Potesara

E siamo a quota tre: docce, intendo. Considerando che sono le 14.00 e che dopo la pubblicazione del post credo che mi lancerò sotto la doccia per la quarta volta direi che siamo a buon punto. D'altronde sto rischiando la liquefazione, quindi non posso fare altrimenti. Torniamo a noi. Vi avevo accennato ai miei modici acquisti di libri francesi. Tredici volumi in sette giorni scarsi, e la promessa di non acquistare un solo libro culinario per i prossimi enne mesi ( che si aggiungono ai 30 mesi di astensione forzata causa I Phone ). Promessa tradita l'altro ieri, grazie ad una visitina sul caro, vecchio Amazon. Pace. C'è di peggio nella vita che lasciarsi tentare dai libri di cucina, no? Ammetto che sono soddisfatta di TUTTI i miei acquisti parigini, ma uno dei libri cui mi sono più affezionata è questo, di Clea. Un libricino delizioso, dedicato a 360° ai lunch box o, meglio, alle Gamelles, i "baracchini" come li chiamiamo qui in Piemonte... I pranzi da ufficio, pic nic e similari, insomma! Ci sono idee strepitose: dai classici panini, alle cosucce orientaleggianti, passando per lunch box anglosassoni e concludendo con qualche piccolo dessert. Tutto vegetariano e bio, dico poco!!!! La grafica è deliziosa e i testi facili da tradurre anche per chi, come me, non capisce un'acca di francese. In aereo, sfogliandolo, mi sono innamorata di un'insalatina semplice ma geniale: l'insalata di patate alla giapponese (Potesara) che, pare, sia uno dei must dei bento box ( ne parla anche Sigrid qui....grazie Pips per avermelo ricordato!!!)  ). Ora, dato che adoro le patate e tutto quanto proviene dal Giappone, era scontato che l'avrei provata quanto prima. Considerando poi che la si fa in due secondi ( vabbè, più il tempo di far cuocere le verdure), direi proprio che è un qualcosa da fare assolutamente. Difficoltà: 0, ve l'ho detto! Cleà suggerisce di schiacciare le verdure con la forchetta, cosa che forse avrei dovuto fare anche io che, invece, ho voluto fare la massaia efficiente e passare il tutto al passaverdura con un risultato ottimo, certo, ma meno "rustico" di quanto avrebbe dovuto essere. Potete servirla a temperatura ambiente con un contorno di verdure, e in quattro e quattr'otto il pranzo è pronto.

Potesara
Ingredienti per 2

4 patate
1 carota
1 pezzo di cetriolo
4 cucchiai di latte di soia
1 cucchiaio di senape
1 cucchiaino di salsa di soia

Preparazione
Lavate e pelate le verdure, quindi tagliatele a pezzi e fatele lessare in abbondante acqua. Quando saranno cotte toglietele, mettetele in una ciotola e schiacciatele con una forchetta. Aggiungete il latte e mescolate. Fate un'emusione con la senape e la salsa di soia, quindi unitela all'insalata e mescolate bene. Guarnite con fettine di cetriolo tagliate sottilissime. 

SCHEDA LIBROMes p'tites gamelles : Manger bio au bureau, di Clea , Ed. la Plage, € 9,40


Commenti

CarlottaD ha detto…
La ricetta mi piace un sacco ma il latte di soia... nun ja faccio! :(
Per quanto riguarda Amazon.fr e Amazon.it... ti prego, non ne parliamo, fra un po' mi fanno socia onoraria!:D
CarlottaD ha detto…
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Francesca Quaglia ha detto…
Latte normale, cara...puoi sostituirlo con latte vaccino!!!! ^_^
pips ha detto…
ciao Francy!!! Come stai? Spero un po' meglio dell'ultima volta ;) Comunque sì, direi che ingoiarsi di libri di cucina non è una delle cose peggiori ;P Pensa che io di insalate vivrei, e di questa giappo avevo letto qualcosa da Sigrid, c'era anche l'uovo. Ora, non so perchè l'avevo abbandonata... vado a ripescarla, e mi salvo anche la tua!
Francesca Quaglia ha detto…
Ciao Pips! sì, un pochino meglio, grazie!!!!! sono contenta che questa insalata ti piaccia :-))))
eli ha detto…
Quel librino lo avevo adocchiato l'anno scorso in Francia, ma poi l'ho lasciato in favore di uno sulle patate ahahahahah!
Se qualche volta ti trovi in difficoltà con le traduzioni dal francese, non esitare a scrivermi! Sarò felice di aiutarti ;)
Francesca Quaglia ha detto…
Eli, grazie!!!!! io invece ho lasciato il cuore sul libro dedicato alla quinoa e su quello dedicato alla zucca :-(((( un bacione!!
carla ha detto…
che bella ricettina!!...a parte i cetrioli che non ne vado troppo matta...beh,rinuncero' a loro!!
oltretutto tutta senza lattosio!!
Francesca Quaglia ha detto…
Carla: grazie!!! anche io non vado matta per i cetrioli, ma qualche fettina qui è gradevole e comunque puoi anche ometterle, quindi... ^_^
yari ha detto…
Chissà che buona, complimenti! Questa ricetta proprio non la conoscevo, non mi è mai capitato di assaggiarla in Giappone, grazie per avermela fatta scoprire. Per quanto riguarda i ricettari, beh, che dirti? Io avevo fatto un fioretto di non acquistarne più fino a Natale. Risultato: due ricettari francesi a fine luglio durante una trasferta di lavoro più due ricettari svedesi in vacanza. Ah, e ne ho commissionati un paio a LDM che è in partenza per la Germania per lavoro. L'unica scusante è che sono tutti in altre lingue, li considero materiale didattico ;-P
PS. A quando il resoconto parigino?
Francesca Quaglia ha detto…
ehehe Yari, sai che non ci avevo pensato??? materiale didattico...grande!!!!! anzi, le paragonerei alle guide turistiche, no? una sorta di Lonely Planet culinaria...chi non acquisterebbe a cuor leggero una Lonely Planet culinaria???? Quanto al resoconto, beh...è lunghetto, comunque qualcosina nei prossimi giorni inizierò a pubblicarlo!!! Bacio
laura ha detto…
Che bella ricetta, mai sentita, ma anch'io sono rimasta folgorata
Francesca Quaglia ha detto…
Grazie Laura, sono contenta che ti piaccia!