Seoul 2025. Parte II. Itinerario di 7 giorni

Dopo il post introduttivo, eccoci all'itinerario. Prima di incominciare, una premessa: Seoul è grande ma abbastanza compatta e, a mio avviso, se avete un hotel "centrale" ( zone migliori, a mio parere: Insandong e Myeongdong ) potete muovervi agevolmente a piedi, prendendo la metro solo per andare in zone più lontane, come Gangnam. Bisogna però tenere conto della stagione in cui andrete: noi siamo abituati a camminare moltissimo, lo sapete, a macinare km e km, ma a Seoul siamo stati sicuramente rallentati dal caldo. Girare con quaranta gradi umidi, fidatevi, non è agevole. Quindi, nel vostro programma, tenete conto sia del caldo ( o del troppo freddo se andrete in inverno ), sia delle eventuali piogge: noi abbiamo avuto la fortuna di non prendere neanche una goccia, ma l'estate è la loro stagione e, in quel caso, avevamo già il piano B pronto che comprendeva visite ai musei e ai centri commerciali.

Ora: quando dico "centri commerciali" non aspettatevi "Le Gru" ( per i torinesi ) o "Il nuovo Borgo" ( per gli astigiani ): il Lotte department store, o il Coex Mall, solo per citarne due famosi, sono delle vere e proprie città, con tanto di ristoranti e cinema! Quindi, in caso di pioggia, l'unica cosa da fare è riparasi nei centri commerciali e godersi la giornata. Anche le stazioni della metropolitana sono delle vere e proprie città con tanto di negozi e baracchini per mangiare, lo sapevate?

Seconda premessa: alcune attrazioni, come i palazzi reali più famosi, non sono sempre aperte. Il Changdeokgun ad esempio, è aperto il lunedì ma chiuso il martedì, mentre il Gyeongbokgung chiuso il lunedì. Tenetene conto. 

Vediamo nel dettaglio il nostro piano, tenendo presente che noi avevamo l'hotel in zona Insandong, molto agevole per spostarsi a piedi: con hotel in altre zone avremmo dovuto organizzarci diversamente.


Giorno 1: Insandong- Changdeokgung - Changdeokgung Secret Garden - Bukchon hanok village - Museo del Kimchi - Ikseon Dong Hanok village - Jongmyo - Gwangjang Market - Cheonggyecheon

Per il nostro primo giorno siamo partiti da Insandong, il nostro quartierino, e ci siamo diretti verso il Changdeokgunguno dei Cinque Grandi Palazzi reali di Seoul costruiti durante la dinastia Joseon. Tutto il complesso è Patrimonio dell’umanità UNESCO. L'ingresso costa poco più dell'equivalente di 1 euro e basta recarsi in loco, senza prenotare da casa. E' immenso e ti fa sentire piccola piccola.


Quello che, invece, occorre prenotare con sei giorni di anticipo, è il Changdeokgung segret garden, una meravigliosa oasi verde cui si accede solo con visita guidata e ad orari prestabiliti. Qui il sito per prenotare ( circa 10.000 won in due). La visita dura circa mezz'ora ed è molto bello. Le visite sono solo in coreano o in inglese ma non temete: non c'è molto da capire!


Da lì, di buona lena, ci siamo diretti verso il Bukchon hanok village, antico villaggio tradizionale e, tutt'ora, area residenziale. Nonostante sia abitata, la zona è molto turistica, piena di negozietti, locali bellissimi e di gente che si fa le foto. Andate subito al mattino alle 10, quando apre, o sarà un gran caos. Siamo quindi tornati verso Insandong e abbiamo visitato il Museo del Kimchi, molto molto carino.

Dopo pranzo abbiamo visitato la zona di Ikseon dong, super carina, con vicoletti e locali meravigliosi. C'è anche una sala da tea in cui siamo andati due volte.
Ci siamo quindi diretti verso Jongmyo: un maestoso tempio confuciaino dove ancora oggi si tengono cerimonie e poi, da lì, verso il famoso Gwangjang Market, il regno dello street food, consacrato anche da Netflix. Saremo poi tornati nei giorni a venire per pranzo. 
Era pomeriggio inoltrato, la stanchezza iniziava a farsi sentire ( tenete presente anche il fuso orario ) e abbiamo percorso un pezzo del Cheonggyecheon, un torrente che attraversa Seoul e che è stato oggetto di un'opera di riqualificazione urbana nel 2003, dove tantissime persone si riposavano e rinfrescavano i piedi ( cosa che avrei voluto fare anche io ): abbiamo anche visto un airone! Tra una cosa e l'altra si era fatta l'ora di cena.

Giorno 2: City Hall- Piazza Gwanghwamun - Gwanghwamun Gate - Complesso del Gwanghwamun - Museo del Folklore - Togin Market - Seoul Place e Seoul Station - Namdaumen market - Myeondong
 

Siamo partiti dall'hotel e ci siamo diretti verso il maestoso e avveniristico Municipio di Seoul, il City Hall. Da lì, dopo qualche foto di rito, abbiamo proseguito verso Piazza Gwanghwamun ( dove domina La statua di Sejong il Grande, monarca coreano del XV secolo, imponente ), dietro alla quale c'è il Gwanghwamun Gate che porta direttamente al complesso del palazzo reale, immenso. 
In mezzo al Gyeongbokgung e al Geunjeongjeon ci siamo sentiti delle formiche


Da lì si raggiunge il Museo del folklore, situato nello stesso complesso. E' molto interessante ben organizzato.
Per pranzo abbiamo deciso di visitare il  Togin Market, un mercato con un meccanismo particolare: decidi quanti won vuoi cambiare in monete, e poi con il tuo box e le monete giri tra i banchetti scegliendo cosa mangiare. Abbiamo fatto un vegan fail, ma farsi capire non era facile e l'errore ci sta. Abbiamo speso pochissimo e mangiato bene, senz'altro molto tipico. Da lì siamo scesi fin verso l'enorme Seoul Station, che sembra una vera e propria città con tanto di negozi, centri commerciali, ristoranti e supermercati.
Visto che non eravamo ancora abbastanza "cotti" abbiamo deciso di fare un salto al Namdaemun market, altro regno dello street food di Seoul, ma il giro è stato abbastanza veloce e siamo invece andati a fare due passi nel quartiere di Myeondong, regno dello shopping, dello street food e della skin care. Un meraviglioso inferno, pieno di negozi pazzi, cibo e tanta gente.
Si era intanto fatta l'ora di cena, quindi pappa e poi a dormire.


Giorno 3: Myeondong - Namsan Park e Seoul Tower - Namsangol hanok village - Gangnam

Siamo partiti dall'hotel abbastanza presto e ci siamo diretti verso la Seoul Tower o, meglio, verso il Namsan Park e la salita che porta alla Seoul Tower. Prima, però, una capatina in un photo studio per fare due foto da perfetti cretini! Seoul è piena di questi studios: entri, scegli i gadget con cui fare le foto ( cerchietti, cappelli, occhiali vistosi ), paghi e ti metti in posa. Viene fatto tutto in automatico e dopo poco potrete selezionare le fototessere crazy da portare sempre con voi!

Abbiamo quindi iniziato la salita verso la Torre: in realtà c'è anche la funivia ma noi ci sentivamo degli  eroi e siamo saliti a piedi. Diciamo che i gradini li ho sentiti tutti, però mano a mano che salivamo si iniziava a intravedere Seoul dall'alto. Dopo circa mezz'ora, siamo arrivati sul piazzale della Seoul Tower e, da veri turisti, abbiamo preso l'ascensore e siamo saliti.
Che vista!

Siamo scesi e andati verso il bel Namsangol hanok village, molto tranquillo e meno caotico degli altri visitati. Dopo un giro a Myeongdong siamo tornati in hotel abbastanza presto perchè ci aspettava la cena in un posto speciale a Gangnam, dall'altra parte della città, quindi dovevamo prepararci.

Giorno 4: Dongdaemun - Mercato di Dongmyo Flea - Ihwa-dong Mural Village - Gwangjang Market - Museo di Storia - Piazza Gwanghwamun - Jahamun-ro

Di nuovo a piedi, ci siamo diretti verso il futuristico Dongdaemun Design Plaza, centro culturale situato nel quartiere Dongdaemun, progettato con un design tipicamente neofuturistico caratterizzato da forme curve, levigate e allungate. La zona è famosa anche peri negozi di abbigliamento, ma sinceramente non avevamo voglia e abbiamo proseguito oltre, verso la zona di Dongmyo. Qui sembrava di essere negli anni 70 e non c’era una scritta in inglese. Eravamo gli unici turisti e, vi dirò, la cosa non mi dispiaceva affatto.

Da lì siamo saliti un po' verso l'Ihwa-dong Mural Village, un intero quartiere pieno di murales. E' molto bello girare senza una meta, guardando anche negli angoli se ci sono opere dipinte. Mi è piaciuto molto,

Intanto si era fatta ora di pranzo e abbiamo deciso di scendere fino al Gwangjang Market dove, allo stallo A22 abbiamo pranzato con Bibimbap di verdure e Noodles freddi in “brodo” di latte di soia e sesamo ottimi! Un pranzo al mercato è un'esperienza da fare, anche se siete vegani come noi ( poi vi racconto tutto, promesso! )
Un po' accaldati ma con ancora abbastanza forza siamo andati a vedere il museo di storia, molto bello ( e gratis! ). 
Si stava avvicinando ora di cena ( si cena alle 18/18.30: tenetene conto!) e visto che avevo prenotato in un ristorante in zona Jamun-ro, ne abbiamo approfittato per girarla un po': piena di localini carini e di gioventù.
Dopo cena, due passi fino all'hotel e nanna.


Giorno 5: War memorial of Korea - Gangnam (Bongeunsa Temple, Coex Mall e Lotte Tower ) - Insadong by night - Jogyesa Temple

Oggi la giornata era dedicata a Gangnam ( sì, quella della canzone ) ma prima abbiamo deciso di andare a vedere il War memorial of Korea, immenso. Dopo abbiamo preso la metro, forse la più bella mai vista in vita mia, e siamo arrivati nel moderno e lussuoso quartiere di Gangnam. La cosa che mi ha impressionata, è che da un lato della strada c'è il Coex Mall, un centro commerciale enorme, e dall'altro lato il Bongeunsa, un tempio buddista meraviglioso, incastonato tra i grattacieli. Si respira una pace e una spiritualità indescrivibili.


Letteralmente dall'altro lato della strada c'è un centro commerciale enorme, il Coex Mall. Al suo interno ci sono negozi, ristoranti, supermercati e tanti cinema. Pare che addirittura ci sia un acquario! 
Se piove, non preoccupatevi e venite a ripararvi qui. Al Coex abbiamo anche mangiato in un ristorante vegano, ma sappiate che ci sono ristoranti davvero di ogni tipologia.
Ma il vero motivo per cui ho voluto venire è la libreria Starfield Coex mall, super instagrammabile.

Dopo qualche giro, pranzo e qualche acquisto, siamo usciti e ci siamo diretti verso la 
Lotte World Tower: 123 piani, 555 metri, con un osservatorio a 486 metri. É il sesto grattacielo più alto del mondo. La salita, a differenza di tante altre attrazioni, costa abbastanza ( una ventina di euro ) , ma vi assicuro che la vista li vale tutti.
E tra una cosa e l'altra si era fatta sera. Abbiamo preso la metro per tornare ad Insadong, dove abbiamo cenato, e poi abbiamo visitato un altro tempio, proprio dietro all'hotel: il Jogyesa. Davvero bellissimo.

Giorno 6: K Star road - Hongdae - Yeouido Hangang Park - Insandong

Si stava avvicinando la fine della vacanza e io, probabilmente per un colpo d'aria, non sono stata benissimo. Per fortuna abbiamo preso spesso la metro e ho potuto riposare un po'. Con la metro, appunto, ci siamo diretti di nuovo a Gangnam per vedere l'iconica K Star road: se siete appassionati di k pop band, é la vostra mecca perchè ci sono delle statue fatte ad orsetto dedicate alle K band.

Da lì abbiamo preso la metro e dopo un lungo tragitto siamo arrivati a Hongdae, un quartiere giovane ( ospita l'università ), colorato, pieno di negozi, locali, ma anche di angoli meravigliosi e tanto verde. Una delle parti che, forse, mi è piaciuta di più e che sinceramente non mi aspettavo così bella.

In particolare dopo pranzo abbiamo percorso le vie laterali, meno caotiche e con dei locali molto suggestivi. Poi, un po' per caso, ci siamo imbattuti nel Gyeongchun Line Forest Park, che ha ripreso parte della vecchia ferrovia. Un posto delizioso con tanto verde, installazioni, localini, persone che passeggiano e bambini che giocano.

Da lì, sempre in metro, siamo andati verso lo Yeouido Hangang Park che dovrebbe essere il luogo dove si viene a prendere il fresco. Beh, magari non ad agosto, ma la vista era meravigliosa. Era oramai pomeriggio inoltrato. Io continuavo a non stare benissimo, ma avevo prenotato una cena speciale ( del cibo parleremo nel prossimo articolo ) e così abbiamo preso la metropolitana e siamo tornati verso il nostro quartiere.


Giorno 7:Varie ed eventuali 

Nei miei programmi di viaggio lascio sempre un "giorno libero", che vuol dire "non ho messo centomila cose da vedere ma torniamo nei luoghi che ci sono piaciuti di più".
E così siamo tornati all'amato Bukchon Hanok village e a Myeongdong, a provare un po' di tipico street food in versione veg.
Poi una capatina al lussuoso Hyundai department store, ennesimo centro commerciale enorme. C'è da perdersi ( e infatti ci siamo persi!) . Ovviamente non poteva mancare una capatina al Dayso, dodici piani di cavolate a 1000 won circa cadauna: qui abbiamo fatto incetta di maschere viso da regalare a parenti e amici. Siamo poi tornati a Insandong che, con le sue stradine, i vicoletti, le chicche nascoste, i locali che sembrano usciti da un film e le panoramiche sulla città, mi resterà nel cuore più di ogni altra cosa.

E questo è quanto. 
Io ho deciso di suddividere la visita della città così, come avete visto. Ovviamente ognuno può organizzarsi come meglio crede: dipende dai vostri ritmi, dalla vostra propensione a prendere i mezzi pubblici ( noi preferiamo camminare e prendere la metro solo dove indispensabile ) e da cosa vi interessa vedere.
Sette giorni sono stati appena appena sufficienti a vedere le cose base: leggo di tour che mettono in programma anche la visita alla DMZ ( zona sul confine con la Corea del Nord ) e la gita a Suwon, cose a cui avevo fatto un pensiero anche io, ma che poi ho deciso di glissare per mancanza di tempo. 
Quindi, in definitiva, alla domanda: "Quanti giorni mi consigli per visitare Seoul?" io rispondo "Non meno di sette giorni pieni" ( e già così ho dovuto tagliare delle parti come, ad esempio, Itaewon ).
Avendo più tempo ( 15/20 giorni ) mi piacerebbe visitare anche Busan, seconda città più grande della Corea.

Morale della favola: mi sono innamorata di Seoul e spero di tornarci presto.
Scusate se non ho potuto caricare troppe foto, ma temevo che il sito andasse in palla: comunque sul mio account IG ho pubblicato le foto giorno per giorno ed anche alcuni reels.

Se avete domande sono disponibile sia qua che su Instagram: attendo di sapere se ci sono aspetti che volete approfondisca.
Ci vediamo presto con l'articolo dedicato al "vegan food tour".







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