utile avere anche qualche contante, soprattutto per i piccoli acquisti e per lo street food. In Italia nessuno tratta il won coreano, ragion per cui abbiamo cambiato qualcosa a Malpensa ma ve lo sconsiglio perché ha commissioni folli. Meglio prelevare in loco, negli sportelli ATM. La moneta locale è il won sudcoreano e 1 euro è pari a circa 1600,00 won

CLIMA

Ecco l'unica nota dolente del viaggio. Premesso che ognuno va in vacanza quando può, e noi potevamo solo in questo periodo, forse andare a fine luglio non è stata una scelta saggia. Seoul ( ma credo la Corea e l'Asia in generale ) è super calda e umida. Calda, a dire il vero, neanche tanto se paragonata alle temperature raggiunte anche in Italia ( Asti ) negli ultimi anni, ma l'umidità ti fa percepire molti più gradi. Partivamo al mattino già accaldati e tornavamo alla sera bagnati fradici. Nei locali, in compenso, aria condizionata a manetta. Non ha mai piovuto, ma avevamo messo in conto anche questa possibilità, perchè adesso è proprio stagione di piogge. E quindi, che si fa? Ci si veste comodi e leggeri, ci si dota di integratori di magnesio e potassio, si beve molto, si compra in loco un ventilatorino portatile come le vere coreane e si va. Ricordatevi anche un cappello e la protezione solare. E, ovviamente, una sciarpina da indossare quando entrate nei locali e nella metro, per evitare il mal di pancia da colpo di freddo.


CIBO

Questo sarà un capitolo a parte, ma incomincio a raccontarvi due o tre cosine, soprattutto per quanto riguarda l'aspetto vegano. La Corea NON è un paese vegan friendly, questo lo si sa. Nei mercati, nei negozi e nei ristoranti preparatevi a vedere tanto, troppo sfruttamento animale. Tuttavia, con un po' di ricerca e di preparazione, oltre ad una buona dose di flessibilità, mangiare vegano si può, eccome se si può.

Ho detto "flessibilità" e lo ribadisco: quando uno viaggia in un paese in cui c'è lo scoglio linguistico ( come in Corea o on Giappone ), cerca di farsi capire, cerca di spiegare che non mangia carne, pesce, uova e latte ma non è sempre così facile, soprattutto nei mercati, dove si viene serviti da persone anziane che non hanno proprio la cultura del "veg". Inoltre ricordiamo che la cucina coreana fa largo uso di pesce anche in preparazioni in cui, ad occhio, non dovrebbe esserci ( il kimchi, i brodi, i contorni ), ma viene messo sotto forma di brodo o di gambereti essicati. Così può capitare che uno assaggi una verdura che apparentemente sembra innocua e che viene servita come, appunto, verdura, ma poi si accorga che era cotta nel brodo di pesce! Questo non è una superficialità nostra o una "cattiveria" fatta da chi ci ha servito: semplicemente non è facile spiegare che non mangiamo nessun tipo di alimento animale, sotto nessuna forma, neanche liquida. L'errore ci sta, si incassa e amen, senza colpevolizzarsi o colpevolizzare. Ovviamente questo discorso cade nei ristoranti 100% vegetali ( ce ne sono tantissimi ) di cui una buona parte serve cucina coreana tradizionale veganizzata: con quelli e con la cucina templare andate sul sicuro.

Veniamo ai sapori: la cucina coreana è variegata, tuttavia dovete avere una certa predisposizione per i sapori dolciastri e piccanti. Non che sia impossibile evitare il piccante, ma diciamo che è un sapore abbastanza diffuso. 

I prezzi: probabilmente abitassi in Corea mangerei sempre fuori perchè decisamente più conveniente che non fare la spesa. A pranzo, tra street food e mercati o ristorantini easy, non abbiamo mai speso più di 10/12 euro in due. A cena, pasto che preferiamo e in cui investiamo di più, sempre sui 25/30 euro in due. Abbiamo fatto anche un'esperienza stellata ( al Legume, uno stellato vegano ) e lì i prezzi sono quelli di un qualsiasi stellato, forse leggermente inferiori.

Quindi, in definitiva, cibo veg promosso a pieno voti.


MUSEI E ATTRAZIONI

Questa è stata la vera sorpresa, abituati come siamo a pagare cari e salati gli ingressi a musei ed attrazioni varie. A Seoul, invece, la maggior parte sono gratis ( Il Museo di Storia e quello del Folklore, ad esempio ), mentre per alcuni ( come quello del Kimchi ) il prezzo si aggira sull'equivalente di due, tre euro! L'ingresso ai palazzi ( meravigliosi e sconfinati ), costa una cifra irrisoria: l'equivalente di 1,50 euro. I musei che ho visitato erano molto ben tenuti ed organizzati, spesso interattivi. La cosa più "costosa" è stata la salita alla Lotte Tower a 486 metri di altezza: abbiamo pagato circa 20 euro a persona ma ne valeva assolutamente la pena!

SICUREZZA

Non scherzo se dico che non mi sono mai sentita così sicura in vita mia. Non ho mai avuto paura, non mi sono mai sentita a disagio e avevo proprio la sensazione di potermi fidare di tutti. Vi posso dire che avevo dimenticato un ventaglio nel bagno di una caffetteria e dopo tre ore l'ho ritrovato nello stesso identico posto in cui lo avevo lasciato. Vale comunque la regola che vige ovunque: fate attenzione sempre e comunque.

IMPRESSIONI GENERALI

Parte assolutamente inutile perché penso sia chiaro che ho amato profondamente Seoul e vorrei tornarci presto, magari in abbinamento a qualche altra città coreana. Ho adorato la modernità mescolata con la tradizione, gli spazi enormi ed i palazzi che ti facevano sentire minuscola, il verde, il sorriso e la gentilezza dei coreani, il cibo, l'atmosfera magica che si respirava nelle sale da tea, la sicurezza, l'efficienza. Tutto, insomma.

Nei prossimi post parleremo dell'itinerario di viaggio e, ultimo ma non ultimo, del cibo.

Alla prossima!




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