LONDRA 2023. PARTE III. VEGAN FOOD TOUR



Bene, dopo avervi parlato di alcune nozioni generali e del mio itinerario nel caso in cui voleste organizzare un viaggio a Londra, veniamo al cibo. Cibo vegano, ovviamente, dato che questo è pur sempre un blog sulla “vita” vegana e tutto ciò che comporta.

Come è facile immaginare, a Londra essere vegano non è un problema. Non dovrebbe esserlo neanche in Italia o da nessuna altra parte, ma per quanto ci riguarda sappiamo come stanno le cose: essere vegani viene visto come essere “strani”, asceti, salutisti convinti. Siamo troppo legati alla tradizione culinaria e non è concepibile una cucina senza derivati animali. All’estero, e a Londra soprattutto, è assolutamente normale e il cibo vegano lo si trova ovunque e comunque: nei negozi specializzati ma anche nei supermercati. Si trova cibo più sano ma anche più “zozzerello”. Idem per quanto riguarda i ristoranti: ci sono ristoranti vegani di livello e fast food, ma le opzioni cruelty free sono anche nei ristoranti comuni e in quelli etnici. Rispetto a New York vi posso dire che ho notato una minore ossessione per la componente salutistica: a NY c’erano più opzioni “healthy” sia per i vegani che per i non vegani, forse anche per il fatto che gli americani fanno molta attenzione alla forma fisica e alla salute. Londra, da questo punto di vista, mi è sembrata più “libera” e le opzioni “cicciose”’come Burger e co. sono davvero numerose. Inoltre, in occasione del Veganuary che si tiene per tutto il mese di gennaio, vengono creati menù appositi, offerte, piatti nuovi e promozioni particolari.

Suddividerò il post in tre parti: i nostri pranzi, le cene, e gli spuntini. Premetto che tutti i locali li ho trovati grazie ad HappyCow e ad Instagram, come faccio sempre e come vi avevo spiegato qui

I PRANZI


Come forse avrete intuito leggendo i miei post sui viaggi, generalmente i pranzi sono veloci ed "umili". Questo sia perchè preferisco non togliere troppo tempo alla visita di una città, sia per non appesantire stomaco e portafoglio. I pranzi in viaggio, quindi, sono sempre stati giusto una pausa con qualcosa di veloce come un gelato, un'insalata o qualcosa preso nei supermercati e poi mangiato in un parco. Senonchè, a differenza delle altre volte, questa volta abbiamo viaggiato in pieno inverno, ergo mangiare su una panchina o nei mercati all'aperto non era fattibile. Quindi abbiamo dovuto usufruire di locali al chiuso anche a pranzo, cosa che è pesata un po' di più sul portafoglio. Tuttavia vi rassereno dicendo che in realtà di posti ( anche veg ) in cui pranzare dignitosamente a poco prezzo, ce ne sono parecchi. Quasi tutte le catene hanno opzioni vegane con panini, tramezzini, addirittura zuppe o sushi. I mercati, come il Borough market o Candem Town hanno tanta scelta e, se siete meno freddolosi di me, sono una fantastica risorsa. E poi c'è lui, santo Whole Foods market, che avevamo sfruttato tantissimo a New York. Anche a Londra ha, all'interno, una sorta di salad bar con piatti caldi e freddi. Voi scegliete cosa preferite ( verdure, pasta, tofu...), mettete in un contenitore e pagate a peso. Poi mangiate dentro al supermercato al calduccio. Ci sono anche opzioni già pronte, come sushi e pizza. Noi ne abbiamo usufruito due volte. Gli altri pranzi li abbiamo consumati qui

- Plants: chi bazzica sui blog da un po', conoscerà sicuramente Ella, famosa foodbloger che ha reso celebre la cucina plant based. Anni fa, in pieno Mayfair, ha aperto un locale in cui peraltro ero già stata. Poi qualcosa deve essere cambiato: lei ha scritto vari libri, ha lanciato una serie di prodotti vegani  e ha innovato il ristorante che, adesso, si chiama Plants ed è molto più elegante. Noi abbiamo mangiato lì il secondo giorno e ci siamo trovati davvero benissimo. Il menù non è particolarmente ampio, ma abbastanza fantasioso. Ella non usa tofu, seitan e tempeh: la sua cucina è a base di vegetali...ma che vegetali, ragazzi! Abbiamo assaggiato tre piatti: dei cavoletti di Bruxelles con limone e hummus di ceci neri, le melanzane con erbette e lenticchie, e dei broccoli arrostiti con burro di nocciole e granella. Era tutto meraviglioso. Abbiamo speso sulle 60 £, ma ben spesi.

- Vantra: uno dei ristoranti vegani più antichi di Londra, in piena Chinatown e con cucina asiatica. Anche qui l’impronta healthy è forte, e ci sono anche piatti raw e macrobiotici. Noi abbiamo provato un’insalata di kimchi, zuppa thai piccante, un curry e un purè di zucca e patate. Abbiamo poi assaggiato un brownie raw. Era tutto ottimo ed il locale molto carino.

Gli altri pranzi, come detto, li abbiamo consumati al wholefoodsuk come a NY. Il salad bar è pieno di opzioni veg,si paga a peso e si mangia in loco o take away. Ci sono anche piatti veg già pronti,pizza e sushi. Tutto buono, veloce e più “easy” che non al ristorante. 

CENE


Forse, rispetto ai blogger vegani che sono andati recentemente a Londra, noi abbiamo fatte scelte più particolari, ma non amando particolarmente il cibo “zozzo”, ho escluso in partenza i locali famosi per fish and chips (veg, ovviamente) o altri piatti da “fast food”. Sappiate comunque che ci sono anche quelli, e in quantità.

Le nostre scelte sono state queste 

- Tendril: bel locale in Soho, molto intimo, è forse quello che mi è piaciuto di più. Propone una cucina prevalentemente vegana, anche se leggendo il menù e guardando sul sito, c'è un unico piatto contenente latticini. La qualità degli ingredienti è altissima e la presentazione è molto bella. Abbiamo preso delle patate in stile asiatico con una glassa di salsa di soia, involtini di verza con purea di carote e cavolo fermentato, un buonissimo cavolfiore arrosto e una terrina di patate croccanti. Per finire una mousse al caramello salato con glassa al sesamo e crumble di avena. Pazzesco tutto. Conto: circa 70 £ in due.

- Mildred's: questo è una vera e propria istituzione dei ristoranti vegani londinesi, dato che esiste dal 1988. Ambiente inclusivo e piatti deliziosi. Noi abbiamo preso del tempeh croccante su sfoglie di riso ( piatto in carta in occasione del Veganuary ), un hummus di sedano e barbabietola e un enorme ( e buonissimo) burger con kimchi e patatine. Che buono!

- Lime and Orange: la nostra prima cena londinese l’abbiamo consumata in un ristorante coreano non vegano ma con molte opzioni veg, vicino all'hotel. La scelta è abbastanza ampia. Noi abbiamo diviso un'insalata con tofu croccante, alghe, germogli di soia saltati, zuppa di miso e udon con tofu. Era tutto molto buono e delicato

- Mali Vegan: ristorante thailandese vegano in zona Earl’s court con un bel menù e piatti deliziosi. Abbiamo scelto delle frittelle di verdure, un curry di zucca e tempeh, spiedini di funghi, sticky rice e involtini alla vietnamita. Io adoro la cucina thai e questa era molto ben eseguita.

Abbiamo sempre speso in due sulle 60 / 70 £ che non è pochissimo, ma abbiamo preso ogni volta più piattini in modo da poter assaggiare più cose. 

Ovunque siamo stati il costo dei piatti principali (Main/Big size) si è aggirato sulle 15 £, mentre le small size ( praticamente antipastini o contorni ) sulle 7/8 £.

SPUNTINI E AFTERNOON TEA



Come potete ben immaginare, Londra è un luogo meraviglioso per fare spuntini, merendine e mangiare street food. Anche in versione vegana, ovviamente. Come detto sopra, facendo freddo, abbiamo usufruito poco di mercati e bancarelle, ma sappiate che sia il Borough market che Camden Town sono stra pieni di cibo vegano “da strada”.
La nostra esperienza più bella (forse di tutto il viaggio) è stato l’Afternoon tea, vera e propria istituzione londinese. Siamo riusciti a trovarlo in versione veg in un posto eccezionale, quindi prendete appunti.

- The Farmacy: qui abbiamo preso un memorabile afternoon tea in versione veg. E' un locale molto bello a Notting Hill, segnalato come uno dei migliori ristoranti veg di Londra, e a ragione! Mi piacerebbe tornare a pranzo o cena. Il tea comprendeva 6 dolci (una tortina raw al cioccolato, una tartelletta al limone, un piccolo lemon and poppy seeds cake, tiramisù, scones caldi con “burro” e marmellata, sticky toffee pudding), 4 salati (una crocchetta di carciofo e tartufo, una brioche con jackfruit, un mini avocado toast e una sfoglia ripiena di funghi), tea a volontà ed un cocktail. Un sogno. Era tutto delizioso, molto (troppo!) abbondante, e con un prezzo non economico ma assolutamente giustificato dalla qualità e quantità del cibo (135 £ in due).Voto: 100

- Caffè de nata: se il vostro sogno è assaggiare i famosi dolci portoghesi in versione veg, a pochi metri da Harrod’s è possibile farlo. Leggerissime e ben eseguite, anche a un prezzo modesto (2,75 £). In occasione del Veganuary sono stati aggiunti dei gusti.

- Borough market: qui ci sono tante opzioni vegane, dolci o salate e anche un banchetto che vende formaggi vegetali. Noi, in una bancarella di dolci, abbiamo diviso un meraviglioso brownie al cioccolato e sale che era anche gluten free.

- Se preferite i cookies, Flooziecookies a Covent Garden è il posto che fa per voi. Tutti i cookies sono vegani, e ripieni della qualunque. Sono giganti e un po’ zuccherati ma una tantum ci sta. Noi abbiamo preso quello alla cannella. Costo: 3,5 £ ma ci mangiate in dieci :)
Inoltre troverete opzioni veg ( più o meno buone) anche nelle catene come Caffè Nero, Pret a manger, Starbucks e altri. 
Diciamo che anche nei locali non veg, un’opzione la si trova sempre, dolce o salata, sana o “zozza”, e se preferite snack nei supermercati..beh, troverete anche quelli. Ad esempio si trovano i Kit Kat vegani, i Magnum vegani, barrette dolci o salate, raw o cotte, cookies, snack tipo Kinbder Bueno e cioccolato di tutti i tipi e con ogni tipologia di bevanda vegetale.
Il mio consiglio? 
Mi è piaciuto tutto, ma il tea da Farmacy è stato davvero superlativo.

Riassumendo: esperienza culinaria super super super positiva. 
Forse, per i miei gusti, è una cucina un po' troppo condita ( a New York ho trovato opzioni più"leggere" ) e che alla lunga ti fa venire voglia di una bella e fresca insalata, ma ho sempre mangiato bene. Quanto ai prezzi, secondo me Londra è leggermente meno cara rispetto a New York, anche perchè in USA c'è l'annoso problema della mancia che porta su il prezzo. Certo: rispetto all'Italia i prezzi a ristorante sono più elevati, ma tenete presente che non c'è il concetto di "antipasto, primo, secondo, contorno, dolce, caffè e ammazza caffè". Le porzioni sono abbondanti e il mio consiglio personale è di dividere i piatti. Poi, come vi ho detto, la scelta è talmente ampia che potrete scegliere se spendere 5 £ o £ 5.000,00 e questo vale per tutti i tipi di ristoranti, non solo quelli vegani.
Nei supermercati, invece, i prezzi sono circa come qui e alcuni prodotti veg, forse per via dello smercio maggiore, sono anche meno cari.

Bene: penso e spero di avervi detto tutto.
Grazie per aver letto fino a qui.


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