Roma. Parte I


Anche se, prima del Covid, avevo in programma ben altre mete per le mie vacanze estive ( e, di conseguenza, ben altri post ), quest'anno è andata così e, data la recente evoluzione sanitaria, diciamo che non posso lamentarmi di essere riuscita, perlomeno, a fare le vacanze. Rieccomi, quindi, con un nuovo post su un viaggio molto italiano ma comunque molto bello: Roma.

Erano anni che mancavo da Roma: dopo alcune visite molto ravvicinate ( nel lontano 1992 con la scuola, poi nel 2002 con mia zia, quindi di nuovo nel 2006 e 2007 ), era da un bel po' che non tornavo. Ma è sempre il solito discorso: l'Italia è " a due passi e posso andarci quando voglio" ( cosa che moto raramente avviene ), mentre il viaggio all'estero è l'evasione, la novità, la scoperta di usi e tradizioni completamente diversi dai nostri. Per me, scusatemi amici italiani, il viaggio con la V è quello all'estero. Tutto ciò, se da un lato mi emoziona come poche altre cose al mondo e l'idea di partire per paesi UE o extra UE mi fa battere il cuore, ha però un lato negativo: l'Italia la conosco pochissimo e solo di recente sono riuscita a colmare alcune lacune come Venezia ( di cui vi ho parlato qui ), mentre altre rimangono scoperte. Roma la conoscevo, come vi ho detto, ma non tornavo da un po' e, vuoi per scelta, vuoi per costrizione ( saltati due viaggi all'estero causa Covid, dove andare? tenete presente che non sono da viaggio itinerante e neppure da soggiorno al mare o in montagna) quest'anno la meta delle mie vacanze è stata lei.

Sempre bella e, nonostante i tanti anni passati, alcuni ricordi erano ancora ben impressi nella memoria, come se ci fossi stata il giorno prima. C'è però da dire che questa volta me la sono goduta di più, vuoi per la compagnia di Giorgio, vuoi per i pochi turisti che ci hanno permesso di girare quasi indisturbati. Premesso che è una città stupenda, nonostante i tanti appunti che ci sarebbero da fare, le mie impressioni ve le lascerò alla fine del post. 

Procederò come al solito: una parte generale ( i trasporti, l'alloggio..), una più specifica su quello che abbiamo visto giorno per giorno, e poi una sul cibo vegano ( giusto per ricordarci che siamo sempre su un blog che parte come blog di cucina vegana e si trasforma in blog di viaggi/vita/cibo veg ) e sugli acquisti.

Arrivare
Noi abbiamo viaggiato da Torino Porta Nuova con Italo su Roma Termini. Non è stata una scelta super economica ( soprattutto se confrontata con la tariffa aerea di quello che avrebbe dovuto essere il nostro viaggio a Praga: 100 Euro in due andata e ritorno ) perché in totale abbiamo speso più di trecento euro, ma l'unica possibile e percorribile in tempi ragionevoli: in cinque ore eravamo a Roma viaggiando abbastanza bene. Avrei qualche appunto da fare sul ritorno, ma dato che il ritardo non è dipeso da Italo ma da un disservizio sulla linea Roma-Salerno, sto zitta. 

Dormire
Ovviamente a Roma si trova un po' di tutto, ovviamente: hotel magnifici, Airbnb, affittacamere economiche, ostelli...dipende da quello che cercate, ma c'è l'imbarazzo della scelta. Noi, affidandoci a Booking come sempre, abbiamo alloggiato in un ottimo tre stelle appena ristrutturato, Hotel Varese, in Via Varese, letteralmente a cinque minuti dalla stazione. La zona non è la più bella, ma indubbiamente comoda per l'arrivo e la partenza. L'hotel è molto pulito, moderno, il personale fantastico e la colazione modesta, causa Covid, ma presente: in due, per cinque notti con prima colazione, abbiamo speso 320 Euro. Ve lo consiglio assolutamente. 

Muoversi
A Roma c'è la metropolitana, ci sono gli autobus ed i taxi, ma noi ( pazzi!!! ) ci siamo sempre mossi a piedi, tant'è che in cinque giorni abbiamo percorso circa 120 km! Uniche eccezioni: la metro con il mio amico Manolo per andare da Ostiense a San Giovanni, il bus per tornare in hotel dopo essere stati a Villa Doria Pamphili, ed un taxi per tornare in hotel dopo cena in una zona non bellissima. Per il resto tutto pedibus calcantibus, nonostante il caldo e le distanze ( l'hotel è comodo per la stazione, ma oggettivamente un po' lontanuccio dal resto ). Dipende un po' dal vostro allenamento e da cosa volete vedere, ma qualche biglietto lo terrei in tasca.

Temperatura
Questo appunto è necessario perché in tanti mi hanno detto "ma tu sei pazza ad andare a Roma ad agosto, con quel caldo". Atteso che uno in vacanza va quando può, c'è da dire che ho sofferto meno il caldo di Roma che non quello di Asti. Il clima è secco, quindi anche se le temperature erano davvero bollenti, siamo riusciti a girare agevolmente. Credo che, tuttavia, sia preferibile andarci in altri periodi dell'anno anche se, ovviamente, ognuno va quando riesce.

Mangiare
Il capitolo cibo è lungo, complesso e piacevole, quindi ne tratterò in un post a parte.

Cosa vedere
Roma è piena di cose da vedere; credo che neanche un romano possa dire di conoscerla a fondo, figuriamoci un turista! Noi abbiamo trascorso cinque notti e due mezze giornate e direi che sono davvero il minimo sindacale per visitare il "centro" ( che poi chiamarlo "centro" è un eufemismo...), tralasciando i musei ed i dintorni. Diciamo che sono i giorni sufficienti per una conoscenza superficiale. Se poi volete aggiungere la parte storica ( i Fori, il Colosseo, il Vaticano..) bisogna aumentare i giorni o sacrificare il resto. Noi abbiamo volutamente saltato tutto questo ( dato che era già stato oggetto di visite precedenti ) e ci siamo concentrati sulla parte più "ludica" ( strade, negozi, curiosità..). Premetto che, guide alla mano, ho suddiviso l'itinerario in zone di interesse: Centro storico, Navona/Tridente/Quirinale, Ghetto, Trastevere, Testaccio, Ostiense, Castel Sannt'Angelo/San Pietro, Roma antica. L'ultima mezza giornata ho aggiunto un quartiere meraviglioso: Coppedè, che non conoscevo e che mi ha incantato.
Ecco, allora, il nostro itinerario di viaggio

17 agosto
Siamo arrivati a Roma alle 14.20 circa. Sosta in hotel per il check in e per posare le valigie, poi via verso mille nuove avventure. Al centro della nostra prima giornata c'è stato il quartiere Monti, molto carino e pieno di negozietti dell'usato e di piazzette deliziose. Poi, percorrendo Via dei Serpenti siamo saliti fino al Quirinale. Da lì la Fontana di Trevi è a due passi e devo dire che è sempre affascinante. Foto di rito, tappa in Largo di Torre Argentina ( che ospita una colonia felina meravigliosa ) e poi ci siamo diretti verso il Ghetto ebraico, meta della cena. Prima di cena abbiamo visto la bella chiesa di Sant'Ignazio di Loyola ( foto 1 ) molto particolare e situata su una piazzetta deliziosa. Abbiamo gironzolato un po' per le belle vie del centro, abbiamo percorso un pezzo di Via del Corso per guardare due vetrine ed eccoci nel ghetto: è una zona davvero bella e suggestiva, piena di locali di cucina kosher ( noi abbiamo cenato da Su.Ghetto ) oltre che di resti dei portici che limitavano la piazza del Circo Flaminio ( foto 2 ) e la Fontana delle Tartarughe. E' molto bello ma, personalmente, non so se tornerei a pranzo o a cena perché i prezzi tendono ad essere un po' elevati, essendo una zona abbastanza turistica. Finita la cena siamo tornati in hotel a riposarci, dato che eravamo cotti.


18 agosto
Sveglia presto, colazione in hotel e, dopo essere entrati nella ricca chiesa di Santa Maria del Popolo, via verso il Centro storico: prima la "parte bassa ", quella comprendente Piazza Navona ( foto 1 ), Campo dei Fiori e via circostanti ( via del Governo Vecchio, Via delle Botteghe oscure..) e poi quella più "alta" con Piazza di Spagna e Piazza del Popolo. E' una zona che da sempre mi ha affascinato per la contrapposizione tra le viuzze strette, intime, e la parte lussuosa con Via Condotti, Via del Babbuino... Da Piazza del Popolo siamo saliti a Villa Borghese, dove eravamo praticamente soli, vuoi per l'ora, vuoi per il caldo o per il Covid. Strano vedere l'orologio ad acqua del Pincio fermo ed il teatro delle marionette chiuso, ma tant'è..Siamo poi scesi da Via Vittorio Veneto ( che ho trovato parecchio in declino rispetto alla mia ultima visita) dove, all'altezza di Piazza Barberini, abbiamo visitato la Cripta dei Cappuccini, interessante ma un po' impressionante dato che le varie cappelle sono costituite interamente da ossa di frati cappuccini. Nonostante l'impatto non proprio easy, ve la consiglio. Siamo usciti e, dopo una passeggiata, tornati in hotel. In realtà il motivo del rientro nel primo pomeriggio era di riposarci un po' ed uscire prima per andare a cena a Trastevere. Abbiamo avuto modo di passeggiare ancora un po' prima di cena, godendo di quel meraviglioso quartiere ( foto 2 ) sicuramente uno dei miei preferiti. E' un po' confusionario e vivace, ma sicuramente suggestivo e pittoresco. Dopo cena ( al Bali bar & restaurant ), siamo tornati a piedi in hotel a riposare.


19 agosto
Sveglia prestissimo e a passo svelto ci siamo diretti verso il Pantheon ( foto 1 ) che non avevamo ancora visitato data la coda infinita che ci aveva sempre fatto desistere. Per fortuna, dopo un po' di attesa, siamo riusciti ad entrare e meno male: per quanto visto e rivisto resta sempre affascinante. Ci siamo quindi diretti verso il lungo Tevere per attraversare Ponte Sant'Angelo, ammirare da fuori l'omonimo Castello e dirigerci verso Piazza San Pietro. Ma la mia vera meta era un'altra: Via Cola di Rienzo, da Castroni, una drogheria famosissima che ha prodotti provenienti da qualunque parte del mondo. Una tappa imperdibile per chi ama il cibo. Poco distante, in Via dei Gracchi, c'è il negozio-museo Profondo Rosso, dedicato al re dell'horror Dario Argento. Il negozio è piccolino ma al suo interno ospita un museo che, in un quarto d'ora circa, vi farà entrare negli incubi del maestro, facendovi rabbrividire con pezzi originali delle scenografie dei suoi film ( foto 2 ). Sosta e poi ci siamo spinti su verso il Gianicolo: salita faticosa ma vista mozzafiato ( foto 3 ). Assolutamente imperdibile! Già che c'eravamo abbiamo fatto bingo e siamo andati a Villa Doria Pamphili che ospita un parco meraviglioso. C'eravamo praticamente solo noi e, tenetevi forte, abbiamo anche avvistato una volpe che poi abbiamo scoperto essere una vecchia conoscenza di un vecchietto che ogni giorno le porta da mangiare. Si è anche avvicinata e il signore ci ha detto che la chiama Nina. Era bellissima. Usciti dal parco abbiamo preso un autobus che ci ha portati fino in Piazza Venezia e da lì siamo rientrati in hotel. Cena al Rifugio Romano, accanto a Termini.



20 agosto
Sveglia, colazione e via a trovare un amico caro: Manolo ( meglio conosciuto sul web come Shake your free Life). Ci eravamo conosciuti a Parigi, dopo mesi di frequentazione sui rispettivi blog e su IG, e ritrovarlo a Roma, sua città natale, è stato un piacere. Manolo è fantastico e mi sono affezionata tanto a lui. Prima di Manolo, però, siamo andati nel romantico Giardino degli Aranci ed abbiamo ammirato San Pietro dal "Buco della serratura" dell'ordine del Priorato di Malta. Non so se la foto ( foto 1 ) rende, ma è davvero un buco della serratura da cui avrete una sorpresa magnifica: la cupola di san Pietro circondata dalla vegetazione. Manolo, invece, ci ha fatto da guida a Testaccio, quartiere rivalutato e molto colorato grazie ai murales ( foto 2 ) presenti su Via del Porto Fluviale. Abbiamo visitato alcuni dei luoghi cari ad Ozpetek e ricorrenti sia nella Dea Fortuna che ne Le fate ignoranti ( come il Gazometro della foto 3 o la Centrale Montemartini ). Con la metro ci siamo poi spostati a San Giovanni, altro bel quartiere che non è distante dal Colosseo. Salutato Manolo siamo tornati in hotel. Pausa e di nuovo fuori per la cena al ristorante libanese ( delizioso! ) in una delle vie che più ho amato: Via dei Coronari.

21 agosto
Ultimo giorno pieno: un po' di tristezza incominciava a farsi sentire e così siamo tornati sui nostri passi. Percorrendo Via Giulia siamo tornati nella zona di Castel Sant'Angelo e in Via Cola di Rienzo, perché volevo fare un'ultima tappa da Castroni. Acquistate alcune cose ci siamo diretti verso la zona del Tridente: un saluto a Piazza di Spagna, a Piazza del Popolo, qualche fotografia a Palazzetto Zuccari ( foto 1 ) decisamente particolare ed inquietante, una sosta in Piazza Barberini e poi su in salita verso Via delle Quattro Fontane. Giorgio voleva andare a vedere un museo di arte moderna e io ne ho approfittato per riposarmi un po'. Tappa in hotel, prima di riprendere la marcia per tornare a Testaccio, perché avevamo in programma una cena speciale da Romeow cat bistrot: strepitoso! Con la pancia piena ed un taxi siamo tornati in hotel a preparare le valigie.

22 Agosto
Ultima giornata, anzi mattinata, dato che l'orario del treno era alle 14.20. Siamo in realtà partiti con più di un'ora di ritardo, ma questa è un'altra storia. Non potendoci allontanare troppo, abbiamo deciso di visitare quello che tutti, ma proprio tutti mi avevate consigliato su IG: il quartiere di Coppedè. Quartiere nobile e benestante, è davvero particolare ed imperdibile, tanto da essere stato set di tanti film horror ( tra cui Omen e Inferno ). In effetti passeggiare al suo interno è un'esperienza da fare: ricco di simboli massonici, dettagli da scoprire, e case inquietanti ma bellissime, sembra davvero il luogo perfetto in cui ambientare una fiaba horror. Peccato per la Fontana delle Rane in ristrutturazione, ma abbiamo comunque visto tante altre meraviglie che, nel giro di ben poco, lo hanno fatto diventare il mio posto preferito di Roma.
Il nostro viaggio, purtroppo, è finito troppo presto.



CONSIDERAZIONI
Beh, che dire? Roma è Roma. Non posso definirla la mia città preferita, ma sicuramente è una di quelle che mi è entrata più nel cuore. Prima di questo viaggio, se chiudevo gli occhi, avevo ben impresse nella testa alcune cose: il Gianicolo, le vie in salita illuminate da lampioni che la fanno assomigliare al set di un film di Burton, Via Veneto, la confusione di Trastevere. La parte più "storica" non mi ha mai affascinato più di tanto, ma il resto sì. Questo viaggio è stato il più bello tra tutti quelli fatti nella capitale: abbiamo girato, visto curiosità non note ai più, mangiato bene. Le cose che ricordavo come meravigliose ( le stradine, le piazzette, gli scorci ) le ho confermate come tali e ne ho aggiunte altre. E' sicuramente una città in cui bisognerebbe andare almeno una volta all'anno. Di contro l'ho trovata un po' sporca ( sarà che sono stata abituata troppo bene alla pulizia e all'ordine dell'estero e, soprattutto del Giappone ) e non sempre e non ovunque sicura. Non ci è mai successo nulla e tutti sono stati gentili e carini, ma alcune zone nei dintorni di Termini non le avrei percorse da sola. Altro contro: l'ho trovata un po' chiusa, sia sul cibo che su altri aspetti. Però non voglio inimicarmi gli amici romani, quindi ribadisco che i pro superano sicuramente i contro!
Dovessi stilare una lista delle cose imperdibili direi, così, a naso: Trastevere, le viuzze del centro e quelle dietro a Piazza di Spagna, Gianicolo e Pincio, Giardino degli Aranci e Buco della serratura, Coppedè.
Una curiosità che vi voglio lasciare è questo passaggio, chiamato Arco dei Banchi, che sembra un cielo stellato.
Imperdibile anche il caffè con la cremina da Antico Caffè Sant'Eustachio e la pizza rossa del panificio Roscioli. 
Ma del cibo parliamo nella prossima puntata!

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