Cous cous di cavolfiore con lenticchie e funghi alla curcuma


No, aspettate. Ho aperto la blogroll e ho già visto due o tre post dedicati al Natale. Ho aperto Pinterest e la bacheca è un tripudio di fiocchi, fiocchetti, biscotti a forma di stella e comete. L'ultimo numero di Sale&Pepe ci proponeva già il pranzo in famiglia e i dolci tipici e io non sono pronta. Io che amo il Natale quasi più del compleanno, quest'anno sono terrorizzata alla sola idea che arrivi. Sarà diverso, questo è poco ma sicuro. Sarà con un grande vuoto ma voglio, pretendo, che ci sia lo stesso. Anche se mi fa paura. Anche se vorrei essere già a gennaio, con tutte le feste alle spalle ma. Ma dato che il tempo segue il suo corso, voglio passarlo serenamente. Ecco. La serenità.
Non è uno status mentale che mi appartiene, ma sicuramente quello che più desidero. Serenità inteso come staccare il cervello, godere delle piccole cose quotidiane, non dover sempre "essere, fare", non dover sempre "dire, spiegare". Non dover sempre programmare: vita, impegni, cibo...Serenità come non aver paura dei tempi morti, serenità come staccarsi dalle proprie abitudini senza paure. Questa è la serenità, per me. Eppure non arriva. Arriva la felicità, a momenti, ma dopo cinque minuti svanisce per rilasciare il posto alle insicurezze, ai dubbi, alle ansie. Scusate lo sfogo, ma non posso e non voglio fingere di essere una persona diversa. Non qui, non in questo spazio che è casa mia. Ecco, a tal pro. Non nego che nel fare ciò che faccio (postare ricette e straparlare degli affari miei) ci sia un po' di esibizionismo, insieme al sogno dei riconoscimenti. Diciamocelo: a chi non farebbe piacere, un giorno, scrivere un libro, vedere le proprie foto tra le pagine di quei ricettari che compriamo e teniamo come reliquie nella libreria? Il mio sogno è quello. Ma, insieme a quella speranza, ammetto che l'unico motivo per cui questo spazio continua siete Voi. I vostri commenti, i vostri complimenti, le vostre ramanzine quando servono. Null'altro. Non lo reputo un lavoro, ma un bell'hobby che mi occupa tanti tempi morti. Un hobby in cui metto l'anima per dimostrare a me stessa che valgo qualcosa ed in cui trovo sprazzi di serenità. Anche se del mondo dei blogger non me ne sento parte più di tanto (riprendendo il discorso che si faceva poco fa con Alice-Azabel), non mi riconosco in certi meccanismi competitivi e di avere la fornitura per un anno di questo o di quel prodotto non mi interessa. Ecco, mi sono sfogata. 
Adesso tiro un bel respiro di sollievo e passo alla ricetta-non ricetta. E' un'idea semplicissima che, però, è il pretesto per partecipare anche questo mese a Salutiamoci, il contest meno competitivo della rete ^_^ Sapete che non ci sono premi, vincitori, vinti, primi o ultimi.Si gioca ogni mese con un ingrediente diverso ( che questo mese sono le lenticchie, ospitate da Il mondi di Ci ) e si propongono ricette con quell'ingrediente: a fine mese viene fatta una raccolta. Una cosina easy ma importante, dato che si "gioca" con la salute (e in questo blog io un pizzico di attenzione la metto). Bene, il mio contributo di novembre è davvero semplicissimo: un cous cous raw di cavolfiore (in pratica, cavolfiore crudo grattugiato finemente in modo da ridurlo a granellini come se fosse cous cous vero) su cui ho appoggiato un sughetto velocissimo di lenticchie e funghi. Ovviamente l'idea potete utilizzarla anche per condire cous cous vero, riso, pasta o qualunque cereale vi venga in mente. Vi lascio la ricetta senza indicarvi le dosi: capirete che in una preparazione così dipende tutto dai gusti personali e da quanto siete abituati a mangiare. Comunque, indicativamente, io ho utilizzato per due persone 4 cimette di cavolfiore abbastanza grandi, 100 gr di lenticchie già cotte, 5 funghi champignon e tre gherigli di noci. Può essere un buon piatto unico, se non lesinate sugli ingredienti e se lo accompagnate con una fettazza di pane, oppure un simpatico contorno o un antipasto autunnale.

Cous cous raw con lenticchie e funghi alla curcuma
Ingredienti

Cavolfiore a cimette 
Lenticchie già cotte *
Funghi champignon
Uno spicchio di aglio
Curcuma
Sale integrale
Pepe
Gherigli di noce
Olio evo

* per questa preparazione ho usato lenticchie piccole biologiche, sciacquate sotto l'acqua e poi fatte cuocere per circa 30'. Quelle che richiedono meno cottura sono le lenticchie rosse, che però non vedo benissimo in questa preparazione. Voi seguite sempre le modalità di preparazione indicate nella confezione.

Preparazione 
Pulite con uno strofinaccio i funghi e tagliateli a fette. Pulite il cavolfiore e grattugiate le cimette in modo da ottenere dei granelli simili a cous cous. Tenete da parte. Fate imbiondire in un padellino uno spicchio di aglio con un po' di olio, aggiungete i funghi e le lenticchie, sfumate con un po' di acqua e fate cuocere fino a quando i funghi saranno cotti (ci vorranno 5 minuti circa), aggiungendo acqua o brodo se la preparazione dovesse asciugarsi. Verso fine cottura aggiungete un pizzico di
curcuma, sale, pepe. Disponete il "cous cous" in un piatto e al centro mettete il sughetto di lenticchie e funghi. Cospargete con gherigli di noce spezzettati e servite.

Suggerimenti e varianti:
- Sostituire il "cous cous di cavolfiore" con cous cous integrale o riso, oppure con una fetta di pane bruschettato;
- Se non avete la curcuma, potete sostituirla con zafferano.
- Invece delle noci, ottime anche le nocciole.
-Potete servire il "cous cous" in bianco, con al centro il sughetto di lenticchie, oppure mescolare tutto insieme, facendolo ripassare un attimo in padella per amalgamare i sapori.
- Sostituite le lenticchie marroni con quelle rosse ed i funghi con la zucca, aggiungete un po' di latte di cocco e del curry.
- Ottimi anche i ceci, anzichè le lenticchie

Commenti

Unknown ha detto…
"è un mondo difficile, vita intensa, felicità a momenti.. futuro incerto.."
ecco.. volevo iniziare con una frase d'effetto seria e composta e finisco per citare Tonino Carotone...
direi che la serietà ed affidabilità con questo incipit l'ho persa tutta .. ;-D
a parte lo scherzo per "alleggerire"...
Sai cos'è? che la Vita non è mai quella che dovrebbe essere.. quella che vorresti che fosse.. il percorso delineato che t'eri prefissato. La Vita è quella che è. A fare la differenza è la maniera con cui l'affrontiamo... e la felicità è tutt'un altra storia.
è qualcosa che pensiamo d'esserne sempre alla ricerca.. estenuante ricerca.. ed è in quella che ci perdiamo. Il tempo passa e ci rendiamo conto d'averlo a cercare la felicità non si sa dove nè come, invece di trascorrerlo ad essere felici per quello che abbiamo.
La felicità è strana.. a volte subdola, ma sono certa che sappia insinuarsi dentro la tua vita.. e lo fa attraverso quella porta che nemmeno sapevi di aver lasciata aperta..
insomma, martedì saggio...
meglio che dalle mie perle di saggezza passiamo a questa ricetta raw che mi piace..
si , ragazza qui trovo sempre qualcosa che mi piacccia..
ps. pronta per muschio, stelle di Natale e biscottini omini pandizucchero proprio non sono...
io ancora penso al mare!!!!!!
ti abbraccio cara
Francesca Quaglia ha detto…
Grazie Luisa..le tue parole sono molto belle, oltre che sagge. Ci rifletterò su e cercherò di tatuarmele in fornte perchè capire se si insinuerà, e dove, è davvero importante. Un bacio grande
Lenia ha detto…
Un piatto ottimo, salutare e originale!
Un bacione forte!
Unknown ha detto…
cioè ma il cous cous non c'è??? Geniale!
Francesca Quaglia ha detto…
Un bacione a te, Lenia, che sei sempre dolcissima!
Francesca Quaglia ha detto…
ehehe, no:-) E' un "finto cous cous" infatti, ma volendo puoi sostituire il cavolfiore con cous cous vero^_^ Un bacione
Memole ha detto…
Questa ricettina è proprio bella...La proverò!!!
ha detto…
Mi spiace per quello che leggo tra le righe, e mi ritrovo molto in quel che dici della blogosfera, io leggo - e a volte poi frequento - solo chi sento affine per intenti (dello scrivere e condividere in un blog un pezzo di se') e devo dire che ho scoperto tantissime persone interessanti.

Venendo alla tua ricetta, la presentazione è bellissima, e la combinazione mi piace molto.
Grazie per aver partecipato alla raccolta di Novembre! :)
Aggiungo solo che in realtà chi prova a giocare con Salutiamoci un premio lo porta a casa: mangiare più consapevolmente e coccolarci con piatti deliziosi e sani non è poco!
ciao!
Stefania Oliveri ha detto…
Ci sono momenti... E, come è scritto nella Bibbia, "c'è un tempo per ogni cosa" e quei tempi poi passano per lasciare spazio ad altri momenti... Riconoscerli è già un buon punto di partenza...
Così è una ottima partenza questo finto cous cous... apri una porta sfondata con me che cerco delle alternative senza glutine, alle ricette glutinose! Ottimo sicuramente!
Cuoca Pasticciona ha detto…
Ti auguro di trovare al più presto la tua serenità, perchè è quella di cui abbiamo tutti bisogno per affrontare la vita, a volte la si perde ma prima o poi la si ritrova sempre! Non ti perdere mai d'animo e non ti scoraggiare...!! Un abbraccio forte e tanti complimenti per questa delizia :)
Francesca Quaglia ha detto…
Grazie Cì: anche io ho scoperto tante belle persone...ed è questo il lato bello, l'unico che mi interessa (poi, ovvio, il sogno di fare di tutto questo un lavoro, mollando il mio c'è), null'altro. Quanto a salutiamoci, certo. un premio importantissimo!!!!!!!!!^_^ Un bacio enorme e grazie
Francesca Quaglia ha detto…
Grazie Stefy!!!!!!!!!!!!!!! <3
Francesca Quaglia ha detto…
^_^ me lo auguro anche io...grazie di cuore!
Anonimo ha detto…
Bella questa idea del cous cous di cavolfiore, il tutto insieme è ottimo davvero.
un abbraccio e un pizzico della mia serenità odierna!
baci Su
Francesca Quaglia ha detto…
allora ne prendo un po' in prestito :-)))) Un bacione
Clara ha detto…
Cara Francesca, a me è piaciuto molto il tuo preambolo letterario. Potresti provare a scrivere di più sui sentimenti, vista la ricchezza emozionale che dimostri di possedere. Le narrazioni ti vengono molto bene:penso che le ricette funzionino come chiavi ispiratrici del tuo stato d'animo.Ti vedrei bene come scrittrice:ascoltami
Clara ha detto…
Cara Francesca, a me è piaciuto molto il tuo preambolo letterario. Potresti provare a scrivere di più sui sentimenti, vista la ricchezza emozionale che dimostri di possedere. Le narrazioni ti vengono molto bene:penso che le ricette funzionino come chiavi ispiratrici del tuo stato d'animo.Ti vedrei bene come scrittrice:ascoltami
Francesca Quaglia ha detto…
Grazie Clara...un abbracico
Cesca*QB ha detto…
A volte viviamo peggio nell'attesa di certi momenti che devono arrivare, perchè maciniamo la paura che proviamo cercando di priettarci in quel momento, che in quel preciso istante che speravamo non arrivasse, non così. Io quindi spero che quando il natale sarà passato tu dica "ma come?! tutto qua?! A saperlo prima..." :)

Nella blogspera c'è di tutto e di più, I medici consiglano di prenderla a piccole dosi perchè altrimenti può essere letale :D .

Questo couscous mi piace assai, mi fai fatto venire proprio voglia, sono proprio in crca di nuove ispirazioni raw autunnali e questa lo è per metà, direi un bel e buon compromesso! Grazie
Peanut ha detto…
Come non riconoscermi in molte delle cose che hai detto, lo sai, ho provato praticamente tutto quel che descrivi sulla mia pelle, e oggi posso affermare di esserci arrivata, a una sorta di serenità (anche se staccarmi dalle abitudini..ecco, quello ancora viene davvero davvero difficile) ,però, ad esempio, non penso di esser mai riuscita a provare quella felicità di cui parli, quella che dura sì 5 secondi ma che è totalizzante, ti pervade e ti riempie. Mi vien da pensare che allora forse sto scambiando la "serenità" con una rassegnata accettazione di quel che viene, che sia i momenti di gioia che quelli di sofferenza vera mancano da un po'. E quindi alla fine come si fa a stabilire quel che è meglio-o meno peggio??

Il cous cous di cavolfiore mi piace un sacco, prima di assaggiarlo non gli avrei dato un centesimo eppure..buttarsi tante volte premia :) buono in veste autunnale, lo proverò.
Per quanto riguarda la blogosfera, bah, non so cosa commentare, io quando vedo doppi fini e opportunismo dietro alle cose ci rimango sempre male..c'è modo e modo di essere "ricchi"..io preferisco scarseggiare di riconoscimenti materiali e averne da altre parti (uh, perchè di quelli, invece, pullulo! :D ma diciamo, ipoteticamente, ecco!)
ti abbraccio Francy, e non ti scoraggiare mai mai :*
elenuccia ha detto…
Credo di capire come ti senti, anche se non si può mai dire cosa un'altra persona abbia nel cuore. Una volta non amavo le feste e le ricorrenze varie, anzi le odiavo perchè mi costringevano a fare cose che odiavo (tipo fare la faccia felice con i parenti..).Siamo tutti buoni, siamo tutti felici e contenti....insomma un mucchio di sorrisi finti e falsi.
Adesso l'unica cosa che mi fa sentire felice all'idea del Natale è che nelle feste posso godere della gioia di stare con le mie nipotine, che sono dei veri angioletti. I loro sorrisi aperti e sinceri mi fanno veramente sciogliere. Sono le piccole cose, piccoli gesti che rendono felici ^_^

Forte l'idea del cous cous di cavolfiore!! sei troppo avanti :-DDDD
Francesca Quaglia ha detto…
<3 solo questo <3
Francesca Quaglia ha detto…
secondo me è meglio la serenità, che è una condizione forse non totalizzante ma più duratura e stabile. Per dire. ci sono momenti in cui sono felice o penso che lo sarei se facessi una determinata cosa, ma quei momenti durano istanti..e poi ricado nell'insofferenza, nell'apatia. E allora, cosa è meglio? Quanto al blog, la penso come te: meglio le amicizie che nascono e si coltivano, piuttosto che riconocimenti materiali..un abbracico
Francesca Quaglia ha detto…
che bello avere delle piccole gioie:-))) i loro sorrisi sicuramente riscladano più di ogni altra cosa. Un baciozzo.
Ilaria ha detto…
Ciao Francesca sono concorde con te con tante "cose strane" della blogosfera e io figuraci ci sono da molto poco ma alla fine questo nostro spazio deve essere solo nostro e per farci un po' quello che ci pare...anche sfogarsi come hai fatto te no!? ;-)
questo tuo couscous di cavolfiore mi sembra una genialata incredibile lo voglio rifare appena posso ma il cavolo lo posso sbollentare 2 minuti o rovino tutto?
Ilaria
Francesca Quaglia ha detto…
ciao cara..certo che lo puoi sbollentare^_^ ma la cosa che mi premeva di far sapere ( e che io ho appreso da altri eh1 non mi sono inventata nulla <39 è che è buonissimo anche crudo ^_^ Un abbraccio e grazie