Berlino 2019. Parte III. Cosa abbiamo visto

Dopo aver parlato del cibo berlinese ed avervi dato qualche informazione generale, eccomi pronta a raccontarvi cosa abbiamo fatto in cinque giorni. Premetto che ho predisposto un programma abbastanza serrato ma generale: Berlino è vasta e, soprattutto, ricca di musei. In cinque giorni bisogna sacrificare qualcosa perchè visitare sia musei che la città ( sempre che non ci si limiti alla sola Porta di Brandeburgo ) è impossibile. Sinceramente ho preferito vivere Berlino, visitare due musei più particolari e rimandare alla prossima volta gli approfondimenti. Ciò detto, cinque giorni sono stati sufficienti ma non vi nego che uno o due in più ci avrebbero fatto comodo, anche se abbiamo camminato tantissimo ( una media di 30 km al giorno ).
Come dicevo nel post generale, Berlino è una città vasta con tante cose da vedere e molta storia da respirare. Si passa da quartieri ricchi ed eleganti a zone più umili e recuperate solo di recente. Per evitare di saltellare come delle palline da una zona ad un'altra, vi consiglio di raggruppare le cose da vedere e di dedicarvi ogni giorno ad una parte di esse. Cosa che faccio in ogni viaggio, anche per risparmiare sulla metropolitana, per quanto possibile. Purtroppo non la prendo volentieri e preferisco limitarla al minimo: raggruppando le cose di interesse, sono sempre riuscita ad ottimizzare tempo e forze. Personalmente non so se consigliarvi un abbonamento della metro a Berlino: dovete farvi due conti anche in base a dove alloggerete. Noi eravamo in centro, a due passi da tutto e abbiamo preso la metro solo per andare a Kreuzberg. Tiergarten lo abbiamo attraversato a piedi, ma l'autobus n.100 ve lo farà attraversare tutto al costo di una corsa, senza dover prendere bus turistici e costosi. Consiglio, dunque, un buon paio di scarpe e dei biglietti comprati di volta in volta. Ma non tergiversiamo: veniamo al dunque. Piccolo appunto: tutti i link ai negozi ed ai ristoranti li trovate nei due post precedenti.

13 agosto
Dopo un viaggio iniziato all'alba, per via della partenza da Asti con navetta fino a Malpensa, siamo atterrati all'aeroporto di Tegel verso mezzogiorno. Come detto nel post iniziale, raggiungere il centro è molto facile, economico e veloce, ma tra una cosa e l'altra ( recupera i bagagli, passa al controllo dei passaporti, cerca la stazione degli autobus, fai i biglietti, sbaglia autobus,cerca l'hotel..)  siamo arrivati in hotel verso le 14.00. Fatto il check in e sbrigate le pratiche burocratiche siamo scesi, abbiamo pranzato velocemente da Dean & David e poi via, alla prima scoperta della città. Dopo un caffè da House of small wonders, ci siamo addentrati nel quartiere Scheunenviertel (nel distretto Mitte), famoso soprattutto per l'Hackesche Höfe, complesso edilizio costituito da nove cortili collegati fra loro su cui si affacciano alti edifici. E' un complesso molto carino da vedere, pieno di locali, negozi di souvenirs, barucci. Delizioso e da fotografare tutto. Abbiamo fatto un giro ancora per Scheunenviertel, passeggiando per Monbijou Park, poi ci siamo diretti verso Prenzlauer Berg, un quartiere davvero carino e tranquillo. Avevamo deciso di andare a cena da Cat Tuong, ristorante vietnamita vegano, quindi dopo una bella passeggiata siamo andati a mangiare. E la prima giornata è finita così: distrutti!
14 agosto
La sveglia, anche in viaggio, per me è sempre all'alba, quindi anche questa volta in piedi presto, colazione e via ad esplorare la città. Attraversato il ponte sulla Sprea siamo arrivati nell'Isola dei Musei: per questa volta abbiamo rimandato tutte le visite e ci siamo concentrati sulla visita di Berlino "da fuori", anche se non nego che una visita al Museo di Pergamo andrebbe fatta. Oggi un classicone: Mitte. Alexander Platz, ampia e con la torre della televisione che svetta e si riconosce ovunque ( una specie di faro grazie alla quale a Berlino è impossibile perdersi ), il bel quartiere di Nikolaiviertel, dove sembra di essere in una paesino di campagna, il Duomo, poi Bebel Platz e, imboccato il celebre Unter den Linden, ecco la Porta di Brandeburgo e Pariser Platz.
Nel frattempo si era fatta quasi ora di pranzo: siamo scesi nell'avveniristico Sony Center ( assolutamente da vedere per la struttura ) e, già che non era distante, abbiamo deciso di fare una capatina al Museo dello spionaggio. Il museo è molto carino, soprattutto se avete dei bambini: è interattivo e divertente. Finita la visita al museo siamo andati a pranzo all'LP12, un centro commerciale molto grande al cui interno ci sono ristoranti e fast food per ogni esigenza. Noi abbiamo scelto Boussi Falafel. Con la pancia piena ci siamo diretti verso il Berlin Story Bunker, un museo davvero particolare: una parte della collezione narra la storia di Hitler, e fa venire i brividi, mentre l'altra è sulla storia di Berlino. Carino il negozietto all'interno, dove trovare souvenir decisamente particolari. Se soffrite di claustrofobia tenete presente che è davvero un bunker, quindo occhio. La giornata era ancora lunga: siamo risaliti verso il Checkpoint Charlie ed abbiamo visto un pezzo di muro ancora intatto. Per riprenderci dopo questa giornata storica, nel vero senso della parola, ci voleva un po' di buon cioccolato: Rausch Schokoladenhaus ( assolutamente da vedere ) e Ritter Sport.  Il primo è più di nicchia, mentre Ritter Sport lo conosciamo tutti, ma ve lo consiglio perchè troverete le ultime novità in fatto di cioccolato e alcune edizioni speciali che in Italia non sono ancora arrivate. Veloce sosta in hotel a riposare e poi a cena, peraltro in una zona molto bella di Prezlaur Berg: Soy in Rosa Luxemburg Platz. Dopo cena, a fatica, abbiamo ancora avuto la forza di fare qualche foto e vedere, da fuori, il Palazzo del Reichstag ed il Bundestag. 
15 agosto
Sveglia presto anche oggi, ma avevamo un obiettivo: raggiungere i 40.000 passi ^_^ Scherzi a parte, abbiamo percorso Unter Den Linden fino alla Porta di Brandeburgo, poi abbiamo imboccato Tiergarden, il polmone verde di Berlino. E' davvero molto bello e grande, e tra l'altro si respira un gran senso di pace. Percorrerlo tutto è abbastanza impegnativo, ma fattibile, soprattutto al mattino quando non fa molto caldo. Se siete davvero sportivi potete anche affittare le biciclette ( Berlino è pieno di biciclette e monopattini a noleggio ), ma noi lo abbiamo percorso a piedi e siamo arrivati nella zona universitaria. A differenza dell'Italia, ove il 15 agosto era festa, a Berlino era un comune giorno lavorativo ed abbiamo incontrato tantissimi giovani pronti per andare a lezione,
Tiergarden
La zona non era granchè, anzi, l'ho trovata un po' spoglia, ma è un passaggio obbligato per arrivare nell'elegante quartiere di Charlottenburg e, soprattutto, sulla famosa e lussuosa via di Kurfürstendamm, piena di negozi di grandi firme ( Dolce e Gabbana, Valentino..) dove lustrarsi gli occhi. Dopo una tappa immancabile da Kathe Wohlfarth, negozio di Natale aperto tutto l'anno, famoso per palline di ogni tipo, statuette del presepe e orologi a cucù meravigliosi, abbiamo deciso di andare al Ka.De.We., grande magazzino storico, paragonabile ad Harrod's, ma meno opulento e pacchiano.
Lì abbiamo mangiato ( da Daluma ), guardato qualche vestito e, passando da Schoenenberg siamo poi risaliti verso Potsdamer Strasse. Prima di ritornare in hotel a riposarci un po', abbiamo fatto una capatina al Memoriale per gli ebrei assassinati, davvero toccante. Si tratta di una grande area su cui sono posizionati 2711 blocchi di calcestruzzo, che formano una sorta di labirinto al cui interno si può camminare. Vi assicuro che si respira un lieve senso di inquietudine. A questo punto, una tappa in hotel era obbligata per riposarci e, poi, ripartire per cena: Feel Seoul good in Prenzlauer berg. Uno dei ristoranti migliori mai provati!
16 agosto
Oggi, per la prima volta, abbiamo preso la metro, dato che la meta che dovevamo raggiungere era abbastanza fuori mano: la East side gallery. Come certamente saprete, trattasi di una parte del muro di Berlino lunga circa 1 km, ravvivata da coloratissimi murales di artisti provenienti da tutto il mondo che la rendono una sorta di museo a cielo aperto. Attraversato l'Oberbaumbrucke, il ponte celeberrimo, ecco il quartiere Kreuzberg, ove vivono studenti, artisti e una grande comunità turca.
East side gallery
Sinceramente nutrivo più aspettative su questo che mi avevano detto essere uno dei quartieri più belli e vivaci di Berlino, mentre sono rimasta un po' delusa. Certo, averlo visitato in mattinata e con un po' di pioggerella non me lo ha fatto apprezzare particolarmente, fatto sta che dopo un giro abbastanza veloce abbiamo riattraversato il ponte e ci siamo diretti a Friedrichshain, quartiere alternativo e "punk" ( anche se non ho visto nulla di particolarmente alternativo). Ammetto che mi è piaciuto molto di più rispetto a Kreuzberg, e l'ho girato volentieri, notando tantissimi locali vegani. Tra l'altro è la sede di Veganz, supermercato completamente vegano di Berlino ove ho perso la testa. Sopra al negozio abbiamo mangiato sushi da Secret Garden poi, percorrendo la lunghissima Karl Marx Allee, che ci ha catapultato in una città sovietica con lo stile architettonico imponente, siamo tornati in hotel a riposare. La cena l'avevamo già prenotata a Friedrichshain, ragion per cui siamo tornati nei posti visti al mattino. Cena da 1990 Vegan Living, e poi rientro di nuovo passando da Karl Marx Alee: è stata abbastanza lunga, ma vedere Berlino illuminata è stato spettacolare.
17 agosto
Eh sì, praticamente siamo arrivati all'ultimo giorno, perchè la giornata del 18 non si conta. Oggi non avevamo nessun piano particolare: quello che volevo assolutamente vedere lo avevo visto, e la nostalgia iniziava a farsi sentire, mista a tanta stanchezza. Dato che volevo comprarmi un cappellino visto all'Hard Rock Cafè, dopo aver fatto un giro per il tranquillo quartiere Hansaviertel, siamo tornati in zona Charlottenburg, questa volta facendoci aiutare dall'autobus n. 100. Scesi all'altezza del famoso Zoo, abbiamo gironzolato un po', comprato il mio cappello e poi, essendo ora di fare pranzo, abbiamo cercato un ristorante nelle vicinanze: il ristorante palestinese Feinberg's, scovato per caso e rivelatosi uno dei migliori del nostro soggiorno. Soddisfatti e con la pancia piena abbiamo raggiunto Halleshes Haus, un concept store molto carino, che vi consiglio sia per per fare qualche acquisto non convenzionale, sia per bere o mangiare qualcosa. Prima di tornare in hotel, essendo quasi ora di merenda, ho voluto assaggiare il currywurst in versione vegana comprato in uno dei tanti baracchini ambulanti.
Come ultima cena abbiamo scelto QN Vegan Living, ristorante vietnamita vegano che mi è piaciuto molto. Ancora due passi, e poi i saluti finali alla nostra cara Berlino, con la promessa di rivederci presto.
Adesso, qualche considerazione generale
COSE CHE MI SONO PIACIUTE DI PIU'
Mi è piaciuto tutto ( o quasi), ragion per cui fare una classifica è difficile. Cercherò, comunque, di stilare un elenco:
- Scheunenviertel (quartiere Mitte), e l'Hackesche Höfe.
- Prenzlauer Berg, soprattutto per i locali ove mangiare
- Nikolaivertel e l'atmosfera campagnola
- Il Duomo di Berlino e la piazza antistante, soprattutto al tramonto
- Rosa Luxemburg platz, ed il cinema che si affaccia su di essa: un salto negli anni '60
- Charlottenburg per la tranquillità e l'eleganza
- Friedrichshain, alternativo e modaiolo
- I semafori che, al posto del circolo verde o rosso, hanno l'omino simbolo di Berlino
- I prezzi del cibo davvero convenienti
- Le mille possibilità per vegani/vegetariani/salutisti

COSE CHE MI SONO PIACIUTE DI MENO
Elenco non facile, perchè ho apprezzato tutto ma, ad essere sincera, ecco qui cosa non mi ha fatto impazzire
- I doppi semafori alternati che diventavano rossi troppo in fretta, e ti costringono a correre quando uno è verde ma l'altro ancora rosso.
- Kreuzberg, un po' spoglia e, a mio avviso, non sicurissima
- La mancanza/non efficienza di bagni pubblici ( Parigi avrà tanti difetti, ma in quanto a wc pubblici, peraltro puliti, è imbattibile. Berlino peccava e anche molti locali non erano dotati di bagno )
- Alcuni viali troppo ampi e troppo spogli.

COSE CHE AVREI VOLUTO VEDERE
- Neukölln che mi hanno detto essere un quartiere molto bello e vivace, soprattutto per i vegani
- Il Museo delle DDR
- Qualche mercatino dell'antiquariato
- Una visita alla cupola di cristallo del Reichstag: è gratis, ma ci vuole la prenotazione
- Stare di più in Prenzaluer Berg, anche di giorno

Di seguito vi lascio la mappa di Berlino con ciò che ho effettivamente visto e provato

Per quello che avrei voluto provare/assaggiare/visitare, chiedetemi in privato o andate a spulciare nel post precedente, ove ho parlato dei locali che purtroppo non ho provato ( il tempo era tiranno , i giorni pochi e lo stomaco solo uno a persona ) 

CONSIDERAZIONI FINALI
Le avevo già fatte nel primo post, ma abundare melius quam deficere. Berlino mi è piaciuta davvero tanto. L'ho trovata tranquilla, sicura, cosmopolita, piena di cose da fare e da vedere. Credevo che cinque giorni fossero troppi, soprattutto considerando che alcune persone mi avevano detto che tre bastavano e avanzavano, invece no: 5 sono stati davvero il minimo sindacale. Mi è piaciuto il suo essere ricca di contrasti ed in continuo fermento. Ecco, sicuramente non è una città che trasmette l'idea di staticità, anche se tutti 'sti famosi cantieri a cielo aperto tanto criticati, io non li ho visti. L'ho trovata organizzata e pulita; non ai livelli del Giappone, certo, ma credo di avervi già detto che stiamo parlando di due universi completamente diversi. Se posso consigliarvi qualcosa, in merito ad un viaggio a Berlino, ecco direi di andare con calma e di prendervi qualche giorno in più, soprattutto se volete visitare anche i musei. Berlino è piena di parchi, aree verdi, spazi in cui sostare, quindi meglio un giorno in più in cui rilassarsi e gironzolare "a muzzo", che non fare i tipici turisti che salgono e scendono dagli autobus pur di vedere le cose "tipiche".
Bene, il mio racconto termina qui. Se avete altre curiosità, scrivetemelo nei commenti e cercherò di soddisfarle con un post apposito.

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